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11/10/2014 - Comune e Territorio

UN FONDO DI GARANZIA COMUNALE! QUESTA E' L'IDEA DI ANNONE...

L'assessore alle Attivita' produttive Andrea De Carlo ci spiega il Progetto

11 Ottobre 2014

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L'IDEA DI ANNONE VENETO
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UN FONDO DI GARANZIA COMUNALE
PER AIUTARE LE IMPRESE
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La proposta parte da lontano con una Mozione
presentata nel Settembre 2012
e bocciata dalla Giunta Savian...
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Ecco finalmente delle proposte concrete (*) , una idea che parte da lontano, dal settembre 2012 con un Mozione presentata dall’allora Consigliere di Minoranza Andrea De Carlo della Lista civica “Insieme per il Paese”, con oggetto: “ISTITUZIONE DI UN FONDO DI GARANZIA COMUNALE”.
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Non ne capisco molto di finanza, ma così ad una prima lettura, mi sembra il classico uovo di Colombo, una idea semplice ma innovativa, con dei rischi minimi a fronte di un aiuto finanziario che per le imprese richiedenti, specie in questo momento, sono come un salvagente per chi sta annegando…
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De Carlo aveva cercato di spiegare questa sua idea /progetto in Consiglio, e se pur apprezzata come intenzione, l’allora sindaco Daniela Savian ha risposto che per legge non si poteva fare, perché in contrasto con il Patto di Stabilità e le regole sull’indebitamente degli Enti Locali.
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Vi ricordo che la Savian di professione fa la Commercialista / Consulente del Lavoro, dunque la sua bocciatura della Mozione in oggetto in Consiglio Comunale la possiamo ritenere “qualificata”, pertanto mi sono chiesto cosa è cambiato in 2 anni, visto che l’attuale Amministrazione la ritiene idonea e la sta portando avanti per attuarla…
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Allora, al di là delle ovvie differenze di valutazione che ci sono state su questo Progetto d’istituzione di un Fondo di Garanzia Comunale che va ad integrarsi a quello governativo, ho voluto saperne di più, perché se la cosa dovesse funzionare, oltre ad Annone Veneto la potrebbero adottare anche altri Comuni del portogruarese, e non solo, così ho chiesto all’assessore Andrea De Carlo di spiegarci brevemente come funzionerebbe questo Fondo di Garanzia, questa la sua risposta:
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L'avanzo di Amministrazione non vincolato può essere utilizzato a patto che sia accertato al momento dell'assestamento di bilancio che avviene entro il 30 novembre. Nel caso nostro è previsto al 30 novembre un avanzo di amministrazione non vincolato pari ad € di 195.000 (attualmente è stato confermato e non sono previste variazioni consistenti).
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Il Fondo di garanzia, come riportato dal revisore, rientra nel capitolo investimenti, ma incide sul patto di stabilità solamente per la parte eventualmente pagata (il creditore non rientra con il debito nei confronti della banca).
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Il Fondo nazionale di garanzia mette a disposizione per tramite i Consorzi autorizzati molti soldi, che in realtà non vengono poi erogati dagli Istituti di credito in quanto le garanzie coprono nella migliore delle ipotesi 80% di quanto richiesto dall'impresa. Con l'incremento della garanzia da parte del Comune (esempio 10%) di fatto il Finanziamento viene concesso al 100%
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Il Fondo da noi ipotizzato è pari a 100.000 € - chiaramente vengono posti dei limiti per singolo finanziamento (esempio 10.000 € max per ditta) 10 ditte x € 10.000 = € 100.000
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Man mano che le ditte rientrano con il debito, le relative garanzie vengono svincolate liberando altro credito.
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Può succedere che la ditta non rientri con il debito: a questo punto la banca fa rivalsa in primis sul fondo nazionale e solo in fase successiva sulle garanzie di secondo grado (fondo comunale).
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La quota che il comune dovrà pagare andrà ad incidere sul capitolo investimenti, riducendo la capacità di spesa del comune sul medesimo capitolo - se il comune ha in previsione di asfaltare una strada il cui costo è pari a 50.000 €, dovrò ridurre il relativo importo o ridurre l'opera della quota pagata con il fondo.
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Detto questo, è anche vero che se una ditta non paga, le altre 9 creano ricchezza per il territorio, in termini di lavoro, tassazione, minori aiuti economici ecc..
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Credo che quanto sopra esposto dall'assessore alle Attività produttive di Annone Veneto valga la pena di essere approfondito, e comunque va dato merito a lui e al sindaco Ada Toffolon, di avere il coraggio di esporsi e proporsi con idee vere e concrete per cercare di affrontare questa Crisi, che solo nel loro Comune ha provocato 430 disoccupati...
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G.B.
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ANNONE VENETO - 10.10.2014
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Comunicato stampa
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A fronte dell’attuale crisi economica, che per il nostro Comune si traduce al 1 ottobre di quest’anno in ben 430 persone senza lavoro, con incremento di 70 unità da inizio anno, senza considerare i circa 90 cassa integrati, diventa primario concentrarsi in quella che sta diventando oramai e sempre più una piaga sociale. A fronte di questo, non possiamo più rimanere impassibili ritenendo che la crisi delle aziende e la disoccupazione siano esclusiva competenza di altri.
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L’Amministrazione Comunale sta valutando la possibilità di istituire un fondo di garanzia per le imprese con sede nel Comune, che vada ad integrare le garanzie già previste per le PMI. A riguardo stiamo attendendo fiduciosi la risposta ad un parere richiesto alla Corte dei Conti che escluda detto fondo dai vincoli previsti dal patto di stabilità.
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Le risorse sono già state individuate nell’avanzo di amministrazione non vincolato. Spesso le garanzie messe a disposizione dallo Stato e dalle Regioni per tramite le società di garanzia non sono sufficienti a coprire il credito richiesto alle banche.
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L’incremento della garanzia può di fatto tradursi in uno sblocco di ingenti risorse che, allo stato attuale, rimangono inutilizzate. In termini numerici e per effetto del così detto moltiplicatore, si calcola che per ogni 1.000 euro a garanzia vadano a liberarsi risorse per 10.000 / 15.000 Euro. Da una parte abbiamo già riscontrato l’apprezzamento e massima disponibilità per stipulare delle convenzioni da parte della Cofidi Veneziana, dall’altra dei riscontri positivi da parte di alcuni Istituti di Credito.
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Riteniamo che detta operazione sia anche possibile grazie ad un bilancio che, oltre ad essere rispettoso di tutti gli equilibri, ha visto il Comune di Annone Veneto tra i pochi ad applicare già a partire dal 1 gennaio 2014 il nuovo sistema contabile, sistema che diverrà obbligatorio per tutti gli enti dal 1 gennaio 2015.
Stiamo inoltre valutando ulteriori provvedimenti che si tramutino in specifici accordi con i proprietari di capannoni / negozi al fine di agevolare le attività esistenti e contestualmente l'apertura di nuove imprese.
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                     il Sindaco                l'Assessore alle Attività produttive
                 Ada Toffolon                        Andrea De Carlo
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COMUNE DI ANNONE VENETO
(Settembre 2012)
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OGGETTO: Mozione "Istituzione fondo di garanzia"
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Il sottoscritto Andrea De Carlo,
a nome del gruppo consiliare "Insieme per il Paese"
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PREMESSO
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Da molti mesi assistiamo ad una crisi economica che colpisce l'intero territorio nazionale e che di fatto sta portando anche il sistema del nord-est, tanto decantato nel corso degli ultimi anni, in una sempre più profonda crisi. Il perdurare dell'attuale situazione sta generando la chiusura di attività economiche con conseguente perdita di posti di lavoro e difficoltà sempre maggiori per le famiglie.
Se da una parte il sistema politico risulta oramai Incapace di affrontare il problema, dall'altra l'interesse della popolazione è invece quello di poter mantenere in esercizio le numerose attività che fanno parte del nostro tessuto economico.
Noi riteniamo che gli imprenditori locali vadano tutelati, vadano tutelati i posti di lavoro che essi forniscono e le famiglie che con quel posto di lavoro portano un reddito a casa.
Come detto, la politica nazionale non è in grado di dare risposte, soprattutto in tempi celeri; non possiamo sostituirci ad essa ma però, nei limiti delle nostre competenze, possiamo ricercare e porre in essere degli strumenti in grado di limitare i danni che il perdurare dell'attuale crisi sta generando.
Le soluzioni vanno ricercate non solo nel singolo comune, ma anche facendo squadra a livello di Veneto Orientale. E' infatti evidente che la chiusura di una attività genera la perdita di posti di lavoro che va oltre i confini territoriali del singolo comune.
La proposta è quella di istituire un fondo di garanzia e cogaranzia, come sviluppato con buoni risultati in altre realtà locali del territorio nazionale. Il fondo dovrebbe interessare i vari comuni del territorio, utilizzando risorse dai singoli bilanci e/o con garanzie date dai beni immobili di proprietà pubblica non strumentali all'attività dell'ente. Si potrebbe inoltre valutare la possibilità di far confluire nel fondo le risorse bloccate dal patto di stabilità che, per quanto concerne il nostro comune, troverà applicazione a partire dal prossimo anno.
I fondi andrebbero in un conto vincolato a favore delle banche che andranno ad erogare i finanziamenti, il conto sarebbe remunerato, così che il comune non abbia a perdere gli interessi. " moltiplicatore generato andrebbe tra il 5 ed il 10 per (ad esempio: per ogni milione di euro dato in garanzia, tra cinque e dieci milioni di euro di finanziamenti alle imprese).
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CIO' PREMESSO
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il Consiglio comunale impegna il Sindaco e /'intera Giunta a verificare la possibilità di istituire un fondo comunale di garanzia e cogaranzia, promovendo contestualmente analoga ipotesi anche in sede di Conferenza dei Sindaci al fine di creare un unico fondo intercomunale.
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il capogruppo
Andrea De Carlo
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La risposta del sindaco Daniela Savian
alla Mozione presentata il 5 settembre 2012 (prot. n. 0008339)
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La proposta trova le sue giustificazioni nella attuale situazione di grave crisi economica e pur condividendo parte di quanto da lei espresso nelle premesse, devo purtroppo riferire a questo Consiglio che la proposta è in contrasto con le regole del Patto di stabilità e con le attuali regole sull'indebitamento degli Enti Locali.
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Nel regime degli Enti Locali, come peraltro previsto dall'art 204 del decreto legislativo 267/18.08.2000, le garanzie fideiussorie prestate dall'Ente sono considerate nella soglia di indebitamento nella misura massima di 1/5. 1/5 quindi del limite di indebitamento (% di incidenza degli interessi sulle entrate correnti). Per farle un esempio nel 2014 il limite di indebitamento sarà ridotto al 4% delle entrate correnti.
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Oggi siamo al 3.4%. Vuoi dire che il nostro attuale margine residuo di 0.60% - pari a 17.220,00 euro di interessi - rapportati a 1/5 diventano 3.440,00 euro di interessi. Lei capisce bene quindi che non ci sono i margini e che comunque tale fondo concorrerebbe ad aumentare i nostri debiti precludendoci ogni possibile accesso al credito. FARO' IN OGNI CASO un'indagine conoscitiva presso gli altri sindaci.
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CS_COMUNE_ANNONE_VENETO_UN_FONDO_GARANZIA_INTEGRATIVO_.pdf

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ANNONE_RISPOSTA_MOZIONE_ISTITUZIONE_FONDO_GARANZIA_2012.pdf

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ANNONE_IL_COMUNE_SARA_GARANTE_PER_CHI_VUOL_INVESTIRE_.pdf

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