20 Settembre 2015
EMERGENZA PROFUGHI - PROTOCOLLO DI INTESA
Accuse pesanti come macigni,
risposta "leggera" come una piuma...
Ecco i testi degli interventi in Consiglio...
La consigliera Bondi accusata dal Sindaco di stare in 2 tavoli e fare disinformazione, oltre che a lucrare politicamente sui Profughi...
Mentre il capogruppo di Maggioranza Gianni Parise parla di presenze di fascisti o fascistoidi, e di "neri" baldi compari di lotta della consigliera leghista Nicoletta Bondi.
Per chi si aspettava una furibonda reazione della copogruppo di Minoranza alle accuse mosse nei suoi confronti in quella sede istituzionale , e dunque a verbale, è rimasto sicuramente deluso, perchè di fatto reazione non c’è stata...
La Bondi ha incassato meglio di un pugile professionista, e ha risposto con una battuta: "non sapevo di essere così importante".
D’altronde c’era poco da repliare, quanto le veniva constestato è tutto vero, e se avesse un minimo di pudore politico, dovrebbe presentare le sue dimissioni !
Non dimentichiamoci che il punto all’Ordine del giorno in discussione era il Protocollo di intesa proposto dalla Prefettura di Venezia, per un "banco di regia" in grado di gestire questa EMERGENZA PROFUGHI, che alla fine si è deciso di rimandare a dopo l’incontro della Conferenza dei Sindaci chiesto dal sindaco di Annone Ada Toffolon, e siamo tutti curiosi di scoprire quali saranno gli esiti...
PS.
Resta da capire bene quali siano le mancanze accennate della Cooperativa Solaris che ha in gestione i Profughi, e come la Amministrazione comunale di Annone Veneto intenda procedere...
Resta da capire anche cosa intendesse Ada Toffolon dicendo: "...inoltre procedere con altre azioni che sono nelle competenze del Sindaco e che stiamo verificando".
Qui sotto i testi degli interventi completi in Consiglio Comunale del Sindaco e del Capogruppo di Maggioranza...
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G.B.
QUESTIONE PROFUGHI
in Consiglio Comunale
di ANNONE VENETO
del 17 Settembre 2015
Comunicato stampa
Testo dell’intervento del sindaco
Ada Toffolon sull’argomento
PROTOCOLLO D’INTESA PER L’ACCOGLIENZA DIFFUSA
DEI RICHIEDENTI PROTEZIONE INTERNAZIONALE
NELLA PROVINCIA DI VENEZIA.
In seguito alla istituzione di una “cabina di regia” per gestire il fenomeno degli arrivi di richiedenti asilo in provincia di Venezia, è stato prodotto un Protocollo che è arrivato a tutti i Sindaci circa una decina di giorni fa, al fine di valutare l’opportunità di sottoscriverlo.
Lo abbiamo inserito all’Ordine del giorno come occasione per affrontare in una sede pubblica e ufficiale il tema quanto mai attuale e scottante per il nostro Comune della presenza dei Profughi.
Diciamo che questi tre mesi estivi sono stati segnati da questa vicenda a partire dal
- 18 giugno – incontro a Eraclea : posizione unanime di non accoglienza (ragioni turistiche, soluzione caserme ec..)
- 22 luglio – il Prefetto informa che ad Annone un privato ha messo a disposizione degli appartamenti – il Sindaco si oppone
- 23 luglio – incontro dei Sindaci in Prefettura –
- Giorni successivi – ricerca di alloggi alternativi e per un numero limitato (max 10)
- 27 luglio – un privato è disponibile (gli alloggi potrebbero essere pronti per dopo ferragosto)
- 11 agosto – la Prefettura segnala che a seguito esito bando di gara la coop. Solaris dice di avere a disposizione centinaia di posti, tra cui gli 80 di Annone.
- 12 agosto – siamo convocati in Prefettura
- 13 agosto il proprietario degli 80 posti convocato afferma davanti a me di non aver dato la disponibilità
- Fine agosto (28?) il Prefetto mi chiede di ospitare qualche profugo in più, del gruppo di quelli della palestra.
- Il 31 agosto sono convocati nuovamente i Sindaci in Prefettura, nasce la cabina di regia
- Il 2 settembre arrivano 14 giovani del Bangladesh
Questa è la cronistoria abbastanza scarna degli eventi susseguitisi, aggiungo che fin dal 23 luglio si formava un gruppo spontaneo poi costituitosi in Comitato con il quale noi abbiamo dialogato, informando degli sviluppi della situazione, ma il primo interlocutore che ho convocato è stata la capogruppo della minoranza Nicoletta Bondi e il consigliere Verona, la mattina del 23 luglio. Ho accettato di andare ad un incontro presso il “presidio” del condominio di via 4 novembre, dove pur di scongiurare il peggio (l’arrivo di decine di profughi) abbiamo convenuto (presente la Bondi) sul lavorare per una accoglienza limitata, coincidente con le quote o vicina ad esse, per un numero comunque non superiore a 8/10 – questo nel momento in cui avevamo già una disponibilità di massima, ma essendo il tutto nelle mani della Prefettura, non potevamo diffondere notizie che coinvolgevano privati e su cui non avevamo voce in capitolo, notizie che invece la Bondi si premurava di dare, parlando di un sito di Spadacenta (per il fatto che i contatti li avevamo avuti tramite il geometra Verona).
Perché questo va detto, in tutta questa vicenda la consigliera Bondi ha giocato su due tavoli, facendo disinformazione allo scopo di creare difficoltà all’Amministrazione, cercando anch’essa a suo modo di “lucrare – politicamente - sui profughi”
Il Comitato di cui sopra avviava una raccolta di firme inviata al Sindaco e per conoscenza alla Prefettura. Quella Petizione non conteneva un rifiuto perentorio ma si parlava di rispetto delle quote e di controllo della Cooperativa.
Devo aggiungere che abbiamo anche cercato di individuare una cooperativa vicina a noi e più affidabile.
L’insediamento dei Profughi in via Svevo è stato seguito da un coinvolgimento del volontariato locale, il Comune è stato presene ed è presente cercando di monitorare la situazione, con l’aiuto degli Uffici e dell’Assessore ai Servizi Sociali, perché le riserve che avevamo sulla Cooperativa si sono purtroppo rivelate fondate, dopo vari solleciti agli operatori abbiamo informato la Prefettura che oggi ha risposto, intendiamo inoltre procedere con altre azioni che sono nelle competenze del Sindaco e che stiamo verificando.
Il problema di masse di disperati che fuggono per vari motivi (politici, economici ecc) dall’Africa e dall’Asia verso l’Europa è epocale, ci riguarda tutti, non può essere di alcuni e di altri no, non può prestare il fianco a profittatori pronti a dividere il mondo tra buonisti ingenui e cinici politicanti. Semplicemente non possiamo ignorarlo, tutti, a tutti i livelli.
Per questo motivo propongo di non approvare questa sera il Protocollo d’intesa, perché al di là dei contenuti (alcuni condivisibili), va sottoscritto da tutti i Comuni, o almeno va discusso ed emendato, per cui ho fatto richiesta formale di convocare una Conferenza dei Sindaci per la prossima settimana dedicata a questo argomento.
Si propone di ritirare il Protocollo.
Il Sindaco Ada Toffolon
ANNONE VENETO
Consiglio comunale del 17.09.2015
Questione Profughi
Intervento del Consigliere Comunale
e capogruppo di maggioranza, Gianni Parise
Buona sera a tutti quanti, parto dalla proposta di respingere il Protocollo di intesa con la Prefettura appena fatta dalla Sindaca; senz’altro da condividere. Avendo partecipato lunedì ad un incontro sul tema con Sindaci ed Amministratori veneziani dove è emerso che c’è un grossa spaccatura tra le varie Amministrazioni comunali, sia per il diverso indirizzo politico che per l’atteggiamento verso il problema dei profughi, non è opportuno che noi oggi si approvi questo protocollo, almeno finché non matureranno migliori e più chiare condizioni sul problema.
Prima di tutto però, intendo ringraziare Ada, la nostra Sindaca, per la quantità e qualità del lavoro fatto in queste difficili settimane. Pur non avendo compiti e mezzi appositi, ha da subito e sempre seguito il problema del probabile arrivo di alcuni profughi ad Annone, cercando soluzioni ragionevoli ed accettabili.
Tutto questo sotto il continuo pressing della Prefettura, che può agire autonomamente e senza il nostro consenso, e senza il benché minimo aiuto,
se non addirittura l’ostilità della Regione Veneto
e del Presidente Luca Zaia.
Altre Regioni hanno dimostrato più collaborazione e aiuti per cercare soluzioni pratiche. Facendo ad esempio intervenire la Protezione civile per coordinare gli interventi e coinvolgendo le associazioni di volontariato le cose sono andate in modo ben diverso.
Magari non tutti sanno (e lo abbiamo sentito un attimo fa anche dalla consigliera Bondi), che a 3-400 metri da qui, appena dopo il confine a Pravisdomini, ci sono da tempo una ventina di profughi e non ci sono mai stati ne proteste ne tumulti di piazza.
Certe cose non succedono mai a caso!
Per il resto, ogni tanto capita anche da noi, ad Annone Veneto, che si salga agli onori della cronaca; purtroppo non sempre per motivi di cui vantarsi!
Voglio concludere con una amara constatazione di quanto è accaduto qui da noi ad Annone Veneto e riportato ampiamente anche dalla stampa locale.
Gli annonesi scesi in piazza sono stati poche decine ma ben più numerosi sono stati alcuni gruppi di fascisti o fascistoidi organizzati arrivati da più parti "a salvare Annone Veneto dall’invasore ".
Chissà cosa avrebbero detto, vedendo tutto questo, quei nostri concittadini morti in guerra per riconquistare la libertà e la democrazia e i cui nomi sono scolpiti nelle lapidi all’ingresso del Municipio.
Cara consigliera Bondi, sul serio questi " neri ", tuoi baldi compari di lotta, ti piacciono così tanto?
Grazie.
Gianni Parise
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