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16/01/2016 - Comune e Territorio

"BOTTE DA ORBI" IN CONSIGLIO ! MINORANZA ABBANDONA L'AULA

Annone: Vicesindaco mette "Ko tecnico" l'ex Sindaco su revoche Odg

16 Gennaio 2016


 

ANNONE VENETO

 SCONTRO IN CONSIGLIO COMUNALE

 

Ordine del Giorno ritirato…

E volano accuse di incapacità e non solo…

 

Vicesindaco De Carlo ribatte elencando i ritiri

fatti della ex Giunta Verona, ora Consigliere  accusatore

Tra i Veleni di reciproche Querele per il “caso” Tallon,

con tanto di Manifesti affissi per il paese,

ecco spuntare fuori anche il "Gossip" !

 

Certo che per governare un paesino di circa 4 mila anime, uno pensa che grossi problemi non ci dovrebbero essere, anzi,  solo una normale e forse anche noiosa routine per l’Amministrazione Comunale in essere, ma per Annone Veneto  evidentemente così non è, sarà una eccezione, ma le battaglie ed i scontri sono continui…

Sta tenendo banco da tempo il “caso” Tollon, su un cambio di destinazione di un terreno da edificabile a verde, un declassamento che favorisce l’Assessore in carica accusato di fare sfacciatamente i suoi interessi, a questa decisione della Giunta Toffolon è seguita una guerra di manifesti appesi per paese, per “informare” la cittadinanza, e che ha portate le controparti a reciproche Querele che a febbraio li vedranno davanti un Giudice in Tribunale.

Tralascio le cose minori e la “grana” dell’estate scorsa esplosa per l’arrivo di alcuni Profughi, vicenda finita anche sui media fuori Provincia e Regione, e andiamo all’ultimo Consiglio Comunale del 14 gennaio 2016,  c’era un solo punto all’Ordine del Giorno, “1- Art. 7, Legge Regionale n. 4 del 16.03.2015: Adozione “Varianti verdi” per la riclassificazione di aree edificabili”, e su questo la Minoranza era già pronta a dar battaglia per evitare una perdita di entrate a danno della comunità e dei cittadini.

Ma quel punto dell’Odg viene ritirato e integrato con “2- Presa atto dell’approvazione del Piano di Assetto del Territorio (PAT) del Comune di Annone Veneto”, apriti cielo “botte da orbi” in aula consiliare, questo ritiro ha fatto infuriare la minoranza con il capogruppo Nicoletta Bondi in testa, che dopo  una accesa discussione hanno abbandonato Il Consiglio Comunale dicendo che non si presenteranno più a discutere questo argomento che va a fare solo i loro interessi e loro non vogliono essere complici.

In mezzo a tutto questo anche le accuse del consigliere Elio Verona, già sindaco e candidato sindaco, il quale ha tacciato di incompetenza l’attuale Amministrazione comunale, dicendo che per la prima volta veniva ritirato un Ordine del Giorno in Consiglio, e qui c’è stata l’immediata replica del vicesindaco Andrea De Carlo, che gli ha elencato tutti i ritiri fatti quando era lui sindaco (clicca qui) , niente da dire, un bel “Ko tecnico” !

Ma oltre alla vicenda politica, qui ci sta spazio anche per il Gossip, come scritto da De Carlo nel suo Comunicato stampa (clicca qui), perché “riguarda il ritiro di una variante urbanistica (26.01.2004) per mancanza di documentazione e ripresentata 2 giorni dopo (28.01.2004) per la quale si è reso necessario riconvocare il Consiglio Comunale

Si tratta del cambio di destinazione urbanistica da agriturismo ad area attività di interesse comune (parco, sport, tempo libero) e per la quale Verona ha seguito la pratica sanitaria.

L'area con relativo fabbricato si trova a Loncon in Via Melonetto (laghetto con al centro il fabbricato costruito negli anni 90) trasformato in un circolo privato e chiamato "Carpaland" ove si pesca di tutto fuorché le carpe, attualmente denominato Dal Tramonto all’Alba...”

Quando ho letto questo, mi sono incuriosito, e ho fatto una ricerca su internet, e in Via Melonetto  (clicca qui) ha sede una attività che nel loro Sito (clicca qui) così viene descritta:  “Il Circolo Culturale “Dal Tramonto all'Alba”  è un locale notturno di Annone Veneto che opera in qualità di Night club e Piano bar. Il locale è un Circolo e Club privato che organizza ogni sera eventi e spettacoli dal vivo ed esibizioni di Lap dance. Il Circolo Culturale "Dal Tramonto all'Alba" mette i propri locali a vostra disposizione per l'organizzazione di Feste private ed è situato in via Melonetto al civico 12”.

Non sapevo che un Circolo Culturale comprendesse anche quanto sopra, sicuramente molto attrattivo e invogliante, a guardare come si presentano, un po’ di pubblicità gratuita non fa male a nessuno, io non ne conoscevo l’esistenza, e chissà mai che non ci vada a vedere qualche spettacolo… sicuramente molto più rilassante e piacevole di questa indecifrabile politica che non sa farsi amare !

 

G.B.

AGGIORNAMENTO DEL 18.01.2016

 

Il consigliere Elio Verona, mi ha gentilmente mandato l'intervento della Minoranza nel Consiglio in oggetto, per completezza d'informazione, e per questo ringrazio. (clicca qui)

 


 

INTERVENTO DELLA MINORANZA

ESPERIENZA E RINNOVAMENTO - UNITI PER IL PAESE

Consiglio Comunale del 14 gennaio 2016

 

E questa è la seconda volta che il Sindaco convoca il Consiglio Comunale e, all’ultimo momento, si trova costretta a rivedere l’Ordine del Giorno. Si sa che la fretta è una cattiva consigliera e quindi auspichiamo che in futuro non succeda più.

Visto l’argomento che era stato proposto, noi riteniamo doveroso esternare ora il nostro pensiero poiché non saremo partecipi nel caso lo stesso argomento venisse riproposto.

E’ stato convocato il Consiglio Comunale, in seduta straordinaria, in una data sospetta e in un orario insolito, per trattare un solo argomento, di cui però abbiamo già avuto modo di parlarne in passato e che sta particolarmente a cuore all’assessore Tallon. Si tratta di rendere inedificabili 17 ettari di terreno edificabile previsti dal vigente PRG, esclusivamente per esentarli dall’IMU - non esistono altre motivazioni. Adottando questa delibera, in data anteriore il 15 gennaio 2016, l’esenzione dell’IMU avrebbe effetto dal 1° gennaio di quest’anno.

Ci preme sottolineare che quasi tutti i proprietari che hanno fatto ora richiesta di rendere i loro terreni inedificabili sono gli stessi che a suo tempo avevano fatto richiesta che diventassero edificabili, a volte con insistenza, imprecando contro gli amministratori in carica a quel tempo – ma questa è una delle conseguenze che ha generato la grave crisi in cui versa il settore immobiliare.

Una amministrazione NORMALE, prima di attivarsi con l’art. 7 della L.R. n° 4/2015, avrebbe dovuto effettuare, assieme agli Uffici Tecnico e Tributi, una attenta valutazione sulla opportunità di riclassificare in un solo colpo ben 17 Ha di terreno edificabile, accogliendo con disinvoltura le richieste pervenute, buttando al vento 40 anni di lavoro svolto dalle precedenti amministrazioni che con una serie di varianti urbanistiche e tanto impegno, erano riuscite a soddisfare le varie richieste che pervenivano dai cittadini e dare un volto nuovo a questo Paese.

La legge regionale non impone nessuna riclassificazione – concede solamente ai comuni questa possibilità.

Quindi, una Amministrazione NORMALE, prima di dire di SI, dovrebbe fare una attenta valutazione su tutte le ricadute negative che un simile provvedimento potrà generare. Dovrebbe, quindi, prevedere che alle casse comunali, a decorrere da quest’anno, si verificherà un minore introito di circa 40 mila €; dovrebbe dirci come intende farvi fronte; quali nuove imposte intende istituire, a meno che non decida di ridurre i servizi in essere.

Una Amministrazione NORMALE, prima di convocare il Consiglio Comunale avrebbe dovuto accertarsi sulle modalità operative per conseguire il risultato che si era prefissato.

Questa INUTILE variante urbanistica costerà agli Annonesi € 20.300,80 di sola progettazione, oltre l’onere per i gettoni di presenza di questa sera, di cui noi consiglieri di minoranza rinunciamo.

Si tratta di un ulteriore assurdo provvedimento che, aggiunto agli altri adottati in questi 19 mesi di attività amministrativa, porterà il Comune al dissesto.

E intanto nel 2015, in un solo anno, la popolazione residente è diminuiti di 44 unità – dato preoccupante perché si tratta di 44 emigrati in età lavorativa che non trovano occupazione.

Prima di affrontare l’argomento “varianti verdi” è opportuno fare un po’ di cronostoria.

· Il 26 maggio 2014 si insedia questa nuova Amministrazione Comunale.

· In data 29 luglio 2014, l’assessore Tallon e altri 4 cittadini di Annone Veneto presentano un’osservazione al PAT con la quale chiedono lo stralcio della zona commerciale D2/n-1 posta a nord della statale Postumia e la retrocessione ad uso agricolo dei terreni di loro proprietà;

· con delibera del C.C. n. 38 del 26 settembre 2014, i Consiglieri comunali di maggioranza respingono tutte le altre osservazioni presentate e accettano, guarda caso, solamente quella presentata dall’assessore Tallon + altri 4 cittadini;

· nell’adunanza del 26 maggio 2015 il Comitato Tecnico Provinciale di Venezia, con il verbale n° 03/2015 respinge l’osservazione presentata dall’assessore Tallon + altri 4, ritenendola NON ACCOGLIBILE con la seguente motivazione “quell’area risulta priva di elementi di pregio dal punto di vista naturalistico-ambientale e comunque il PAT non risulta essere lo strumento idoneo per l’accoglimento dell’osservazione”.

· In data 15 dicembre 2015 lo strumento urbanistico PAT diventa operativo per decorrenza dei termini. Si sono disperse tante energie per nulla, visto che tutte le osservazioni sono state respinte e lo strumento urbanistico ora vigente corrisponde esattamente a quello adottato dalla precedente Amministrazione il 07 aprile 2014 con la deliberazione n° 8.

Sindaco, Giunta e Consiglieri di maggioranza si sono tanto prodigati per l’esenzione dell’IMU di quell’area senza ottenere il risultato tanto sperato dall’assessore Tallon.

Siamo certi che se quella osservazione fosse stata accolta, questa sera non saremo qui a discutere inutilmente di declassificazione delle altre aree edificabili.

Quindi, il comparto D2/n-1, posto tra la S.S. Postumia e lo scolo Zanivier, a tutt’oggi conserva la sua naturale vocazione commerciale – direzionale e per l’artigianato di servizio.

Nonostante la figuraccia e il malcontento che si è generato in Paese, il nostro assessore alle finanze non demorde e, appellandosi alla nuova legge della Regione Veneto, la n° 4 emanata il 16 marzo dello scorso anno, ripresenta candidamente la sua domandina di riclassificazione di quell’area D2/n-1. Visto che è stato convocata questa riunione del C.C., è facile prevedere che i Consiglieri di maggioranza rinnoveranno la fiducia al loro assessore accogliendo la nuova istanza.

Per qualche consigliere sarà necessario fare ricorso a una notevole iniezione di ipocrisia se nel momento di alzare la mano gli tornerà in mente quanto affermato in termini di interessi privati nell’ultima serata della campagna elettorale.

 

Ci preme sottolineare le finalità della L.R. n° 4 del 16 marzo 2015.

L’art. 7 avente come titolo “ varianti verdi per la riclassificazione di aree edificabili” prevede:

1. Entro il termine di centottanta giorni dall’entrata in vigore della presente legge, e successivamente entro il 31 gennaio di ogni anno, i comuni pubblicano nell’albo pretorio, anche con modalità on-line un avviso con il quale invitano gli aventi titolo, che abbiano interesse, a presentare entro i successivi sessanta giorni la richiesta di riclassificazione di aree edificabili, affinché siano private della potenzialità edificatoria loro riconosciuta dallo strumento urbanistico vigente e siano rese inedificabili.

2. Il comune, entro sessanta giorni dal ricevimento, valuta le istanze e, qualora ritenga le stesse coerenti con le finalità di contenimento del consumo del suolo, le accoglie mediante approvazione di apposita variante al piano degli interventi, ovvero, in assenza del piano di assetto del territorio (PAT), di variante al piano regolatore generale (PRG) con la procedura prevista dai commi 6 e 7 dell’articolo 50 della legge regionale 27 giugno 1985, n. 61 “Norme per l’assetto e l’uso del territorio” e successive modificazioni.

Bastava leggere la legge per capire che prima doveva diventare operativo il PAT e solo successivamente si poteva procedere con la cosiddetta variante verde”.

Quindi il comune, per accogliere le richieste pervenute, deve ritenerle innanzitutto coerenti con le finalità di contenimento del consumo del suolo. L’assessore alle finanze, che nella fattispecie è anche uno degli interessati a questa variante urbanistica, dovrebbe prima di tutto preoccuparsi degli effetti negativi che un simile provvedimento genera per le casse comunali in conseguenza del minore gettito IMU.

Ci chiediamo, se il bilancio comunale lo dovesse consentire, per una questione di equità sociale, perché non si mantiene il PRG allo status quo e si rivedono invece i valori minimi attribuiti alle aree edificabili ai fini IMU, come del resto stanno facendo la maggior parte degli altri comuni confinanti? E’ lecito supporre che i nostri amministratori non siano neppure a conoscenza dell’esistenza di questa tabella che dovrebbe essere aggiornata annualmente proprio in funzione della variazione del prezzo di mercato delle aree edificabili.

Per le ragioni sopra esposte siamo fermamente contrari alla declassificazione di tutte le aree di nuova formazione che ci vengono proposte, con esclusione della sola zona di Giai, per la quale non abbiamo mai dimostrato entusiasmo.

Per quanto riguarda il comparto D2/n-1 che sta particolarmente a cuore all’assessore alle finanze, riteniamo che lo stesso non possa essere stralciato per le seguenti considerazioni.

a) Il comparto D2n-1 in questione comprende anche un’area di circa 2.300 mq. di proprietà Zanchetta, già attrezzata a parcheggio che, quindi, deve conservare tale destinazione.

b) Accogliendo lo stralcio di entrambi i comparti D2/n-1 e D2n-4 si verrebbe a creare una sorte di “monopolio” per l’unica area che manterrebbe la destinazione commerciale, interamente di proprietà Zanchetta.

c) L’area ricadente all’interno del comparto D2/n-1, confinante con l’area già urbanizzata di proprietà Zanchetta, ha destinazione pioppetto, seminativo, incolto produttivo e la Commissione Tecnica Provinciale l’ha già classificata come “area priva di elementi di pregio dal punto di vista naturalistico-ambientale”.

d) Il comparto D2/n-1 è formato da piccoli appezzamenti di terreno che appartengono a più proprietari e quindi non costituisce un fondo rustico funzionale dal punto di vista economico-produttivo.

e) Lo stesso comparto confina con un’area già attrezzata, nella quale insistono degli insediamenti commerciali ben avviati e quindi si presta a nuove strutture che potrebbero favorire l’insediamento di piccole attività artigianali che stanno tornando di moda, quali pasticceri, calzolai, parrucchieri, centri estetici, centri medici specialistici, ecc.

In conclusione riteniamo che la deliberazione che avete posto all’Ordine del Giorno questa sera e ora intendete ritirare sia:

· ILLOGICA – perché si va a disintegrare il vigente PRG, togliendo l’edificabilità a ben 17 Ha di terreno, frutto di 40 anni di impegno e di parsimonia profuso dagli amministratori che si sono succeduti;

· INIQUA – perché se esistono delle possibilità di riduzione dell’imposizione IMU, questa deve avvenire mediante riduzione dei valori minimi delle aree edificabili, che la Giunta con un proprio atto amministrativo deve stabilire all’inizio di ogni anno;

· IMMORALE – perché un amministratore deve anteporre ai propri interessi quelli della collettività;

· DANNOSA – perché l’approvazione per decorrenza dei termini del PAT coincide automaticamente con il PI (bastava una semplice presa d’atto, ed è quello che vi siete accorti in ritardo notificando l’integrazione all’ordine del giorno) e quindi non é necessario redigere questa variante urbanistica che comporta una spesa di oltre 20 mila euro;

· SUPERFICIALE – perché dimostra ancora una volta l’incapacità e la totale mancanza di programmazione e di vedute del Sindaco e della Giunta – stiamo navigando su di un barcone senza bussola con uno scafista che confida solamente nella divina provvidenza.

Per queste ragioni riteniamo ASSURDO ricorrere ad una variante urbanistica per soddisfare le aspettative dei furbetti di turno.

Non vogliamo essere complici in nessun modo di un simile atto amministrativo e pertanto anticipiamo sin d’ora la nostra indisponibilità a presenziare ad una prossima riunione del Consiglio Comunale qualora questo argomento venisse riproposto.

 

 Lista civica

 "ESPERIENZA E RINNOVAMENTO - UNITI PER IL PAESE"

 


COMUNE DI ANNONE VENETO

CONSIGLIO COMUNALE DEL 14.01.2016

 

Comunicato stampa

 

Abbiamo ritirato il punto all'ordine del giorno relativo alle varianti verdi (vedi L.R. 04/2015) in quanto necessita prima l'esecutività del PAT.

L'ordine del giorno è stato integrato con la presa d'atto di approvazione del PAT.

1) il PAT è di fatto stato approvato lo scorso 12 dicembre 2015 per decadenza dei termini previsti dalla normativa entro i quali la Regione avrebbe dovuto dare risposta (il passaggio di competenza da Regione, Provincia, Città Metropolitana ha rallentato l'iter di approvazione). In tal caso, è il Comune che deve provvedere alla richiesta di pubblicazione sul BUR della presa d'atto di approvazione per i termini decorsi - passati i 15 GG dalla pubblicazione sarà a tutti gli effetti esecutivo.

2) lo scorso dicembre in commissione urbanistica (presente Verona per la minoranza) erano state discusse le richieste formulate dai cittadini circa da riclassificazione delle aree edificabili. Con esclusione dell'area commerciale ove tra i proprietari figura anche Tallon, l'accordo era unanime. In commissione si è deciso di intervenire solo ed esclusivamente su aree da urbanizzare.         Tutte le aree in questione sono edificabili da oltre 10 anni.

Il mancato gettito IMU è di circa 22.000 € e non 40.000 come sostenuto dalla minoranza.

3) Verona ha accusato sindaco e giunta di fare gli interessi esclusivi dell'assessore a discapito dei cittadini, inoltre ha sostenuto che è la prima volta che un punto all'ordine del giorno viene ritirato e tutto ciò manifesta la nostra incapacità.

Su questo ha  risposto il vicesindaco, motivando il perché del ritiro del punto, e ha replicato alle accuse di incapacità leggendo una serie di punti all'ordine del giorno ritirati quando Verona era sindaco  e guarda caso tutti riguardanti questioni urbanistiche.

Tra questi il più interessante (anche per il gossip) riguarda il ritiro di una variante urbanistica (26.01.2004) per mancanza di documentazione e ripresentata 2 giorni dopo (28.01.2004) per la quale si è reso necessario riconvocare il consiglio.

Si tratta del cambio di destinazione urbanistica da agriturismo ad area attività di interesse comune (parco, sport, tempo libero) e per la quale Verona ha seguito la pratica sanitaria.

L'area con relativo fabbricato si trova a Loncon in Via Melonetto (laghetto con al centro il fabbricato costruito negli anni 90) trasformato in un circolo privato e chiamato "Carpaland" ove si pesca di tutto fuorché le carpe, attualmente denominato Dal Tramonto all’Alba..

4) La minoranza ha poi dato fantasiose cifre riguardo ai costi tecnici (urbanista) delle varianti verdi: il costo è relativo al Piano degli Interventi, che seguirà il Pat, che interessa tutto il territorio comunale.

 

Il Vicesindaco - Andrea De Carlo

 


ANNONE VENETO

La Minoranza lascia il Consiglio

contro il contestato provvedimento

“Variante Tallon”, bagarre in aula

 

di Carla Stefani

Muro contro muro in Consiglio comunale: la minoranza ieri sera ha lasciato l’aula durante la discussione sulla declassificazione delle aree edificabili.

Si tratta della variante richiesta, tra gli altri, anche da Claudio Tallon, assessore al bilancio dell’amministrazione Toffolon e al centro delle polemiche. All’inizio del Consiglio il sindaco Ada Toffolon ha comunicato che il punto sarebbe stato ritirato per motivi formali.

L’iter delle varianti verdi si è infatti accavallato con il Pat. Ciò non ha impedito la discussione, fortemente voluta dall’opposizione.

«Questo Consiglio comunale è stato convocato in seduta straordinaria per trattare un punto che sta particolarmente a cuore all’assessore Tallon», ha affermato la capogruppo Nicoletta Bondi, «Si tratta di rendere inedificabili 17 ettari di terreno edificabile previsti dal vigente Prg, esclusivamente per esentarli dall’Imu. Facendolo in questi giorni, l’esenzione sarebbe attiva già da quest’anno».

Secondo i calcoli della minoranza si tratterebbe di circa 40mila euro di introito Imu in meno per il Comune. Tallon è uno dei cinque proprietari di un terreno a nord della Postumia che, su richiesta degli stessi proprietari presentata diversi anni fa, è classificata come area commerciale.

Da un paio d’anni i medesimi proprietari, visto l’andamento del settore delle costruzioni, stanno chiedendo la declassificazione ad area verde.

«Questa variante urbanistica», ha attaccato Bondi, «oltre a costare un mancato gettito Imu di circa 40mila euro, costa ai cittadini oltre 20mila euro di progettazione, oltre agli oneri per i gettoni di presenza per i consiglieri per questo consiglio comunale. Noi non vogliamo essere complici di questo modo di operare illogico, iniquo, dannoso e immorale, perciò rinunciamo ai nostri gettoni di presenza e annunciamo che non parteciperemo più a consigli comunali convocati per discutere questo ordine del giorno».

Mentre i Consiglieri di minoranza hanno lasciato l’aula, il Consigliere di maggioranza Giovanni Parise ha stigmatizzato il comportamento dell’opposizione, chiarendo di non aver bisogno di lezioni di capacità e di moralità dall’ex sindaco Elio Verona e dall’ex consigliera di maggioranza Bondi.

La questione inoltre finirà anche sul tavolo del Giudice il prossimo 4 febbraio: maggioranza e minoranza si erano querelate reciprocamente per i Manifesti sull’argomento ‘variante Tallon’ diffusi nel centro cittadino. 

 

(Fonte:  Nuova Venezia - 15.01.2016) 

 


ANNONE VENETO 

Sconto sull’Imu,

la Minoranza lascia il Consiglio

 

di Maurizio Marcon

Le "Varianti verdi" infiammano il Consiglio comunale con tanto di abbandono dell'aula da parte della minoranza. La legge regionale che consente il declassamento delle aree edificabili, su richiesta dei cittadini per pagare meno Imu, e per ridurre il consumo di suolo, ad Annone Veneto dall'estate scorsa alimenta accese polemiche.

Si è andati ben oltre alle parole essendo passati all'affissione di manifesti e "contro manifesti", addirittura alla querela della minoranza e la relativa controquerela della maggioranza.

Giovedì sera in Consiglio si è assistito ad una nuova puntata della battaglia quando il sindaco Ada Toffolon ha annunciato il ritiro del provvedimento per questioni tecnico-formali relative all’accavallarsi di competenze sulla particolare situazione della programmazione urbanistica di Annone, con un Pat non ancora definitivamente approvato e la subentrante Città metropolitana, teoricamente competente ma non ancora diventata operativa per mancanza dello statuto.

 Ma, al di là di tutto questo, la minoranza di centrodestra contesta il fatto che tra i beneficiari di una richiesta di declassamento edificatorio di 17 ettari, a nord della Postumia, ci sia anche l'assessore al Bilancio Claudio Tallon.

Da un lato la minoranza denuncia un mancato introito di Imu per 20mila euro, dall'altro la maggioranza oppone il rispetto di un diritto sancito dalle legge regionale.

 

 

(Fonte: Gazzettino di Venezia - 16.01.2016)

 



 
COMPOSIZIONE_DEL_CONSIGLIO_COMUNALE_ANNONE_VENETO_.pdf

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CONVOCAZIONE_INTEGRAZIONE_ODG_CC_DEL_14_01_2016_.pdf

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CS_COMUNE_VENETO_ANNONE_SU_CC_DEL_14_01_2016_.pdf

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ELENCO_PUNTI_ODG_RITIRATI_DA_ALLORA_GIUNTA_VERONA_.pdf

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GRUPPO_MINORANZA_PER_ANNONE_RIVISTA_5S_APRILE_2004_.pdf

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