12 Agostao 2013 (Ultimo aggiornamento il 14.08.2013 alle ore 10,40 - Pdf)
IL DESTINO E' SEMPRE IN AGGUATO...
Dopo questa tragica morte di Massimo Scandone, ci si interroga sulla Sicurezza della Pista Ciclabile sul Lemene, che collega Portogruaro a Concordia Sagittaria, e a questo riguardo il Consigliere Riccardo Rodriquez pone degli interrogativi al Sindaco Antonio Bertoncello... (clicca qui)
La Famiglia Scandone la conosco fin dalla metà degli anni sessanta, quando durante le vacanze estive lavoravo nelle Pizzerie degli Acampora, e Concetta, sorella del povero Massimo, ne ha poi sposato il figlio Nicola, siamo stati anche colleghi quando lavoravo al Carrefour...
Il tempo passa e ci si perde di vista, Concetta e Nicola sono quelli che conosco meglio, a loro e alla Famiglia le mie più sentite Condoglianze.
G.B.
Aggiornamento
Si terranno Venerdì 16 Agosto alle ore 17 nella Chiesa di Santa Rita a Portogruaro, i Funerali di Massimo Scandone.
NOTA DEL COMUNE DI PORTOGRUARO
DEL 13 AGOSTO 2013
L’Amministrazione Comunale, così come direttamente ha fatto il Sindaco di Portogruaro, esprime alla famiglia di Massimo Scandone il proprio cordoglio per la scomparsa del loro congiunto deceduto tragicamente tra sabato e domenica.
L’Amministrazione, rispetto alle considerazioni riportate da certe emittenti locali ed organi di stampa, ritiene indelicata e non opportuna, in questo momento, ogni considerazione relativa al percorso ciclo-pedonale sul quale si è verificato l’episodio, anche in attesa di conoscere meglio come si sono svolti i fatti.
E’ il primo incidente di questo tipo che avviene in quattordici anni di esercizio del percorso che, ricordiamo, fu progettato negli anni ’90 da uno dei massimi esperti in piste ciclabili a livello nazionale, e che qualche anno fa era stato dotato anche di un impianto di illuminazione a tutt’oggi regolarmente in funzione.
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Scivola con la bici nel Lemene e muore
Massimo Scandone, 46 anni,
stava tornando dalla casa del fratello a Concordia
quando è caduto nel fiume
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di Rosario Padovano
PORTOGRUARO Si sono concluse nel modo più tragico le ricerche di Massimo Scandone, il dipendente dell'Asvo spa di 46 anni scomparso sabato sera dopo essere stato a cena dal fratello Maurizio, nella vicina Concordia Sagittaria. L'uomo, residente in via Aldo Moro 21, è stato trovato morto nel fiume Lemene dai vigili del fuoco ieri pomeriggio attorno alle 18.30.
Secondo quanto si è riusciti a capire Scandone stava percorrendo la pista ciclabile che collega Concordia a Portogruaro. Arrivato all'altezza del circolo di canoa, non lontano dalla struttura sanitaria dell'ex Silos, è caduto in acqua. È morto annegato.
Sarà l'autopsia, qualora disposta, a stabilire se Scandone si sia sentito male mentre pedalava sulla bicicletta, oppure se abbia perso l'orientamento finendo con la sua bici nelle acque del Lemene, morendo poi per sindrome da annegamento. I rilievi sono stati eseguiti fino alle 21 dai carabinieri. Sul posto è stato chiamato il medico legale Antonello Cirnelli. La salma quindi è stata ricomposta presso l'obitorio di Portogruaro.
Massimo faceva il netturbino, così come uno dei fratelli, Franco. Lascia nel dolore altri fratelli: Maurizio, con cui ha trascorso le ultime ore della sua vita; Carlo, che si trova in questi giorni in vacanza in Russia e che è stato avvertito ieri sera al telefono della scomparsa e del successivo tragico ritrovamento. Infine la sorella Concetta e la madre Mariateresa Sclausero. Era una persona ben voluta e faceva molto bene il suo lavoro. Costernazione e dolore sono stati espressi nella tarda serata di ieri anche dai vertici di Asvo.
Secondo quanto hanno ricostruito i carabinieri del Norm di Portogruaro, che hanno avviato le indagini sulla morte del 46enne, Massimo Scandone sabato sera aveva passato la serata a casa del fratello Maurizio a Concordia. Verso l’una di notte Massimo ha inforcato la bicicletta e ha preso la direzione di casa. Nel cuore della notte la madre di entrambi, la signora Mariateresa Sclausero, si è alzata dal letto e ha notato attorno alle 3.30 del mattino che Massimo non aveva fatto ritorno a casa.
Alle prime luci del giorno i familiari sono andati alla sua ricerca. Il fratello Maurizio accompagnato da un cognato, Nicola Acampora (marito di Concetta) si sono recati dai carabinieri per la denuncia di scomparsa. Sono state dunque avviate le ricerche con vigili del fuoco, protezione civile, polizia locale e carabinieri. Attorno alle 18.15 la tragica svolta. Sulla sponda sinistra del fiume Lemene, nel territorio di Portogruaro, un passante ha notato spuntare dall'acqua la bicicletta e un corpo. Sotto accusa, per spiegare questa morte, c'è anche la pista ciclabile sul Lemene. La sera, lamentano coloro che la percorrono, è scarsamente illuminata.
Non si esclude, oltre a un malore, che Massimo Scandone abbia perduto l'orientamento proprio per l'oscurità. Su questo punto faranno chiarezza le indagini.
(Fonte: Nuova Venezia)
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