4 Settembre 2014
"I CONTI NON TORNANO"...
Il Lavoro è sempre più una sofferenza?
Di Grande Distribuzione ho una certa esperienza, ci ho lavorato per quasi 20 anni, e posso dire che qui ci sono diversi elementi che mi lasciano alquanto perplesso, ad iniziare dal silenzio della CGIL, menzionata dall'Azienda come sigla sindacale presente nella loro sede di Portogruaro, strano allora che non siano stati chiamati a tutela di fatti così gravi...
Stiamo parlando di ricatti sessuali e minacce di perdita del posto di lavoro, oltre che vessazioni e di mobbing, accuse gravissime, che vanno anche sul penale, quelle mosse al nuovo Direttore di questo Supermercato, ma fatte con Lettera anonima, recapitata non si sa bene a quanti e quali uffici e autorità, più o meno competenti...
Di sicuro, almeno leggendo l'articolo di stampa (clicca qui) , l'ha ricevuta il Comune di Portogruaro, oltre che i Carabinieri, e mentre quest'ultimi devono agire d'ufficio per le accuse di "ricatti sessuali", spero che il Comune e i Sindacati, anche se non obbligati,i ci dicano cosa intendono fare...
Mi meraviglio che una Lettera anonima, che di solito vengono cestinate, sia stata presa in considerazione e arrivata alla Stampa prima delle dovute verifiche, prima di correre il rischio di diffamare persone e provocare danni d'immagine a una insegna privata che da lavoro a molte persone, che in questa Crisi senza fine, non aiuta e non fa certo bene a nessuno...
Come ex Sindacalista in ambito mandamentale e RSU, non ho mai visto affrontare problemi così grandi senza coinvolgere il Sindacato, se i fatti sopra menzionati fossero veri, anche solo in parte, va subito tolta la carica di RSU a coloro che in loco non sono riusciti ad impedire, con un giusto utilizzo delle norme contrattuali, questi abusi verso i Lavoratori, e un doveroso e celere "esame di coscienza", lo deve fare anche il Sindacato...
Spero che venga subito fatta chiarezza dagli Enti preposti su questa comunque odiosa vicenda che vede ancora una volta delle donne lavoratrici coinvolte, ma anche lavoratori che vengono trattati senza rispetto e dignità, e se veri, questi fatti non vanno mai denunciati con Lettere anonime, è una procedura sbagliata, da qualunque parte la si guardi, e qui si ritorna al ruolo della figura delle RSU e del Sindacato...
NB.
Lavoro e Sindacato, RSU e RLS, quali compiti e quali diritti e doveri?
Cercherò prossimamente di affrontare questo difficile e delicato tema, anche alla luce dei cambiamenti della Società e del mondo del Lavoro, che negli ultimi 15 anni hanno letteralmente stravolto la vita di tutti noi, creando lavoratori di seria A e lavoratori di serie B, diseguaglianze di trattamento e di tutele, e il Sindacato non si capisce più molto bene, cosa sia...
G.B.
«Mobbing al supermercato Minacciati dal Direttore»
LETTERA ANONIMA
Nel mirino la gestione della Cadoro.
«Accuse infondate»
ACCUSE PESANTI
La lettera anonima è stata spedita per posta al Comune di Portogruaro e ai Carabinieri,
firmata genericamente da "un gruppo di dipendenti"
che avrebbero scelto l’anonimato
di Marco Corazza
Insulti, minacce, ricatti - anche sessuali - ai dipendenti del supermercato: la denuncia in una lettera inviata a Carabinieri e Comune. Al centro delle lamentele il direttore della "Cadoro" di via Palazzine a Portogruaro, accusato nella missiva anonima di aver terrorizzato il personale.
Cadono dalle nuvole lo stesso Dirigente e l'Azienda,
che non hanno ricevuto lamentele, tanto meno la lettera.
Ma ieri mattina quella missiva, inviata per posta,
è arrivata in più di qualche ufficio.
«Siamo un gruppo di dipendenti della filiale Cadoro di Portogruaro - si legge - alcuni dei quali in servizio da 30 anni.
Ci riteniamo fortunati nell'avere un'occupazione che però stiamo pagando a caro prezzo. Negli ultimi tempi è in corso una politica del terrore del nuovo Direttore, con tanto di vessazioni, trasferimenti e ricatti.
Con la scusa del "se non ti sta bene puoi andartene" ci ricatta e insulta, anche di fronte ai clienti. Ci sono casi anche di donne, single o divorziate, che hanno subito proposte e ricatti sessuali, costrette poi a tacere per non trovarsi poi in difficoltà o, peggio, senza lavoro».
Affermazioni pesantissime
che i Carabinieri dovranno accuratamente verificare.
Questo non meglio precisato "gruppo di dipendenti" parla poi di trasferimenti di alcuni lavoratori in altre sedi di Pordenone, Mestre e San Donà senza alcuna indennità, o di dover prestare servizio per 44 o addirittura 56 ore settimanali a fronte delle tradizionali 38, «mentre da 15 anni non si fanno riunioni sindacali».
«Cado dalle nuvole - ribadisce il direttore del supermercato Cadoro di Portogruaro -. Ciò di cui mi si accusa è grave. Non ho mai trasferito nessuno, qui si lavora nel massimo della legalità».
Allo steso modo nella Sede dell'Azienda rimangono esterrefatti da ciò che è stato descritto. «Non abbiamo mai avuto alcuna segnalazione di problematiche del genere a Portogruaro - spiega un responsabile della sede a Treviso -. Lì vi lavorano 33 dipendenti che non ci hanno mai inviato alcuna missiva. Anzi, l'organizzazione della Cgil è presente in azienda, ma non abbiamo problemi.
È chiaro che lavoriamo per imporci in un mercato sempre più agguerrito, e lo facciamo grazie ai nostri dipendenti e alle scelte aziendali. Prima d'ora non abbiamo mai sentito di nulla del genere a Portogruaro. L'unico spostamento è stato fatto nel rispetto delle regole».
(Fonte: Gazzettino di Venezia)
"RICATTI SESSUALI"
Scattano le indagini dei Carabinieri
PORTOGRUARO
Presunti ricatti sessuali del Direttore del market: indagano i carabinieri.
La lettera di un "gruppo di dipendenti" della Cadoro che accusa il Direttore, è stata indirizzata anche al Comando della Compagnia di Portogruaro. Gli investigatori dell'Arma hanno così avviato d'ufficio le indagini per appurare la veridicità delle affermazioni riportate nella missiva.
Diffamazioni o fatti accaduti realmente?
Lo stanno verificando i militari dell’Arma che ora ascolteranno dipendenti, direttore compreso, cercando di scoprire cosa davvero sia accaduto.
Nel caso di diffamazione dovrà essere la stessa parte lesa
a presentare la denuncia.
Diverso il caso denunciato nella missiva, dove si riporta di
«ricatti sessuali, con donne costrette a tacere»,
e per questo i carabinieri hanno già avviato le indagini.
(m.cor.)
(Fonte: Gazzettino di Venezia)
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