02 Febbraio 2009
Dal 21 gennaio scorso quasi ogni giorno leggiamo qualcosa sulla morte di Marianna, suicidio o omicidio, la gente si interroga e si "lancia" nelle ipotesi più fantasiose...ma non è di questo che voglio parlare, già lo fanno i giornali.
L'aspetto che più mi ha colpito e che mi fa riflettere, è la mancanza di conoscenza di chi ci vive accanto, persone di cui scopriamo di conoscere poco o nulla, rapporti basati sulla superficialità, esteriorità, ma forse nemmeno ci interessa andare oltre...in fondo perchè complicarsi la vita?!
E così scopriamo che quello che si pensava succedesse solo altrove, succede anche qui, la mancanza di un dialogo vero, la mancanza di veri limiti, dove pensiamo che tutto ci è permesso, che in fondo si vive una sola volta... ci porta ad accettare scelte palesemente sbagliate e a giustificare tutto quasi a oltranza, forse inconsciamente, per non ammettere che abbiamo sbagliato!
Marianna è vittima di tutto questo?, una persona giudicata solare e che improvvisamente si scopre di non conoscere...nell'era vituale e dei 5.000 amici su Facebook in poche ore, scopriamo che in fondo siamo soli...i conti non mi tornano, dove sbagliamo? G.B.
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