Lettera aperta alle Forze Politiche
in vista delle Elezioni Politiche
del 25 settembre 2022
Cari Politici,
in qualità di Presidenti di Federalberghi Caorle, associazione che riunisce le imprese alberghiere di una tra le principali località turistiche italiane (4,5 milioni di presenze turistiche), e di Confcommercio Caorle, associazione sindacale che annovera le aziende del comparto commerciale, ristorativo ed i pubblici esercizi della località, non possiamo esimerci - ed abbiamo altresì il dovere - di riportare il grido d'allarme che i nostri colleghi imprenditori hanno lanciato a fronte dell'esponenziale aumento dei costi dell'energia elettrica e del gas.
In questi giorni, i colleghi si sono visti recapitare fatture per l'energia elettrica con importi triplicati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Si parla di decine di migliaia di euro di costi ulteriori che gravano sulle spalle di aziende che, oltre a dover recuperare i bruschi cali di fatturato conseguenti a due anni di emergenza pandemica, devono anche scontare un forte “gap” nei confronti dei concorrenti stranieri che godono di tassazioni decisamente inferiori rispetto a quella prevista dalle norme dello Stato Italiano.
Questa vera e propria “stangata”, che non si spiega solo con l'attuale situazione di crisi in ambito internazionale, ma anche con evidenti speculazioni da parte dei grandi gestori e per politiche governative in ambito energetico che fino ad oggi si sono rivelate inefficienti, rischia di vanificare gli sforzi profusi dagli imprenditori per presentare ai nastri di partenza dell'attuale stagione turistica strutture riqualificate e servizi d'eccellenza. Gli investimenti che le nostre categorie hanno effettuato hanno in effetti sortito i loro effetti: i numeri delle presenze turistiche sono confortanti, così come gli introiti di negozi e attività ristorative, ma l'esponenziale aumento dei costi graverà inevitabilmente sui bilanci a fine anno.
Va tenuto, peraltro, presente che i prezzi di vendita delle camere d'albergo furono calcolati e concordati con la clientela (per la quasi totalità) diversi mesi fa, quando i prezzi dell'energia e del gas, seppur in aumento, non avevano raggiunto le cifre “spaventose” di quest'ultimo periodo. Nemmeno, peraltro, è possibile per gli operatori del commercio e della ristorazione “scaricare” integralmente i maggiori costi sulla propria clientela che, pur tra le grandi difficoltà del periodo, ha fortunatamente deciso di continuare a manifestare il proprio affetto verso Caorle.
Gli albergatori di Federalberghi Caorle ed ovviamente anche gli imprenditori di Confcommercio Caorle conoscono bene la situazione internazionale. Federalberghi Caorle, in particolare, sin dall'inizio della crisi scoppiata in Ucraina si era attivata per verificare il possibile aumento dei costi per gli alberghi a causa del caro bollette nel corso del 2022.
Secondo i dati a disposizione all'inizio dell'anno, si stimava che gli alberghi di Caorle avrebbero registrato un aumento dei costi di luce e gas di circa 1.440.000 euro in più rispetto al 2021. In realtà questa cifra, nei prossimi mesi, sarà abbondantemente superata.
Le misure sinora adottate da parte del Governo – credito d'imposta per le imprese non energivore e la proroga dell'annullamento degli oneri di sistema per le PMI – si sono rivelate insufficienti ad attenuare gli effetti dell'emergenza. In particolare, per quanto concerne il credito d'imposta previsto dal Governo per le imprese non energivore (di cui fanno parte le aziende associate, nonostante consumi energetici significativi), esso riguarda il primo trimestre dell'anno in corso, periodo nel quale la stragrande maggioranza degli alberghi della costa veneta (così come numerose attività commerciali e ristorative) erano chiusi, impedendo così a tutte queste imprese di poter godere del beneficio. Di conseguenza, possiamo dire, senza timore di essere smentiti, che, fino ad oggi, per le imprese, ricettive e non, del comparto balneare sia stato fatto davvero poco.
Subito dopo le Elezioni Politiche del 25 settembre, attraverso le quali si formerà il nuovo Parlamento che dovrà esprimere la fiducia al prossimo Governo, i nostri Parlamentari saranno chiamati ad intervenire immediatamente rispetto a questa vera e propria emergenza che sta rischiando di affossare il turismo italiano, patrimonio inestimabile del Nostro Paese, e di mettere in ginocchio tante imprese e famiglie.
Pretendiamo, pertanto, un impegno di tutto il futuro arco parlamentare volto a mettere in campo, senza riserve, le risorse disponibili in modo tale da evitare che l'aumento dei costi dell'energia possa pregiudicare la ripresa del sistema economico italiano dopo la pandemia.
Ricordiamo, infine, che le imprese del turismo balneare italiano, nonostante le “zavorre” dell'altissima imposizione fiscale, dell'elevato costo del lavoro, di una burocrazia elefantiaca e farraginosa, riescono ancora ad essere concorrenziali rispetto ai competitor stranieri, generando ricchezza che viene redistribuita sul territorio e posti di lavoro.
L'aumento dei costi delle utenze, però, rischia di essere una sfida insormontabile per i nostri imprenditori: la Politica, pertanto, è chiamata a dare risposte a chi, nonostante tutto, riesce ancora a fare impresa in Italia.
Confidando nel Vostro sostegno, auguriamo a tutte le Forze Politiche di lavorare serenamente e proficuamente per il bene dell'Italia.
Il Presidente Confcommercio Delegazione Caorle
Corrado Sandrin
La Presidente Federalberghi Caorle
Kay Turchetto
|