PADOVA TG (sabato 11 luglio 2015) -
“Siamo senza soldi in banca, sono disperato” le ultime parole scritte da Egidio Maschio prima di togliersi la vita con un colpo di fucile dentro la sala riunioni della sua azienda lo scorso 24 giugno. 5 i fogli ritrovati accanto al suo corpo, scritti a mano con un pennarello.
In questi 5 fogli ci sono 25 punti, le 25 preoccupazioni che lo hanno portato a compiere quel gesto estremo.
Le difficoltà del suo impero creato 50 anni prima insieme al fratello Giorgio partendo dal nulla.
Punto per punto indica con semplicità e sintesi i problemi delle aziende entrate a far parte del Gruppo Maschio Gaspardo ora presieduto dal figlio Mirko. Ma è nell’ultimo punto che Egidio nel suo promemoria tira le somme scrivendo “250 debito”. Forse 250 milioni a tanto ammonterebbe l’indebitamento del gruppo.
Nelle ultime frasi ancora la disperazione per mancanza di denaro e i dubbi sul manager appena assunto. 5 fogli scritti come fossero un testamento finale per i suoi successori.
Poi il colpo sparato dritto al petto con il fucile che aveva caricato in macchina e portato in ufficio senza farsi vedere da nessuno all’alba di quel 24 giugno.
Pochi secondi dopo lo sparo nel telefono di Egidio Maschio è arrivato un sms della sua compagna che vedendolo un po’ preoccupato negli ultimi giorni gli scriveva messaggi per spronarlo. “Insieme vinceremo tutto amore” parole che Egidio purtroppo non ha fatto in tempo a leggere. |