27 Luglio 2014
L'INCOMPRENSIBILE
REAZIONE TARDIVA
DEL PRESIDENTE RIZZANTE
Manifestanti incivili e senza rispetto
per la Città e le Istituzioni...
Francesco Rizzante, presidente del Consiglio Comunale di San Donà, giovedì scorso era seduto sullo scranno più alto della Sala Consiliare, ma non è stato assolutamente all'altezza della situazione!
Sconcertanti le sue dichiarazioni dopo 2 giorni dalla Manifestazione di Protesta dei Commercianti che reclamavano attenzione e ascolto per l'Isola Pedonale che, secondo loro, li sta economicamente danneggiando...
Mentre nei giornali di oggi i Commercianti escono con delle proposte (clicca qui) , Rizzante esce con delle proteste (?!), dando in pratica degli incivili e mancanti di rispetto verso la Città e le Istituzioni a coloro che hanno manifestato in Municipio, e che hanno "schiamazzato" e lasciato poi tutti i cartelli di protesta a terra nel corridoio (clicca qui), con l'aggravante di avere portato in quel contesto anche dei bambini piccoli... (clicca qui)
Capirei se queste cose il presidente Rizzante le avesse dette a caldo, ma non ora, suonano offensive e fuori luogo, stava a lui garantire l'ordine e la correttezza del Consiglio Comunale, inutile prendersela con i Cittadini e il Consigliere leghista Giuliano Fogliani che si è schierato dalla loro parte (vedi video), e allora: chi è causa del suo mal pianga se stesso...
Rizzante è senza scusanti, perchè si viene a sapere nell'intervista all'assessore Luigi Trevisiol, che erano pure stati avvertiti di questa Manifestazione pubblica, che comunque sottolineo è stata pacifica, anche se "non silenziosa", e la questione dell'occhio chiuso per un certo senso di Democrazia, credo che Rizzante abbia usato due pesi e due misure, visto che ha vietato al Blogger presente di riprendere il Consiglio Comunale, che ora risulterebbe una testimonianza importante e significativa...
G.B.
San Donà: Duello sul Traffico
“Vogliamo il Corso a senso unico”
Le controproposte dei Commercianti all’Amministrazione
Corso Trentin a senso unico, marciapiedi più larghi con la possibilità di creare delle terrazze, oltre alla possibilità di transitare con le auto di giorno e chiudere al traffico la sera con dei piloni a scomparsa, sul modello di quelli presenti in piazza Indipendenza o piazzetta Pilla.
Sono le proposte presentate dall'Ascom all'amministrazione comunale, indicate dal delegato locale Luigino Fontanello che, con il presidente mandamentale Angelo Faloppa e il direttore Andrea Granzotto, erano accanto agli oltre 200 commercianti e dipendenti del centro, autori della clamorosa protesta nel Consiglio comunale di giovedì.
Se da una parte il sindaco Andrea Cereser ha invitato i commercianti a formulare delle nuove proposte, Fontanello precisa che una delegazione di Ascom si è già recata parecchie volte in Comune suggerendo correttivi e ipotesi che, secondo loro, porterebbero una boccata d'ossigeno nelle casse del commercio cittadino.
Tra i punti evidenziati la preoccupazione dei commercianti che non riguarda solo la zona pedonale, quanto la variazione dei flussi del traffico che la chiusura alle auto ha comportato.
«Ribadiamo che intendiamo essere costruttivi e collaborativi, ma il dialogo deve essere reciproco - sostiene Fontanello -. Non siamo contrari alla zona pedonale per partito preso, ma c'è qualcosa che non funziona. Sperimentare significa provare: quando si cura un malato e la terapia non funziona si cambia medicina.
Se questa prova non funziona tentiamo un'altra formula. Qualche correttivo lo abbiamo indicato e lo chiediamo». Anche la chiusura dalle 20 all'una potrebbe dunque essere un diversivo utile, favorendo la passeggiata in centro. «Potrebbe essere la svolta, ma se non proviamo non potremo mai sapere se è efficace - prosegue Luigino Fontanello -. Inoltre è appurato che non ci sono le risorse economiche per riqualificare l'arredo urbano».
Il delegato di Ascom sottolinea come la protesta, oltre che dai titolari dei negozi, sia condivisa dai dipendenti che rischiano il posto. «Tutti hanno fatto fronte comune, tagliare sui costi può significare tagliare sul personale e anche perdere un solo posto di lavoro è grave». Chiaro il messaggio per cui il mondo del commercio non può permettersi di attendere oltre.
(Fonte: Gazzettino di Venezia)
IL PRESIDENTE RIZZANTE DOPO LA PROTESTA
«Nessun rispetto per le istituzioni»
SAN DONÀ - «Non si ripeta più un simile spettacolo». A bacchettare i commercianti è il presidente del Consiglio comunale Francesco Rizzante in merito alla manifestazione di giovedì in aula. Una volta lasciato il palazzo municipale, hanno abbandonato a terra i fogli gialli della protesta.
«Aver buttato via i cartelli è un atto inciviltà e grave mancanza di rispetto verso la città e l'istituzione - afferma Rizzante -. Non è stato edificante vedere bambini, anche molto piccoli, portati a manifestare o le continue interruzioni per le urla. Lo stesso vale per alcuni consiglieri, il cui atteggiamento ha contribuito ad avvelenare il clima».
Il riferimento è a Giuliano Fogliani della Lega che durante il dibattito si è alzato in piedi sventolando un volantino. (d.d.bor.)
(Fonte: Gazzettino di Venezia)
Basta proteste in Consiglio Rizzante per la linea dura
Il Presidente del Parlamentino locale
condanna la Manifestazione contro la Ztl in Centro
con la presenza di 200 Commercianti in Municipio
di Giovanni Cagnassi
SAN DONÀ Contestazioni sull'isola pedonale, la prossima volta in Consiglio potrebbero intervenire le forze dell'ordine. La voce secondo la quale i Commercianti tornerebbero anche nelle prossime sedute per protestare rischia di irrigidire l'Amministrazione che ha tollerato la prima volta quando quasi 200 persone sono entrate con cartelli in mano.
«Aver buttato via i cartelli nel corridoio di fronte al Consiglio comunale è stato un gesto, oltre che di inciviltà, di grave mancanza di rispetto verso la Città e l'istituzione»,
ha commentato il presidente del Consiglio Francesco Rizzante,
«ritengo non sia stato edificante nemmeno vedere bambini, anche molto piccoli, portati a manifestare con i cartelli in mano o le continue interruzioni per le urla. Lo stesso vale per alcuni consiglieri che, con un atteggiamento poco consono ad un aula di consiglio, hanno contribuito ad avvelenare il clima».
«Non mi pare proprio si sia trattato di una manifestazione "silenziosa" e sicuramente un simile spettacolo, tollerato in nome della democrazia, spero non si ripeta più», conclude, «resta il sacrosanto diritto dei cittadini a manifestare le loro opinioni, ma nelle sedi e nei modi opportuni, che non sono certo quelli adottati l'altro giorno».
Il Pd, con il segretario David Vian, difende le scelte del sindaco Cereser e della giunta. «Il commercio nei centri cittadini», spiega Vian, «è in crisi dappertutto. I grandi centri commerciali nelle periferie, l'aumento delle vendite online, e soprattutto la crisi economica. Come ne usciamo? Intanto, è bene che ognuno faccia la sua parte. Il Comune, che deve pensare agli interessi di tutti, cerca di creare le condizioni affinché i cittadini ritornino a vivere il centro, con opere pubbliche, servizi pubblici e normative per agevolare la residenzialità.
Parallelamente l'impegno dell'amministrazione é volto anche ad animare il centro con iniziative ed eventi che vedono coinvolti associazioni, privati e gli stessi esercenti di San Donà. Il Pd di San Donà resta convinto che la pedonalizzazione rappresenti una reale potenzialità economica. Ci vogliono impegno ed inventiva, e la capacità di adattarsi ad un mercato in continua evoluzione. Crediamo che queste caratteristiche non manchino ai commercianti sandonatesi e ben vengano, quindi, proposte e suggerimenti per migliorare e integrare le proposte».
(Fonte: la Nuova Venezia)
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