8 Settembre 2016
San Michele al Tagliamento
Dichiarazioni in Consiglio Comunale
sul PAT e Piano Interventi...
Si è tenuto venerdì 5 agosto 2016 alle ore 20.00 il Consiglio comunale con cui si è dato avvio all'attuazione concreta del PAT.
E' stata approvata la presa d'atto del documento preliminare al Piano degli interventi mediante il quale si realizzeranno le nuove strategie relative al Piano Regolatore Comunale.
Nel dettaglio ciò che di importante (e sbagliato) accadrà nei prossimi anni lo possiamo così sintetizzare:
- sono state eliminate delle volumetrie previste da sempre dal PRGC vigente;
- sono state create delle volumetrie non previste in area agricola;
- verrà fatto entrare dalla finestra ciò che era uscito dalla porta;
- verrà previsto un importante insediamento commerciale sulla SS 14.
A tal fine si trasmette in allegato l'intervento reso dal sottoscritto in Consiglio comunale e depositato agli atti del Comune. (clicca qui)
Firmato
GIORGIO VIZZON
GRUPPO CONSILIARE "LISTA VIZZON"
Comune di San Michele al Tagliamento (VE)
AL SIGNOR SINDACO
-SEDE-
OGGETTO:
Dichiarazioni formulate in merito alla deliberazione consiliare di presa d'atto di cui alla comunicazione del sindaco al consiglio comunale resa ai sensi dell'art. 18 comma 1 L.R. 23.04.2004 n. 11.
Il sottoscritto Capogruppo consiliare Giorgio VIZZON,
LETTO l'art. 18 comma 1 della L.R. 23/04/2004 n. 11 che stabilisce che "il sindaco predispone un documento in cui sono evidenziati, secondo le priorità, le trasformazioni urbanistiche, gli interventi, le opere pubbliche da realizzarsi nonché gli effetti attesi e lo illustra presso la sede del comune nel corso di un apposito consiglio comunale";
LETTA la proposta di deliberazione consiliare avente ad oggetto "Piano di Assetto del Territorio Piano degli Interventi - comunicazione del sindaco al consiglio comunale interente il P.I. ai sensi dell'art 18 comma 1 della L.R. 23/04/2004 n. 11" munita del prescritto parere favorevole di regolarità tecnica firmato in data 01/08/2016 dal dirigente del Settore Uso e Assetto del Territorio arch. Alberto Gherardi nonché del prescritto parere favorevole di regolarità contabile firmato in data 02/08/2016 dal dirigente del Settore Amministrativo Contabile dott.ssa Anna Maria Zoppé;
RITENUTO di intervenire nell'ambito delle scelte strategiche del Piano di Assetto del Territorio approvato dalla Conferenza di Servizi il 03/06/2016 il cui verbale é stato ratificato con decreto del Sindaco metropolitano n. 26/2016 e pubblicato sul BUR n. 61 del 24/06/2016, nonché dei contenuti dell'approvando Piano degli Interventi i cui temi sono trattati nella deliberazione consiliare di cui trattasi;
DICHIARA
di formulare le seguenti osservazioni.
PREMESSA
La pianificazione urbanistica comunale si esplica mediante il piano regolatore comunale che si articola in disposizioni strutturali, contenute nel piano di assetto del territorio (PAT) ed in disposizioni operative, contenute nel piano degli interventi (PI).
Il piano di assetto del territorio (PAT) è lo strumento di pianificazione che delinea le scelte strategiche di assetto e di sviluppo per il governo del territorio comunale, individuando le specifiche vocazioni ,e le invarianti di natura geologica, geomorfologia, idrogeologica, paesaggistica, ambientale, storico-monumentale e architettonica, in conformità agli obiettivi ed indirizzi espressi nella pianificazione ambientale di livello superiore ed alle esigenze della comunità locale.
Il piano degli interventi (PI) è lo strumento urbanistico che, in coerenza e in attuazione del PAT, individua e disciplina gli interventi di tutela e valorizzazione, di organizzazione e di trasformazione del territorio programmando in modo contestuale la realizzazione di tali interventi, il loro completamento, i servizi connessi e le infrastrutture per la mobilità.
PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO
Il PAT approvato dalla conferenza di servizi il 03/06/2016 il cui verbale è stato ratificato con decreto del Sindaco metropolitano n. 26/2016 e pubblicato sul BUR n. 61 del 24/06/2016 è stato concepito oltre dieci anni fa, per cui ne deriva che è già vecchio, nel senso che presenta una visione ed un orizzonte pianificatorio ormai superato da un complesso di vicissitudini sociali mutate, condizioni economiche contraddistinte da profonda crisi, fenomeni di globalizzazione allora non sufficientemente previsti.
Si ritiene quindi che le scelte strategiche che stanno alla base di questo strumento urbanistico siano state suggerite da elementi suggestivi che risultano incompatibili con un moderno criterio di sviluppo serio e corretto del territorio.
L'impressione che si coglie è che prima siano state operate le scelte di impegno territoriale e di destinazione di vaste aree e solamente dopo queste scelte sono state giustificate da verifiche ambientali e con la tecnica assurda della non compatibilità.
Insomma tutte le possibilità edificatorie previste dal vigente piano regolatore generale comunale (PRGC) sono state considerate non compatibili e quindi annullate e, contestualmente, sono state translate in altra area che prima d'ora risultava sprovvista di qualsiasi capacità costruttiva.
Nel dettaglio si evidenzia come la volumetria prevista ad est di Bibione (tra via Procione e via del Mare) sia completamente sparita, mentre a nord ovest della Litoranea Veneta (Terzo Bacino) sia incantevolmente comparsa un'equivalente capacità edificatoria che risulta peraltro in palese contrasto con la delibera della giunta regionale n. 938 del 26/02/1985 pubblicata sul BUR n. 14 del 05/04/1985 la quale stabiliva quanto segue: "in particolare per l'area portuale di Baseleghe risulta opportuno inoltre che le attrezzature siano individuate al di sotto della Litoranea Veneta al fine di non pregiudicare la viabilità del suddetto asse fluviale e per salvaguardare la parte del territorio sovrastante".
Si sottolinea che tale parere reso dalla regione trovava fondamento nello studio eseguito dal comitato tecnico regionale che rappresentava in quale momento una struttura all'avanguardia in Italia.
Si manifesta pertanto l'assoluta contrarietà al PA T così come approvato, ritenuto che svilupparne i contenuti sia assolutamente irragionevole e pregiudizievole.
PIANO DEGLI INTERVENTI
Per quanto concerne invece questo strumento urbanistico operativo, a differenza della posizione assunta nei confronti del PAT, riscontrando degli elementi di positività, l'atteggiamento di questo gruppo consiliare non è di contrarietà assoluta.
Si ritiene però che alcuni punti non dovrebbero essere considerati.
- La riqualificazione della SS 14 come Strada Mercato e degli insediamenti produttivi esistenti, consentendone la rigenerazione edilizia e funzionale, integrando le funzioni esistenti con attività terziarie e di servizio, risulta una decisione insensata, priva di logica e semplicemente sbagliata. Come ormai è stato dimostrato, il tanto conclamato casello autostradale di Bibione non verrà realizzato, per cui è inconcepibile che il collegamento viabilistico verso il casello di Portogruaro sia reso critico (per usare un eufemismo) dalla presenza in detto asse della C.d. "Strada Mercato" che ,assumerebbe la classificazione di strada urbana. Tale scelta dovrebbe essere abbandonata.
- La previsione della darsena/approdo fluviale per i residenti sul canale Lugugnana appare incoerente con le esigenze di sicurezza idraulica; essendo costeggiata da strade di tipo "pensile" (cioè a sbalzo a causa dell'erosione della sponda) l'intervento in tale luogo risulta pericoloso.
- La riqualificazione delle aree di urbanizzazione consolidata dei quartieri centrali di Bibione deve necessariamente tener conto delle scelte operate dalle precedenti amministrazioni comunali che hanno correttamente dato corso a puntuali indicazioni di natura giuridica-giudiziaria. Le eventuali propose di accordo quadro, a valere anche quale accordo di pianificazione ex art. 6 L.R. 23/04/2004 n. 11, per l'attuazione delle previsioni di sviluppo urbanistico dell'area compresa tra via della Serenissima e via delle Colonie non dovrebbero essere assimilate dal PI.
- Il dimensionamento del PAT proporzionalmente alla validità temporale del PI (non più del 50% del carico insediativo previsto), privilegiando la localizzazione del carico insediativo retrocesso o decaduto rispetto alla localizzazione di nuovi diritti edificatori, va tradotto come un transito di volume da Bibione al Terzo Bacino nel quale sono previsti i seguenti interventi: riqualificazione della Litoranea Veneta, il completamento del sistema di mobilità ciclopedonale, la valorizzazione del paesaggio della bonifica integrale, il rafforzamento e la riqualificazione del sistema insediativo di Cesarolo, Marinella e Bevazzana, la realizzazione dei servizi di sostegno alla costa della Terra di Mezzo quali parco tematico, campo da golf, aviosuperfice, darsena residenza.
Questa scelta operativa appare, in alcuni dei suoi punti, alquanto non proporzionata poiché si crea il rischio di creare una seconda Bibione non certo fruibile come la prima (basti pensare alla situazione in cui versa la vicina Aprilia Marittima).
Si manifesta quindi un parziale favore alla proposta di PI contenuta nella presente comunicazione del sindaco al consiglio comunale resa ai sensi dell'art 18 comma 1 L.R. 23/04/2004 n. 11.
PROPOSTE
- Modifica del piano di assetto del territorio partendo dalle valutazioni ambientali e di fattibilità idraulica (condotte da tecnici diversi e distanti dai redattori degli elaborati del PAT) e, solo dopo questi passaggi, procedere nella stesura delle scelte strategiche del territorio.
- Prendere responsabilmente atto dell'impossibilità della realizzazione del tanto conclamato casello autostradale e procedere al miglioramento funzionale dell'attuale viabilità sia verso il casello di Portogruaro che di quello di Latisana.
- Abbandono delle velleitarie espansioni residenziali previste oltre la Litoranea Veneta, concentrando l'azione pianificatoria sul miglioramento deciso ed effettivo del tessuto urbano esistente, con l'indicazione di un nuovo modello insediativo non più basato sulla residenza condominiale, ma su strutture alberghiere, paralberghiere e/o similari atte a valorizzare il notevole patrimonio naturale ed ambientale non ancora intaccato.
- Previsione di uno sviluppo sostenibile a basso impatto a est di Bibione con annessa una portualità turistica sul Tagliamento.
- Indicazione della darsena residenti in posizione appropriata e corretta.
San Michele al Tagliamento li, 05/08/2016
IL CAPOGRUPPO CONSILIARE
Giorgio Vizzon
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