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25/02/2016 - Comune e Territorio

IN BILANCIO UN BEL TESORETTO ? SPUNTA L'OMBRA DI BERTONCELLO

Zaia "derivato", Geronazzo "sbilanciato", Comune da Terenzi "interrogato" !

25 Febbraio 2016


 

Comune di Portogruaro

-

BILANCIO "BILANCIATO" ?

Il "Tesoretto di Bertoncello"

esiste oppure è una leggenda

 "metropolitana" ?

Benefattrici le nuove regole

sull'odiato Patto di Stabilità,

ma a "patto" che sappiamo usarle ! 

Money money... sempre money,

miloni e milioni di "money" ...

 

Tempo fa in Tv l'assessore Luigi Geronazzo, il "tuttofare" del Comune, nel senso che lui parla sempre come portavoce (delegato?) anche di materie non espressamente proprie dei suoi Referati, parlò convinto di Bilancio e di risorse finanziarie a disposizione della Giunta Senatore, concetto poi pubblicato anche nel Sito ufficiale del Comune di Portogruaro (clicca qui), e qui di seguito la parte che ho preso in esame:

"I tempi sono cambiati: dobbiamo mettere da parte la demagogia.

E’ ora di cominciare a parlare in termini seri e reali: parliamo ad esempio dell’”affare swap”, fatto dalla precedente amministrazione comunale che ora costa ai cittadini di Portogruaro un esborso annuo per dieci anni, e in progressivo aumento,  a partire dai 51.000,00 euro per il 2016,  per arrivare all’ultima rata finale del 2025 di € 359.000,00. Non sembra che a conti fatti sia stata un’operazione dal punto di vista economico conveniente per l’Amministrazione Comunale."

Bene, prendiamo per buono quello che dice Geronazzo, vorrei allora che l'Assessore ci spiegasse quello che ha fatto il presidente Luca Zaia quando ha firmato nel 2006, come vicepresidente di Giancarlo Galan, dei Derivati per la Regione Veneto il cui "danno economico" procurato, che ci cade come veneti anche sulle nostre teste, a sentire Jacopo Berti del M5S (clicca qui), assai più "milionario" di quello imputato all'Amministrazione Bertoncello, tanto che fino adesso sarebbero 57 i milioni di euro persi, e nel 2036 saranno 150 milioni persi, che se fosse davvero così, i nostri amministratori sarebbero subito da "fucilazione", almeno quella politica e pubblica !

Voglio dare un "aiutino" a Geronazzo, la risposta su questa vecchia vicenda ha cercato di darla (nel 2013) per la Regione Veneto l'assessore di allora al Bilancio, Roberto Ciambetti (clicca qui), che poi sia giusta non lo so...

Io ci capisco poco di alta (o bassa) finanza, e pertanto mi piacerebbe che qualcuno ci spiegasse la differenza di queste occulte operazioni che vedono fiumi di denaro degli ignari cittadini, ingrossarsi come dei fiumi in piena, senza sapere se "l'acqua" sarà convogliata ad arte e al servizio dell'uomo, o andrà a disperdersi facendo solo danni... non rimborsabili !

Il Tesoretto di Bertoncello, accumulato in anni e anni di avanzo di amministrazione dovuto al blocco del Patto di Stabilità, esiste o non esiste, credo che l'Interrogazione del consigliere Marco Terenzi del Gruppo "CentroSinistra - Più Avanti Insieme", tenda anche a questo (clicca qui), ipotizzando oltre 8 milioni di euro, che adesso con gli ultimi cambiamenti di legge, si possono spendere...

Appunto, si "devono" spendere dico io, sempre che lo si sappia fare, e allora chi meglio dell'Assessore al Bilancio, Bertilla Bravo, ci può illuminare e dire quali intenzioni e programmi hanno, se abbiamo perso occasioni o meno per presentare progetti cantierabili e fattibili, in poche scontate parole, siamo all'altezza di affrontare questa occasione, "manna dal cielo"  e  non diluvio che vada pericolosamente ad ingrossare i molteplici "fiumi" di cui metaforicamente sopra? Si attendono risposte... o salvagenti !

PS

Interessante e in tema il Convegno di oggi al Collegio Marconi (clicca qui) , "Nuove opportunità formative in un Mondo che cambia", organizzato dalla Fondazione Portogruaro Campus - Università Ca' Foscari Venezia, chissà chi dei nostri Amministratori locali ha ritenuto utile e formativo esserci...

Sempre in tema di soldi e interrogazioni, ecco l'On. Sara Moretto del PD che chiede al Governo lumi sulla possibilità per coloro che hanno ancora delle vecchie Lire, di cambiarle in Euro (clicca qui), stupisce molto sapere che qualcuno ancora le conserva, forse dei nostalgici... oppure dei "veggenti" !

 

G. B.

 


 

 Comune di Portogruaro /Protocollo n. 0006241 del 19.02.2016

 

                                      Al Sig. Sindaco- Sede

                                      Al Presidente del Consiglio Comunale – Sede

                                      Ai Capigruppo Consiliari - Sede

 

 

Oggetto: Interrogazione sulle azioni di investimento previste ed intraprese dal Comune di Portogruaro in ragione delle previsioni della legge 28 dicembre 2015, n. 208 per favorire una ripresa della politica locale rivolta agli investimenti e della possibilità prevista di utilizzo dell’avanzo di amministrazione accumulato negli anni per aumentare ulteriormente la capacità di spesa per investimenti o corrente riconosciuta nel 2016 ai Comuni.

 

Marco Terenzi Capogruppo del gruppo consigliare “Centrosinistra - Più avanti insieme”, presenta la seguente interrogazione:

 

�� Preso atto dei dati di pre-consuntivo dell’esercizio 2015 che evidenziano un risultato di amministrazione presunto dell’esercizio stesso pari ad euro 8.200.000,00 circa, grazie agli avanzi di esercizio accumulati negli anni dal Comune di Portogruaro, così come attestato dalla DGC n.23 dd. 02/02/16;

�� data la Legge 28 dicembre 2015, n. 208, in particolare ai commi 710 e 711, che ha sostituitole stringenti regole del Patto di Stabilità con la sola condizione del saldo finale di competenza (potenziata) non negativo, ossia con il saldo fra entrate finali e spese finali (correnti di investimento) maggiore od uguale a zero (pareggio di bilancio);

�� considerato che tale misura è stata approvata per favorire una ripresa della politica locale rivolta agli investimenti, superando gli ostacoli posti negli anni passati dal Patto di Stabilità;

�� dato atto che in via generale le soluzioni basate sul siffatto saldo finale di competenza (potenziata) consentono:

- l’utilizzo a bilancio di significative quote di avanzo di amministrazione disponibile, accumulato di Comuni virtuosi come quello di Portogruaro; 

- la programmazione pluriennale degli investimenti, restituendo al Bilancio la sua funzione originaria funzione;

- una gestione ordinata del Bilancio, senza dover ricorrere ad operazioni estemporanee dettate da spazi finanziari che nel corso dell’anno si liberano; 

�� considerato che per aumentare ulteriormente la capacità di spesa per investimenti o corrente riconosciuta nel 2016 ai Comuni, a valere sull’avanzo di esercizio accumulato, occorreva stanziare entro novembre 2015 ed impegnare entro la fine dell’anno 2015 le risorse a disposizione finalizzate alla manutenzione degli edifici scolastici, nella manutenzione delle strade comunali, nel completamento di progetti strategici od investendo nel settore sociale, destinando contributi alle famiglie fragili e con difficoltà economiche, assicurando contributi alle scuole per le attività didattiche e destinando somme importanti per opere pubbliche di carattere strategico;

�� preso atto che si tratta di un’occasione unica, allo stato limitata all’esercizio 2016, concessa in virtù del passaggio dalle regole del Patto di Stabilità a quelle del nuovo pareggio di bilancio ex legge 243/2012 come declinate dalla manovra e che diversi Comuni del Veneto Orientale hanno impegnato risorse, anche cospicue entro il 31/12 (ad es. il Comune di Jesolo) per dilatare la capacità di spesa nel 2016 a valere sull’avanzo di amministrazione accumulato, che fino ad oggi era reso indisponibile a causa degli stringenti vincoli del Patto di Stabilità

con la presente si chiede alla Sig.ra Sindaco ed all’Amministrazione:

- quante risorse siano state stanziate ed impegnate e quale opere siano state dunque finanziate a valere sul cospicuo avanzo di esercizio accumulato dal Comune di Portogruaro, entro il 31/12/2015 al fine di aumentare la capacità di spesa per investimenti riconosciuta agli Enti Locali virtuosi nel 2016;

- quali siano gli intendimenti assunti, gli interventi e le azioni previsti dall’Amministrazione per godere nell’esercizio 2016 dei vantaggi che lo sblocco del Patto di Stabilità garantisce agli Enti Locali che si sono dimostrati virtuosi e che garantisce minori vincoli in fase di maggiori capacità di spesa (corrente o in c/capitale).

 

                                                                        f.to Marco Terenzi

 

Portogruaro, 18 febbraio 2016

 

 


 

Derivati, inchiesta Corte Conti

su Regione Veneto per danno erariale. 

Perizia: “Andavano ristrutturati dal 2009″

 

 

di Andrea Tornago

Un danno erariale milionario subìto dalla Regione Veneto a causa di una Delibera firmata nel 2006 dall’attuale presidente della Regione, Luca Zaia, all’epoca vicepresidente del governatore Giancarlo Galan. Un prodotto finanziario sottoscritto dalla Regione che avrebbe causato una grave emorragia di soldi pubblici.

È l’accusa formulata dal capogruppo M5S alla Regione Veneto Jacopo Berti, che ha consegnato al sostituto procuratore della Corte dei Conti del Veneto, Chiara Imposimato, la documentazione relativa a due prodotti finanziari acquistati tra l’aprile e il giugno del 2006 dalla Regione Veneto per coprirsi dai rischi sulle fluttuazioni dei tassi di interesse relativamente a un debito di 330 milioni di euro, il 24% circa dei debiti dell’ente.

“Abbiamo la certezza che acquistare questi derivati sul debito è stata una follia – ha sostenuto il consigliere regionale Berti al termine dell’incontro durato più di due ore – perché sono del tutto sfavorevoli per noi e ad oggi abbiamo perso già 57 milioni di euro, regalandoli alle banche. Complessivamente la Regione perderà 150 milioni di euro da qui al 2036, secondo i nostri calcoli”.

La Procura della Corte dei Conti, che si era già interessata in passato a questa operazione finanziaria, ha aperto un fascicolo.

La Delibera Regionale che ha deciso l’adozione di questi prodotti finanziari, la numero 1117 del 18 aprile 2006, porta la firma dell’attuale governatore leghista del Veneto (allora vicepresidente della giunta Galan) Luca Zaia. Secondo Berti “al momento della firma nel 2006 si sapeva che nel 65% dei casi i derivati sarebbero stati sfavorevoli per la Regione”. La giunta aveva replicato, nel corso della discussione per l’approvazione del rendiconto di bilancio 2014, che la scelta del 2006 “andrebbe valutata alla luce delle condizioni dell’epoca” e che fu “una manovra prudenziale”.

A condurre una battaglia contro la decisione della giunta Galan era stato negli anni scorsi anche il gruppo del Pd. In dettaglio la Regione aveva stipulato due contratti a copertura di altrettanti prestiti obbligazionari: uno con la banca irlandese Depfa, firmato il 20 aprile 2006 e attivo fino al 2026, per 200 milioni di euro, l’altro con l’italiana Banca Intesa, siglato il 6 giugno 2006 e attivo fino al 2036, per 129 milioni di euro.

In entrambi i casi il meccanismo assicurativo scelto è quello dell’Interest rate Collar: in pratica, una sorta di “corridoio” che garantisce a chi compra il prodotto finanziario di pagare sempre tassi compresi all’interno di una forbice definita da un valore massimo (Cap) e un valore minimo (Floor). Se i tassi d’interesse superano il tetto più alto la banca subentra al pagamento ma al tempo stesso al cliente (in questo caso alla Regione) viene richiesto di pagare sempre un valore pari al minimo stabilito, anche se i tassi sono inferiori. Nel caso della Regione Veneto, per il contratto con Depfa Bank il tasso massimo stabilito è del 5,35%, quello minimo tra il 2,9% e il 4,08 per cento. Per quello con Banca Intesa il valore massimo è il 5,48%, il minimo tra il 3,2% e il 4,1 per cento. “Ma i tassi di interesse, in questi anni, non hanno mai superato il 5,3% neanche una singola volta – spiega il consigliere regionale Berti – quindi le banche non si sono mai attivate per coprire la Regione, mentre i tassi minimi sono stati quasi sempre inferiori al 4% e quindi noi abbiamo dovuto pagare continuamente”.

Il calcolo del rischio per la Regione era stato effettuato nel 2006 con il modello del “sistema di tesoreria e risk management per gli enti locali Poleis” della società Brady Italia. Nette le conclusioni di una nuova perizia, consegnata dal M5S alla Corte dei Conti, in cui si stabilisce che l’andamento dei tassi ha sfavorito la Regione: “Il flusso di cassa è sempre stato sfavorevole con un’intensità di perdite crescente”, si legge nel documento di cui ilfattoquotidiano.it è in possesso ma il cui autore, un docente dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, è rimasto finora sconosciuto per volontà del gruppo del M5S. “Una ristrutturazione per entrambi i derivati sarebbe stata consigliabile già a partire dall’anno 2009”.

 

 (Fonte: ilfattoquotidiano.it - 15.01.2016)

 



 
INTERROGAZIONE_TERENZI_SU_UTILIZZO_AVANZO_DI_BILANCIO_.pdf

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LOCANDINA_PORTOGRUARO_CAMPUS_NUOVE_OPPORTUNITA_.pdf

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DERIVATI_INDAGINE_CORTE_DEI_CONTI_SU_REGIONE_VENETO_.pdf

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