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25/10/2014 - Primo piano e Cronaca

A BIBIONE E' ALLARME SCABBIA ! SONO GIA' OTTO I CASI ACCERTATI

Profughi: Giorgio Vizzon di FdI -AN polemico con Codognotto per sua inerzia

25 Ottobre 2014


 

COMUNICATO STAMPA

Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale

Circolo di San Michele al Tagliamento

(clicca qui)

 

"Silenzio assordante dell'amministrazione Codognotto sul tema degli immigrati a Bibione"! Si scopre che diversi extracomunitari ospiti alla Cif sono affetti da scabbia! E cosa fa l'autorità sanitaria locale, cioè il Sindaco Codognotto? Nulla!!!

Invece di emettere un'ordinanza contingibile ed urgente in materia di igiene pubblica con la quale sgomberare da Bibione tutto il manipolo gli stranieri, preferisce occuparsi delle camminate ecologiche, del palio delle frazioni piuttosto che della gara con i sacchi! Bravo Sindaco! Con la tipica ipocrisia della sinistra che sottende al volersi bene a tutti i costi, il Codognotto non sta tutelando i propri cittadini!!!

 

 F.to Giorgio Vizzon
 Responsabile Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale

Circolo di San Michele al Tagliamento

 


 

Profughi portati a Bibione
Accertati otto casi di scabbia

Sono ospitati al villaggio marino Pio XII

dove l’Asl 10 ha avviato i protocolli di cura


Arrivati dal centro di Vibo Valentia

dove sette avevano già manifestato i sintomi

 

di Rosario Padovano

BIBIONE Otto casi di scabbia sono stati accertati tra i profughi arrivati mercoledì sera a Bibione e ospitati nel villaggio marino Pio XII, gestito dal Centro Italiano Femminile di Venezia. Si tratta di persone adulte provenienti dall'Eritrea, che sono stati sottoposte alle cure del caso, in base ai protocolli sanitari in vigore. I malati sono stati trasferiti in apposite stanze del secondo piano del centro, isolati dagli altri ospiti della struttura. In totale mercoledì scorso sono giunti a Bibione 24 profughi, provenienti dal centro di accoglienza di Vibo Valentia. Di questi, 4 appartengono a un nucleo familiare siriano, altri 4 a un nucleo familiare nigeriano, mentre gli altri 16 provengono dall'Eritrea. Sette di loro già quando sono sbarcati nel porto calabrese avevano manifestato i sintomi dell'infezione. L'ottavo caso è stato accertato ieri pomeriggio. Il personale del Dipartimento di Prevenzione dell'Asl 10 guidato dal primario Luigi Nicolardi, è intervenuto direttamente a Bibione per accertare le condizioni fisiche di tutti i profughi ospitati. Sette persone hanno presentato evidenti lesioni cutanee compatibili con l'infezione da scabbia, per la quale, osservano dall'azienda sanitaria, “era già iniziata la terapia”. L'ottavo caso è emerso solo ieri. «La situazione è sotto controllo», precisa Guido Zannoni, coordinatore del villaggio marino Pio XII, «gli ospiti affetti da scabbia hanno cominciato a usare una pomata speciale, lo Scabianil, che assumono dopo aver fatto la doccia». Sulla presenza dei profughi affetti da scabbia è intervenuto il direttore generale dell'Asl 10 Veneto orientale, Carlo Bramezza. «Il Dipartimento ha subito avviato i protocolli, per l'accertamento dello stato di salute di queste persone. Sono state eseguite bonifiche sugli indumenti e nell'ambiente che li ospita. Questo caso conferma che il monitoraggio è efficace».

Non è preoccupato il sindaco di S. Michele Bibione, Pasqualino Codognotto. «Gli operatori del villaggio marino stanno facendo un ottimo lavoro, così come gli operatori sanitari. Confido che queste persone guariscano al più presto». Resta però il mistero su un punto molto delicato. Se 7 degli 8 pazienti avevano manifestato i sintomi della scabbia già a Vibo Valentia, come hanno specificato al villaggio marino e all'Asl, perchè non sono stati subito ricoverati in Calabria?

 

(Fonte: la Nuova Venezia)

 


 

Cala l’allarme in ospedale a Portogruaro
Sottoposti a profilassi altri sei sanitari

PORTOGRUARO. Sta per rientrare l'allarme scabbia all'ospedale di Portogruaro; il peggio sembra passato. Ha contratto l'infezione, infatti, un'infermiera che da anni lavora nel reparto di Medicina femminile, venuta a contatto nel mese di settembre con una paziente che qualche giorno fa è deceduta dopo essere stata colpita da un ictus. I disagi, riferisce l'azienda sanitaria, sono limitati, anche se tra gli stessi operatori che lavorano nell'ospedale di Portogruaro qualche timore non viene nascosto. Tuttavia mancano sei operatori sanitari che lavorano nello stesso reparto dell'infermiera contagiata, e sono stati sottoposti a profilassi. Inoltre sono stati momentaneamente tagliati 10 posti letto. Questa cifra è stata resa nota soltanto nella mattinata di ieri. La situazione dovrebbe rimanere inalterata almeno fino alla prossima settimana, poi tutto sembra destinato a rientrare nella normalità. In caso di bisogno, tuttavia, altri reparti di medicina, negli ospedali di San Donà e Jesolo, sono pronti ad accogliere pazienti dall'area del portogruarese. Secondo quanto ricostruito da un'indagine avviata dalla direzione ospedaliera l'infezione avrebbe avuto appunto origine da una donna anziana ricoverata nell'unità di Medicina donne, poi deceduta qualche giorno dopo le dimissioni per un ictus. La sospensione dei sei operatori sanitari, che lavorano da tempo a stretto contatto con l'infermiera contagiata, è stata adottata in via precauzionale. Sono tutti sotto controllo sanitario e rientreranno al lavoro la prossima settimana. Una nota dell'Asl 10 esclude comunque che siano stati infettati altri operatori professionali e altri pazienti. (r.p.)

 

(Fonte: la Nuova Venezia)

 


 

Allarme scabbia tra i profughi

BIBIONE

Il villaggio Marino Pio X

accoglie ventiquattro immigrati

Accertati otto casi

tra gli ultimi ospiti arrivati al centro mercoledì

 

di Teresa Infanti

Scabbia tra i profughi accolti a Bibione. Sale il livello di attenzione. Il Villaggio Marino Pio X di Bibione, gestito dal Centro Italiano Femminile, ha accolto mercoledì sera 24 profughi, 4 nigeriani, 3 libici, 1 siriano e 16 eritrei, provenienti dal centro di accoglienza di Vibo Valentia. Come previsto dai protocolli sanitari, il personale del Dipartimento di Prevenzione dell'Ulss10, diretto dal dottor Luigi Nicolardi, è intervenuto per accertare le buone condizioni fisiche degli immigrati. Nel gruppo degli eritrei, approdato in sud Italia 4 giorni fa via mare, 8 persone hanno presentato evidenti lesioni cutanee compatibili con l'infezione da scabbia. L'infezione potrebbe però presto allargarsi. Sugli altri 8 eritrei, infatti, non sono stati rilevati sintomi analoghi, tuttavia hanno presentato iniziali segni di lesioni da grattamento. «Il Dipartimento di Prevenzione - spiega il direttore generale dell'Ulss10, Carlo Bramezza - ha subito avviato i protocolli per l'accertamento dello stato salute di queste persone e, ove necessario, ha proceduto alle adeguate cure mediche. Sono state inoltre eseguite bonifiche sugli indumenti e nell'ambiente che li ospita. Questo caso - prosegue - conferma che la rete di monitoraggio è efficace e funziona. Tuttavia l'attenzione nei confronti dei profughi che approdano nel nostro Paese, e che poi giungono in questo ambito del Veneto, deve restare alta dal punto di vista medico/sanitario. Il personale del Dipartimento sta monitorando da vicino la questione che è sotto controllo».
Intanto sulla diffusione della scabbia al reparto di Medicina dell'ospedale di Portogruaro, l'Ulss 10 ha spiegato che il reparto verrà ridotto di una decina di posti letto per carenza di personale (un operatore professionale è stato contagiato e 10 sono stati sospesi in via precauzionale) almeno fino alla prossima settimana. «I nuovi pazienti ricoverati - spiegano dalla direzione - verranno sistemati in altri reparti dell'ospedale o dirottati in quelli di Jesolo e San Donà».

(Fonte: Gazzettino di Venezia)

 



 
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BIBIONE_ALLARME_SCABBIA_TRA_PROFUGHI_ACCERTATI_8_CASI_.pdf

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