5 Agosto 2014
Con l'acqua alla gola?
Le "difficili" scelte dei nostri Amministratori...
(Che pagheranno come sempre i cittadini)
Quello che sta succedendo in ASI (Azienda Servizio Integrato - clicca qui), che gestisce il Servizio Idrico Integrato di molti Comuni del Veneto Orientale (clicca qui), con Sede a San Donà di Piave, ma con un Ufficio anche a Caorle, dove è nata una bagarre in Consiglio Comunale (clicca qui) , a seguito di una Delibera “blindata”, che modificando lo Statuto porterebbe il pericolo di un inserimento gestionale da parte di Privati, deve suonare come un pericoloso campanello di allarme…
Ho ricevuto un Comunicato stampa a firma del Comitato per la difesa dell’Acqua Pubblica Veneto Orientale, che vi ho qui riportato, dove denunciano quanto sta accadendo all’interno di ASI e mettono in guardia i Consiglieri dei Comuni Interessati, invitando anche i Cittadini a intervenire…
Facile fare confusione, visto che ci sono anche dei Comuni del Portogruarese e Sandonatese, ma non bisogna confonderli con la neo Società “ Livenza Tagliamento Acque” spa (clicca qui) , anche se un pericolo analogo è sempre possibile, nonostante ci sia stato un Referendum ben chiaro contro la privatizzazione dell’acqua, considerata bene comune…
A tal proposito, Andrea Buffon (che ringrazio) mi ha mandato la Proposta da lui firmata come segretario di Rifondazione, datata 24.05.2013, dove proponeva al Consiglio Comunale di Portogruaro, una Delibera che ci mettesse al riparo da tutti questi rischi, attuali e futuri, ma che sembra sia rimasta lettera morta… (clicca qui)
Ovvia la ripetitiva citazione conclusiva:
Acqua azzurra acqua chiara ?
G.B.
Modifica dello Statuto Asi,
bagarre in Consiglio
CAORLE
Dura opposizione della lista civica Borin:
«No all’ingresso in azienda di privati»
Modifica allo Statuto dell'Asi: è bagarre in consiglio comunale. Durissima opposizione della lista civica Borin alle modifiche allo statuto dell'azienda che gestisce il servizio idrico nel Veneto Orientale. La lista di minoranza aveva presentato un emendamento che chiedeva di modificare uno degli articoli del nuovo statuto che permetterebbe l'ingresso nell'Azienda di soci privati.
Secondo i consiglieri Marco Favaro ed Alessandro Borin, infatti, questa previsione sarebbe contraria all'esito del referendum del 2011 sull'acqua pubblica. «È gravissimo che questa maggioranza assuma posizioni del genere, in totale spregio verso una conquista democratica qual è stato l'esito dei referendum del 2011 - commentano i due consiglieri - In quell'occasione il popolo italiano, e nello specifico pure i cittadini caorlotti, hanno sancito in modo netto e inequivocabile che l'acqua è un bene comune e, come tale, la sua proprietà e la sua gestione devono rimanere in mano pubblica».
Il vicesindaco Alessandra Zusso, prima del voto che ha visto la maggioranza votare compatta a favore del nuovo statuto, ha replicato che la Delibera sarebbe «blindata» perché proposta in forma standard a tutti i Consigli Comunali dei Comuni soci Asi. Riccardo Coppo
(Fonte: Gazzettino di Venezia)
VOGLIONO PRIVATIZZARE L'ACQUA...
CI PROVANO ANCORA !
APPARE SULLA STAMPA DI QUESTI GIORNI UNA NOTIZIA INQUIETANTE: LA MODIFICA DELLO STATUTO DI ASI SPA, L'AZIENDA CHE GESTISCE L'ACQUEDOTTO LOCALE E IL CICLO INTEGRATO DELL'ACQUA, PREVEDENDO LA POSSIBILITA' DI ACCESSO AI SOCI PRIVATI.
ASI SPA E' UN'AZIENDA A TOTALE CAPITALE PUBBLICO I CUI UNICI PROPRIETARI SONO GLI 11 COMUNI CHE COSTITUIVANO L'EX CONSORZIO PER ACQUEDOTTO DEL BASSO PIAVE.
UNA DELIBERA DEFINITA "BLINDATA"
E' STATA PROPOSTA IN FORMA STANDARD A TUTTI I COMUNI SOCI
PER ESSERE LICENZIATA CON IL VOTO DEI VARI CONSIGLI COMUNALI.
CHIEDIAMO: DA CHI E' STATA PROPOSTA E PERCHE'??
QUALI SONO LE RAGIONI CHE INDUCONO UNA DECISIONE GRAVE
DI QUESTO TIPO?
QUESTO ATTO VA IN SENSO TOTALMENTE OPPOSTO AL RISULTATO DEL REFERENDUM POPOLARE DEL 2011, CON IL QUALE UNA MAGGIORANZA SCHIACCIANTE DI CITTADINI ITALIANI HA SANCITO CHE L'ACQUA E' UN BENE COMUNE E LA SUA GESTIONE DEVE RIMANERE PUBBLICA.
I SINDACI DEI COMUNI DI FOSSALTA DI PIAVE, NOVENTA, MUSILE, CEGGIA, TORRE DI MOSTO, SAN STINO, CAORLE, SAN DONA DI PIAVE, ERACLEA, JESOLO, CESSALTO E ZENSON DI PIAVE DOVRANNO SPIEGARE AI CITTADINI CHE LI HANNO ELETTI I MOTIVI PER CUI SARA' ASSUNTA UNA DECISIONE UNILATERALE, ANTIDEMOCRATICA E ANTICOSTITUZIONALE CHE, TRA LE TANTE COSE, PROVOCHERA' ANCHE L'AUMENTO DELLE TARIFFE.
INVITIAMO I CONSIGLIERI COMUNALI DI TUTTI I COMUNI SOCI A BLOCCARE AL PIU' PRESTO LA DELIBERA AL MOMENTO DELLA PRESENTAZIONE NELLE ISTITUZIONI PUBBLICHE.
INVITIAMO LE CATEGORIE SOCIALI E I RAPPRESENTATI DEI LAVORATORI A PRENDERE POSIZIONE NEI CONFRONTI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI ASI SPA AFFINCHE' LA DELIBERA VENGA RITIRATA.
COMITATO PER LA DIFESA DELL'ACQUA PUBBLICA VENETO ORIENTALE
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COMUNE DI PORTOGRUARO
FUSIONE ACQUEDOTTI: RISULTATO RAGGIUNTO
Comunicato del 31.07.2014
E’ ufficiale: dal 31 luglio scorso, con apposito atto notarile, i 26 comuni di ABL e CAIBT, le due società che hanno finora gestito il servizio idrico integrato interregionale, si sono fusi in un’unica società,
la Livenza Tagliamento Acque (LTA SpA) con sede legale a Portogruaro.
Sono passati sei anni e tre mesi dall’aprile 2008 quando 14 comuni del Pordenonese, 11 del Portogruarese e 1 del Trevigiano si sono impegnati, in sede di costituzione dell’Ambito Territoriale Ottimale Interregionale (ATOI) del Lemene, a fondersi in un’unica società di gestione.
”Non possiamo che esprimere soddisfazione per il risultato raggiunto, ha sottolineato il vicesindaco ed assessore alle Partecipate di Portogruaro Luigi Villotta, anche se abbiamo impiegato tanto tempo, ma si sono dovute superare non poche difficoltà, dovute certo alla complessa legislazione che regola di continuo il settore idrico integrato, ma anche a qualche “campanilismo” di troppo.
Abbiamo rischiato davvero di arrivare fuori tempo rispetto a quanto stabilito dalla normativa vigente, ma il buon senso, alla fine, ha prevalso.
Un ringraziamento speciale per il risultato raggiunto, ha concluso il vicesindaco di Portogruaro, va a quanti, tecnici e consulenti in particolare, nelle due società hanno lavorato in silenzio e senza apparire costruendo giorno dopo giorno gli atti necessari, spesso ricucendo sulla base delle nuove decisioni adottate e delle nuove regole introdotte. Infatti va ricordato che il settore idrico è stato interessato, proprio in questi ultimi anni, da un crescente numero di interventi legislativi, oltre che dall’effetto di un referendum abrogativo, che hanno finito per modificare profondamente l’assetto nel quale gli operatori sono stati chiamati e sono chiamati ad agire.
La nuova LTA SpA servirà circa 180.000 residenti,oltre alle presenze stagionali della località turistica di Bibione. Il capitale sociale risultante dalla fusione è di 3.166.000,00 euro, costituito da altrettante azioni ordinarie del valore nominale di 1 euro ciascuna. Sulla base della nuova ripartizione è il Comune di S.Michele al Tagliamento a detenere il più alto numero di azioni, pari al 20,38%, seguito da Portogruaro con il 12,92% e S.Stino di Liv., Concordia Sagittaria ed Azzano Decimo con circa il 6 %. Vengono poi, a scalare tutti gli altri, fino ad arrivare a Casarsa della Delizia con lo 0,003 %. Complessivamente i Comuni già appartenenti ad ABL sommano il 60,80 %, mentre quelli di CAIBT al 39,20%.
Si aprirà ora la fase relativa alla designazione
degli organi istituzionali di governo e di controllo della nuova Spa.
(Fonte: Comune di Portogruaro)
PORTOGRUARO, 24.05.2013
Alla c.a. della Presidente del Consiglio Comunale di
Portogruaro Gent.ma Prof.ssa Ivana Franceschinis
Ai Capigruppo del Consiglio Comunale di Portogruaro
e p.c. all'Ill.mo Sindaco del Comune di Portogruaro
Egr. Sig. Antonio Bertoncello
Oggetto: Proposta di Delibera consiliare per l'Acqua bene comune
Il Partito della Rifondazione Comunista di Portogruaro inoltra con la presente una proposta di deliberazione, che intende portare a compimento il percorso iniziato alcuni anni fa per la difesa della proprietà pubblica e della gestione pubblica, partecipativa e senza scopo di lucro, del Servizio Idrico Integrato del territorio, così come indicato dal voto di 26 milioni di italiani e italiane nei Referendum del 12 e 13 giugno 2011 nonché dal Consiglio Comunale con l'ordine del giorno approvato il 28 giugno 2010, che tuttavia nulla dice sull'assetto giuridico dell'ente che deve gestire il servizio.
Nei due anni ormai trascorsi dalla chiara ed inequivocabile consultazione popolare, numerosi sono stati i tentativi di invalidarne nei fatti l'esito, tanto da obbligare il Forum italiano dei movimenti per l'acqua a scendere in piazza il 2 giugno 2012.
Da quanto sopra evidenziato risulta ormai indispensabile riconsiderare l'attuale struttura giuridica, organizzativa e gestionale dei Consorzi Acquedotto "Basso Livenza" S.p.a e "Basso Tagliamento" S.p.a., anche e soprattutto in vista di una loro probabile fusione. Noi chiediamo la trasformazione delle società per azioni a totale capitale pubblico, che sono pur sempre una società di diritto privato, in un'azienda speciale, società di diritto pubblico.
Il servizio idrico integrato è per espressa previsione normativa e per chiara volontà popolare, un Servizio Pubblico e tale deve rimanere. I proventi dello stesso devono far fronte in via esclusiva al miglioramento dell'accesso all'acqua di qualità per tutta la popolazione ed alla tutela delle risorse idriche potabili, secondo modalità alle quali risulti estranea ogni logica di profitto. l
Da ciò discende che la nuova unione meglio riuscirà a perseguire i propri fini abbandonando la struttura di società commerciale per azioni trasformandosi in azienda speciale di diritto pubblico finalizzata esclusivamente alla produzione, erogazione e gestione del Servizio idrico integrato nel territorio.
Chiediamo pertanto che il Consiglio Comunale di Portogruaro DELIBERl
1- che la futura unione dei Consorzi Acquedotto "Basso Livenza" S.p.a. e "Basso Tagliamento" S.p.a. sia trasformata in Azienda speciale di diritto pubblico, finalizzata esclusivamente alla produzione, erogazione e gestione del Servizio idrico integrato nel territorio;
2- di dar mandato alla Giunta di predisporre e sottoporre al Consiglio, per l'approvazione, uno Statuto della Azienda speciale da presentare alla futura convocanda assemblea;
3- che lo Statuto debba essere redatto nel rispetto dei seguenti principi:
a) l'Azienda dovrà, in via esclusiva, operare nell'ambito della produzione, erogazione e gestione del Servizio idrico integrato nel territorio degli enti locali consorziati;
b) l'Azienda non potrà perseguire fini di lucro, nemmeno in via indiretta;
c) l'Azienda dovrà garantire la effettiva partecipazione della popolazione residente nel territorio degli enti locali consorziati alle scelte qualificanti relative alla produzione, erogazione e gestione del Servizio idrico integrato;
d) l'Azienda dovrà garantire la continuità dei rapporti di lavoro in vigore e la partecipazione dei propri dipendenti alle scelte qualificanti relative alla. organizzazione del lavoro.
4- di dar mandato al Sindaco di promuovere l'adesione degli Enti locali soci a quanto deliberato;
5- di dar mandato agli Uffici comunali di assumere tutti gli atti e di eseguire tutti gli adempimenti amministrativi conseguenti al presente deliberato.
Il nostro Partito non ha rappresentanti in seno al Consiglio del Comune di Portogruaro, pertanto invitiamo i signori Consiglieri Comunali a prendere visione del documento e di propone la discussione e l'approvazione all'Assemblea.
L'occasione ci è gradita per porre i nostri più Distinti Saluti.
Il Segretario del Circolo
Andrea Buffon
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