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27/11/2016 - Comune e Territorio

CAORLE: LA LETTERA "VIETATA" DI CASELLA ORA E' RESA PUBBLICA !

Postata su Facebook da Rosanna Conte, che intende rivolgersi al Prefetto

27 Novembre 2016 


CITTA’ DI CAORLE

 

COMUNICATO STAMPA

 

ROSANNA CONTE RENDE PUBBLICA LA LETTERA DI CASELLA

ANNUNCIANDO DI VOLER RIVOLGERSI AL PREFETTO

PER QUELLA CHE RITIENE UN ATTO

DI OMISSIONE VERSO IL CONSIGLIO COMUNALE

 

 

Anche se il Sindaco Luciano Striuli continua a rimanere totalmente in silenzio al riguardo, è diventata pubblica la lettera che l'amministratore della Caorle Investimenti Claudio Casella ha protocollato in comune lo scorso  14 novembre - giorno in cui era stato convocato il consiglio comunale per affrontare la questione del Villaggio delle Terme – per farla pervenire al Sindaco, agli Assessori e ai Consiglieri Comunali, i quali quest'ultimi, almeno quelli di minoranza, non l'hanno mai ancora ricevuta.

“Il peggio è – dice Rosanna Conte, consigliere della Lega Nord che, assieme al suo capogruppo Carlo Miollo, ha presentato in merito un'interrogazione facendo venir alla luce questo strano episodio – che ad oggi il Sindaco non ha ancora ritenuto né di farcela avere in via ufficiale né tantomeno ha ritenuto di spiegare i motivi per i quali tale documento non ci è stato mai recapitato e di cui lui non ha ritenuto di farne alcuna menzione”.

Ad inserire la lettera di Claudio Casella nella sua pagina fb è stata la stessa Conte la quale sottolinea che l'ha avuto in maniera anonima, e quindi non per vie ufficiali, ma ha inteso comunque renderla pubblica “in quanto – dice – è pur sempre un elemento utile di discussione rispetto ad un argomento che è stato il punto di maggior rilievo in campagna elettorale e che è divenuto ancor di più al centro dell'attenzione dopo i recenti articoli di stampa oltre che l'interrogazione presentata da parlamentari del Pd al Ministro dell'Interno. Da parte mia – aggiunge l'esponente della Lega Nord – continuo a ritenere l'atto di cui siamo stati oggetto come consiglieri comunali non solo irriguardoso ma soprattutto omissivo nei nostri confronti e spero che quanto prima si sappia a chi imputare le responsabilità di ciò, ovvero al Sindaco o al Segretario Comunale”.

Nella lettera Casella intende esplicitamente “mettersi a disposizione dei Signori in indirizzo al fine di poter rispondere una volta per tutte alle false e inesatte illazioni che sono state prodotte sin d'ora sulla stampa, per far sì che tutti i cittadini di Caorle, mediante i loro rappresentanti in Consiglio Comunale, soprattutto e in particolar modo quelli di minoranza, possano finalmente conoscere la verità sugli argomenti apparsi e trattati finora sulla stampa”.

“Beffa vuole – dice a sua volta Carlo Miollo – è che noi come minoranza, che pure avevamo presentato in merito un'interrogazione oltre che la richiesta di un consiglio comunale dedicato al progetto terme, non abbiamo saputo alcunchè, con la volontà evidentemente di tenerci nascosto tale documento, e a questo punto non vorremmo che lo stesso atteggiamento da parte di questa maggioranza non lo si abbia avuto sinora rispetto ad altri documenti o ad altre questioni”.

Nella sua lettera comunque Casella, precisando che “ha intrapreso le azioni legali atte a tutelare la propria persona e la Caorle Investimenti”, manifesta la sua disponibilità a riferire in merito agli argomenti sollevati dalla stampa e dall'interrogazione parlamentare, “ovvero – scrive – le cosiddette minacce di morte al Sindaco di Caorle, le possibili infiltrazioni mafiose nel progetto delle terme, i collegamenti a fantomatici sodalizi criminali e intimidazioni a cittadini di Caorle, ai fondi di provenienza illecita e a tutto quello riportato negli articoli di stampa”.

Casella conclude riaffermando la sua disponibilità “a poter riferire su ogni argomento riportato dalla stampa poiché ad oggi non risultiamo né io né la Caorle Investimenti essere sottoposti ad indagine di nessun procedimento penale che riguardi tali gravissimi fatti attribuiti al sottoscritto, in maniera del tutto indebita, pertanto, come previsto dalla legge, non sono tenuto al mantenimento di alcun riserbo sulla questione”.

“Personalmente – ribadisce Rosanna Conte – non ho certo interessi nei confronti di Casella in quanto tale, così come è evidente che la possibilità di farlo intervenire in consiglio comunale sarebbe stata una scelta del Sindaco e dei capigruppo, però sinceramente mi sento presa in giro dal comportamento del Sindaco e penso che questo atto di omissione che è stato compiuto da qualcuno di certo non potrà non avere conseguenze in quanto è mia intenzione, quanto meno, informare il Prefetto dell'accaduto, dopo di che si vedrà se e ci saranno atti conseguenti”.

 

Caorle, 26 novembre 2016

 

                                                                   Avv Rosanna Conte

 


 

DI SEGUITO LA LETTERA  DI CLAUDIO CASELLA 

 

CORLE INVESTIMENTI S.R.L

 

                                                                 AL COMUNE DI CAORLE

                                                                 c/a del Sig. Sindaco

                                                                 dei Sig.ri ASSESSORI

                                                                 dei Sig.ri  CONSIGLIERI

                                                                 COMUNALI

 

Oggetto: Progetto delle Terme di Caorle

 

Il sottoscritto CASELLA CLAUDIO in qualità di amministratore della Caorle Investimenti s.r.l., società proprietaria del progetto “Terme di Caorle”, a seguito degli articoli della stampa apparsi negli ultimi giorni sui quotidiani locali e su diversi Social network, articoli nei quali si continua a calunniare il sottoscritto e la società che rappresenta, nonché a gettare fango e dubbi allarmanti sul progetto delle terme, intende con la presente mettersi a totale disposizione dei Sig.ri in indirizzo in occasione del Consiglio Comunale che si terrà in data odierna, al fine di poter rispondere una volta per tutte alle false e inesatte illazioni che sono state prodotte sin d’ora sulla stampa, per far sì che tutti i cittadini di Caorle, mediante  i rappresentanti del Consiglio Comunale, soprattutto e in particolar modo quelli di minoranza (promotori dell’interpellanza sul Progetto Terme in cui si sono alimentati dubbi sull’intera questione), possano finalmente conoscere la verità sugli argomenti apparsi e trattati finora sulla stampa.

Contemporaneamente, il sottoscritto si mette a disposizione al fine di rispondere a tutti i quesiti posti nell’interrogazione parlamentare presentata al Sig. Ministro dell’Interno in data 2 novembre 2016, con la quale si sono sollevati ulteriori dubbi circa la condotta della Caorle Investimenti, nonché del sottoscritto in merito all’oggetto.

Si tiene a precisare che comunque,  per i fatti raccontati sia negli articoli in questione che nell’interrogazione parlamentare, il sottoscritto ha intrapreso azioni legali atte a tutelare  la propria persona e la Caorle Investimenti per tutti i reati ravvisabili nei confronti di coloro i quali si siano resi protagonisti, in prima persona e non, di quanto apparso sulla stampa e di quanto promosso presso il governo centrale.

Comunico che sono disposto a riferire in merito agli argomenti sollevati dai giornalisti e dai Sig.ri Onorevoli  della Repubblica, ovvero le cosiddette “minacce al Sindaco di Caorle”, le possibili “infiltrazioni mafiose” nel progetto delle terme, i collegamenti a fantomatici “sodalizi criminali” e “intimidazioni” ai cittadini di Caorle, ai fondi di “provenienza illecita”  e tutto quello contenuto negli articoli di stampa.

Per quanto riguarda invece l’argomento “tentativo di denigrare il Comandante dei Carabinieri di Caorle Maresciallo Lambiase  al fine di ostacolare le indagini in corso”, preciso che la denuncia presentata nei confronti di quest’ultimo è stata  depositata a mia firma nell’anno 2011 presso la Procura della Repubblica di Venezia, ben due anni prima dei fatti riportati dai giornali, pertanto risulta palese che nulla ha a che fare con tali circostanze, bensì i fatti riportati nel mio esposto sono inerenti a reati commessi dal Maresciallo Lambiase  ed altri contro la Pubblica Amministrazione nell’anno 2009, reati tra i quali peculato (furto all’interno della pubblica amministrazione), abuso d’ufficio ed inquinamento delle prove, tutti reati che prevedono secondo l’Ordinamento Militare la rimozione immediata dalla pubblica amministrazione  qualora accertati in maniera definitiva dalla Magistratura.

Mi rendo disponibile riferire su ogni argomento citato negli articoli di stampa perché ad oggi non risultiamo né io né la Caorle Investimenti essere sottoposti ad indagine in nessun procedimento penale che riguardi tali gravissimi fatti attribuiti al sottoscritto in maniera del tutto indebita pertanto, come  previsto dalla legge, non sono tenuto al mantenimento di alcun riserbo in merito alla questione.

Qualora il Sig. Sindaco, i Sig.ri Assessori e Consiglieri del Comune di Caorle, intendessero accogliere la mia disponibilità, narrata con la presente, mi terrò a disposizione  restando in attesa di una eventuale convocazione.

Distinti saluti.

 

Caorle, 14 novembre 2016

 

                                                                              Casella Claudio

 



 
ECCO_LA_LETTERA_MANDATA_AL_COMUNE_DA_CLAUDIO_CASELLA_.pdf

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