29 Luglio 2014
Tra polemiche e Regolamenti...
Dopo quasi una settimana, ancora si parla di quanto successo giovedì scorso in Municipio a San Donà di Piave, permane la contestazione al presidente del Consiglio Comunale Francesco Rizzante, e ci sono le repliche alle sue critiche, ma anche una proposta del Capogruppo Enrico Fingolo di una seduta consiliare specifica sul Commercio cittadino e tutte le sue problematiche... (clicca qui)
Visto le contestazioni emerse, tra cui quella della consigliera Zaccariotto che diceva sarebbe stato opportuno sospendere temporaneamente il Consiglio Comunale e sentire una Delegazioni dei manifestanti, vi ho riportato nei PDF, per una vostra informazione e consultazione più ampia sull'argamento, il Regolamento del Consiglio Comunale (clicca qui) e il Regolamento delle Riprese audio e video dello stesso (clicca qui) , che mi sono stati forniti stamattina dal personale dell'Ufficio Affari Istituzionali di San Donà, che ringrazio.
Per ultimo due parole su Rizzante finito nell'occhio del ciclone, va considerata la sua giovane età, e per conoscerlo meglio vi ho riportato il suo Curriculum scaricato dal Sito del Comune (clicca qui) , sicuramente questa è stata per lui un'esperienza "pesante" ma formativa, un evento straordinario in cui forse doveva anche essere supportato dall'intervento del Sindaco Cereser (che non c'è stato), e pertanto legittimo criticarlo, ma non va bocciato in toto, tutti devono avere una seconda possibilità...
G.B.
«Un Consiglio sul Commercio»
Richiesta di Fingolo
dopo le proteste nell’ultima seduta
San Donà di Piave
«Presto un Consiglio comunale urgente per parlare dei problemi dei commercianti dopo la chiusura del centro». La proposta è del capogruppo della civica "Noi per San Donà", Enrico Fingolo, e arriva dopo la seduta del Consiglio di giovedì, quando la sala e i corridoi vennero invasi dagli esercenti del centro cittadino contro la sperimentazione dell'isola pedonale.
Una presenza contestata nei modi dal presidente del Consiglio comunale, Francesco Rizzante, bollandola di "inciviltà" (per i cartelli gettati a terra), mancanza di rispetto verso le istituzioni e la città. «Una reazione esagerata - insiste Fingolo - perché non sono stati superati i limiti e comunque andava capita la loro posizione. In ogni caso è necessario quanto prima arrivare a discutere apertamente della questione: il fatto che ci fossero anche dipendenti presenti con i commercianti, significa che c'è una reale preoccupazione che non va sottovalutata».
La stessa Confcommercio attende un confronto pubblico, in Consiglio o in un’altra sede. «In merito alla seduta di giovedì - interviene il delegato comunale, Luigino Fontanello - si sapeva da tempo che ci sarebbe stata la protesta: potevano chiedere a un rappresentante dei commercianti di intervenire a nome di tutti, portando le ragioni della presenza.
Comunque l'altra sera non è successo nulla di grave. Maleducati per i cartelli? Era solo un modo per dimostrare la contrarietà alla chiusura. I bambini presenti? Vorrei ricordare che sono figli di commercianti che lavorano fino a sera e che di certo non possono lasciarli in giro».
L'impressione è che gli esercenti non si fermeranno a quella protesta.
Giansilvio Contarin (Fi) parla di «autogol da parte di Rizzante e della maggioranza che "sente tutti ma non ascolta nessuno"».
«Si poteva risolvere la cosa sospendendo un attimo il Consiglio e incontrare una rappresentanza - aggiunge Francesca Zaccariotto -. Ed invece l'atteggiamento del Sindaco è stato provocatorio».
Fabrizio Cibin
(Fonte: Gazzettino di Venezia)
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