5 Settembre 2014
"LA MOSSA"...
CHE NELL'ACQUA DIVENTA PERICOLOSO "PANTANO" !
"Adunata" dei Sindacati:
Lavoro dei dipendenti a rischio...
Credo che Lunedì 8 settembre alle ore 18,30 in Municipio a Portogruaro, dove è convocata una specifica Commissione consiliare per discutere del Servizio Idrico Integrato, e l'attuale mediatica disputa legale con la Società "Ambiente Servizi" Spa di San Vito al Tagliamento, farebbero bene ad essere presenti anche i Sindaci del Portogruarese, a tutela dei loro cittadini...
In suddetta Commissione, oltre dare una anticipata risposta ai Consiglieri Alessandro Florean, Luciano Gradini e Luigi Geronazzo (clicca qui) , che hanno presentato una specifica Interrogazione (clicca qui) , sarà presente anche il presidente di ABL Andrea Vignaduzzo, che relazionerà sui fatti che possiamo ormai considerare di cronaca giudiziaria...
Sono in gioco 1 milione 200 mila euro, e adesso, dopo l'ultima "mossa" di "Ambiente Servizi", anche il Lavoro dei suoi dipendenti, così è emerso in un incontro con i Sindacati (clicca qui), con Lavoratori che stanno assistendo a una "partita a scacchi" tra Enti, dove stanno giocando anche con il loro destino, e questo diventa inqualificabile e inaccettabile, moralmente ed economicamente...
Spero che lunedì 8 settembre in Municipio a Portogruaro, che sarà anche la Sede legale della nuova costituenda Società che nascerà dalla fusione dei due Acquedotti ABL e CAIBT, ci sia ad assistere anche il presidente Isaia Gasparotto di "Ambiente Servizi", e visto che questa è stata definita la "guerra dell'acqua", speriamo che tutti vengano armati... solo di buoni propositi ! Ma ne dubito molto...
G.B.
AMBIENTE SERVIZI,
Lavoro a rischio.
SAN VITO Intervento dei Sindacati:
Assemblee con il personale e il Prefetto
La Società non riesce a recuperare i crediti.
I 130 dipendenti in apprensione
Scendono in campo pure i Sindacati nella guerra dell'acqua in corso fra Ambiente Servizi e i Consorzi che gestiscono il servizio idrico integrato Caibt (Basso Tagliamento) e Abl (Basso Livenza).
Al centro della querelle che ha oltrepassato ormai lo scontro verbale per approdare a quello dei decreti ingiuntivi, c'è un milione 200 mila euro.
È quanto chiede Ambiente Servizi ai Consorzi per la depurazione delle acque effettuata negli anni 2012 e 2013 e 2014.
A questa somma si devono aggiungere altri 450 mila euro richiesta per lavori effettuati per evitare infiltrazioni nella condotta che serve i Comuni di Arzene, Valvasone, San Martino, Casarsa per arrivare a San Vito. I circa 130 dipendenti di Ambiente servizi stanno vivendo da mesi con apprensione la difficoltà di questa fase e hanno quindi bussato ai sindacati inoltrando loro «una ferma e compatta richiesta di intervento».
E ieri i rappresentanti sindacali di Fp Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti, rispettivamente Flavio Venturoso, Maurizio Angeli e Michele Cipriani, hanno partecipato a una riunione promossa dalla società per discutere il «perdurare delle difficoltà a vedere onorati i crediti vantati».
Nell'occasione Ambiente Servizi ha comunicato ai Sindacati che nel caso si protraesse tale difficoltà «la Società si vedrebbe costretta a intervenire su più fronti, anche disapplicando gli accordi collettivi decentrati in essere, con le conseguenti, penalizzanti implicazioni a carico del personale dipendente della Società (premi, straordinari), nonché evitando nuove assunzioni».
Per i Sindacati «una simile prospettiva è inaccettabile. Lo scenario che ci è stato prospettato graverebbe su persone chiamate a svolgere quotidianamente un lavoro delicato e importante anche socialmente».
Venturoso, Angeli e Cipriani annunciano quindi che nei prossimi giorni «saranno indette assemblee rivolte al personale e si proporrà di coinvolgere il prefetto di Pordenone, attivando la procedura di raffreddamento nel caso si realizzasse materialmente un danno a carico del personale dipendente. Tale iniziativa, peraltro, si affiancherebbe a ulteriori forme di protesta e mobilitazione, anche eclatanti». Emanuele Minca
(Fonte: Gazzettiino di Pordenone)
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