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14/07/2014 - La Politica

ECCO LE ACCUSE MOSSE A GALAN E COME A DIFESA LUI RISPONDE...

Galan, Chisso e Baita... a pranzo l'idea del "Progetto di Finanza" !

14 Luglio 2014 (Ultimo aggiornamento Giovedì 17.07.2014 - ore 13,50)


 

SE IL CARCERE FA MALE ALLA SALUTE…

 

Giancarlo Galan è in Ospedale, ha una gamba rotta  e altre varie complicazioni, è stato ricoverato sabato notte ad Este, vicino a casa sua, e pertanto domani non potrà essere presente in Aula a Roma per leggere personalmente la sua difesa ai fatti di cui è accusato e che ne richiedono l’arresto cautelare, dunque i suoi avvocati ne chiedono il rinvio…

Cosa cambia che sia in Aula o meno, non certamente i fatti, ha già scritto 3 memorie, al limite basta che qualcuno le legga o ne faccia un sunto, domani si vota solo il consenso all’arresto, poi saranno i medici che decideranno se il suo stato è compatibile con il carcere…

Sui fatti del Mose e  delle  accuse a Galan e Chisso ormai sappiamo tutto, come pure degli altri, qui sotto trovate comunque un riepilogo delle accuse  mosse a Galan e le sue risposte, e poi anche un articoletto che racconta come è nata l’idea del Progetto di Finanza, durante un pranzo a tre , Galan, Chisso e Baita, leggerlo fa accapponare la pelle… (clicca qui)

Se il carcere fa male alla salute, aboliamo i carceri, o costruiamoli in modo adeguato, mi sembra che Renato Chisso, benchè abbia avuto non molto tempo fa un’operazione al cuore,  in carcere ci sia rimasto, e come lui tanti altri, politici e cittadini comuni, non vedo perché Galan debba fare eccezione, al limite mettiamolo in una delle due Carceri che abbiamo a norma in Italia e che sono attrezzate in questo senso, Parma e Milano…

Evito dire altre cose, non voglio farmi venire “il sangue cattivo”, ma a leggere come questi signori si difendono e si giustificano,  altro che carcere… G.B.

 

AGGIORNAMENTI...

 

ESTE. Due giorni di rinvio della votazione dell'Aula della Camera sulla richiesta di autorizzazione all'arresto riguardante Giancarlo Galan sono stati concessi dalla presidenza di Montecitorio a causa del ricovero in ospedale dell'ex governatore del Veneto. La richiesta tuttavia è stata accolta in una logica di dare risposta in tempi brevi alla richiesta della magistratura veneziana. La votazione è stata quindi spostata da domani alle 17 a giovedì alle 11. 

(Fonte: la Nuova Venezia)

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ROMA - Il presidente di turno Simone Baldelli ha comunicato all'aula che «l'onorevole Galan, con lettera in data odierna, ha reso noto alla presidenza della Camera di essere in stato di ricovero ospedaliero, come documentato da certificato della competente azienda sanitaria, e quindi impossibilitato ad intervenire alla seduta domani, come sarebbe invece stato intenzionato a fare, in sede di discussione della relazione della Giunta competente sulla domanda di autorizzazione ad eseguire la misura cautelare della custodia in carcere che lo riguarda calendarizzata appunto per domani.

(Fonte: Gazzettino di Venezia)

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ULTIMI AGGIORNAMENTI...

 

Galan, 7 medici dicono No arresto, Direttore ULSS 17 suo Socio (clicca qui)

Galan, giudice respinge i domicilari, il voto slitta ancora (clicca qui)

 


 

Accusa & difesa:

Ecco perché vogliono l’arresto di Galan

 

Il Mose e le mazzette, il patrimonio e la villa,

le società, i conti e le “gole profonde” :

In 9 punti le contestazioni delle toghe

e  le repliche dell’ex Governatore veneto

 

 

ORE CRUCIALI  

Per l’ex governatore del Veneto Giancarlo Galan

sono giorni di grande tensione per la decisione che

 la Camera deve prendere domani sul suo arresto

 

 

di  Giuseppe Pietrobelli

Per Giancarlo Galan l’esito finale della guerra si deciderà davanti ai giudici del Tribunale, quando si dovesse arrivare a un processo.

 Per il momento è impegnato nella battaglia per la libertà personale, visto che domani la Camera voterà sulla richiesta di arresto per corruzione dell’ex governatore del Veneto, capi d’imputazione per quasi 5 milioni di euro.

Oggi l’annunciata mossa dei difensori Antonio Franchini e Niccolò Ghedini che presenteranno al gip la richiesta di trasformare l’eventuale custodia cautelare in carcere negli arresti domiciliari in ospedale o in casa.

Perché il parlamentare è bisognoso di cure dopo una caduta con frattura alla gamba e conseguente tromboflebite, innestata in un quadro generale di rischi cardiaci.

Lo scontro è drammatico perché Galan rischia di finire per davvero in galera. Ma in base a quali elementi? Con quali prove? Lo hanno trovato con il sorcio in bocca o il profumo dei soldi è soltanto un sospetto in un’inchiesta che ha già trovato su altri fronti solide conferme?

Ecco quello che Pm e difesa hanno messo sul piatto. Almeno fino ad ora.

I PAGATORI

ACCUSA.
Secondo i Pm veneziani e il gip Scaramuzza che ha ordinato l’arresto di Galan, esistono dichiarazioni insuperabili di Giovanni Mazzacurati (Consorzio Venezia Nuova), Piergiorgio Baita (Impresa Mantovani) e Claudia Minutillo (ex segretaria di Galan in Regione e socia in Adria Infrastrutture). Sono loro a confermare la colossale corruzione. Le versioni si integrano e completano.
DIFESA. Gli accusatori sono inaffidabili perché hanno parlato quando erano detenuti per altre inchieste. Le loro versioni sono fantasiose e contraddittorie: nessuno può dire di aver consegnato soldi nelle mani di Galan, che non ha mai chiesto nulla a Mazzacurati e Baita.

 

 

UN MILIONE ALL’ANNO

ACCUSA. Galan ha ricevuto uno "stipendio" annuale di 1 milioni di euro da Mazzacurati e dal Consorzio Venezia Nuova. Dei versamenti hanno parlato Mazzacurati, Baita e Minutillo.
Conferme di altri coinputati.
DIFESA.
«Mai nulla ho ricevuto da Mazzacurati. Non so come difendermi da un’accusa così fantasiosa e totalmente destituita di fondamento. All’estero ho solo due conti in Croazia. Mazzacurati ha usato la fantasiosa storia del milione di euro all’anno quale "copertura" di proprie ingenti appropriazioni».

 

1,8 MILIONI PER IL MOSE

ACCUSA.
Galan ha ricevuto dal Consorzio Venezia Nuova 900.000 euro nel 2007-08 per il rilascio (nel 2004) di parere favorevole al Mose dalla Commissione di Salvaguardia e altri 900.000 euro nel 2006-007 per il rilascio (nel 2002 e 2005) di parere favorevole della Commissione Via regionale sui progetti delle scogliere a Malamocco e Chioggia. Gli accusatori sono Mazzacurati e Baita, secondo cui la richiesta arrivò dall’assessore Renato Chisso.
DIFESA. «Poco credibili» pagamenti a distanza di anni dai pareri. Galan solo una volta presiedette la Commissione di Salvaguardia e non ha mai partecipato alla Commissione Via regionale.

 

SOLDI A SANTA CHIARA

ACCUSA. Nel 2005 Galan ricevette 200.000 euro all’hotel Santa Chiara a Venezia da Baita, tramite la Minutillo. I due confermano e anche l’imprenditore William Colombelli conferma l’incontro.
DIFESA. Colombelli non parla di passaggio di denaro da Baita a Minutillo da consegnare al Governatore. «Non ho mai ricevuto denari dall’ing. Baita, tantomeno ne ho a costui richiesti».

 

CONTO A SAN MARINO

ACCUSA. Nel
2005 ha ricevuto 50.000 euro in un conto corrente della International Bank di San Marino da Minutillo e Baita.
DIFESA. Era un conto "ufficiale e trasparente" aperto in modo simbolico per un accordo della Regione Veneto con la Repubblica. «Non operai mai alcuna movimentazione. Tale conto è stato utilizzato da terzi senza che io ne fossi a conoscenza e con la falsificazione delle mie firme».

 

VILLA SUI COLLI

ACCUSA. Si è fatto ristrutturare la villa a Cinto Euganeo con lavori al corpo centrale (2007-08) e alla barchessa (2011) pagati da Mantovani con sovraffatturazioni all’architetto per un milione 100 mila euro. L’accusa viene da Baita (e Nicolò Buson).
DIFESA.
È una "fantasia". La spesa è stata di 769.000 euro, lo dimostrano fatture e bonifici di pagamento all’architetto. Falsa la circostanza dei lavori in due tranches.

 

SOCIETÀ "ADRIA"

ACCUSA. Tramite la società PVP (commercialista Paolo Venuti) Galan si è fatto intestare il 7% delle quote di "Adria Infrastrutture" di Baita e Minutillo (valore 350.000 euro) per partecipare agli utili dei "project financing".
DIFESA.
Ammette l’investimento, ma nega di aver mai avvantaggiato Baita nei project-financing.

 

SOCIETÀ "NORDEST MEDIA"

ACCUSA. Tramite la società PVP si è fatto intestare il 70% di "Nordest Media" (valore 81.200 euro), per partecipare agli utili da raccolta pubblicitaria.
DIFESA. Ammette l’investimento, ma se ne disinteressò. Mai fatto nulla per la raccolta pubblicitaria.

 

PATRIMONIO

ACCUSA. Galan dal 2000 al
2011 ha incassato ufficialmente un milione 413 mila euro, ha speso 2 milioni 695 mila euro. La sproporzione è di un milione 281 mila euro.

DIFESA. Dal 2000 al 2013 Galan e consorte hanno avuto entrate per 3 milioni 461 mila euro, superiori di 701 mila euro alle spese. Nessuna entrata illecita.

 

 (Fonte: Gazzettino di Venezia)

 


 

Giancarlo Galan è all’Ospedale
Il difensore: «Rinvio del voto alla Camera»

 

Sabato notte ricovero d’urgenza in Cardiologia a Este
«Ha diritto di difendersi, ma dovrà stare a letto 45 giorni»

 

 

di Albino Salmaso

PADOVA Inchiesta dello scandalo Mose: Giancarlo Galan da sabato notte è ricoverato all’ospedale di Este, le sue condizioni di salute si sono improvvisamente aggravate e la moglie Sandra Persegato lo ha portato al pronto soccorso più vicino. Este dista meno di cinque chilometri da villa Rodella a Cinto Euganeo: si percorrono in 10 minuti d’auto.

Con la gamba ingessata, il deputato è stato visitato dai medici che ne hanno disposto il ricovero d’urgenza nella cardiologia, servizio unità coronarica, diretta dal dottor Giuseppe Scattolin. Top secret sul referto, ma gli scompensi della pressione arteriosa hanno messo a dura prova il cuore dell’ex governatore del Veneto, che soffre già di diabete curato con cicli di iniezioni.

La notizia viene confermata dagli avvocati del deputato di Forza Italia, che proprio oggi decideranno se depositare o meno nell’ufficio del Gip di Venezia Alberto Scaramuzza l’istanza di conversione della custodia cautelare negli arresti domiciliari. «Valuteremo le reali condizioni di salute di Giancarlo Galan sulla base del referto medico emesso in mattinata, prima di presentarci dal Gip Scaramuzza», dice l’avvocato Antonio Franchini. «La frattura del perone e della tibia ha provocato una vasta trombosi venosa che ha creato importanti scompensi cardiaci. Un fatto è fin troppo evidente: Galan non è nelle condizioni di essere presente domani a Montecitorio, quando inizierà il dibattito per l’autorizzazione alla richiesta d’arresto presentata dal Gip. E quindi penso che la Camera dovrà decidere il rinvio del voto. Non si possono calpestare i più elementari diritti costituzionali: il deputato ha il diritto di esporre in Aula la sua difesa perché i colleghi votino secondo coscienza. Per 45 giorni Galan dovrà stare immobile a letto con la gamba ingessata: mi auguro che se ne tenga conto», conclude l’avvocato Franchini.

Sembra quindi cambiare lo scenario disegnato dalla difesa: l’obiettivo prioritario è rinviare il voto di Montecitorio, in programma domani, dopo il via libera all’arresto deciso con 16 sì e 3 contrari dalla Giunta delle autorizzazioni a procedere. Il deputato di Fi, dopo aver depositato tre articolate memorie ai 21 «commissari» in cui ribatte alle accuse della magistratura, intende inviare ai 630 deputati anche un estratto della sua autodifesa per poi esporla in Aula domani prima del voto che si annuncia segreto. Niente da fare: i medici gli hanno prescritto riposo assoluto per non «stressare» il cuore. «È evidente che cambia tutto lo scenario» aggiunge l’avvocato Niccolò Ghedini, «ci troviamo di fronte a due ricoveri d’urgenza in tre giorni».

Ma se la Camera non dovesse accordare il rinvio del voto previsto per domani verso le 20, quali scenari si aprono? Con il sì alla richiesta d’arresto, come sembra probabile vista la larga maggioranza di Pd-M5S-Lega-Scelta civica, Sel e Gruppo per l’Italia, per Galan potrebbe scattare la misura cautelare nell’ospedale d Este dov’è ora ricoverato. O in alternativa, verificate le sue condizioni di salute, il trasferimento nel carcere di Parma o Milano, gli unici in Italia ad avere una struttura ospedaliera attrezzata. Uno scenario simile a quello di Marcello Dell’Utri, che i difensori di Galan si augurano di non dover mai affrontare.

 

(Fonte: la Nuova Venezia)

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Matteoli, dopo il Tribunale dei Ministri,

servirà il voto del Senato

 

C’è un altro caso che viaggia parallelo a quello di Giancarlo Galan. Si tratta dell’ex ministro Altero Matteoli (foto), la cui posizione è al vaglio del Tribunale dei ministri sezione di Venezia. Se i giudici decideranno che le accuse nei confronti dell’ex ministro sono fondate, il dossier verrà trasferito al Senato che si dovrà pronunciare sull’eventuale autorizzazione a procedere. Matteoli è accusato dall’ex presidente del Consorzio Mazzacurati e da Baita della Mantovani di aver ricevuto somme di denaro per le campagne elettorali e di aver imposto al Cvn la Socostramo di Erasmo Cinque, ditta alui vicina, per i lavori di marginamento e bonifica di Porto Marghera. Quando si tratta di un’ipotesi di reato commessa durante le funzioni di ministro, la legge prevede l’autorizzazione della Camera di appartenenza del parlamentare.

 

(Fonte: la Nuova Venezia) 

 

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LE RICOSTRUZIONI DELL’ACCUSA

 

Baita, Galan, Chisso e le opere Pubbliche costruite con la Finanza di Progetto

Un pranzo a tre poi l’idea project

 

 

di Carlo Mion

VENEZIA Nel decennio compreso tra il 2000 e il 2010, secondo la Procura di Venezia, il duo Galan-Chisso, ha gestito praticamente in prima persona gli appalti delle grandi opere in Veneto.

Ed è durante un pranzo nel 2001, tra i due e Piergiorgio Baita, che quest’ultimo apprende della necessità di doversi “inventare” un sistema per poter partecipare alla realizzazione i grandi opere pubbliche. Altrimenti non avrebbe più vinto, come Mantovani, una gara. Del resto già lui aveva iniziato a lamentarsi, con i due politici di Forza Italia, del fatto che la sua società incontrava non poche difficoltà negli appalti. Infatti altre imprese si erano rivolte agli esponenti di centro destra spiegando come Mantovani si stava spartendo già la torta del Mose e non era giusto che partecipasse ad altri lavori. Ed è durante quel pranzo che il manager capisce che sarebbe stato inutile partecipare a gara d’appalto, non ne avrebbe più vinta una.

Ecco allora che il presidente della Mantovani mette a punto l’operazione “project financing”. Un sistema che gli consentì, da quel momento, di operare lo stesso, ma lo vide costretto a occuparsi di altro rispetto alla tradizione di costruttore di grandi opere che aveva caratterizzato l’impresa padovana. Tutto questo lo spiega lo stesso Baita, quando lo scorso anno decide di collaborare con il pm Stefano Ancillotto dopo il suo arresto. Ecco che Mantovani entra con un’Associazione temporanea d’imprese nell’affare ospedale di Mestre, la nuova struttura sanitaria di Mestre a cui viene dato il nome di “Ospedale dell’Angelo”, in onore dell’allora patriarca di Venezia Angelo Scola.

La finanza di progetto è un’operazione di tecnica di finanziamento a lungo termine in cui il “ristoro” del finanziamento stesso è garantito dai flussi di cassa previsti dall’attività di gestione dell’opera prevista dal progetto. In Italia, la finanza di progetto ha trovato spazio prevalentemente nella realizzazione di opere di pubblica utilità. In questa configurazione di project financing i soggetti promotori propongono alla Pubblica amministrazione la possibilità di finanziare, eseguire e gestire un'opera pubblica, il cui progetto è stato già approvato, o sarà approvato, in cambio degli utili che deriveranno dai flussi di cassa (cash flow) generati per l'appunto da una efficiente gestione dell'opera stessa. Ma per molti è solo altri un sistema per aggiudicare le opere «agli amici».

Per quanto riguarda l’ospedale di Mestre, il 22 novembre 2002 viene costituita la società Veneta Sanitaria Finanza di Progetto, formata dall'Ati che ha vinto il bando di gara per la realizzazione dell'ospedale. La società gestirà per 24 anni l'ospedale. L'Ati è composta da: Astaldi, Mantovani, Mattioli, Gemmo, Cofathec e Studio Altieri. Ritornando a Baita e al pranzo con Galan e Chisso, da quel momento la Mantovani non partecipa a nessun’altra gara per grandi opere. Secondo la Procura, la conferma di come il duo Galan-Chisso avesse imposto le sue regole.

 

(Fonte: la Nuova Venezia) 

 



 
ACCUSA_E_DIFESA_ECCO_PERCHE_VOGLIONO_ARRESTO_DI_GALAN_.pdf

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GALAN_IN_OSPEDALE_DIFENSORI_CHIEDONO_RINVIO_VOTO_CAMERA_.pdf

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GALAN_MALATO_AI_DOMICILIARI_LE_ULTIME_CARTE_EX_DOGE.pdf

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MAPPA_IMPERO_GALAN_EX_DOGE_E_BRUNETTA_LO_DIFENDE_.pdf

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GALAN_OTTIENE_RINVIO_ARRESTO_SI_VOTA_GIOVEDI_17_.pdf

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GALAN_SLITTA_VOTO_DI_2_GIORNI_STRATEGIA_PIANIFICATA_.pdf

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GALAN_PER_7_MEDICI_NO_ARRESTO_DIRETTORE_ULSS_17_SUO_SOCIO_.pdf

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GALAN_GIUDICE_RESPINGE_DOMICILIARI_VOTO_SLITTA_ANCORA_.pdf

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