30 Giugno 2014
VOGLIO PROPRIO VEDERE...
Già in un precedente articolo del 23 maggio scorso (clicca qui), avevo detto che se la matematica non è un’opinione, in Conferenza dei sindaci il portogruarese vince per 11 a 9 sul sandonatese, portandosi a casa la coppa, che sarebbe l’Ospedale unico, e voglio proprio vedere chi ha il coraggio di votare San Donà e suicidarsi politicamente…
Bravo e furbo il sindaco di Portogruaro a “riprendere” questo concetto, chiedendo a tutti i sindaci di venire in piazza a Portogruaro e dire in faccia ai cittadini cosa vogliono fare, mettendoci la loro faccia !
Dopo l’incognita Tamai, che “tradendo” porterebbe alla parità i sindaci con un bel 10 a 10, adesso abbiamo, da quel che si legge sulla stampa (clicca qui) , Camillo Paludetto, sindaco di Torre di Mosto (ex presidente sanità), che sposterebbe l’ago della bilancia dalla nostra parte, e si fanno sentire anche i sindaci Gasparotto (Gruaro) e Cappelletto (San Stino), il primo chiedendo di fare squadra (come Bertoncello), il secondo contestando i criteri di scelta che hanno identificato San Donà come sito ideale per l’Ospedale unico…
Mi fa sorridere il commento del sindaco Bertoncello sulla votazione dell’Odg, che ha visto l’astensione di Sara Moretto e Cristian Moro, dove leggiamo: Quindi “No All’ospedale unico senza se e senza ma” anche da parte dei 2 astenuti (votazione: 16 voti favorevoli, 2 astenuti su 18 presenti) che hanno voluto con il loro voto unicamente non indicare la possibile sede da preferire in caso di realizzazione dell’Ospedale unico. (clicca qui)
Che dire, contento lui, e se non riesce a capire che non si può dire una cosa e scriverne un’altra, perché in Consiglio Comunale si era espresso in ben altri termini nei confronti dell’onorevole Moretto, pazienza, ne pagherà le conseguenze, perchè così il “camaleontico bricconcello” non può sperare di andare avanti, basta equilibrismi appartenenti a una politica che non vogliamo più vedere, serve coerenza e trasparenza, non predicata , ma applicata ! E come si dice, mi fermo qua…
G.B.
PS.
Più sotto trovate i video dei Consiglieri e capigruppo Luigi Geronazzo, Annamaria Pasian, Stefano Goi e Vincenzo Artino Innaria, che completano gli interventi pubblicati sull’Ospedale nel Consiglio Comunale del 16 giugno scorso, che si è svolto in piazza a Portogruaro.
Nei Pdf a fondo pagina trovate anche due articoli che parlano di sanità, con delle novità in arrivo per i Pronto Soccorso, basta attese, si viene subito portati in Reparto (clicca qui) , e poi dal vicino Friuli l'introduzione del pagamento del Ticket secondo il proprio reddito, anche per gli anziani e malati cronici, se hanno un reddito alto... (clicca qui)
OSPEDALE UNICO, OFFENSIVA DEI SINDACI
Sanità: Tutti contro San Donà
La svolta: Torre di Mosto si smarca
dal Basso Piave
Contrario anche il sindaco Camillo Paludetto
sulla scelta sandonatese dell'Ospedale unico
«L’ospedale unico a San Donà non s’ha da fare». L’ordine manzoniano riecheggia tra i sindaci del Portogruarese, ed anche oltre. A sorpresa, Camillo Paludetto, sindaco di Torre di Mosto, Comune del Sandonatese, nel contestare l’ubicazione del nuovo ospedale in riva al Piave, usa gli argomenti dei sindaci del Portogruarese. «Se è vero - sostiene il primo cittadino torresano - che l’ospedale unico viene fatto per risparmiare e al contempo avere una sanità di eccellenza, non considerare che il Portogruarese una volta rimasto senza ospedale si riverserebbe nelle strutture del Friuli si farebbe un conto antieconomico a danno della sanità veneta. Da un lato aumenterebbero le fughe mentre San Donà sarebbe iperservito avendo poco distanti gli ospedali di Treviso e dell’Angelo, oltre alla casa di cura privata Rizzola e Jesolo. C’è poi da guardare al futuro quando non ci saranno più le Province, le Asl saranno unificate, e l’Opitergino-Mottense graviterà sull’area centrale del Veneto orientale».
Ancora più duro Giacomo Gasparotto «Già in Conferenza dei sindaci - ricorda il sindaco di Gruaro - ho contestato l’intero impianto dello studio dei tecnici, che sono partiti da considerare un perimetro chiuso con un baricentro ideale, senza prendere in considerazione la vicinanza delle strutture sanitarie del Friuli, che ci costano fughe per 22 milioni di euro all’anno, oltre alla Rizzola, e gli ospedali di Treviso e dell’Angelo. È sbagliato paragonare il Veneto orientale al territorio dell’Ulss 5 Vicentina, dove è stato costruito l’ospedale di Arzignano, il cui territorio circostante è tutto Veneto. Molti sono poi i rilievi, anche tecnici, da sollevare. È necessario perciò che tutti i sindaci del Portogruarese facciano squadra e si incontrino per mettere giù assieme una proposta unitaria di Osservazioni. Considerando anche la possibilità di poter avanzare un nuova candidatura per il sito».
Chi è già molto avanti in tema di messa tecnica per le Osservazioni è il Comune di San Stino. «Oltre ad alcuni errori riscontrati nello studio - sostiene Il sindaco Matteo Cappelletto - in tema di rischio idrogeologico e calcolo di distanze per parametrare la vicinanza abitativa, non si capisce come nel fotografare la situazione non si considerino le strutture sanitarie esistenti. Molto da dire c’è poi sui diversi pesi dati al rischio idraulico: ad esempio il rischio di chi ha un fosso vicino che potrebbe tracimare è stato calcolato al 40% mentre a San Donà il rischio ambientale di avere vicino la discarica della Nekta è calcolato al 10%». Maurizio Marcon
(Fonte: Gazzettino di Venezia - 29.06.2014)
Sanità: Molti Sindaci perplessi
«Studio incomprensibile» Ottenuto l’ennesimo rinvio
PORTOGRUARO - Tanti dubbi, tanti i "perché?" ed anche "qualche errore", sembra, nella relazione dei cinque tecnici regionali incaricati a studiare il sito migliore dove ubicare il futuro "ospedale unico". E così, ieri pomeriggio in Conferenza sindaci sanità, convocata apposta per presentare lo studio svolto in 221 pagine piene di tabelle e punteggi, a volte incomprensibili, i sindaci hanno chiesto e ottenuto un rinvio per articolare meglio i quesiti da porre. Dopo le contestazioni dell'assessore regionale Daniele Stival e del sindaco di Portogruaro Antonio Bertoncello, i primi a dare un giudizio critico sullo studio - praticamente lo hanno fatto "a fette" nella sua valenza sanitaria (Bertoncello lo ha paragonato ad un studio per collocare un supermercato) - anche molti altri sindaci sono rimasti perplessi. Tra tutti Matteo Cappelletto, sindaco di San Stino, comune che inizialmente, per la sua posizione territorialmente baricentrica, era stato indicato come il sito ideale per edificare il nuovo ospedale. (m.mar.)
(Fonte: Gazzettino di Venezia - 25.06.2014)
PORTOGRUARO
"Vogliono solo toglierci l'ospedale"
Consiglio comunale compatto
"Senza se e senza ma"
Nuovo Ordine del Giorno contro il Progetto
Bertoncello: "Occhio alle speculazioni"
Il Consiglio comunale di Portogruaro, alla vigilia della Conferenza sindaci sanità di ieri, vota un ordine del giorno, quasi all'unanimità, contro l'ospedale unico. Su 18 presenti e votanti, due soli astenuti, Sara Moretto e Cristian Moro, entrambi della maggioranza, che avrebbero voluto un documento ancora più radicale contro l'ipotesi ospedale unico, cioè senza neppure entrare nel merito di una eventuale ubicazione. «L'ordine del giorno su "Le scelte per l'ospedale e i Servizi Socio Sanitari nel Veneto Orientale" - spiega una nota del Comune - riporta, anche alla luce di quanto emerso sul piano tecnico-politico nel Consiglio Comunale del 16 giugno 2014 e dei vari interventi che si sono succeduti, la posizione unitaria dell'intero consiglio comunale contro l'ospedale unico, perché oggi non rappresenta una priorità.
Quindi No all'Ospedale unico senza se e senza ma».
«Il Consiglio Comunale nella sua interezza - afferma il sindaco Antonio Bertoncello - con il sostegno dichiarato di tutti i consiglieri, ha ribadito la necessità di investire nelle strutture territoriali, inoltre ha evidenziato che l'ospedale unico, o nuovo come oggi viene diversamente e autonomamente definito dal Direttore dell'Ulss 10, creando nuovi equivoci, si presenta come una sommatoria in ribasso degli ospedali già esistenti, e quindi con un conseguente inutile spreco di risorse. Nel documento votata viene sottolineato come l'Ospedale unico, in realtà, con il mantenimento della Casa di Cura privata Rizzola, non sarà affatto unico e quindi permarranno nel territorio incongruenze e disomogeneità; vi è inoltre un disegno preciso di depotenziare e dequalificare l'ospedale di Portogruaro, prefigurando di fatto scelte di delocalizzazione». Altro problema poi è quello della trasparenza. «L'ordine del giorno - spiega Bertoncello - inoltre fa presente che la scelta di una sede ospedaliera deve essere effettuata garantendo l'assoluta trasparenza, troppi sono stati i casi nazionali di interesse dei proprietari delle aree, di speculazioni, di non chiarezza negli appalti, troppi i costi per la collettività del ricorso al project financing». Maurizio Marcon
(Fonte: Gazzettino di Venezia - 25.06.2014)
|