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15/05/2014 - Primo piano e Cronaca

LA GARA SULL'OSPEDALE UNICO... SAN DONA' - PORTOGRUARO: 1-0

Se fosse una partita di calcio, verrebbe sospesa per motivi di sicurezza!

15 Maggio 2014   (Ultimo aggiornamento il 16.05.2014 alle ore 14,30)


 

L'ARBITRO VENDUTO...

 

Questa disputa tra Portogruaro e San Donà di Piave con in palio come trofeo l'Ospedale Unico, se fosse una partita di calcio, i tifosi portogruaresi griderebbero "arbitro venduto", e sugli spalti si rischierebbe lo scontro con "botte da orbi", visto che "in campo" i giocatori si stanno già prendendo a calcioni nel culo...

Per motivi di sicurezza l'arbitro dovrebbe sospendere la partita, ma se come abbiamo detto sopra, oltre al classico cornuto che ci sta sempre come effetto folkloristico, è anche venduto e la partita è truccata, allora diventa tutta un'altra cosa...

Adesso non voglio fare torbide insinuazioni, ma vedere che su un giornale locale si mette la notizia sull'Ospedale unico come già deciso per San Donà in prima pagina (clicca 1 e 2), dopo avere fatto lo scoop il giorno prima, anche se definito come " indiscrezioni", e nell'altro Giornale si minimizza relegandolo in un piccolo rettangolino che niente è ancora deciso, dando ampio risalto alla Casa di Riposo di Cinto (clicca qui), capirete che qualche piccolo dubbio che ci siano degli interessi a far circolare certi voci, vere o presunte che siano, è inevitabile che ci venga...

Ieri grande agitazione in Municipio a Portogruaro, subito convocata la Conferenza dei Capigruppo consilari, e in un Comunicato stampa (clicca qui) viene espresso tutto il disappunto per queste notizie infondate , dato che nella Conferenza dei Sindaci il presidente sanità Luciano Striuli ha ribadito che niente è ancora deciso, e i cinque tecnici incaricati della scelta del sito, non hanno ad oggi presentato nessuna relazione...

Allora per concludere questo batti e ribatti, con questa palla che rimbalza dove vuole come impazzita, cerchiamo di governarla e riportare la partita a una competizione che sia credibile e leale agli occhi dei tifosi / cittadini, sperando che se l'arbitro non vede qualche fallo, che i suoi collaboratori (segnalinee) alzino la "bandierina"...

G.B.

 

PS.

Comunicato stampa del Commissario straordinario di Cinto Natalino Manno, sulla Casa di Riposo e la riassegnazione dei posti letto... (clicca qui)

Comunicato stampa del Movimento 5 Stelle del Basso Piave / Portogruaro e Veneto Orientale, su Ospedale unico... (clicca qui)

Comunicato stampa del sindaco di Portogruaro Antonio Bertoncello sulla diatriba  e battaglie strumentali in atto sulla Sanità... (clicca qui)

 


 

Ospedale unico,

guerra San Donà-Portogruaro

 

La Commissione regionale della Sanità

ha scelto la sede per ospitare

 la nuova struttura sanitaria.

E scoppia la bufera

 

di Giovanni Cagnassi

SAN DONÀ È guerra tra San Donà e Portogruaro per l’ospedale unico dopo che la commissione regionale ha designato la prima come sede ideale per ospitare il sito. La commissione dovrà adesso relazionare prima all’esecutivo della conferenza dei sindaci come passaggio obbligato, e per il momento restiamo alle indiscrezioni.

Le valutazioni e punteggi, però, sono superiori rispetto a Portogruaro, più spostata a Est nel territorio del Veneto Orientale, verso i confini friulani. E la città sul Lemene è pronta a fare la rivolta. San Donà, considerando che è baricentrica nella provincia, vicina ai litorali, città più grande e capoluogo in pectore del Veneto Orientale, ha raccolto più punti, si parla di 98 su 100 contro gli 80 raccolti da Portogruaro e la commissione l’ha indicata così quale sito adeguato.

Esiste anche un’indicazione di massima sulla zona precisa, la futura porta Nord della città, che guarda proprio in direzione Portogruaro, così, almeno idealmente, più vicina. È l’area di sviluppo individuata ancora dalla precedente amministrazione comunale quale sede della fiera, dei servizi, quindi stazione di treni e metropolitana di superficie.

Un progetto a lungo termine che però pare in dirittura di arrivo tra un paio d’anni, sempre che l’economia riparta e si trovino investitori. Sulla base di queste premesse, anche l’Atvo, azienda trasporti del Veneto Orientale, sarebbe incentivata a spostarsi alla porta Nord e lascerebbe liberi gli spazi attualmente occupati nella centralissima piazza IV Novembre. In quell’area avremmo i terminal di trasporto su rotaia e gomma, poi il grande ospedale unico.

Ieri, in occasione della Conferenza dei sindaci per la Sanità, è stato discusso l’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio comunale di San Donà sull’ospedale unico in riva al Piave quale sito candidabile, relazionato dal sindaco Andrea Cereser che è il presidente della conferenza dei sindaci, affiancato dall’altro presidente per la sanità, il sindaco di Caorle Luciano Striuli che ha confermato che non sono arrivate comunicazioni o pareri dalla commissione regionale.

Sarà l’esecutivo poi a esprimersi con voto finale della Conferenza.

Le liti sul sito non sono un bel segnale per la Regione che sperava in un accordo rapido tra i Comuni. Adesso anche altri centri del Veneto Orientale potranno lanciare la loro proposta di sito con una delibera simile a S. Donà.

Un territorio che non trova accordi o deve badare a mille equilibri potrebbe indurre la Regione a scelte drastiche nell’ottica di un taglio dell’Asl 10 che potrebbe anche sparire, portando San Donà nella sfera di influenza di Mestre e Venezia e Portogruaro verso il Friuli.

 Un po’ come è accaduto con i tribunali.

 

 

(Fonte: La Nuova Venezia)

 


Cinto Caomaggiore

riconquista la Casa di riposo

 

SANITÀ Riassegnati i posti letto

che erano stati tolti.

Musile ne lascia 47

Trovato l’accordo, stop al ricorso

che avrebbe bloccato tutto

 

 IL PRESIDENTE DEI SINDACI

«Nessuna decisione sull’ospedale unico»
«Non è stata ancora presa nessuna decisione sul sito dell’ospedale unico, spiega Luciano Striuli, presidente dei sindaci della Sanità.

Tutte le ipotesi ancora in discussione».

 

La Conferenza dei sindaci sanità riassegna a Cinto Caomaggiore i 90 posti letto della Casa di riposo. E intanto restano ancora tutte in campo le ipotesi sulla scelta del sito per l'ospedale unico.

Per risolvere la questione della casa di riposo di Cinto Caomaggiore si è "sacrificato" soprattutto il sindaco di Musile di Piave, Gianluca Forcolin, che ha rinunciato a 47 posti letto dei 90 posti assegnati nella precedente riunione; altri 20 posti letto a testa li hanno rimessi il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, e di Gruaro, Giacomo Gasparotto, che hanno così rinunciato ai posti letto assegnati in incremento rispetto al precedente Piano di zona 2011-2014; infine 3 posti letto sono arrivati dal residuo non assegnato.

«Avendo trovato una soluzione per i 90 posti letto di Cinto Caomaggiore - spiega il presidente della Conferenza Luciano Striuli - il Commissario prefettizio di Cinto, Natalino Manno, si è impegnato a far rimettere il ricorso al Tar presentato dalla cooperativa Socio culturale di Mestre che è tuttora in possesso di un permesso di costruire la casa di riposo. Nell'ipotesi che il ricorso andasse avanti, il Tar potrebbe infatti decidere per la "sospensiva": nel qual caso verrebbe bloccata la delibera relativa al Piano socio sanitario, penalizzando così tutti i Comuni interessati alle Rsa. L'impegno della Conferenza nei confronti di Musile è che il è prossimo anno ci sarà una verifica della situazione per una eventuale riassegnazione dei posti letto ora rimessi».

Come ultimo punto all'ordine del giorno è stato concesso al sindaco di San Donà, Andrea Cereser, di illustrare la delibera consigliare di candidatura della città del Piave per l'ospedale unico. «Dopo l'illustrazione di Cereser - ricorda Striuli - non ho aperto la discussione ed ho rammentato che se in futuro altri sindaci volessero a loro volta illustrare la loro proposta di candidatura non ci sarebbe alcun problema a consentirlo.

Nel frattempo ho ricordato che nessuno dei 5 tecnici incaricati per la scelta del sito ha fatto pervenire la sua relazione nè a me, nè alla Conferenza, nè all'Asl 10. Le ipotesi di insediamento sono quindi ancora tutte aperte».

 

(Fonte: Gazzettino di Venezia)

 


 

 COMUNE DI CINTO CAOMAGGIORE

 

COMUNICATO STAMPA

relativo ai POSTI DELLA CASA di Riposo di Cinto Caomaggiore

 

                                                                                     Agli OrganI di Informazione

 

Nella odierna riunione della conferenza dei sindaci è prevalsa la linea del buon senso e della buona politica . Ringrazio il presidente Striuli per l’importante e complessa attività di mediazione svolta, i sindaci di Jesolo, Gruaro , Musile di Piave che hanno consentito con le loro rinunce a trovare la giusta soluzione di conferma per Cinto Caomaggiore dei 90 posti, e naturalmente il direttore dell’U.L.S.S. N. 10 dott. Bramezza per l’ efficace coordinamento. La scelta della conferenza è un segno concreto di una strategia unitaria finalizzata ad assicurare un ottimale servizio a favore della collettività.

 

Cinto caomaggiore, 14.05.2014

 

                                                                                     Commissario straordinario

                                                                                                          f.to Natalino Manno

 


 COMUNE DI PORTOGRUARO

 

Dai Capigruppo Consiliari

del Comune di Portogruaro

agli Organi di stampa locali

 

Comunicato del 14.05.2014

 

L’articolo apparso oggi sul giornale locale “La Nuova Venezia” contiene delle notizie “gravissime”, rispetto alla decisione di attuazione e di localizzazione dell’ospedale unico a San Donà di Piave.

La decisione nel merito, in assenza di una determinazione da parte dell’esecutivo della Conferenza dei Sindaci della Sanità che con i tecnici aveva avuto tale mandato, viene definita un’“indiscrezione”, ma in realtà va letta come una prefigurazione. Una decisione così importante, se confermata, non ha bisogno né di fughe, né di forzature. Le scelte a cui si vuole arrivare non sono in alcun modo finalizzate a perseguire l’omogeneità e livelli assistenziali adeguati in tutto il territorio, non garantiscono equità di accesso ai servizi, non perseguono uguali opportunità per tutti. Sono azioni volte a rendere obbligate scelte che, non solo non sono mature, sono prive di ogni fondamento programmatico e anche in funzione dei servizi territoriali, non possono in alcun modo essere accettate.

In realtà si vuole svilire un territorio, si vuole depauperarlo e questo non possiamo e non vogliamo accettarlo, prima vanno date risposte ai bisogni che riguardano oggi i diversi aspetti socio sanitari del territorio. Se fosse una priorità la scelta della sede non potrebbe che cadere su Portogruaro. Se è vero che l’ULSS 10 registra fughe verso altri ospedali per un costo di 50 milioni di euro, è evidente che la scelta di un “nuovo” ospedale a San Donà di Piave sarebbe sbagliata.

Pordenone è a due passi da Portogruaro e la sanità friulana ha grande attrattività per la sua qualificazione e per le sue eccellenze. Altro che Portogruaro “baluardo di difesa”, le fughe verso il Friuli si accentuerebbero, non lasciando alternative ai portogruaresi.

L’ospedale unico a San Donà di Piave non sarebbe altro che un rafforzamento delle strutture sanitarie già esistenti in quell’area, considerato che la casa di cura privata, convenzionata con soldi pubblici, “Rizzola”, rimarrebbe operante. Senza contare che il Sandonatese è collocato a breve distanza da due poli ospedalieri di eccellenza nel Veneto, quali Treviso e Mestre.

Portogruaro ha, dunque, tutte le carte in regola per essere la sede.

Portogruaro, oltre ai requisiti specifici (posizione geografica strategica anche per le spiagge di Bibione e Caorle – sistema infrastrutturale –polo logistico viario – asse viario e ferroviario di collegamento con tre linee ferroviarie- stazione di testa della Metropolitana di superficie - ruolo istituzionale - area urbanistica prevista, contermine alle attuali principali strutture ospedaliere-piattaforma di elisoccorso -progetto Cittadella della sanità già individuato come polo ospedaliero ai confini del veneto- valorizzazione delle vocazioni e delle eccellenze presenti- possibilità di invertire il fenomeno della mobilità passiva) rappresenterebbe, infatti, la scelta più razionale in termini di investimento finanziario e strategico nel futuro a servizio dell'intero territorio del Veneto Orientale, anche in rapporto alla possibile integrazione tra il sistema territoriale Veneto e Friulano.

I CAPIGRUPPO CONSILIARI DI PORTOGRUARO, SENTONO FORTE LA RESPONSABILITÀ PUBBLICA DI AMMINISTRARE E VOGLIONO SVOLGERE IL LORO RUOLO NELL’INTERESSE DELLA COMUNITÀ CHE RAPPRESENTANO E QUINDI NON INTENDONO ACCETTARE PASSIVAMENTE NÉ FORZATURE, NÉ SCELTE AFFRETTATE ED ASSURDE.

L’OSPEDALE DI PORTOGRUARO

DEVE ESSERE MANTENUTO E VALORIZZATO.

“CI BATTEREMO FINO IN FONDO CONTRO DECISIONI CHE, PRIVE DI ANALISI PROGRAMMATORIE SERIE, NON TENGONO CONTO DELLE ESIGENZE OGGETTIVE DEI CITTADINI E IN TAL SENSO INTENDIAMO AVVIARE SUBITO INIZIATIVE PUBBLICHE DI INFORMAZIONE E CONSULTAZIONE POPOLARE.”

 

Per i Capigruppo Consiliari:

ARTINO INNARIA VINCENZO - ALLEANZA PER L’ITALIA

GERONAZZO LUIGI - ANGELO TABARO – IL SINDACO PER PORTOGRUARO

GOI STEFANO - I CITTADINI PER ANTONIO BERTONCELLO SINDACO

GRADINI LUCIANO - FORZA ITALIA

MASCARIN GASTONE - PORTOGRUARO PIÙ

PASIAN ANNAMARIA - CITTÀ PER L’UOMO

STECCANELLA LUCIA - CITTÀ FUTURA – LISTA ROSSO VERDE

ZANIN ROBERTO - PER LA PORTOGRUARO CHE VOGLIAMO

La Presidente del Consiglio
Ivana Franceschinis

 



 
LA_NUOVA_VENEZIA_OSPEDALE_UNICO_A_SAN_DONA_IN_PRIMA_PAGINA_.pdf

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OSPEDALE_UNICO_GUERRA_TRA_SAN_DONA_E_PORTOGRUARO_.pdf

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CINTO_RIASSEGNATI_90_POSTI_E_SU_OSPEDALE_NESSUNA_DECISONE_.pdf

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CS_COMMISSARIO_STRAORDINARIO_CINTO_SU_CASA_DI_RIPOSO_.pdf

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CS_CAPIGRUPPO_CONSILIARI_PORTOGRUARO_SU_OSPEDALE_UNICO_.pdf

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CS_MOVIMENTO_5_STELLE_BASSO_PIAVE_SU_SOPEDALE_UNICO_.pdf

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CS_SINDACO_DI_PORTOGRUARO_BERTONCELLO_SU_DIATRIBA_OSPEDALE_.pdf

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PER_BRAMEZZA_SOLO_SPECULAZIONI_ELETTORALI_SU_OSPEDALE_.pdf

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TROPPI_LITIGI_SULL_OSPEDALE_RISCHIAMO_DI_PERDERE_ILSS_10_.pdf

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