NOTA - Ecco una vicenda che dovebbe fare riflettere e che è finita anche sulle pagine della stampa locale (clicca 1-2-3), di seguito il punto di vista dell'Amministrazione comunale di Fossalta... G.B.
Comune di
Fossalta di Portogruaro
Comunicato stampa del 02.12.2024
Bocciato per due volte il ricorso del consigliere di minoranza Paolo Anastasia relativo ai lavori di messa in sicurezza idraulica della Roggia Lugugnana
In data 30.06.2024 il consigliere Anastasia ha impugnato avanti al TAR del Veneto la deliberazione del Consiglio comunale n. 25 del 4 giugno 2024, di ratifica della sottoscrizione dell’Accordo di programma tra il Consorzio di Bonifica Veneto Orientale e il Comune di Fossalta di Portogruaro per la “Realizzazione dell’intervento di mitigazione del rischio idraulico e aumento della resilienza dei centri urbani – Intervento di messa in sicurezza della Roggia Lugugnana: riprese di sponda e ripristino sezione idraulica”, chiedendo anche la decadenza dell’Accordo stesso.
Il consigliere ha presentato ricorso avanti il Giudice Amministrativo contro il Comune di Fossalta e altri 12 Enti (fra cui la Città Metropolitana di Venezia, quattro diversi Ministeri, le Soprintendenze...), chiedendo la sospensione degli atti impugnati. La richiesta del consigliere era di posticipare l’approvazione dell’Accordo successivamente alle elezioni, cosa non compatibile con le tempistiche stabilite dal Consorzio Bonifica nel Protocollo di Intesa che riportava un cronoprogramma delle attività per garantire il rispetto dei termini del finanziamento, che stabiliva il 21 ottobre come data ultima per l’aggiudicazione dell’appalto.
Il Tribunale Amministrativo nell’udienza del 04.09.2024 a Venezia, non ha accolto la domanda del consigliere, ritenendo che non vi erano i presupposti, e che, al contrario, era prevalente l’interesse pubblico sottostante alla sollecita ed immediata realizzazione dell’opera pubblica in questione, diretta alla eliminazione di un rilevante pericolo per la cittadinanza.
Il consigliere Anastasia ha appellato la decisione del TAR del Veneto avanti al Consiglio di Stato, il quale, all’udienza del 17.10.2024 a Roma, ha rigettato ancora una volta le richieste del consigliere, precisando che si controverteva sull’approvazione un’opera pubblica destinata alla messa in sicurezza da rischio idraulico di un corso d’acqua che attraversa il capoluogo, e che va senz’altro accordata prevalenza all’interesse pubblico legato alla realizzazione di opere dirette alla salvaguardia della pubblica incolumità.
Oltre al rigetto delle istanze, sia in primo che in secondo grado, il consigliere Anastasia è stato condannato dal Consiglio di Stato alla rifusione delle spese legali al Comune e al Consorzio Bonifica (a copertura solo di una piccola parte della somma a sostenuta dai due Enti).
La causa vede già fissata l’udienza per la trattazione del merito al 21.05.2025, di nuovo avanti al Collegio del TAR Veneto.
Il ricorso mirava a bloccare la procedura in atto. Se i giudici avessero accolto la richiesta di sospensiva del consigliere di minoranza, il Comune di Fossalta avrebbe senza dubbio perso il contributo statale di quasi 2.400.000 euro perché non avrebbe rispettato la data del 21 ottobre per l’aggiudicazione definitiva alla ditta appaltatrice.
L'Amministrazione comunale invece non ha perso tempo e ha portato avanti tutte le formalità procedimentali per addivenire all’aggiudicazione dell’appalto in data 04.10.2024 e la consegna dell’opera alla ditta affidataria in data 11.10.2024. La Maggioranza ha evidentemente seguito l’iter procedurale che riteneva e ritiene corretto in relazione all’importanza e all’urgenza dell’opera che riguarda la sicurezza idrogeologica del nostro territorio, e proprio i tempi di conclusione dell’iter ne hanno dimostrato la correttezza.
Quello del consigliere ricorrente è un modo di fare politica che non ci rappresenta, un comportamento che ha rischiato di far perdere alla Comunità di Fossalta 2.400.000 euro per la messa in sicurezza idraulica del centro storico, oltre ad aver fatto buttare 30.000 euro dei cittadini fossaltesi per spese di difesa legale (oltre ai 30.000 euro del Consorzio Bonifica), con un impatto devastante sul bilancio comunale.
Per finanziare tale somma si è dovuto rinunciare ad un intervento di messa in sicurezza della viabilità, tagliare gli eventi previsti per Natale e tagliare alcune spese per il sociale e contributi alle Associazioni.
Senza contare che nel bilancio 2025 dovrà essere prevista una somma ben più ingente per le spese del giudizio di maggio.
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