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06/01/2015 - Succede in Cittą / Eventi

SPETTACOLARE CASERA SUL LEMENE A CONCORDIA SAGITTARIA...

Sotto la Loggia suggestivo Presepe vivente con "bambina" Gesu' !

6 Gennaio 2015 (Le faville del Falò verso il mare, questo vuol dire BUONI AUSPICI...) 


L'EPIFANIA TUTTE LE FESTE PORTA VIA

 

CONCORDIA SAGITTARIA:

Grande successo e affluenza di gente per la Casera e il Presepe vivente!

(Più sotto anche i due video...)

 

Lunedì 5 gennaio 2015, 41esima edizione della Casera sul Lemene a Concordia Sagittaria, appuntamento che si è trasformato in tradizione e chiude le festività natalizie concordiesi.

Quest'anno la fortuna ha baciato e premiato gli organizzatori regalando una splendida serata con una magnifica luna piena (nel 2014 fu rinviata per pioggia), una cornice davvero spettacolare, con tanta gente festante unita e richiamata dalle tante iniziative che Comune, Pro Loco, "Vera Concordia", "Gli amici dell'Albero", "Gruppo San Giusto" e tanti altri volontari e parrocchiani hanno insieme realizzato.

Già mezz'ora prima dell'accensione della Casera le sponde del Lemene e le vie del centro di Concordia erano traboccanti di persone vocianti, i vari stand presi d'assalto in attesa del cruciale momento, e sotto la Loggia comunale il Presepio vivente incantava i presenti, con il Gesù Bambino quest'anno impersonato da bellissima bambina...

Poco dopo le 20 si è aperta la serata con l'introduzione e illustrazione di Riccardo Fiorin, assessore alle Associazioni, Sport e Politiche giovanili, seguito da un breve saluto del parroco mons. Livio Corazza, dai ringraziamenti e auguri del sindaco Claudio Odorico, visibilmente soddisfatto, per finire subito dopo l'accensione della Casera con il presidente Alan Faresi dell'associazione "Vera Concordia", che si sono occupati della sua realizzazione...

Alan Faresi ha ringraziato "Gli amici dell'Albero" a cui andranno in proventi di quest'anno, per la loro spettacolare opera luminaria che faceva il paio con la Casera, il Gruppo San Giusto che per il secondo anno sono stati presenti con il loro sostegno, la Pro Loco e il Comune, nei vari ringraziamenti non sono stati nemmeno dimenticati gli Sponsor per il loro importante Contributo Economico, e guardando il video saprete chi sono...

Veramente bella e suggestiva l'accensione della Casera che con le sue alte fiamme ha riscaldato l'aria pungente circostante, e le faville andavano verso il mare, che per la tradizione popolare vuol dire BUONI AUSPICI per il 2015, e noi ci vogliamo credere...

Concludo riportandovi i brevi interventi di mons. Livio Corazza che ha proseguito con la Benedizione della Casera coadiuvato dal Diacono Luca che ha recitato la preghiera del Padre Nostro, e l'intervento del sindaco Claudio Odorico, il primo del suo mandato...

 

Mons. Livio Corazza:

Buonasera a tutti. Credo che l’immagine che abbiamo davanti agli occhi, della Casera con la Croce, dell’Albero illuminato e della Luna che ci sta guardando e delle luci che lo circondano, sia un’immagine che ci portiamo dentro, è l’immagine della Luce che è simbolo del Natale, auguriamo davvero a tutti i concordiesi di far splendere sempre la luce che hanno dentro il cuore che niente la oscuri, in particolare coloro che anche fra noi possono provare momenti di buio, di trovare la Luce, per chi crede nel signore Gesù in ogni caso, della nostra amicizia, del nostro essere qui.

Stringiamoci attorno a questi segni, cerchiamo di costruire insieme comunione e comunità, voglio fare un plauso anche agli amici che hanno realizzato il Presepio vivente sotto la Loggia, è una pagina semplice del Vangelo, è interpretata da bambini... da una bambina che interpreta quest’anno Gesù Bambino, c’è un segno di fiducia e speranza per tutte le nostre Famiglie, per la nostra comunità, subito dopo andremo a benedire la Casera, anche questa è un segno della presenza di Dio, benedice ogni volta che noi costruiamo pace e comunione, che sappiamo portare Luce anche in mezzo al buio. Buona serata a tutti.

 

Sindaco Claudio Odorico:

Buonasera a tutti, Concordia anche quest’anno non si è smentita, la cornice è splendida, la serata è bella… La Casera che ormai è diventata una tradizione, che da 41 anni viene fatta... questa è la 41esima edizione, è diventata una tradizione di Concordia, e io devo ringraziare le Associazioni, in particola la “Vera Concordia”, che hanno realizzato la Casera, ma devo anche ringraziare tutte le altre Associazioni, Gli amici dell’Albero, la Pro Loco, che insieme quest’anno hanno lavorato a rallegrare il Natale con la pista di pattinaggio e con tutte le iniziativa che ci sono a Concordia, con il Concorso di presepi attorno alla chiesa.

Abbiamo ravvivato il Natale in modo splendido quest’anno, anch’io faccio un augurio a tutti i cittadini di Concordia per un felice 2015, quest’anno con questa Casera, simbolicamente bruciamo tutto quello che è stato il passato, i mali del passato, e illuminiamo il futuro… e un particolare augurio lo voglio fare alle Famiglie che sono in difficoltà, sia che hanno ammalati in casa, ma anche che hanno difficoltà economiche, e speriamo che questo 2015 sia un anno migliore per tutti quanti. Grazie a tutti e buona sera.

 

PS.

L'assessore Riccardo Fiorin ha voluto ricordare anche i fondatori che hanno dato inizio nel lontano 1974 alla prima Casera di Concordia, e che sono: Renzo Bozza, Vittorino Foresto, Paolo Geromin e Evelino Bergamo, quella volta padrone di casa con il suo bar...

 

G.B.

 


 

(INTERESSANTE ARTICOLO DA VENETO E DINTORNI)

Falo’, tradizione e origine dell’ Epifania o Befana

 

In effetti la parola Epifania deriva dal greco "tà epiphan(e)ia" che significa "le manifestazioni della divinità".

Nella liturgia cristiana passò a significare "la manifestazione di Gesù agli uomini come Messia".

La festa della Befana ha ORIGINE da antichi elementi folclorici pre-cristiani, recepiti ed adattati dalla tradizione cristiana. In particolare questa figura è probabilmente da connettere a tradizioni agrarie pagane relative all`inizio dell`anno. In tal senso l`aspetto da vecchia sarebbe da mettere in relazione con l`anno trascorso, ormai pronto per essere bruciato per "rinascere" come anno nuovo.
Nel Medioevo, periodo ricco di racconti demoniaci e di magie, si dà molta importanza al periodo compreso tra il Natale e il 6 gennaio, un periodo di dodici notti dove la notte dell`Epifania è anche chiamata la "Dodicesima notte".

È un periodo molto delicato e critico per il calendario popolare, è il periodo che viene subito dopo la seminagione; è un periodo, quindi, pieno di speranze e di aspettative per il raccolto futuro, da cui dipende la sopravvivenza nel nuovo anno.
Ancora oggi un po` ovunque per l`Italia il 6 gennaio si accendono i falò, e, come una vera strega, anche la Befana viene volta bruciata.

Secondo il RACCONTO POPOLARE, i Re Magi, diretti a Betlemme per portare i doni a Gesù Bambino, non riuscendo a trovare la strada, chiesero informazioni ad una vecchia.

Malgrado le loro insistenze, affinché li seguisse per far visita al piccolo, la donna non uscì di casa per accompagnarli. In seguito, pentitasi di non essere andata con loro, dopo aver preparato un cesto di dolci, uscì di casa e si mise a cercarli, senza riuscirci.
Così si fermò ad ogni casa che trovava lungo il cammino, donando dolciumi ai bambini che incontrava, nella speranza che uno di essi fosse il piccolo Gesù.


LA CALZA

La Befana ritorna puntuale ogni anno, scivolando giù nel camino nelle scure cucine, la Befana trovava tante calze appese presso il focolare, tante quanti erano i bambini che vivevano in quella casa. I bambini, prima di andare a dormire, le avevano appese bene in vista, perché la Befana le trovasse senza fare troppa fatica. Di solito le appendevano proprio sotto la cappa del camino, perché la vecchia le trovasse subito.

Molti le appendevano direttamente alla catena del paiolo, altri a dei chiodi fissi in qualche angolo del focolare. Ma non tutti i bambini usavano appendere le calze per la Befana. Molti altri, invece che le calze, mettevano bene in vista per la vecchia, delle belle scarpe o degli stivaletti. La Befana, si sa, ha sempre tanti buchi nelle scarpe, così avrebbe potuto prendersi quelle nuove e lasciare in cambio i suoi doni. Se invece non ne aveva bisogno, lasciava le scarpe al loro posto e le riempiva di doni e di altre cose.
Se però i bambini non erano stati buoni, ahimè la befana riempiva le calze o le scarpe di carbone che trovava nel camino.


IL FALO’

La notte dal 5 al 6 gennaio, in molti paesi del Veneto si brucia la befana, un falò con la sagoma della vecchia dentro, bevendo il
vin blulè, mangiando la pinza, e cantando al filastrocca per eccellenza:

La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
con le toppe alla sottana:
Viva, viva la Befana!

 

Secondo la tradizione popolare il vento che trasporta con sé il fumo e le faville del falò indicherà come sarà il nuovo anno appena iniziato. È conoscenza popolare che il garbìn, vento vorticoso con direzione sud-ovest, annuncia la pioggia, essenziale per preparare i campi al prossimo raccolto, mentre il vento fùrlan, da nord-est, porta tempo asciutto, il terreno sarà quindi arido e porterà scarse messi. Perciò…


Se le faìve va al garbin
parécia el caro pa ‘ndare al mulin.
Se le faìve va a matina,
tol su el saco e va a farina.
Se le faìve va a sera,
la poenta impiega la caliera.


Oppure

Pan e vìn
La pinza sotto el camin
Faive a ponente
Panoce gnente
Faive a Levante
Panoce tante
Fuive verso sera
Poenta pien caliera
Fuive verso mattina
Poenta molesina
Fuive a meodì
Poenta oltre al dì
Fun a bassa
Poenta pien cassa


(Fonte: Blog - Veneto e Dintorni)

 


LA 41 EDIZIONE DELLA CASERA SUL LEMENE A CONCORDIA SAGITTARIA...

5 Gennaio 2015 

Eccovi la serata completa della "Casera sul Lemene" di Concordia Sagittaria arrivata ormai all'edizione numero 41, tempo magnifico con luna piena, grande affluenza di gente e grande spettacolo...

Le prime immagini sono per l'arrivo a Concordia vista da lontano, l'entrata in città e l'attesa tra la gente festante unita nel segno della tradizione...

Seguono poi l'introduzione e interventi  di Riccardo Fiorin, assessore alle Associazioni, Sport e Politiche giovanili, del parroco mons. Livio Corazza, del Diacono Luca, del sindaco Claudio Odorico, e  di Alan Faresi, presidente dell'associazione "Vera Concordia"...

Poi finale tutto dedicato alla Casera che brucia sul fiume Lemene, con le alte fiamme rosse a scaldare l'aria fredda e pungente della splendida serata illuminata da una luna piena, e a guardare dove il vento spinge le faville... che vanno verso il mare, e  dunque gli auspici sono buoni!

 


PRESEPIO VIVENTE SOTTO LA LOGGIA A CONCORDIA SAGITTARIA...

Ecco un evento che è stato molto apprezzato... davvero suggestivo e che regala emozioni.



 
IL_PRESEPIO_VIVENTE_SOTTO_LA_LOGGIA_A_CONCORDIA_SAGITTARIA_.pdf

IL_PRESEPIO_VIVENTE_SOTTO_LA_LOGGIA_A_CONCORDIA_SAGITTARIA_.pdf (106 KB)

CONCORDIA_SUGLI_ARGINI_DEL_LEMENE_PER_BRUCIARE_IL_PASSATO_.pdf

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