1 Ottobre 2016 (E da una Ispezione Ipotecaria telematica, vediamo che... clicca qui)
CITTA' DI PORTOGRUARO
LA TORRE CIVICA CAMPANARIA
E' DEL COMUNE !
Sembra svelato / risolto il mistero o l'arcano della proprietà del Campanile di Portogruaro, anche se ieri sera il sindaco Maria Teresa Senatore nel TG di Telepordenone ha ribadito nuovamente che la Torre Civica Campanaria è della Curia, e ha annunciato un incontro per il 5 Ottobre in Prefettura tra tutte le parti interessate, Comune, Parrocchia e Diocesi, che è stato sollecitato dal Ministro, non ha fatto il nome, ma presumo quello di competenza ai Beni Culturali, Dario Franceschini.
Dunque tutti attorno ad un tavolo, ha detto la Senatore, per risolvere questo problema di Sicurezza a tutela dell'incolumità dei cittadini, ma che va a contraddirsi con quanto detto un attimo prima, che non c'è nessun pericolo che il Campanile cada, altrimenti avrebbe già transennato tutta l'area circostante, aveva risposto ad una battuta del direttore Gigi Di Meo.
La sindaco Senatore ha rassicurato che è in continuo e stretto contatto con il Vescovo, come anche riportato nel Consiglio Comunale di due giorni fa, ma su questo punto c'è stato un acceso dibattito su delle Lettere che il Vescovo avrebbe mandato al Comune sulla questione Torre Campanaria, che il Sindaco ha negato al Consigliere Scarpa di aver mai ricevuto, ma io ho saputo che in Municipio sono arrivate, ma su questo vi rimando ad un prossimo articolo.
Tornando alla Proprietà della Torre Civica Campanaria del Duomo di San'Andrea, ecco spuntare un Documento del Ministero della Pubblica Istruzione - Soprintendenza ai Monumenti - Venezia, datato 27 maggio 1963 (clicca qui), che attribuisce la Proprietà al Comune di Portogruaro, e quest'ultimo, nel caso, aveva un tot di giorni di tempo per presentare delle obiezioni, che non ci sono state.
Questo Documento della Soprintendenza ai Monumenti, viene citato anche in un articolo del Popolo, settimanale della Diocesi di Concordia e Pordenone, del 08 maggio 2016 a firma del giornalista Antonio Martin (clicca qui), a cui è seguito un secondo articolo il 22 maggio 2016 (clicca qui), da leggere entrambi, perchè si fa della cronostoria sul Campanile e si espongono i due punti di vista contrapposti di Comune e Diocesi sulla proprietà del monumento in oggetto.
Concludo con un altro Documento interessante, perchè nel fare una semplice Ispezione Ipotecaria telematica negli archivi della Agenzia Entrate, Sezione B Immobili, si scopre un Atto Amministrativo -Costituzione Vincoli Legali - datato 25.02.2015, del Ministero per i Beni e Attività Culturali (Sede di Roma), relativo al Comune di Portogruaro, catasto terreni, Foglio 26, Particella E, con indirizzo piazza Duomo 31, dove è ubicata la Torre Civica Campanaria, e nella pagina successiva si fa riferimento alla Proprietà... (clicca qui)
Ora, alla luce di quanto sopra, per quanto io non sia un tecnico in materia, mi sembra che si possa dire che la proprietà della Torre Civica Campanaria sita a fianco del Duomo di San'Andrea, sia del Comune di Portogruaro, con buona pace del sindaco Maria Teresa Senatore, altre considerazioni dopo le attese controdeduzioni, se ci saranno...
PS
Non mi è ben chiaro se attualmente il monitoraggio strumentale del Campanile che attesti eventuali improvvisi peggioramenti e situazioni di grave pericolo statico, sia attivo, perchè se non lo fosse, sarebbe una imperdonabile "leggerezza" che non esiteri a definire da Denuncia...
G.B.
Ministero della Pubblica Istruzione
SOPRINTENDENZA AI MONUMENTI
VENEZIA
Venezia, 27 MAGGIO 1963
Palazzo Ducale
AL COMUNE DI PORTOGRUARO
Ufficio Patrimonio
PORTOGRUARO
e p.c. AL MINISTERO DELLA PUBBLICA
ISTRUZ. DIREZ. GENER. ANTICH.
E BELLE ARTI
ROMA
Oggetto:
PORTOGRUARO - VENEZIA – Campanile romanico accanto al Duomo sito in Pazza del Duomo – Notifica art. 1.
Per opportuna conoscenza, si comunica che il suddette campanile, sito nel Comune di Portogruaro, Provincia di Venezia, in Piazza del Duomo, segnato in catasto alla lettera mappale E - Foglio 26-Comune di Portogruaro, di proprietà di codesto Ente, è soggetto alle disposizioni di cui alla legge 1/6/1939-N° 1089, sulla tutela delle cose d'interesse storico o artistico perchè: "agile torre romanica pendente, con trifore, ottagono e cuspide, sito accanto al Duomo del sec. XVII, nella Piazza omonima".
L'Ente pertanto ha l’obbligo dell'osservanza delle disposizioni contenute nella predetta legge.
IL SOPRINTENDENTE
(Prof. Dr. Arch. M. Guiotto)
N. 61
Del Registro Notifiche
IL POPOLO
Settimanale della Diocesi di Concordia - Pordenone
LA POSIZIONE DELLA PARROCCHIA
Oltre il caso sulla proprietà:
Il Vescovo propone una Commissione
Comune-Parrocchia-Diocesi
E' divenuta di pubblico dominio una recente lettera del sindaco, Maria Teresa Senatore, indirizzata alla Parrocchia ed alla Diocesi, con cui, unilateralmente, attribuiva la proprietà della torre campanaria alla Parrocchia e rivolgeva un perentorio invito a provvedere entro 15 giorni per la tutela della pubblica incolumità.
Il parroco, mons Pietro Cesco, ha prontamente risposto che concorda sulla necessità di proseguire il monitoraggio e sull'urgenza dei lavori di messa in sicurezza. Bisogna evitare polemiche sulla proprietà, ma la Parrocchia rimane “nella fondata convinzione che la proprietà del campanile vada riconosciuta al Comune” ed offre la massima collaborazione per ricercare una chiarificazione, senza contenziosi.
Il Vescovo, d'intesa con e la Parrocchia, formula la richiesta di una commissione Comune-Parrocchia-Diocesi in cui si esaminino costruttivamente le opzioni possibili per la realizzazione dell'intervento. La Parrocchia riconosce alla Diocesi nella persona del Vescovo e dei suoi collaboratori il ruolo di coordinamento della parte ecclesiale.
La situazione – conclude il parroco – ci sta assolutamente a cuore, come Parrocchia, insieme con il Vescovo e i suoi collaboratori per l'incolumità delle persone, per l'interesse pubblico e l'alto valore simbolico della torre, emblema della Città, nonché per il suo rilievo storico-artistico.
08.05.2016
Antonio Martin
IL POPOLO
Settimanale della Diocesi di Concordia - Pordenone
Portogruaro, Torre Civica Campanaria 2016
In Bilancio quasi 2 milioni di euro
per la messa in sicurezza
Bisognerà intervenire rapidamente per la messa in sicurezza della torre campanaria che presenta una vistosa e crescente inclinazione verso nord-est, secondo la linea della massima pendenza. Il Comune di Portogruaro, nel Programma delle Opere Pubbliche 2016-18, che andrà in approvazione con il Bilancio di previsione 2016 nella prossima seduta del Consiglio comunale, prevede già quest'anno la realizzazione del complesso intervento: spesa di 1.970.000 euro derivanti da contributo statale. Il Comune di Portogruaro dal dicembre 2014 dispone di un progetto esecutivo di consolidamento elaborato da un gruppo di specialisti, su suo incarico. Per il progetto la sindaco Senatore è in continuità con quanto fatto dal suo predecessore.
C'è invece una netta discontinuità nell'attribuire alla Parrocchia la proprietà della torre campanaria, che, nella scheda 2016 del Comune, perde la qualifica di civica. Si spera che ciò non ostacoli l'intervento.
La situazione
La pendenza della torre comporta un fuori piombo, misurato dal ballatoio, di 110 cm ed aumenta di circa 2,5 mm l'anno. Dall'inizio del monitoraggio (2003), il campanile si è spostato in maniera permanente di 3 cm circa. A partire dal 2005, a cura dell'Amministrazione comunale, si sono eseguiti interventi di consolidamento sui paramenti murari inferiori con successive analisi approfondite in vista di un'elaborazione di progetto globale di messa in sicurezza, andando nel contempo alla ricerca degli ingenti fondi necessari presso la Regione ed il Governo nazionale. Stante la gravità della situazione, in prospettiva dei necessari interventi, nel 2011 il Comune di Portogruaro e Parrocchia di S. Andrea hanno firmato una convenzione.
La storia
Nel documento sottoscritto si richiamava una storia secolare di interventi (manutenzione ordinaria e straordinaria, rifacimento di parti anche consistenti della struttura, consolidamento e messa in sicurezza): “tutti realizzati a cura e spese del Comune di Portogruaro”, in particolare negli anni 1821 (sistemazione della cuspide), 1876 (sopraelevazione da 47,50 fino a 59 metri con rifacimento della guglia), 1937 (rinforzo delle strutture), 1963 (consolidamento generale). Sempre nel 1963 la Soprintendenza ai Monumenti di Venezia per la “torre civica campanaria” notificava al Comune, che l'aveva richiesta in quanto ente proprietario, la tutela prevista dalla legge per i beni di interesse storico ed artistico. La convenzione sottoscritta precisava che la torre veniva costantemente indicata negli atti del Comune di Portogruaro come bene demaniale di proprietà. Da ultimo nel 1997, nel procedere alla riclassificazione dei beni inseriti nel patrimonio dell’Ente, la Giunta rinnovava l'indicazione della proprietà comunale.
L'incertezza
La convenzione sottoscritta richiamava anche un fatto che sembrava mettere in discussione proprio la proprietà comunale della torre campanaria, che per il Comune continuava ad essere “civica”. Si riporta infatti che ai sensi della legge n. 22 del 20 maggio 1985 (riordino dei beni ecclesiastici), la Parrocchia, unilateralmente, aveva provveduto alla voltura catastale non solo della chiesa di S. Andrea, ma anche della torre campanaria: dalla ditta “Chiesa Parrocchiale di S. Andrea Apostolo” alla attuale “Parrocchia di S. Andrea Apostolo”. Non risulta che la Conservatoria dei Registri Immobiliari di Venezia abbia mai trascritto l'atto. La convenzione del 2011 tra Comune e Parrocchia venne elaborata proprio per superare eventuali difficoltà ad intervenire derivanti da questo fatto.
08.05.2016
Antonio Martin
IL POPOLO
Settimanale della Diocesi di Concordia - Pordenone
PORTOGRUARO, la Giunta comunale attribuisce unilateralmente
alla Parrocchia di Sant'Andrea la proprietà della Torre campanaria.
Dopo il Consiglio Comunale del 9 maggio scorso bisogna ritornare sulla controversa questione della proprietà della torre campanaria del Duomo. Il sindaco, Maria Teresa Senatore, e la sua Giunta la attribuiscono unilateralmente alla Parrocchia. (Hanno ignorato la ben nota lettera della Parrocchia che negava questo fatto e che proponeva un tavolo comune di approfondimento). Per la prima volta un sindaco e degli assessori hanno esposto affermazioni di questo tipo nella sala consiliare del Municipio.
COMUNE IN CONTROTENDENZA
La Giunta rompe così la continuità storica con le Amministrazioni precedenti, che hanno considerato la “torre civica campanaria” come proprietà del Comune: sicuramente nel Novecento, ma anche in precedenza. In particolare nel biennio 1962-1963 la proprietà comunale è stata più volte riaffermata: nella richiesta di un contributo al Ministero della P.I. per il suo consolidamento; nelle deliberazioni del Consiglio Comunale di accensione di un mutuo per il suo restauro e dei progetti conseguenti; nella richiesta del Comune alla Soprintendenza ai Monumenti di Venezia per l'apposizione del relativo vincolo di tutela. Tutte le deliberazioni consiliari di allora furono assunte all'unanimità (Centro, Sinistra e Destra) da consiglieri che o avevano già ricoperto la carica di sindaco in precedenza o che erano avvocati affermati o che erano protagonisti della politica locale a partire dalla Liberazione. Ci sono altri atti dell'Amministrazione comunale dell'ultimo mezzo secolo che confermano la proprietà comunale: come il collaudo dei lavori del 1966; come la riclassificazione dei beni inseriti nel patrimonio comunale del 1997. Non è un caso, inoltre, se fin dal Quattrocento, cioè da oltre cinque secoli, la torre campanaria, chiamata in alcuni momenti anche “torre maggiore”, costituisce l'elemento centrale dello stemma del Comune. La foto accanto riporta un bassorilievo del 1554, che si trova sulla spalletta del ponte sul Lemene presso i Mulini.
IN CONSIGLIO COMUNALE
Riportiamo alcuni passi salienti della seduta del Consiglio Comunale del 9 maggio. “Il campanile del Duomo è proprietà della Parrocchia di Sant'Andrea Apostolo. La sua messa in sicurezza è prevista a tutela della sicurezza pubblica come attività sinergica o sostitutiva del proprietario” ha affermato l'assessore al Bilancio, Bertilla Bravo, nella presentazione del Programma delle Opere Pubbliche per il triennio 2016-18. Il progetto esecutivo è quello ben conosciuto del 2014, commissionato ad un gruppo di esperti dalla Giunta Bertoncello; il costo dell'intervento di messa in sicurezza e consolidamento delle fondazioni ammonta a 1.970.000 euro da finanziarsi con contributi statali o regionali. Il sindaco, Maria Teresa Senatore, è intervenuta quasi al termine della discussione per ribadire l'attribuzione alla Parrocchia della proprietà, come conseguenza del nuovo Concordato del 1984: “Sulla base della legge 222 del 1985 e della vulturazione presentata al Catasto di Venezia dalla Diocesi nel 1987”. Le proprietà del vecchio ente chiesa parrocchiale passavano al nuovo con personalità giuridica denominato Parrocchia. La sindaco ha garantito alla Diocesi fattiva collaborazione.
I PARERI
Nella discussione, pur con accenti diversi, si sono registrate soltanto dichiarazioni di sostegno al progetto di messa in sicurezza (assessore Angelo Morsanuto, consiglieri Paolo Scarpa, Irina Drigo, Claudio Fagotto). Il capogruppo del Centrosinistra, Marco Terenzi, sulla proprietà della torre ha “chiesto quali siano gli elementi di novità intervenuti rispetto alla attestazioni precedenti ed alla convenzione sottoscritta nel 2011 da Comune e Parrocchia, che, ai fini della messa in sicurezza del manufatto, avevano preso atto dello “status quo”, ossia del riconoscimento della qualifica di bene monumentale alla torre, della sua iscrizione da decenni a patrimonio del Comune, così come risulta a tutt’oggi ed infine dell’iscrizione a catasto fra i beni ecclesiastici”. Ha chiesto inoltre che, dopo un’adeguata istruttoria, la questione venga portata in Consiglio Comunale, luogo deputato alla trattazione del tema.
22.05.2016
Antonio Martin
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