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12/02/2015 - Primo piano e Cronaca

ESUBERI ALLA MASCHIO GASPARDO! QUANTI SONO A PORTOGRUARO ?

Il Paradosso: Il Gruppo acquisisce e si espande, ma crea doppioni da eliminare!

12 Febbraio 2015


 

 IL PARADOSSO INDUSTRIALE

PIU' SI E' GRANDI PIU' SI TAGLIA !

 

Ci sono dei doppioni che vanno eliminati,

quanti LICENZIAMENTI a Portogruaro?

 

Parliamo di LAVORO, ecco una notizia dal sapore amaro che ancora non è circolata a Portogruaro, alla Maschio Gaspardo si licenzia !

Era il 24 settembre 2013 quando a Portogruaro è stato inaugurato lo Stabilimento del Gruppo Maschio Gaspardo, all'epoca era venuto per il taglio del nastro l'allora ministro Flavio Zanonato e la presidente della Provincia Francesca Zaccariotto (clicca qui), entrambi non ci sono più adesso, "vittime" istituzionali della politica che cambia, per migliorare e ridurre la spesa pubblica, fanno credere ai cittadini, ma i risultati non si vedono, al contrario del debito pubblico che sale e si vede benissimo...

In questa ottimizzazione di spesa nazionale, ci possiamo mettere, passando dal pubblico al privato, il Gruppo Maschio Gaspardo, leader mondiale di macchine agricole, e nel loro Sito si legge che al 31 dicembre 2013 i ricavi consolidati del Gruppo  ammontavano a 282 milioni di euro in aumento del 20%, rispetto ai 236 milioni registrati nel 2012, e nel Piano Industriale 2014 - 2018 prevedono di investire circa 130 milioni di euro per proseguire quel percorso strategico già avviato (2010 - 2013 circa 120 milioni), e finalizzato al rafforzamento della loro crescita ed espansione... (clicca qui)

Così veniamo a saper che nel 2013, solo in Italia, la Maschio Gaspardo ha assunto 222 nuovi lavoratori, ma eccoci arrivare al paradosso, il Gruppo acquista molte Aziende, fa delle nuove partnership come con la Moro di Concordia Sagittaria (clicca qui) , fa nuove aperture come quella di Portogruaro (clicca qui), ma in questa espansione societaria aziendale, purtroppo si vengono a creare dei doppioni, ed eccoci arrivati ai 78 esuberi annunciati in Italia, quasi tutti nel settore impiegatizio...

Di questi esuberi, o meglio, prossimi licenziamenti, lo veniamo a sapere dalla stampa che ben 30 riguardano la sede di Morsano al Tagliamento, realtà a noi vicina, ma niente sappiamo di Portogruaro che pure appare in questo elenco "sacrificale" del Gruppo Maschio Gaspardo che nel nome della «revisione della propria struttura organizzativa, al fine di aumentare l’efficienza gestionale, ridurre i costi e favorire il recupero della marginalità», è costretta a tagliare !

Ecco, io mi chiedo, che fine hanno fatto quelle previsioni di raddoppio del personale a Portogruaro previsto nel giro di anno, e mi ricordo l'entusiasmo dell'assessore comunale al Bilancio Paolo Bellotto che chiese subito "udienza" ai vertici della Gaspardo per saperne di più, ecco, adesso anche noi vorremmo saperne di più, se Bellotto ci volesse informare sulla questione della Sede del Gruppo di Viale Pordenone, ma anche territoriale...

G.B.

 

AGGIORNAMENTO DEL 13.02.2015

Nella stampa locale odierna viene riportato che il numero delle persone individuate come esuberi a Portogruaro corrispondono a 10, tutti addetti nel settore impiegatizio, mentre gli operai restano tutti confermati.

Dunque i licenziamenti riguarderebbero i "colletti bianchi" e non le "tute blu", ma io a questo punto rimango diffidente, perchè a Morsano al Tagliamento dei 30 esuberi, 20 sono impiegati e 10 gli operai, sempre a quanto si legge sulla stampa...

Fa specie anche le accuse dei Sindacati rivolte alla Maschio Gaspardo di non avere rispettato gli accordi precedenti, e ora hanno chiesto un incontro con l'Azienda, la quale ha già fatto intendere che per i 10 operai ci potrebbe essere un accordo sul prepensionamento, dunque tutto va preso con le molle... (vedi articoli a fondo pagina)

Stamattina sono andato in Comune per parlare con Paolo Bellotto, assessore allo Sviluppo - Lavoro e Attività Produttive che riceve di venerdì dalle ore 9,00 alle ore 10,00 ma era assente in quanto impegnato in Giunta, ho lasciato il mio recapito telefonico per sapere quando lo si può incontrare, ma non ho avuto ancora risposta, il tempo per una mail o un sms l'avrebbe dovuto trovare, perchè voglio ricordare all'Assessore, con cortesia, che è al servizio del cittadino, pertanto ha degli obblighi da rispettare !

 

G.B.


 

MASCHIO GASPARDO,

78 ESUBERI NEL GRUPPO 

  

La Fim: «Un mese fa rassicurazioni

sull’assenza di licenziamenti»

 

Il gruppo Maschio Gaspardo annuncia la «revisione della propria struttura organizzativa, al fine di aumentare l’efficienza gestionale, ridurre i costi e favorire il recupero della marginalità». In un comunicato l’azienda parla di un «processo di ottimizzazione del personale che coinvolge, su un totale di oltre 920 dipendenti in Italia, 78 figure professionali distribuiti nelle sedi di Campodarsego, Cadoneghe, Portogruaro e Morsano al Tagliamento, tramite l’avvio della procedura di mobilità». I sindacati sono stati avvisati e almeno una sigla, la Fim, è già sul piede di guerra. Non è ancora nota la ripartizione degli esuberi tra gli stabilimenti, compreso quello di Morsano, dove lavorano circa 350 persone. Dovrebbero essere interessati per lo più impiegati. Il gruppo da anni procede ad acquisire uno dopo l’altro stabilimenti, anche di imprese un tempo concorrenti, e non sono mancate le assunzioni. Cresce anche all’estero: in tutto conta 2 mila dipendenti in 15 sedi produttive e 12 commerciali. Il fatturato è in crescita.

Dunque perché si licenzia? Per certe figure, con le acquisizioni, si sarebbero creati dei “doppioni”. Da qui i tagli. «Tale operazione – si legge nella nota del gruppo – si è resa necessaria per il rapido sviluppo vissuto dal gruppo in questi ultimi anni, che lo ha portato ad essere la prima realtà in Italia e tra le prime a livello internazionale nel settore delle attrezzature agricole. Le integrazioni di nuove realtà produttive hanno permesso una significativa crescita di fatturato e un più veloce completamento della gamma di prodotti offerti, generando l’esigenza di avviare un progetto di accentramento delle principali funzioni aziendali e razionalizzazione dei processi produttivi, con modifiche nelle modalità di produzione, approvvigionamento e gestione delle scorte. Si è avviata anche l’ottimizzazione della composizione e della dimensione degli organici, con l’obiettivo di ridurre duplicazioni e inefficienze, presupposto per generare in futuro nuova crescita e nuova occupazione. Il gruppo si presenterà come un’unica organizzazione, con una struttura centralizzata e coesa».

Un annuncio, quello dei 78 esuberi, che ha sollevato il disappunto di lavoratori e sindacati, considerato in primis il fatto che «un mese fa – ha ricordato Fim Cisl –, i vertici aziendali avevano assicurato che nessun dipendente sarebbe stato licenziato. Per tre anni le maestranze avrebbero dovuto rinunciare al premio di risultato. Un accordo che, come Fim, non abbiamo inteso sottoscrivere. Una simile privazione era inaccettabile». Non sono dunque escluse iniziative di protesta: si deciderà nelle prossime ore. Fim vuole capire, innanzitutto, i riflessi dell’annuncio dell’azienda a Morsano.

 

(Fonte: Messaggero Veneto - Pordenone)

 


 

Alla Maschio Gaspardo

 Trenta licenziati in video

 

di Davide Lisetto

Il gruppo Maschio-Gaspardo annuncia una riorganizzazione che prevede 78 esuberi tra il personale impiegatizio. Trenta licenziamenti - è già stata avviata la procedura di mobilità con comunicazione alle Rsu in videoconferenza - riguardano lo stabilimento di seminatrici di Morsano al Tagliamento che occupa 300 addetti. «La revisione della struttura organizzativa - spiega l’azienda - è finalizzata a aumentare l’efficienza gestionale, ridurre i costi e favorire il recupero della marginalità».

L’operazione si è resa necessaria per il rapido sviluppo vissuto dal Gruppo in questi ultimi anni che, attraverso le acquisizioni e l’integrazione dei processi produttivi di importanti aziende come Unigreen, Finotto, Visini, GL1, Feraboli e Moro di Concordia Sagittaria in diverse regioni italiane e all’apertura di un nuovo stabilimento produttivo a Portogruaro. Operazioni che hanno portato la società padovana a essere la prima realtà in Italia e tra le prime a livello internazionale nel settore delle attrezzature agricole. Ma le integrazioni hanno portato anche alla "duplicazione" di ruoli amministrativi: da qui la necessità di tagliare posti di lavoro.

In particolare, il processo coinvolge, su un totale di oltre 920 dipendenti in Italia, 78 figure professionali nelle sedi di Campodarsego, Cadoneghe, Portogruaro e Morsano al Tagliamento. «Le integrazioni - aggiunge l’azienda - di nuove realtà produttive hanno permesso una significativa crescita di fatturato e un più veloce completamento della gamma di prodotti richiedendo un accentramento delle principali funzioni aziendali. Il gruppo si presenterà come un’unica organizzazione con una struttura centralizzata e coesa in grado di soddisfare in modo completo il settore agricolo grazie a una gamma prodotti tra le più estese al mondo». Da parte sua la Fim-Cisl sottolinea: «Sono tre mesi fa abbiamo firmato un accordo di tre anni per il blocco dei premi salariali in cambio del mantenimento dell’occupazione. Patto che ieri è stato evidentemente disatteso».

 

(Fonte: Gazzettino di Pordenone)

 


Esuberi alla Maschio Gaspardo, si tratta

I Sindacati discuteranno con l’Azienda

sulla gestione delle eccedenze nello Stabilimento di Morsano

 

MORSANO Un faccia a faccia con il gruppo Maschio Gaspardo, presieduto da Egidio Maschio, per capire come gestire i 30 esuberi previsti tra i circa 350 addetti della sede di Morsano al Tagliamento.

È quanto richiesto dalle Organizzazioni Sindacali all’Azienda, all’indomani dall’annuncio delle 78 eccedenze tra i 920 dipendenti delle sedi italiane del gruppo. Un annuncio fatto alle Rsu in videoconferenza. Gli esuberi, per il sito di Morsano, interessano per i due terzi gli impiegati, per la parte restante gli operai. Una soluzione per gestire le eccedenze almeno tra le tute blu ci sarebbe già: l’azienda potrebbe giocare la carta del prepensionamento. Per quanto riguarda gli impiegati, invece, sarà necessario individuare soluzioni differenti. Non sono esclusi, comunque, percorsi incentivati. «Il gruppo si è dichiarato disponibile a trattare sulle uscite e quindi sui bonus – ha fatto sapere il sindacalista di Fim Cisl, Antonello Lenardon –. Per gli operai, in particolare, gli esuberi potrebbero essere coperti con prepensionamenti. C’è, comunque, la necessità di affrontare questa partita con l’azienda: da qui, la richiesta di un incontro»

Fim Cisl ha tenuto a sottolineare che la Maschio Gaspardo sarebbe venuta meno agli impegni assunti a novembre: «I vertici aziendali avevano assicurato che nessun dipendente sarebbe stato licenziato – ha ribadito Lenardon –. Per tre anni le maestranze avrebbero dovuto, però, rinunciare al premio di risultato. Un accordo che la Fim non ha sottoscritto perché una simile privazione era inaccettabile. Quella che, qualche mese fa, ci era stata presentata come un’intesa a difesa dell’occupazione oggi si è rivelata tutt’altro. La Fim aveva visto lungo: il tempo ci ha dato ragione». Anche i lavoratori attendono il tavolo di concertazione per vederci chiaro. Intanto, l’amarezza è tanta, considerato il dietrofront dell’impresa. Dal canto suo, il gruppo ha spiegato che intende mettere in atto una «revisione della propria struttura organizzativa, per aumentare l’efficienza gestionale, ridurre i costi e favorire il recupero della marginalità».

Maschio Gaspardo, da anni, procede con acquisizioni anche di imprese un tempo concorrenti: con queste operazioni, secondo quanto comunicato dall’azienda, si sarebbero creati “doppioni” tra il personale. Da qui la necessità di procedere con riduzioni dell’organico. Giulia Sacchi

 

(Fonte: Messaggero Veneto - Pordenone del 13.02.2105)

 


 

Maschio Gaspardo

manda a casa dieci impiegati

PORTOGRUARO Saranno dieci gli impiegati che verranno licenziati dalla Maschio Gaspardo di Portogruaro, nel quadro di una razionalizzazione delle risorse cui la ditta deve attenersi dopo l’apertura di numerose filiali. Nessuno degli operai verrà allontanato. A patire le maggiori conseguenze saranno comunque gli stabilimenti di Morsano, Cadoneghe e Codevigo. Tale operazione si è resa necessaria per il rapido sviluppo vissuto dal gruppo in questi ultimi anni che, attraverso le acquisizioni e l’integrazione dei processi produttivi di importanti aziende italiane come Unigreen (a Reggio Emilia), Finotto (Venezia), Moro di Concordia Sagittaria, Visini (Cremona), GL1 (Bologna) e Feraboli (Cemona) e all’apertura a settembre 2013 del nuovo stabilimento produttivo a Portogruaro, lo ha portato ad essere la prima realtà in Italia e tra le prime a livello internazionale nel settore delle attrezzature agricole. All'ex Moro di Concordia non sono previsti ridimensionamenti nei quadri tecnici. Al termine di questo processo il Gruppo Maschio Gaspardo si presenterà come un’unica organizzazione con una struttura centralizzata e coesa in grado di soddisfare ogni esigenza. (r.p.)

 

(Fonte: la Nuova Venezia - 13.02.2015)



 
GRUPPO_MASCHIO_GASPARDO_BILANCIO_2013_PREVISIONI_2014_2018_.pdf

GRUPPO_MASCHIO_GASPARDO_BILANCIO_2013_PREVISIONI_2014_2018_.pdf (266 KB)

Gruppo_Maschio_Gaspardo_partner_Azienda_Moro_Concordia_Sagittaria_.pdf

Gruppo_Maschio_Gaspardo_partner_Azienda_Moro_Concordia_Sagittaria_.pdf (233 KB)

Portogruaro_apertura_nuovo_Stabilimento_Gruppo_Maschio_Gaspardo_.pdf

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Portogruaro_Foto_Inaugurazione_Stabilimento_della_Maschio_Gaspardo_.pdf

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