13 Luglio 2014 (Ultimo aggiornamento Giovedì 17.07.2014 - ore 13,20)
"PROSTITUZIONE POLITICA"
Come l'altra è reato solo se indotta allo sfruttamento?
MATRIMONIO FORZATO... ESITO SCONTATO !!
In Italia la piaga della prostituzione, come anche nel resto del mondo, è un problema con cui siamo quasi rassegnati a convivere, si dice che non si può eliminarla, difficile se non impossibile anche regolamentarla, è il "mestiere più antico del mondo”, si dice, ed etica e morale si scontrano con chi vorrebbe almeno fare pagare le tasse a questo vertiginoso e squallido giro di denaro, riaprire le case chiuse, invece che aprire cuore e cervello…
Non sono fuori tema, in Politica la prostituzione è di casa, sotto varie forme, quelle più strettamente fisiche, di cui ogni tanto (o spesso), leggiamo gli scandali nei giornali, le varie Ruby - ruberie e Trans sono ormai corredo politico di cui siamo abituati a sentir parlare, ma esiste un’altra forma di “prostituzione politica ”, più occulta, mascherata con nomi che ne esaltano la “ricerca di una intesa per il bene pubblico”, come accordi trasversali, convergenze comuni, convenzione di programmi, patti, e così via…
Fosse vero, e ci fossero i risultati andrebbe anche bene, ma qualcuno ha detto che diavolo e acqua santa insieme non ci possono stare, e i matrimoni d’interesse (loro) finiscono quasi sempre con il divorzio o in tragedia, e la convivenza diventa sofferenza, e farlo in politica
vuol dire “morte sociale”, non si produce niente,
e il convivente diventa persona da eliminare…
Abbiamo un piccolo esempio di questo anche a San Donà, e vi lascio alla lettura (qui sotto) di quattro articoli di stampa locale, dove potrete capire che Centrodestra e Centrosinistra, non sono esattamente la stessa cosa, e quando si fanno degli accordi (?!) bisogna essere coerenti e onesti nel rispettarli, ma qui torniamo a quanto detto sopra…
Ma deve essere sempre così ?
G.B.
Aggiornamento di lunedì 14 luglio 2014
Alberto Gobbo, ex vicesindaco della Giunta Zaccariotto:
"Cereser deve dimettersi, e Leo ritorni nella Destra"
(clicca qui)
Aggiornamenti...
"Scegli Civica" preferisce Cereser (clicca qui)
La Lista di Leo espelle Trevisiol (clicca qui)
(Articolo di archivio: Oliviero Leo chi sei? - clicca qui)
San Donà di Piave
Il colonnello dell’Esercito paga le posizioni intransigenti
sull’Ospedale unico e sul burqa
«Il primo cittadino è sotto ricatto
della parte più retrograda del Pd».
“Scegli Civica” entra in crisi
Cereser “licenzia” il suo vice Leo
«Manca il rapporto fiduciario»
Deposto il “colonnello”. Il sindaco Andrea Cereser ha ritirato le deleghe fiduciarie a Oliviero Leo, vicesindaco di San Donà. Ieri, nel primo pomeriggio, ha comunicato a Leo, colonnello medico dell’esercito italiano, ex assessore con il sindaco Francesca Zaccariotto e poi tra i fondatori di Scegli Civica con Cereser sindaco, la sua sofferta decisione.
«A causa del venir meno di requisiti imprescindibili di fiducia ho deciso di revocare le deleghe attribuite al vicesindaco e di assumerle direttamente in via transitoria. Incontrerò presto il personale dei settori finora attribuiti al dottor Leo.
Ritengo questo atto, cui giungo con rammarico e dopo una lunga riflessione, un gesto di responsabilità e chiarezza nei confronti della città. Il patto che tiene insieme le forze di coalizione prevede che vi sia una condivisione del programma, e la scelta, per chi assume il ruolo di assessore, d’impegnarsi non solo in attività di rappresentanza, ma soprattutto per lo sviluppo di progetti e servizi importanti per la città. Il ruolo di vicesindaco, inoltre, non può prescindere da elementi essenziali quali la collegialità su temi cruciali, a partire da quelli riguardanti la sicurezza e le scelte dei servizi sovracomunali.
Ferma restando la stima umana e professionale verso Oliviero Leo, ritengo che queste condizioni siano venute meno. Ritengo che i cittadini, e gli stessi elettori della lista Scegli Civica, si attendano concretezza e pragmatismo nel perseguire gli obiettivi del programma di mandato.
È necessario proseguire e completare i progetti e il programma che questa giunta si è dato, lavorando con il massimo impegno e nell’interesse pubblico». Una personalità forte e determinata, ma anche proteiforme e debordante, Leo paga le posizioni intransigenti su temi come l’ospedale unico o il no burqa, che facevano impallidire il Pd.
Ma è anche in odore di candidatura per le prossime regionali come riferimento di un gruppo di liste civiche e quindi insidioso.
«Cereser è sotto ricatto della parte più retrograda del Pd», si limita per ora a commentare Leo, «che gli ha imposto questa decisione. Io non mi sono mai piegato, a differenza di chi nel mio gruppo per suo interesse soggiace a Cereser e al Pd».
Un de profundis per Scegli civica, e ora anche l’assessore Luigi Trevisiol scomunica il vice sindaco. Un clamoroso strappo tra i due che assieme erano approdati all'alleanza con il Pd per Andrea Cereser. «Da cofondatore della lista non mi riconosco più nei comportamenti e nelle dichiarazioni di suoi componenti, a partire dal vicesindaco Leo», chiosa Trevisiol, «credo nella parola data e quindi nella lealtà espressa ormai oltre un anno e mezzo al progetto guidato Cereser, perciò trovo incomprensibile quello che appare, nei fatti, il venire meno ai patti, attuato dal vicesindaco.
Non posso approvare né il ricorso sistematico, da parte del vicesindaco, a dichiarazioni provocatorie né la sua tolleranza verso forme fastidiose di pseudo-dissenso da parte di chi dovrebbe fare parte della maggioranza consiliare. Ritengo che questo atteggiamento ponga, di fatto, il vicesindaco al di fuori dei valori di pragmatismo e di progetto per la città attorno ai quali si è costituito il progetto Scegli Civica». Giovanni Cagnassi
(Fonte: Nuova Venezia - 12.07.2014)
San Donà di Piave
“Scegli Civica” pretende chiarimenti
dal sindaco
La Zaccariotto va all’attacco: «È una giunta a termine»
La “cacciata” di Leo ricompatta la destra Cereser in difficoltà
Scegli Civica chiede un incontro urgente con il sindaco Andrea Cereser per chiarimenti sulla cacciata del vice sindaco, Oliviero Leo. L’uscita di scena del “colonnello” ha sparigliato le carte in una giunta considerata a termine sin dal suo insediamento un anno e mezzo fa vista la “fusione fredda” con la civica considerata di destra.
Per il momento, la nuova capogruppo Anna Maria Babbo non si pronuncia e attende l'incontro con il sindaco: punta a sostenere ancora la maggioranza per continuare, in modo critico, ad amministrare.
A Leo il ruolo politico di segretario della lista, che continua a esistere. L'assessore Luigi Trevisiol, che ha preso le distanze da Leo e dalla lista, sarebbe dunque fuori dal gruppo e fedelissimo al sindaco. Al momento Cereser e la maggioranza non hanno preso decisioni e si riservano in un secondo momento l’eventuale aggiunta di un assessore, improbabile, e del vice sindaco che dovrà essere sostituito in ogni caso.
Oliviero Leo commenta con freddezza. «Non ho mai visto Cereser decidere in un anno e mezzo, vedo che lo ha fatto per la prima volta nei miei confronti e ne prendo atto». Ora il mondo politico si muove.
L’ex sindaco Francesca Zaccariotto commenta a sorpresa: «Non ci stupisce, era una giunta a termine. Ora Cereser è delegittimato con il suo 25%, perché ha vinto grazie alla lista di Leo in un’alleanza parsa a tutti impossibile. Leo ha una personalità forte e lo conosciamo tutti, bisognava saperlo, oltre a valutare la sua estrazione politica. Leo, da uomo di destra, non doveva accettare pur di vincere, sapendo poi di avere a che fare non con persone, ma con un partito, il Pd. Trevisiol adesso non deve più tentennare e avere il coraggio di entrare nel Pd».
Parla anche Giansilvio Contarin, candidato avversario di Cereser: «Il sindaco tiri le somme perché ha vinto con i voti di Leo che a sua volta ha sulla coscienza la vittoria del centrosinistra. Dovrebbe andarsene, Cereser, ma per il bene della città visto quanto fatto finora». C’è il rischio che l’uscita di Leo compatti il centrodestra. «Lo stanno usando», dice l’ex consigliere di Forza Italia Silvio Schioser, «per addossargli le gravi carenze di questa amministrazione».
Solidarietà a Leo persino da Jesolo, dove il consigliere Daniele Bison visse un’esperienza simile, quando gli furono tolte le deleghe di assessore e poi tornò in Consiglio a differenza di chi lo aveva cacciato: «Leo è persona coerente, lo rispetto e faccio notare che potrà raddoppiare i suoi voti dopo quanto accaduto». Giovanni Cagnassi
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L’EX CONSIGLIERE SUONA LA CARICA
SAN DONÀ. «Ora che questa giunta non ha più un uomo di destra al suo interno saremo pronti con le denunce davanti a ogni errore, come per il burqa». Torna a graffiare Ennio Mazzon, padre della destra sociale. Per 30 anni in Consiglio, a far proseliti grazie alle sue idee, ora è fuori, ma ancora attivo. Con Leo non ha mai avuto grande feeling, considerandolo però affine alle sue idee nonostante la moderazione ostentata dal vicesindaco prima a fianco della Zaccariotto, poi di Cereser. Mazzon era un sergente, poi presidente dei combattenti, dai quali si è allontanato da poco per divergenza con l'amministrazione, mentre Leo è colonnello medico dell'esercito. «Leo aveva fatto bene a iniziare la crociata contro il burqa», dice Mazzon ancora a capo della sua lista, «Lo critichiamo per le sue scelte politiche, ma era un argine per questa amministrazione rossa e incoerente. Adesso saremo pronti con le denunce. Se vedremo una donna con il burqa denunceremo il sindaco e la giunta perchè non fa rispettare le leggi in materia di sicurezza. Anche quell'albergatore di Noventa che ha ospitato le donne con il burqa non era in condizioni di accertare la loro identità». (g.ca.)
(Fonte: Nuova Venezia -13.07.2014)
San Donà di Piave
TERREMOTO IN GIUNTA
Mentre nell'Opposizione puntano a rincoppatarsi
Cereser a caccia di alleati
Il Sindaco vedrà i Consiglieri della Lista di Oliviero Leo.
Contatti anche con Scelta civica
"Scegli civica" prende tempo, Forza Italia spinge per il ricompattamento del centrodestra e la Lega si dice pronta per andare al voto. Anche da sola. Mentre nel centrosinistra non si registrano reazioni all'indomani della decisione del sindaco Andrea Cereser di togliere le deleghe ad Oliviero Leo, che quindi esce dal governo della città, comincia a muoversi qualcosa dal centrodestra. Anche perché le dichiarazioni a caldo di Leo non sono passate inosservate. L'ormai ex vicesindaco aveva detto: «Cereser è rimasto vittima delle pressioni del Pd. Ma hanno fatto un grave errore strategico: da qui riparte la ricostruzione del centrodestra e la battaglia politica al centrosinistra. La Civica è tutta con me. L'appoggio al sindaco? Ci troveremo a breve per decidere». Partendo da questo ultimo aspetto, ieri si sono trovati i tre componenti di "Scegli Civica", la lista di Leo, che hanno poi deciso di attendere un confronto con il sindaco per poi scegliere da che parte stare. L'incontro è previsto a breve e, se dovessero passare all'opposizione, con la maggioranza risicata (13 a 12), Cereser potrebbe pescare proprio dalla minoranza, in particolare da Scelta Civica. «La prossima settimana il sottosegretario Enrico Zanetti sarà a San Donà per un incontro già previsto con il sindaco - svela Luca Marusso - e lì potrebbe essere deciso qualcosa. Al momento non posso dire nulla sulla posizione da tenere». Chi spera di trarre vantaggio dalla situazione è Giansilvio Contarin, capogruppo di Forza Italia, ex assessore assieme a Leo nella Giunta Zaccariotto. «Adesso si stacchi completamente da una amministrazione comunale completamente ingessata e che la città non merita - dice -. Possiamo ricompattare il centrodestra, ricucendo gli strappi: anche noi siamo disposti a un passo indietro per arrivare a questo risultato». La Lega spinge intanto per tornare al voto. «Potrebbe essere l'impulso che la città aspettava - commenta Maurizio Malizia, segretario provinciale Veneto Orientale - con il risultato di un "effetto domino" anche su altre realtà che hanno avuto queste alleanze anomale, come a Jesolo. Può essere il nuovo punto di partenza per il centrodestra. Da parte nostra, comunque, siamo già pronti, anche per presentarci da soli». Curioso il fatto che nessuno si sia detto sorpreso dello strappo. Fabrizio Cibin
(Fonte: Gazzettino di Venezia - 13.07.2014)
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San Donà di Piave
Cereser Toglie le stellette a Oliviero Leo
Revocate le Deleghe al Vicesindaco:
"Venuti meno i requisiti di fiducia"
L'idillio è finito, Cereser ha cacciato Leo. Ieri, al termine di una mattina convulsa e ricca di colpi di scena, il sindaco ha ritirato le deleghe al suo vice, che non è più neppure assessore a Edilizia privata, Polizia locale, Servizi demografici, anagrafe e leva, deleghe che al momento sono state assunte dal primo cittadino. Sembra lontana anni luce la serata di festeggiamenti, con gli abbracci, i brindisi e i sigari fumati, tra Andrea Cereser e Oliviero Leo. Mentre sembra echeggiare ancora più forte, quella che allora pareva una premonizione, lanciata dal sindaco uscente Francesca Zaccariotto, che così ammoniva: «Si renderanno conto di chi è Leo». I motivi ufficiali: «Il venir meno di requisiti imprescindibili di fiducia». Tutto inizia alle 9,49 di ieri mattina, quando arriva il comunicato dell'assessore Luigi Trevisiol, co-fondatore della lista "Scegli Civica": Trevisiol fa sapere di "non riconoscersi più nei comportamenti e nelle dichiarazioni dei suoi componenti, a partire dal vicesindaco". «Non posso approvare né il ricorso sistematico a dichiarazioni provocatorie, né la sua tolleranza verso forme fastidiose di pseudo-dissenso da parte di chi dovrebbe fare parte della maggioranza consiliare» afferma Trevisiol. Alle 13, interpellato, Cereser risponde di non rilasciare dichiarazioni, perché in programma ha un incontro proprio con Leo. Alle 13.48 dirà, telefonicamente, di attendere indicazioni da "Scegli Civica" per poi prendere una decisione. Ma alle 14.09 ecco arrivare il comunicato ufficiale del ritiro delle deleghe. Si parla di mancanza di condivisione del programma, di scarsa collegialità su temi cruciali, a partire da quelli riguardanti la sicurezza e le scelte dei servizi sovracomunali. In pratica alla maggioranza nel suo insieme, forse più sponda centrosinistra, prima ancora che a Cereser, non sarebbero andate giù alcune dichiarazioni di Leo degli ultimi mesi: dalle critiche al sindaco sull'ospedale unico, reo di non essere decisionista, all'armamento dei vigili (questione tirata fuori nella seduta consiliare di un paio di settimane fa). Con la goccia di aver bocciato giovedì in Giunta il nome del teatro. Ad alcuni componenti di "Scegli civica", invece, è andato di traverso il cambio del capogruppo. Il diretto interessato non sembra preoccupato: «Cereser è rimasto vittima delle pressioni del Pd - sostiene Leo -. Ma hanno fatto un grave errore strategico: da qui parte la ricostruzione del centrodestra e la battaglia politica al centrosinistra. Trevisiol e Callegher? La Civica è tutta con me e il Pd si ricordi che i voti non li hanno portati loro. L'appoggio al sindaco? Ci troveremo a breve per decidere». Giovanni Cagnassi
(Fonte: Gazzettino di Venezia - 12.07.2014)
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IL PUNTO
Terremoto anche in Consiglio
Maggioranza di 13 a 12
SAN DONÀ - Il terremoto interno alla Giunta avrà sicuramente delle ripercussioni anche negli equilibri della maggioranza, che ad oggi può contare su 16 consiglieri, mentre 9 sono quelli della minoranza. L'ormai ex vicesindaco ieri ha dichiarato che ora inizia la sua azione politica d'opposizione, quindi c'è da immaginare che i suoi "fedelissimi" possano seguirlo, passando così dall'altra parte della barricata. Si tratta della neo capogruppo Annamaria Babbo, quindi Riccardo Perissinotto e Roberta Murer. Se così fosse, a parte cambiare il nome della lista (che si chiama "Scegli civica con Cereser sindaco"), il rapporto passerebbe 13 a 12, una maggioranza davvero risicata per tirare avanti tranquilli per altri tre anni. A meno che Cereser non riesca a convincere qualcuno dell'opposizione a sottoscrivere un accordo sulla base alcuni punti programmatici. (f.cib.)
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(Fonte: Gazzettino di Venezia - 12.07.2014)
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