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20/11/2014 - Primo piano e Cronaca

ISI COPPOLA: MEGLIO SI DIMETTA PERCHE' L'ONORE E' COSA SERIA !

"Sul mio onore affermo che quanto dichiarato corrisponde al vero" ???!!!

20 Novembre 2014


 

ISI COPPOLA:

 

"SUL MIO ONORE AFFERMO CHE

QUANTO DICHIARATO

 CORRISPONDE AL VERO"

(clicca qui)

 

Questo è quanto firmato e depositato

in Regione Veneto

 

Ma di quale Onore stiamo parlando ?

 

Che Isi Coppola parli di assurde vendette contro di lei, invece che di dimissioni immediate, la dice lunga su come l’ETICA in Politica viene interpretata a piacimento e secondo le proprie convenienze!

La Consigliera ora decaduta, Marialuisa Isi Coppola, deve lasciare forzatamente il posto al suo “rivale” e primo dei non eletti, Renzo Marangon, la Corte d’Appello ha sentenziato e sanzionato la Coppola con 110 mila euro più le spese di lite, e forse dovrà aggiungere le mancate mensilità del Consigliere entrante, e la somma potrebbe lievitare enormemente…

Una bella S-COPPOLA per Luca Zaia, che ancora non si è pronunciato, ma da quel che si è capito, stanno consultando tutte le possibilità e varianti che ci sono, per fare rimanere in Giunta come Assessore la Consigliera decaduta…

Se Zaia tiene in Giunta la Coppola come Assessore esterno, e lo può fare, firma la sua condanna politica alle prossime elezioni regionali, la Coppola per vincere nel 2010 ha usati mezzi illeciti e dichiarato il falso, non è cosa da poco per chi come rappresentante delle Istituzioni deve essere un buon esempio di rettitudine, anzi si insegna che fare i “furbi” conviene, con buona pace di Carlo Nordio che si ostina a definirli dei “cretini”, come nell’incontro a San Stino di Livenza dove si parlava di Etica e Corruzione…

Isi Coppola ha messo la sua firma e depositato in Regione Veneto con tanto di intestazione del suo avv. Paola Malasoma (Patrocinante in Cassazione), il resoconto delle sue spese elettorali, pari a 39.579,17 euro, e sotto c’è scritto: 

“Sul mio onore affermo che quanto dichiarato corrisponde al vero”

Rovigo 21giugno 2010 - Marialuisa Isi Coppola

(clicca qui)

 

Credo non serva aggiungere altro, se la Politica vuole essere credibile, chi sbaglia paga e chiede scusa, oltre che pagare i danni, restare non fa bene al senso di Giustizia che la gente vuole e di cui il Veneto e l’Italia hanno assolutamente bisogno, Zaia ci pensi bene…

Poi vada pure alla “TAGLIATA” di Pramaggiore, a buon intenditore…

 

PS.

Non c'entra nulla che abbia fatto bene il suo lavoro di Assessore, lo ha ottenuto non rispettando le regole a danno chi ha agito correttamente, e che avrebbe potuto fare altrettanto bene, se non meglio...

Non si può avere fiducia di una persona che si comporta così...

Non mi meraviglia che PDL - Forza Italia per il Veneto abbiano espresso solidarietà a Isi Coppola, nemmeno a Galan e Chisso hanno dato la "croce addosso", un "tozzo di pane" non si nega a nessuno ! (clicca qui)

 

G.B.

 


 

 Comunicato stampa 20 novembre 2014

Regione Veneto. IdV: caso Coppola, Zaia venga in aula a spiegare decisioni

 

 

(Arv) Venezia 20 nov. 2014 – “Invitiamo il presidente Zaia a venire in aula a spiegare le sue decisioni”. Lo dichiarano in una nota i consiglieri regionali di Italia dei Valori, Antonino Pipitone e Gennaro Marotta, commentando la decisione della Corte d'Appello che ha dichiarato decaduta la consigliera e assessore Isi Coppola. “Con piena fiducia nella magistratura ed in attesa di eventuali ricorsi e sospensive, non possiamo che prendere atto della decisione della Corte d'Appello. Da un caso simile, con l'esito conclusivo che giunge dopo 5 anni, - scrivono i due politici di IdV - si evince la necessità di avere un controllo delle spese dei candidati immediato e definitivo, subito dopo la campagna elettorale. Altrimenti rischiamo che un consigliere, se eletto davvero in maniera non regolare, riesca sostanzialmente a farsi tutta la legislatura prima di venir definito decaduto. Un esempio che spiega bene il bisogno di legalità che c'è nel nostro Paese e in Veneto. I cittadini si chiedono a cosa servono le leggi, se poi non vengono messe in condizione di funzionare. In un Palazzo Ferro Fini dalle porte girevoli (dall'inizio legislatura 11 consiglieri sostituiti, se non è un record poco ci manca) la maggioranza è ancora alle prese con la magistratura. Ennesimo esempio che spingerà, nelle prossime elezioni regionali, i veneti a scegliere il cambiamento. Invitiamo – concludono Pipitone e Marotta - il presidente Zaia a venire in aula a spiegare le sue decisioni: se solleverà Coppola dagli incarichi assegnati o se confermerà, nella sua giunta di centrodestra, l'assessore decaduta da consigliere per spese elettorali irregolari, che ha le deleghe dell'ex collega Chisso, incappato nell'inchiesta per le tangenti del Mose. I veneti vorranno dar ancora fiducia a certe persone?”.

 

(Fonte: Sito del Consiglio Regionale Veneto)


Comunicato stampa 20 novembre 2014

Consiglio Regionale. PdL-FIV: massima solidarietà a Isi Coppola, squallide le strumentalizzazioni


 

(Arv) Venezia 20 nov. 2014 - “Massima solidarietà alla collega Coppola, squallidi invece i tentativi di strumentalizzare la vicenda”. Lo afferma il gruppo consiliare del PdL-Forza Italia per il Veneto con il capogruppo Piergiorgio Cortelazzo, il vice Amedeo Gerolimetto e il consigliere Dario Bond. “Non entriamo nel merito della vicenda giudiziaria, rileviamo soltanto la grande esperienza e competenza dell’assessore, il suo spirito operativo, il suo attaccamento al territorio veneto e polesano in particolare, come hanno dimostrato le oltre 16 mila preferenze conquistate sul campo e frutto di un grande lavoro portato avanti negli anni. Il nostro auspicio è che il quadro possa chiarirsi in fretta: di Isi Coppola e delle sue capacità il Veneto ha bisogno. -sottolineano gli esponenti di Forza Italia per il Veneto - Quanto agli attacchi del Pd, in particolare del segretario De Menech, sono da rispedire al mittente, ricordando che non è stato contestato alcun reato né alcun comportamento scorretto nell’ambito delle proprie funzioni. Il Pd piuttosto - concludono Cortelazzo, Gerolimetto e Bond - si occupi delle sue tante questioni interne e dell’accentramento di funzioni che il Governo centrale sta portando avanti cancellando concetti come autonomia e federalismo”.

(Fonte: Sito del Consiglio Regionale Veneto)

 


 

 «TROPPE SPESE»,

 COPPOLA DECADUTA

 

REGIONE VENETO

Sentenza della Corte d’Appello

dà ragione al suo rivale Marangon,

primo dei non eletti

L’assessore "fuori" dal Consiglio.

La campagna elettorale costata 100mila euro più di quanto dichiarato

 

Gianluca Amadori

Isi Coppola, l’attuale assessore all’Economia della giunta Zaia, è stata dichiarata decaduta dalla carica di consigliere del Consiglio regionale del Veneto.
A stabilirlo è la sentenza con la quale, ieri, la quarta sezione civile della Corte d’Appello di Venezia ha accolto il ricorso presentato dall’avvocato Mariagrazia Romeo per conto di Luca Rossetto, un sostenitore del polesano Renzo Marangon, conterraneo e "rivale" dell’assessore, con la quale condivide la militanza in Forza Italia. La Corte, presieduta da Mario Bazzo, ha anche condannato Isi Coppola a pagare una sanzione amministrativa di 110mila euro, oltre a circa 20mila euro spese di lite.
La decisione dei giudici veneziani è arrivata a conclusione di una battaglia giudiziaria durata oltre quattro anni (dopo l’annullamenti in Cassazione di due precedenti sentenze d’appello), avviata dal ricorso di Rossetto, il quale denunciò che Isi Coppola aveva speso, per la campagna elettorale del 2010, la somma di 269mila euro a fronte di una dichiarazione ufficiale di 39.579 euro (vicina al tetto massimo consentito), con conseguente violazione della legge. La spesa totale accertata dalla Corte ammonta a poco meno di 140mila euro: per l’esattezza 139.642 euro.
L’assessore regionale potrà ricorrere per Cassazione, ma nel frattempo la sentenza è esecutiva, salvo che la Coppola non ne chieda e ottenga la sospensione in attesa del pronunciamento della Suprema Corte. Nel frattempo l’avvocato Romeo ha già provveduto a trasmettere copia della sentenza in Consiglio regionale, al quale spetta il compito di prenderne atto nel corso della prima seduta utile, per poi provvedere successivamente alla surroga di un nuovo consigliere: al posto di Isi Coppola dovrebbe entrare in Consiglio il primo dei non eletti, proprio Renzo Marangon. Sempre che l’esecutività della sentenza non venga sospesa.
La decisione della Corte d’Appello si basa sui risultati di una consulenza tecnica disposta dai giudici per ricostruire le spese elettorali effettivamente sostenute da Isi Coppola nel corso della campagna del 2010. Nel rendiconto conclusivo, depositato all’apposita commissione elettorale, la neo consigliera regionale aveva dichiarato 19.748 euro per campagna stampa, a fronte di uscite successivamente accertate in 23.159; 3.500 euro per spese tipografiche, a fronte di spese accertate per 29.366; 1.067 euro di spese di spedizione a fronte di 6.833 accertati. Le spese dichiarate dalla Coppola erano pari a zero per quanto riguarda agenzie di comunicazione, ristoranti, apertivi, catering, uso di un camper e utilizzo di un camion, pubblicità su un bus, spese per i cosiddetti Isi point: la perizia della Corte ha invece accertato spese rispettivamente per 5.668, 27.500, 2.500, 2.000, 936, 2.600, 18.044 e 5.780 euro. Le uniche spese coincidenti tra dichiarato e accertato riguardano la campagna televisiva (7.232 euro) e radiofonica (8.032).
La legge che disciplina le campagne elettorali è la 515 del 1993: il comma 9 dell’articolo 15 stabilisce che il superamento dei limiti massimi di spesa consentiti dall'articolo 7, comma 1 della stessa legge «per un ammontare pari o superiore al doppio da parte di un candidato proclamato eletto comporta, oltre all'applicazione della sanzione di cui al comma 6 del presente articolo, la decadenza dalla carica».
La sanzione amministrativa pecuniaria non può essere «inferiore all'importo eccedente il limite previsto e non superiore al triplo di detto importo». Nel condannare Isi Coppola al pagamento di 110mila euro la Corte ha applicato il minimo - 100mila euro - aumentato del 10 per cento.

 

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Lo slalom di Isi:

in Giunta, ma come "esterna"

 

Districandosi tra le norme,

l’esponente di Fi potrebbe mantenere l’incarico a Palazzo Balbi.

Ma il Pd va all’attacco di Zaia

 

di Alda Vanzan

La notizia piomba a Palazzo Ferro Fini mentre è in discussione la riforma di Veneto Agricoltura e da quel momento l’attenzione si sposta sui banchi della giunta: lo scranno di Isi Coppola è vuoto, il suo telefono è irraggiungibile perché l’assessore è in volo a bordo di un aereo, tutti si domandano cosa succederà ora che la Corte d’Appello l’ha dichiarata decaduta da consigliere regionale del Veneto. Dovrà lasciare subito il posto visto che la sentenza è esecutiva? Le subentrerà immediatamente il suo "rivale" Renzo Marangon, che nel 2010 era risultato il primo dei non eletti del Pdl nel collegio provinciale di Rovigo? E, visto che è stato accolto il ricorso sulle spese elettorali presentato da Luca Rossetto, un sostenitore di Renzo Marangon, Isi Coppola dovrà "solo" pagare la sanzione di 110mila euro o "anche" restituire le indennità da consigliere regionale prese in questi quattro anni e mezzo? E, particolare assolutamente ininfluente ma che al Ferro Fini qualcuno ha già posto, lunedì al convegno sulla difesa della donna, Coppola parteciperà in qualità di assessore alle Pari opportunità? E, appunto, resterà assessore, magari esterno?
Nell’ordine: la decadenza da consigliere regionale. Dopo essersi consultato con il segretario generale Roberto Zanon, il presidente del consiglio regionale del Veneto, Clodovaldo Ruffato, ha dichiarato che la sentenza sarà eseguita: «Ci atterremo all’esecuzione della sentenza non appena ci sarà notificata. Al momento non abbiamo niente, abbiamo saputo la notizia dai media. Appena ci sarà consegnata la sentenza convocheremo l’ufficio di presidenza e, a meno che non intervengano sospensioni tali da bloccare l’esecutività, porteremo l’argomento in consiglio regionale». Difficile che questo accada già nella seduta di oggi: la sentenza dovrebbe essere notificata stamattina, subito dovrebbe riunirsi l’ufficio di presidenza e immediatamente dovrebbe essere modificato l’ordine del giorno. Più facile che si vada al prossimo mese.
Secondo: Coppola resterà assessore? Palazzo Balbi ieri sera ha diffuso uno scarno comunicato stampa: "Il presidente della giunta regionale, Luca Zaia, dichiara che al momento non gli è stato notificato alcun provvedimento. Sottolineando che la vicenda è di stretta competenza del Consiglio Regionale, Zaia afferma comunque che il contenuto della sentenza, e dei suoi possibili effetti, dovrà essere verificato nelle prossime ore dall’Avvocatura di Palazzo Balbi".
Tutto lascia intendere che Isi Coppola potrebbe restare assessore. Meglio: diventare assessore esterno con le sue deleghe originarie e con quelle che erano di Renato Chisso e che Zaia le ha appena dato. Una volta fatte le verifiche e appurato anche che non ci siano risvolti penali o tali da rientrare nelle disposizioni della legge Severino, se Coppola manterrà i requisiti per essere eletta nulla potrebbe impedire una nomina come assessore esterno. Nulla se non le considerazioni politiche, tant’è che l’opposizione si è già fatta sentire: «Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha intenzione di mantenere nella propria giunta un consigliere decaduto per aver falsato le spese elettorali?», ha chiesto il segretario regionale del Pd, Roger De Menech.
Al posto di Coppola, se e quando il consiglio applicherà la sentenza, subentrerà Renzo Marangon. Senza alcun tentennamento: «Osterìa, e perché non dovrei accettare?». «Sono particolarmente felice - ha aggiunto - perché in questi lunghi anni il fatto di aver posto questo problema mi è costato un ostracismo assoluto nella mia provincia e nel partito. Sono pochissimi i consiglieri regionali del Pdl con i quali ho mantenuto i contatti: Carlo Alberto Tesserin, Leonardo Padrin, Renato Chisso». Quanto alla scelta del gruppo, Marangon non ha dubbi: «Ho una delle primissime tessere di Forza Italia, andrò nel gruppo di Padrin». Non nell’altro gruppo di Forza Italia, quello dei cosiddetti azzurri-neri dove ora c’è Isi Coppola? «Solo se mi chiamassi James».


(Fonte: Gazzettino di Venezia)


 


 

 

Spese elettorali false,

Coppola decaduta

La Corete d'Applello la condanna

 anche a una sanzione di 110 mila euro

Al suo posto in Consiglio entra Renzo Marangon

 

 

di Giorgio Cecchetti

VENEZIA «La Corte d’appello di Venezia, definitivamente decidendo, dichiara la decadenza di Marialuisa “Isi” Coppola dalla carica di consigliere regionale del Veneto e la condanna al pagamento della sanzione amministrativa di 110 mila euro». Queste le prime cinque righe della sentenza che ieri, alle 16,45, ha letto il presidente della quarta sezione civile Mario Bazzo. Il futuro politico dell’esponente rodigina di Forza Italia è segnato: la sentenza è esecutiva per quanto riguarda il Consiglio regionale e non è escluso che il presidente Luca Zaia non voglia tenersi in giunta un assessore che, stando ad una sentenza della magistratura, ha sostenuto e sottoscritto il falso per quanto riguarda le spese sostenute per l’ultima campagna elettorale, quella del 2010. Per la Coppola si pone anche il problema economico: oltre a versare i 110 mila euro della sanzione, infatti, dovrà restituire le indennità da consigliere regionale incassate dal primo mese in cui è entrata a Palazzo Ferro Fini all’ultima di questi giorni. Ieri, i giudici della Corte veneziana hanno deciso in camera di consiglio dopo che la Corte di Cassazione era intervenuta per la seconda volta, dando ragione all’avvocato veneziano Mariagrazia Romeo, che rappresentava l’elettore di Rovigo Luca Rossetto, il quale ha agito in giudizio per conto di Renzo Marangon, ex assessore regionale dello stesso partito della Coppola e primo dei non eletti nelle ultime elezioni, il quale ha da subito sostenuto che l’assessore Coppola aveva speso molto di più dei 39 mila euro dichiarati (il tetto massimo per la provincia di Rovigo stabilito in base al numero degli elettori per le Regionali era 40 mila euro). Nell’ultimo verdetto di marzo, accogliendo il ricorso dell’avvocato Romeo, la Cassazione aveva scritto: «Appariva del tutto inequivoco che al giudice del rinvio (la Corte d'appello di Venezia) competesse non già di rimettere in discussione la ripartizione dell'onere della prova tra le parti, ma unicamente di verificare, se del caso mediante una consulenza tecnica d'ufficio, il valore di quelle attività e iniziative ormai certe, per quantificare con precisione la misura indicata...perché ove il valore dei contributi avesse superato il tetto dei 40 mila euro, il giudice del rinvio avrebbe dovuto procedere ad applicare, a seconda degli accertamenti peritali, le sanzioni previste». Così, nel luglio scorso la sezione della Corte d’appello lagunare presieduta dal giudice Bazzo aveva nominato il perito, Mauro Voltan di Adria, incaricandolo di quantificare le spese sostenute dall’assessore Coppola per farsi eleggere in Consiglio regionale. Voltan, alla fine del suo lavoro, ha spiegato a giudici e avvocati (la Coppola era difesa da Alfredo Bianchini e Paola Malasoma) che le spese da lui accertate grazie alla raccolta delle fatture è stata di 82 mila euro, mentre quelle ipotizzate grazie alla sua ricostruzione sarebbero addirittura ben 208 mila. Ad esempio, Coppola si sarebbe dimenticata di dichiarare 27 mila 500 euro di spese per cene elettorali, 18 mila euro per la pubblicità sugli autobus di Rovigo e avrebbe sostenuto di aver speso 3500 euro per stampare manifesti e lettere invece dei 78 mila euro realmente sborsati.

 

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IL PD:

Zaia terrà un assessore che dice bugie?

 

Le reazioni,

il Governatore non commenta

 

VENEZIA Il primo a dover prendere atto della sentenza è sicuramente il presidente del Consiglio regionale, che dovrà convocare i consiglieri al più presto per votare la decadenza di Isi Coppola e la sua surroga, il primo dei non eletti a Rovigo è Renzo Marangon, già assessore regionale del Pdl e per la seconda volta entra a Palazzo Ferro Fini in seguito ad una decadenza (la volta scorsa a lasciare era stato Giulio Veronese). La sentenza è esecutiva e per bloccarla i legali dell’assessore dovranno chiederne la sospensione alla stessa Corte d’appello lagunare. Ma anche il presidente Luca Zaia dovrà tenerne conto, visto che Coppola fa parte della sua giunta e ieri il presidente ha preferito evitare dichiarazioni e attendere gli eventi, in un comunicato spiega di non aver ricevuto alcun provvedimento. «Sottolineando che la vicenda è di stretta competenza del Consiglio Regionale», afferma Zaia (sempre che nessuno provi a impugnare le delibere della sua giunta) «comunque il contenuto della sentenza, e dei suoi possibili effetti, dovrà essere verificato nelle prossime ore dall’Avvocatura di Palazzo Balbi». Forse oggi qualcosa potrebbe avere il coraggio di dire. Anche perché ad incalzarlo è l’opposizione. «Zaia ha intenzione di mantenere nella propria giunta un consigliere decaduto per aver falsato le spese elettorali?» gli chiede il segretario regionale del Pd, Roger De Menech. «Questa vicenda a tinte fosche» sostiene De Menech, «aggiunge incertezza a un governo regionale in preda alla confusione. Solo qualche settimana fa Zaia aveva spartito le deleghe di Chisso tra gli assessori, assegnando a Coppola le infrastrutture. Si era forse dimenticato del giudizio pendente?». Per De Menech è singolare che Zaia abbia dichiarato 0 spese mentre Coppola 200 mila euro. (g.c.)

 

(Fonte: la Nuova Venezia)

 



 
Isi_Coppola_sul_mio_Onore_affermo_che_quanto_dichiarato_corrisponde_al_vero_.pdf

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REGIONE_VENETO_SPESE_ELETTORALI_FALSE_COPPOLA_DECADUTA_.pdf

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