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28/12/2016 - Comunicati Stampa

LA CONTE PRESENTA UNA MOZIONE: NO CARTA IDENTITA' AI PROFUGHI

Caorle: La consigliera leghista della Lista civica Miollo, č inflessibile...

27 Dicembre 2016


COMUNICATO STAMPA

 

NO ALLA CARTA D'IDENTITA' AI PROFUGHI:

MOZIONE DI ROSANNA CONTE, CONSIGLIERE COMUNALE

DELLA LEGA NORD DI CAORLE

 

“ Invita il Sindaco e l’Amministrazione Comunale, nelle more di disposizioni ufficiali e chiarificatrici da parte dei competenti enti, a rigettare le domande per l’iscrizione all’anagrafe presentate da soggetti muniti del solo permesso di soggiorno per richiedenti asilo ovvero di documenti che non comprovino la sussistenza del requisito “soggettivo” di identificazione”: questo è quanto viene chiesto nella mozione presentata al Presidente del consiglio comunale e al Sindaco di Caorle da Rosanna Conte, Consigliere comunale della Lega Nord nel gruppo “ Lista Civica Miollo Sindaco”.

La mozione rientra nell'ambito di un'iniziativa più ampia della Lega Nord a livello veneto a sostegno del “no” di Maria Scardellato, Sindaco di Oderzo, a rilasciare la carta d'identità ai profughi, che ha ricevuto, peraltro, sin da subito l'adesione sia del Presidente della Regione Luca Zaia che del segretario veneto della Lega Toni Da Re.

Nelle premesse, la mozione della consigliera leghista di Caorle fa presente che “gli ultimi dati sulla immigrazione (Rapporto Fondazione ISMU) evidenziano un crescente flusso migratorio proveniente dai Paesi dall’Africa sub-sahariana verso l’Italia e che tale flusso è destinato ad incrementare, nel corso dei prossimi anni, anche in ragione del fatto che in quelle aree è previsto un boom demografico senza precedenti.”

E ancora: “Il Governo italiano, in questi ultimi anni, ha già impegnato importanti risorse economiche per questa questione, e che le Prefetture del Veneto, su indicazione del Ministero dell’Interno, stanno provvedendo ad emanare appositi bandi allo scopo di affidare, per lo più a cooperative del settore, la gestione di tutte le attività legate a tale flusso”.

“In queste ultime settimane, a fronte dell’aggravarsi della situazione, sono numerosi – si legge - i Comuni presso i quali migranti in attesa di ottenere lo status di rifugiato dalla competente Commissione Territoriale per il riconoscimento dello status di rifugiato e della protezione internazionale, richiedono l’iscrizione alla rispettiva anagrafe comunale”.

Si sottolinea quindi che “il rilascio della residenza, così come stabilito dalla vigente normativa, postula sempre una duplice ed indefettibile verifica da parte dell’Ufficiale d’anagrafe, ovvero l’accertamento dell’identità di chi presenta la domanda (presupposto soggettivo) nonché la maturazione del requisito della dimora abituale all’interno del territorio comunale (presupposto oggettivo). “

La mozione evidenzia che “Mentre sul presupposto “oggettivo” non paiono sussistere dubbi interpretativi, per quanto attiene il presupposto “soggettivo”, esso non pare trovare alcuna deroga in disposizioni speciali per i richiedenti asilo,............ Il permesso di soggiorno per richiesta di asilo e/o la ricevuta attestante la presentazione della richiesta di protezione internazionale sono documenti che, pur muniti di fotografia dell’interessato rilasciati dalla competente Questura, non offrono comunque alcuna certezza circa la effettiva ed inequivocabile identificazione del soggetto richiedente ritrattato nella medesima fotografia, allorché le generalità riportate sono frutto delle sole dichiarazioni rese dell’interessato al momento della registrazione nel sistema di accoglienza e che quindi le medesime generalità non sono verificate da alcuna Autorità pubblica, proprio in ragione del fatto che manca qualsiasi voglia prova certa circa la effettiva identità dell’intestatario ”.

“E' una vicenda – dice Rosanna Conte - che sta determinando estrema incertezza e preoccupazione sia tra i numerosi Sindaci del Veneto, lasciati, di fatto, dal Ministero dell’Interno a gestire questa complessa situazione, sia tra i cittadini, in particolar modo tra coloro che vivono in prossimità degli hub dove vengono accolti i migranti. “

Riprendendo quanto proposto da Luca Zaia, “si faccia – dice la Conte - un documento alternativo per i richiedenti asilo dato che al momento siamo in un limbo nel quale delle persone delle quali non sappiamo nulla chiedono un riconoscimento e allora completiamo questa analisi e capiamo se hanno titolo. I profughi veri  hanno le porte aperte, ma quelli che sono scappati dalla morte e dalla fame, non quelli che arrivano con lo smartphone in perfetta forma fisica».

 

Caorle, 28 dicembre 2016

 

                                                                    Rosanna Conte

 


 
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