28 Luglio 2015
LA SANITA' A PORTOGRUARO
A CHI CREDERE ?
Le bugie hanno le gambe corte...
Non so più a chi credere, ci avevano giurato e stragiurato che OTR sarebbe rimasta a Portogruaro, e poi è stata trasferita a San Donà di Piave, così, tanto per dirne una...
Adesso dopo le promesse e assicurazioni del presidente Luca Zaia, che a Portogruaro potevamo restare tranquilli e che l'Ospedale non era in pericolo, il Circolo PD di Portogruaro se ne esce con un Comunicato stampa che dice ben altro... (clicca qui)
Le bugie lo sappiamo hanno le gambe corte, ma solitamente si scoprono a danni ormai avvenuti, speriamo che stavolta pinocchio non si fermi in riva al Lemene... qualcuno potrebbe annegarlo !
PS.
Ed ecco come il cacio sui maccheroni, o ciliegina sulla torta, la notizia della chiusura (tempornea?) del punto nascite di Portogruaro... (clicca qui)
G.B.
Circolo PD di Portogruaro
Comunicato stampa del 27.07.2015
Dopo le Elezioni:
l'ULSS n. 10 e la Regione Veneto tentano ancora una volta
di smantellare i reparti di Pediatria e di Ostetricia – Ginecologia
dell'Ospedale di Portogruaro.
Il Direttore dell'ASL Bramezza ed il governatore del Veneto Zaia in campagna elettorale avevano assicurato che l'Ospedale di Portogruaro non sarebbe stato depotenziato.
Rispondevano così alle preoccupazioni dei cittadini. Rispondevano così anche alla raccolta di ben 4.000 firme, da parte del comitato Pro Pediatria, per il mantenimento del reparto Pediatria a Portogruro.
Dopo le elezioni si ritorna invece a parlare della chiusura del reparto di Pediatria e stanno aumentando le preoccupazioni anche per il reparto Ostetricia e Ginecologia.
Il taglio dei posti letto porterà a l'ennesima fuga di pazienti verso il Friuli, aumentando così i costi per le famiglie e per la stessa sanità veneta, vanificando il lavoro fatto dal personale dei reparti.
E' EVIDENTE CHE “SVUOTARE” L'OSPEDALE DI PORTOGRUARO HA LO SCOPO DI PORTARE AVANTI L'IDEA DI UN OSPEDALE UNICO NEL VENETO ORIENTALE.
Mentre si stanno assumendo queste gravi scelte per la sanità del territorio, la Lega Nord ed il centro destra a Portogruaro sembrano cadere dalle nuvole.
Ma la Regione Veneto non è governata dalla Lega e dal centro destra?
Il direttore generale dell'ASL non è nominato da Zaia e risponde al governatore sulle scelte che riguardano la sanità?
Il neo consigliere regionale Fabiano Barbisan, della Lega, è veramente all'oscuro di tutto?
Molte altre sono le preoccupazioni e le scelte che incideranno sulle vita dei cittadini:
- La riorganizzazione del distretto sanitario unico porta ad una riduzione degli orari di apertura e crea difficoltà di accesso ai cittadini;
- La medicina di gruppo, finalizzata a riunire in alcune sedi gli ambulatori medici di diverse specialità, stenta a decollare per mancanza di fondi;
- La proposta di riduzione delle ASL, portandole come numero nel Veneto ad una per provincia e la creazione di una “azienda zero”, con funzioni di programmazione e di gestione tecnico-amministrativa, avanzata da Zaia, può avere ripercussioni notevoli per i territori decentrati come il nostro;
- Il mantenimento dei 10 posti letto dell’Hospice di Portogruaro presso la Residenza Francescon, visto l’ambito di intervento così delicato;
- La riorganizzazione territoriale con la realizzazione delle strutture intermedie e delle RSA non sono state minimamente comprese nella stesura del piano sanitario pur essendoci da molti anni “un accordo di programma” tra la precedente amministrazione e la ASL 10;
- Infine troviamo davvero singolare che nella stesura di un piano socio sanitario di riorganizzazione sanità pubblica non si parta dall’esigenza di salute nel nostro territorio sia da un punto di vista epidemiologico che distributivo delle cure ma si proceda in ragione di una non meglio precisata riduzione dei costi e non proprio precisata funzionalità del servizio che si intende proporre. Esempio ne è la ridefinizione delle schede ospedaliere che altro non era che un mero taglio lineare sulla sanità pubblica praticato sulla schiena del cittadino!
Sulle scelte regionali, contro il tentativo di svuotare l’ospedale di Portogruaro, per evitare ulteriori disservizi e disagi ai cittadini, si attivi da subito un’azione dimostrativa che coinvolga tutte le forze politiche e sociali.
Proponiamo di fare, per i primi giorni di settembre,
una grande Assemblea pubblica
con tutte le Istituzioni ed Associazioni, aperta a tutti,
dove si possa parlare del futuro della Sanità
nel nostro territorio.
Chiediamo a Zaia, così assiduo in campagna elettorale,
di essere presente IN TALE OCCASIONE
affinché si assuma impegni concreti al riguardo.
Partito Democaratico - Circolo di Portogruaro
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