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27/04/2015 - La Politica

"TUONA" ALESSIO ALESSANDRINI: FALLIMENTO REGIONE VENETO...

"Nel mirino" le Politiche della Sanita' del Veneto Orientale e Blocco schede!

27 Aprile 2015 (CHI CI CAPISCE QUALCOSA E' BRAVO O UN MAGO ! - G.B.)


Comunicato stampa del 27.04.2015

 

Fallimento della Regione

nelle Politiche Sanitarie

per il Veneto Orientale

 

 

Giovedì 30 aprile si riunisce la V Commissione del Consiglio Regionale per dare il proprio parere obbligatorio sulla delibera della Giunta n. 676 del 3 marzo 2015: “Sospensione delle schede ospedaliere” per l’Azienda Ulss 10 “Veneto Orientale”.

Tale sospensione delle schede, che prevedono tra le altre cose di “specializzare” l’ospedale di Portogruaro per la chirurgia, e quello di San Donà per la medicina, varrebbe fino al 31 dicembre 2015.

Nel frattempo, preso atto “della volontà della Conferenza dei Sindaci di procedere con l’Ospedale Unico del Veneto Orientale”, il Direttore Generale dell’Area Sanità (Mantoan, non Bramezza) viene incaricato di istituire una commissione di esperti che, entro il 31 agosto 2015, proponga la sede ottimale del Nuovo Ospedale e conseguentemente l’assetto complessivo dell’offerta sanitaria sul territorio.

Nonostante io stesso abbia chiesto a più riprese proprio la sospensione delle schede sanitarie, tuttavia credo che darò parere negativo a questa delibera, perché si pone a conclusione di un iter balbettato e farraginoso, un vero pasticcio politico, in cui da due anni la popolazione del Veneto Orientale viene presa sostanzialmente in giro dalla Regione con promesse mirabolanti e senza alcuna concreta risposta per migliorare il sistema sanitario locale: anzi, confermando il contributo pro capite più basso di tutto il Veneto e procedendo a decisioni, come l’annullamento della convenzione in atto con il C.R.O. di Aviano per la radioterapia, che dimostrano una sostanziale ignoranza delle necessità e dei problemi di questa parte della Regione a così stretto contatto con il Friuli Venezia Giulia.

La delibera dà oltretutto per scontato che tutti i Sindaci del territorio, cui si era data improvvidamente la facoltà di deciderne la sede, siano favorevoli all’Ospedale Unico.

Così non è, ed in questo modo si è solo creata una paralizzante gara di Comuni gli uni contro gli altri armati che non ha prodotto, com’era largamente prevedibile, alcuna decisione in merito.

Quello che poteva apparire come un lodevole coinvolgimento era in realtà solo uno scaricabarile, grazie al quale il presidente Zaia e la sua Giunta potevano derogare all’infinito alle loro responsabilità istituzionali e programmatorie, che avrebbero imposto scelte veloci e coraggiose quantunque forse impopolari.

Lo stesso stanziamento di 3 milioni di euro per l’acquisto del terreno per la costruzione dell’ospedale rischia di essere l’ennesimo specchietto per le allodole perché questi soldi dovranno essere impiegati entro il 2015 e rischiano in realtà di venir di nuovo fagocitati dal Bilancio generale Socio Sanitario.

Con questa delibera di sospensione delle schede, che costituivano comunque l’unico vero atto ufficiale, quantunque criticabile, in materia di sanità nel Veneto Orientale, la Regione a conduzione sostanzialmente leghista ammette il proprio fallimento e la propria incapacità di dare risposte concrete ai cittadini.

 

 

Consigliere Regionale - Alessio Alessandrini

 



 
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