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17/03/2013 - Comune e Territorio

IL GRUPPO PER IL CAMBIAMENTO INCONTRA DIRETTORE ULSS 10

Pietro Rambuschi e Sabrina Ros chiedono lumi sull'Ospedale...

17 Marzo 2013

Dopo i Consiglieri Comunali di "Portogruaro Più", anche il Gruppo per il Cambiamento, formazione politica che raggruppa gli ex di Forza Italia, capitanata da Pietro Rambuschi (PDL) che insieme a Sabrina Ros, referente per la Sanità, hanno incontrato il nuovo Direttore dell' ULSS 10 Carlo Bramezza, l'Ospedale di Portogruaro il tema in discussione.

Giusto un anno fa il Gruppo per il Cambiamento di Portogruaro aveva incontrato l'allora Direttore Paolo Stocco, e Sabrina Ros si era detta parzialmente soddisfatta, e sempre l'anno scorso si era tenuto un Consiglio Comunale straordinario sull'Ospedale, e sotto vi ho riportato un estratto significativo dell' intervento di Pietro Rambuschi, dove afferma che dell' Ospedale Unico non ne vuole più nemmeno sentire parlare...

G.B.


 

 COMUNICATO STAMPA DEL 16.03.2013

Oggi una delegazione del "Gruppo per il Cambiamento" di Portogruaro guidata da Sabrina ROS, Responsabile della Sanità, ha incontrato il Dottor Carlo Bramezza, Direttore Generale dell' Asl 10, per sottoporre alla sua attenzione quattro interrogativi di interesse generale, che spesso i cittadini ci pongono.

Il nostro Gruppo infatti vuole essere un tramite tra le istituzioni sanitarie e la collettività, vuole rendere accessibile a tutti il linguaggio politico - sanitario, abbattendo le barriere che spesso si frappongono tra autorità amministrative e popolazione.

Il primo punto
affrontato dal nostro direttore generale è stato quello in merito alla preservazione dei servizi essenziali presso il nosocomio cittadino. Spesso i cittadini che incontriamo a Portogruaro si interrogano e ci interrogano sul futuro di questi servizi e temono che l'Ospedale, in un'ottica di riorganizzazione strutturale e razionalizzazione dei costi, venga depauperato dei servizi di utilità quotidiana.

La risposta del Dott. Bramezza è stata estremamente rassicurante, in quanto ha garantito che l'assistenza primaria verrà mantenuta, anzi potenziata anche in senso specialistico e che tale razionalizzazione non implicherà un taglio dei servizi ma un incremento degli stessi. "Tagliare gli sprechi e spendere meglio quanto si ha a disposizione" è questo lo slogan su cui lavorare.

L'ospedale di Portogruaro sarà visto, come gli altri, come "ospedale di rete" e probabilmente verrà creato un polo chirurgico a Portogruaro e un polo medico a San Donà, più l'esistenza di aeree di medicina riabilitativa.

Il secondo punto in discussione è stato come affrontare l'emergenza sanitaria determinata dall'annuale incremento stagionale dell'utenza ospedaliera a causa dall'afflusso turistico alle spiagge. Il direttore ha risposto che in quei mesi, in cui la popolazione che accede ai sevizi sanitari offerti aumenta enormemente, i servizi verranno non solo potenziati, come lo sono stati sempre in passato, ma anche qualificati, tenendo conto delle esigenze dei turisti e dei residenti. Inoltre ha dichiarato che il turismo non deve essere visto solo come un problema, bensì come una grande risorsa per l'Azienda Sanitaria e la collettività.

La terza domanda
che è stata posta riguardava la possibile realizzazione di una RSA (residenza sanitaria assistita) a Portogruaro, sfruttando i locali del vecchio ospedale cittadino, cosa che il Direttore avrebbe escluso a causa dei costi elevatissimi per la sua ristrutturazione; ha poi suggerito la convenienza che una RSA venga costruita ex novo, in un area da stabilire, con un progetto non esclusivamente a carico dell'Azienda ma con l'intervento del Comune o di privati. In questo caso la struttura del vecchio ospedale, bene che appartiene alla comunità portogruarese, potrebbe essere messa in vendita e con il ricavato migliorare i servizi già esistenti e crearne di nuovi.

L'ultima domanda riguardava la possibilità di una maggiore collaborazione tra la medicina di base e la medicina ospedaliera, per evitare iperafflussi nei reparti ospedalieri e specialmente al pronto soccorso, dove spesso si rivolgono utenti le cui patologia non ha nulla di urgente e potrebbe essere risolta dai medici di base.

 

Questi ultimi già iniziano a riunirsi in piccoli poliambulatori di medicina di base integrata di gruppo, dove viene garantita a rotazione la continuità assistenziale.

 

Il futuro della Sanità sarà caratterizzato da questo maggiore interazione tra medicina di base, medicina del territorio e ospedaliera. Su questo ci sarà molto da lavorare, come anche sui punti presi in considerazione precedentemente.

Queste sono oramai le vie da intraprendere nel futuro immediato e che impegneranno tutti gli operatori, sia sanitari che amministrativi.

Concludiamo con una frase del dr. Carlo Bramezza:

"la Sanità non è un problema del Direttore Generale,

ma dell'intera collettività".

Gruppo per il Cambiamento di Portogruaro

 


 

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