6 Novembre 2015 (Per il Protocollo d'Intesa sui Profughi rimasto disatteso... clicca qui !)
Incontro in Villa Comunale
SE NON ORA QUANDO ?
SINDACO VENGA DA NOI
A STRINGERCI LA MANO!
Siamo migranti neri...
Sindaci, che fine ha fatto
il Protocollo d'Intesa?
Ecco l'occasione giusta per Maria Teresa Senatore, sindaco di Portogruaro, per dimostrare di non essere razzista, venga OGGI in Villa comunale all'incontro sulle problematiche degli Immigrati, dei Centri di accoglienza e sulla tragedia infinita di popolazioni che fuggono disperate e in miseria, venga a "dare una mano"... (clicca qui)
Chi di spada ferisce di spada perisce, ed è fuori dubbio che il Sindaco Senatore non abbia dato segni di accoglienza e tantomeno di comprensione verso quei "Ragazzi della Palestra", quasi tutti neri, che mai ha voluto incontrare e che questa estate tanto ha fatto discutere per la sua assenza istituzionale...
Sull'Assistenza e Accoglienza data ai "Ragazzi delle Palestra" di Portogruaro ne hanno parlato a livello nazionale, come esempio lodevole di solidarietà del volontariato di cittadini e associazioni, assente in tutti i sensi e modi invece l'Amministrazione comunale...
Adesso a livello nazionale ci stiamo per tornare, ma non è una bella vetrina per il Comune di Portogruaro, il cui Sindaco viene accusato di non avere stretto la mano ad una ragazza perchè di colore, e tutto questo durante una Cerimonia ufficiale, con presenti delle scolaresche a cui si dovrebbero trasmettere valori nobili...
Il "fattaccio" è successo ieri durante le celebrazioni del 4 Novembre, giornata dove si festeggia l'Unità Nazionale e delle Forze Armate, tutto immortalato dalla telecamera di un blogger, il cui video sta suscitando pareri e commenti discordanti...
Difficile per il sindaco Senatore essere creduta che non sia stata volontaria quella azione di "indifferenza" verso chi gli stava per tendere la mano, visto i precedenti estivi, visto le dichiarazioni e azioni di alcuni consiglieri che hanno addirittura manifestato contro i profughi di colore, e i loro amici venuti da fuori a dar man forte hanno nei loro profili Facebook post inneggianti il Duce e Hitler, che di razze se ne intendevano bene...
Ora l'accusa è grave, la strumentalizzazione politica quasi inevitabile, e allora perchè non fugare tutti i dubbi OGGIi alle 17 in Villa Comunale, ci saranno Prefetto, Parlamentari e Profughi di colore (clicca qui), venga la Senatore a spiegarci che persona è lei, venga e si dimostri Sindaco di tutti, e soprattutto faccia in modo che i Cittadini di Portogruaro non debbano vergognarsi del loro Primo Cittadino...
PS.
Ma che fine ha fatto Il Protocollo d'Intesa tra Prefettura di Venezia e Comuni veneti per una cabina di regia per l'accoglienza dei Migranti, Profughi e richiedenti asilo (clicca qui), consegnata ancora ai primi di Settembre ?
Cari Sindaci, quanti di voi ne hanno discusso in Consiglio Comunale, o quanti di voi ha fatto degli incontri pubblici per informare i cittadini e saper cosa ne pensavano, pochissimi, avete girato la testa dall'altra parte, e allora forse il Sindaco Maria Teresa Senatore, in Piazza della Repubblica a Portogruaro, ha avuto un riflesso condizionato, istintivo, e ha girato la testa tirando avanti... l'esempio le veniva da "dietro" !
Adesso sono previste manifestazioni di protesta e dissenso per quello che viene considerato un gesto razzista, il sindaco Senatore ha già smentito e si è subito scusata, non è stato intenzionale quanto successo, io voglio crederle perché pensare il contrario mi fa venire i brividi…
G.B.
ASSOCIAZIONE
Noi Migranti del Veneto Orientale
COMUNICATO STAMPA DEL 05.11.2015
Portogruaro
Domani in Villa Comunale incontro con l’on. Gennaro Migliore,
presidente della Commissione Parlamentare d’inchiesta
sul sistema di accoglienza dei richiedenti asilo.
Sarà presente anche il dott. Domenico Cuttaia, prefetto di Venezia.
Domani, venerdì 6 novembre, presso la Sala del Caminetto della Villa Comunale di Portogruaro, le associazioni del volontariato costituitesi in Comitato per assistere questa estate i giovani profughi ospitati in via provvisoria nella palestra dell’Istituto Luzzatto incontrano l’on. Gennaro Migliore nella sua qualità di presidente della Commissione Parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza e di identificazione, nonché sulle condizioni di trattenimento dei migranti nei centri di accoglienza, nei centri di accoglienza per richiedenti asilo e nei centri di identificazione ed espulsione.
Della Commissione, costituita dai rappresentanti di tutti le formazioni politiche presenti alla Camera dei Deputati fa parte anche la portogruarese Sara Moretto.
“Al Presidente Migliore – affermano i responsabili del Comitato- intendiamo presentare l’esperienza dei “Ragazzi della Palestra” che, dallo scorso mese di luglio, impegna i volontari di 21 diverse associazioni portogruaresi - oggi in stretto rapporto con le “sorelle” di Annone Veneto- per garantire una positiva e proficua accoglienza e convivenza dei richiedenti asilo nel nostro territorio.
Abbiamo superato le difficoltà iniziali, convinti che una comunità solidale come quella di Portogruaro e dei Comuni vicini non potesse essere intimorita dalla presenza di qualche decina di ragazzi, tra cui diversi di minore età, sbarcati in Italia dopo essere fuggiti dalla Libia.
Ora puntiamo a fare in modo che la permanenza in Italia fino alla conclusione dell’iter della domanda di protezione sia per loro una occasione per conoscere meglio il nostro paese e per crescere”.
La vicenda dei cd Ragazzi della palestra è stata già oggetto di grande attenzione anche dei media nazionali come esempio di come, con la buona volontà delle persone e la disponibilità dei cittadini, si possano superare difficoltà ed incomprensioni che, in altri luoghi, hanno invece prodotto conflitti ed alimentato pregiudizi.
Alla iniziativa sono stati invitati i rappresentanti delle istituzioni interessate, dalla Prefettura di Venezia all’Amministrazione e il Consiglio Comunale di Portogruaro, i sindaci del Portogruarese, le Forze di Polizia, le Scuole, le associazioni culturali e sociali e le forze politiche locali.
“Il dott. Domenico Cuttaia, Prefetto di Venezia ci ha annunciato la sua personale presenza. Lo attendiamo con piacere perché - sottolineano i responsabili del Comitato- abbiamo avuto e manteniamo ancora oggi un rapporto molto positivo con tutti gli uffici della Prefettura impegnati sul questo difficile fronte”.
A SEGUIRE...
PROTOCOLLO D'INTESA CONSEGNATO AI COMUNI
Prefettura di Venezia
Ufficio Territoriale del Governo
Prot. n. 425/GAB/2015
Venezia, 4 settembre 2015
Al Sig. Sindaco della Città metropolitana
di Venezia
Ai Sigg. Sindaci dei Comuni
della Provincia di VENEZIA
Al Sig. Commissario Straordinario
del Comune di CAORLE
e.p.c. Al Sig. Assessore ai servizi sociali della
Regione Veneto
Al Signor Presidente Regionale ANCI
Via Cesarotti, 17
35030 Selvazzano Dentro (PD)
OGGETTO: Istituzione cabina di regia – iniziative.
In sede di costituzione della cabina di regia, quale forma di raccordo tra Prefettura, Regione e Comuni nel monitoraggio e nelle scelte delle disponibilità alloggiative per i migranti, si è ritenuto di sottoporre alle valutazioni delle SS,LL. l'opportunità di sottoscrivere un protocollo d'intesa il cui contenuto è ispirato al principio della ripartizione diffusa e per piccoli gruppi.
In relazione a quanto sopra, nell'allegare la bozza in questione, che si propone di raccogliere le indicazioni emerse, si resta in attesa di conoscere le considerazioni delle SS,LL., significando che eventuali integrazioni al testo saranno esaminate in sede di riunione della cabina di regia, prima di procedere all'approvazione definitiva di esso.
Appare evidente che il programma di accoglienza conseguente all'approvazione del protocollo esige per la sua realizzabilità l'adesione unanime dei Comuni.
In tal caso ciò consentirà in tempi brevi di "sgravare" i territori attualmente interessati da una presenza sovrabbondante di migranti.
Si ringrazia.
Il Prefetto
Domenico Cuttaia
Prefettura di Venezia
Ufficio territoriale del Governo
Comune di ................
PROTOCOLLO D'INTESA
PER L'ACCOGLIENZA DIFFUSA
DEI RICHIEDENTI PROTEZIONE INTERNAZIONALE
NELLA PROVINCIA DI VENEZIA
> Richiamata la valutazione condivisa in sede di riunione della cabina di regia in data 31 agosto u.s.;
> Considerato che i costi dell'accoglienza risultano totalmente a carico al Ministero dell'Interno/Prefettura di Venezia;
> Viste le Circolari, anche recenti, del Prefetto di Venezia inviate a tutti i Sindaci della provincia, con le quali si richiamano le Circolari Ministeriali e si richiede una collaborazione attiva dei Comuni per rispondere al bisogno di accoglienza di Richiedenti Protezione Internazionale presenti ed in arrivo in questa provincia nell'ambito del Piano Straordinario di accoglienza;
> Rilevato:
a) che il fenomeno degli arrivi e dell'accoglienza di Richiedenti Protezione Internazionale riguarda tutto il territorio provinciale veneziano ed è necessario governare il fenomeno in un'ottica di sussidiarietà tra Comuni e di sinergia con la Prefettura di Venezia ed il Ministero dell'Interno;
b) che solo una strategia di accoglienza diffusa per gruppi di limitata consistenza numerica nei territori locali permette un'adeguata accoglienza delle persone, contrariamente alle macrostrutture che provocano forte impatto sociale;
c) che attualmente l'accoglienza vede coinvolti solo alcuni Comuni con la conseguenza che si è determinata un'alta concentrazione di richiedenti protezione internazionale in comuni di limitate dimensioni;
d) che l'elevata concentrazione in macrostrutture può provocare criticità circa la qualità degli standard di accoglienza, problemi igienico-sanitari, di tenuta sociale, di sicurezza per i beneficiari e per le comunità coinvolte, oltre a comportare un'iniqua ed impropria distribuzione delle persone nel territorio, pregiudicando i necessari interventi volti all'attivazione di percorsi di integrazione, determinando ricadute negative su tutto il territorio provinciale;
> Sottolineato che:
in sede di Tavolo regionale di coordinamento per le iniziative di accoglienza dei migranti, è stato condivisa, al di là, di qualsiasi altra valutazione circa le politiche nazionali e internazionali sulla gestione dei flussi migratori, la valutazione che l'accoglienza diffusa e per piccoli gruppi è comunque la forma meno impattante sui territori;
> Constatato che:
a) che l'attività di accoglienza deve incardinarsi nel contesto locale affinchè l'impegno di solidarietà umana sia realisticamente possibile, e cioè nei limiti in cui l'accoglienza stessa sia dignitosa nei confronti degli immigrati e, nel contempo, consenta il rispetto del bene comune della società ospitante;
b) che la gestione del fenomeno può svilupparsi in modo sinergico tra le amministrazioni pubbliche interessate, anche se in modo diverso e a diverso titolo;
> Vista la disponibilità del Comune di ad attivare una stretta collaborazione con l'Ufficio Territoriale del Governo per definire modalità operative condivise per un'accoglienza diffusa dignitosa e qualificata, prevenendo soluzioni di elevata concentrazione di persone in macrostrutture;
> Dato atto che anche altre Amministrazioni Locali della Provincia di Venezia sostengono la costituzione di tale Rete Territoriale Provinciale quale valido strumento per la governance del flusso migratorio attuale con particolare riferimento alle ricadute di natura socio-sanitarie;
Tutto ciò premesso
si concorda quanto segue:
ART. 1 - FINALITA' E OGGETTO DEL PROTOCOLLO
Il presente atto è finalizzato alla costituzione di una "Rete per le politiche di accoglienza diffusa nel territorio provinciale" dei richiedenti protezione internazionale in Italia.
L'ambito operativo di riferimento è il territorio del comune di ………………….;
Con il presente protocollo il Comune di ……………..si impegna ad accettare la quota assegnata al proprio territorio risultante dal rapporto tra la quota provinciale ed il numero di abitanti del Comune e cioè n.1376 persone da accogliere (pari a 1,6 migranti ogni 1.000 abitanti).
Gli obiettivi strategici del protocollo sono:
a) mantenere e rafforzare la condivisione delle iniziative e della programmazione delle politiche di accoglienza e protezione di richiedenti asilo nel territorio comunale;
b) ottimizzare l'impiego di risorse (umane, economiche, di strutture e di servizi) destinate a tali politiche;
c) partecipare a bandi di finanziamento promossi da enti ed istituzioni per sviluppare iniziative sul tema;
d) sviluppare nuove collaborazioni con altri enti locali del territorio e partnership anche con il "terzo settore"
ART. 2 - GLI STRUMENTI DEL PROTOCOLLO E IL LORO FUNZIONAMENTO
Per il funzionamento del presente protocollo viene individuato lo strumento del raccordo istituzionale definito "Cabina di regia" composto dal Prefetto dell'Ufficio territoriale del Governo, dal rappresentante della Regione (o suo delegato), dal Sindaco della Città metropolitana (o suo delegato), dal rappresentante dell'ANCI, dai Sindaci di volta in volta interessati dalla presenza dei migranti sul loro territorio e da tutti i Sindaci che comunque vogliano intervenire alle riunioni.
Detto organismo determina:
1) gli indirizzi per l'accoglienza nei territori dei richiedenti protezione internazionale;
2) la definizione delle linee guida per il coinvolgimento nei progetti di accoglienza/assistenza di associazioni, cooperative, persone giuridiche, enti, privati operanti nell'ambito socioassistenziale;
3) gli indirizzi per l'attuazione di un monitoraggio dell'attuazione del protocollo;
4) le indicazioni da fornire alla Prefettura per la predisposizione dei bandi finalizzati al reperimento di posti per l'accoglienza.
ART. 3 - IMPEGNI A CARICO DEL COMUNE DI ………….. E DELLA PREFETTURA
Il Comune di…………… SI Impegna a:
1. accogliere nel proprio territorio il numero di richiedenti protezione internazionale stabilito all'art.1 , favorendo l'individuazione di adeguate strutture/abitazioni;
2. predisporre specifici progetti di integrazione sociale delle persone accolte anche attraverso l'impiego in attività e servizi di pubblica utilità, utilizzando la disponibilità su base volontaria dei migranti a svolgere gratuitamente attività socialmente utili;
3. recepire le indicazioni date dalla "Cabina di regia";
4. sviluppare iniziative sinergiche con la Prefettura di Venezia e altri Comuni;
La Prefettura di Venezia si impegna a:
1. coordinare le attività di accoglienza dei migranti in sinergia con il Comune di ………………..;
2. non inviare altri soggetti richiedenti protezione internazionale oltre a quelli indicati nel limite della quota stabilita dall'art. 1;
3. individuare le possibilità di accoglienza del territorio comunale concordando la disponibilità con il Sindaco e recependo in via prioritaria le indicazioni di tipo logistico che il Sindaco dovesse formulare.
ART. 4 - DURATA DEL PRESENTE ACCORDO
Il presente accordo ha validità dalla data di sottoscrizione fino al permanere della situazione di emergenza umanitaria disposta dal Ministero dell'Interno, con revisione almeno semestrale.
ART. 5 - ESTENSIONE DELLA RETE
L'adesione da parte di altri enti può avvenire in qualsiasi momento, previo provvedimento dell'organo competente da comunicare all'Ufficio territoriale del Governo che ne darà comunicazione agli altri enti.
La partecipazione da parte di enti/associazioni/cooperative in qualità di ente gestori può avvenire conformemente alla normativa vigente, sulla base degli indirizzi dati dalla cabina di regia.
ART.6 - RECESSO
I Comuni aderenti possono recedere dal presente accordo previa delibera da adottare e trasmettere all'ente capofila 2 mesi prima.
Addì………
UFFICIO TERITORIALE DEL GOVERNO
COMUNE DI ………………………………..
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