29 Novembre 2016
OSPEDALE DI PORTOGRUARO
PERSISTE IL GUASTO
AL SOFTWARE
Centro Sorveglianza Anticoagulati (C.S.A.)
Terapia calcolata senza computer e scritta a mano...
No spiegazioni al Paziente ,
e non si porgono scuse...
Ma che bel sanitario servizio!
Come è andata a finire l’Odissea del Signor Mario ? Come vi avevo promesso, eccovi l’aggiornamento di una vicenda che qualcuno definirebbe di “malasanità”, si rompe qualcosa in Ospedale, e cominciano i disservizi, e si mettono in vetrina tutti i limiti organizzativi e la poca attenzione verso l’utente finale, cioè il paziente, che spesso è un soggetto fragile, e che si vede trattato come numero, a volte nemmeno ricordato…
Andiamo a ripercorre brevemente la “puntata precedente” (clicca qui), eravamo rimasti che la madre 91enne del Signor Mario (nome di fantasia), dopo il prelievo domiciliare del sangue da parte degli operatori del Centro Sorveglianza Anticoagulati (C.S.A.), avvenuto la mattina di venerdì 25 novembre, nel pomeriggio presso lo Sportello Ritiro Referti dell’Ospedale di Portogruaro, l’amara sorpresa di vedersi consegnare un foglio “in bianco” cioè senza la prevista Terapia per il paziente (clicca qui), perché si era rotta la stampante, poi qualcun altro ha detto il computer, e infine pare si tratti del Software, ma a questo punto non sono più sicuro di nulla, di sicuro è che il Signor Mario non era stato avvisato !
Avvisare in questo caso non è questione di cortesia, ma prevenzione e tutela della salute di chi si ritrova a dover prendere una pastiglia senza sapere la dose giusta, quella necessaria alle sue specifiche condizioni, che vanno costantemente monitorare con periodicità di tre settimane, ma a volte possono essere due o quattro, oppure una, e la pastiglia da assume intera, tre quarti, mezza, o un quarto, dipende da come hanno trovato il sangue, dunque le variabili sono molteplici, ed è importante monitorare e seguire la cura prescritta, che in questo caso è andata a “farsi benedire”…
A sentire il Signor Mario, la superficialità e la mancanza di senso di responsabilità dimostrata dal Servizio Sanitario del C.S.A. dell’Ulss 10 dell’Ospedale di Portogruaro, lascia con l’amaro in bocca, è dovuto andare su è giù per il Laboratorio alla ricerca di qualcuno che gli dicesse cosa fare, tutti gentili, ma nessuna soluzione, e soprattutto nessun Medico, bensì l’orario fosse quello previsto, e alla fine, dopo avere tentato invano anche il il giorno seguente (sabato 26), il Signor Mario si è dovuto rassegnare, doveva lasciar passare anche la domenica, sperando che il lunedì fosse tutto risolto.
Purtroppo così non è stato, il Signor Mario nel frattempo si è improvvisato medico, e ha dato alla anziana madre la stessa dose di pastiglie del ciclo precedente, un “fai da te” obbligato, gli è andata bene, ma a mio avviso è stato un azzardo che si poteva benissimo evitare, avvisando per tempo, e spiegando le alternative, come andare dal proprio Medico di base…
Ieri il Signor Mario allo Sportello (clicca qui) non ha trovato più il Cartello “improvvisato” che diceva di rivolgersi al laboratorio per la terapia C.S.A. (clicca qui), ma evidentemente solo per questioni di “opportunità” interne, visto che lo hanno dirottato nel Laboratorio prelievi (clicca qui), dove dopo breve attesa, ha finalmente trovato un Medico, presumo fosse il Primario di quel Reparto, il quale gli ha chiesto se aveva il Foglio con la terapia del ciclo precedente, perché il Computer era ancora fuori uso, si spera che per domani si riesca a riparare il guasto, ma non era questione di Software, aveva timidamente chiesto il Signor Mario, ma il Medico/Dottore/ Primario, ha tagliato corto, si fa lo stesso, ha preso carta e penna, e ha praticamente replicato il ciclo precedente, il “valore” di non so cosa era tranquillizzante, facile la prescrizione, e vedendo la perplessità del Signor Mario, lo ha assicurato che tanto il computer riporta ciò che scrivono loro (?!), e gli ha consegnato il Documento con la Terapia per tre settimane scritta a mano... (clicca qui)
Questo è quello che mi ha raccontato il Signor Mario, che ora è un po’ più sollevato, sua madre sta bene nonostante tutto, ma l’amarezza rimasta è tanta, non si è sentito trattato con attenzione, tutti gentili ma lontani, freddi, questo è il “sistema”, ha percepito indifferenza, e quel Medico che gli ha compilato il foglio con la Terapia (improvvisata?), non si è sentito nemmeno in dovere di porgere le sue scuse, evidentemente non ne valeva la pena per quel “poveraccio” che aveva di fronte, farlo andare più volte in Ospedale, perchè loro sono stati incapaci di gestire una banale rottura di strumentazione tecnica, poco importa, ha avuto la sua cura, ora fuori dalle balle !!
Beh, sinceramente a sentire queste cose, ti cascano le balle, tanto per essere ripetitivo nella volgarità, la rassegnazione che ho visto e sentito nell’ascoltare il Signor Mario, è di quelle che lasciano il segno, in negativo, e ti chiedi perché mai è così difficile fare ben il proprio lavoro, se non si vuole regalare un sorriso, che in questi contesto vale oro, almeno si faccia il proprio dovere, con diligenza e competenza, rispettando i diritto dell’utente /paziente, che non è lì per comprarsi un vestito, ma bensì “acquistare” un po’ di salute se possibile, senza perdere la propria dignità di persona, diventando un semplice numero da statistica, che tanto male fa…
PS.
Per coloro che non lo sapessero, ricordo che tra i tanti “strombazzati” servizi on line dell’Ulss 10, non troviamo quello del ritiro telematico dei Referti del C.S.A. , se giustannete vi domandate il perché, presto detto, QUESTIONE DI SOFTWARE, tanto per cambiare, quello esistente non è compatibile con il sistema di rete attuale, ci fosse stato, forse l’Odissea del Signor Mario non sarebbe accaduta, forse…
Anche lunedì 28.11.2016, porta ingresso Ospedale chiusa... (clicca qui)
Ultima cosa, ho consigliato al Signor Mario, di fare un reclamo scritto… ma non a mano ! Per chi vuol capire…
G.B.
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