26 Giugno 2017
Caro amico ti scrivo, e più forte ti scriverò...
Anche Roberto Zanin, consigliere comunale e Segretario locale del PD, è caduto nella trappola di Facebook, dove se non si sta attenti, si sta un attimo a scrivere cose di cui poi ci si deve scusare, e ha fatto uno scivolone sul "rifiuto non riciclato", il cui destinatario, la sindaco Maria Teresa Senatore, non ha gradito e ha presentato un Esposto, e a quel punto ecco la Lettera di spiegazione e di scuse di Zanin (clicca qui), che però non ha per niente convinto la Senatore (clicca qui), che bontà sua, le ha accettate lo stesso...
Su Facebook qualcun ha detto che ci sono gli estremi per una cacciata di Zanin dal Consiglio comunale, dopo queste gravi offese al Sindaco di Portogruaro, ma io non credo minimamente che ci siano gli estremi per farlo, che abbia fatto un accostamento di cattivo gusto non ci piove, ma niente di più... semmai da allontanare dal Consiglio sono altre persone, che hanno detto cose non vere nelle Adunanze consiliari, e non siedono nei banchi della Minoranza...
Trovo più grave quando la Sindaco Senatore ha fatto scena muta a domanda diretta della Consigliera Alida Manzato sul Segretario comunale, se lavorava anche a Portobuffolè, come poi è emerso, e la Senatore ha ammesso che ne era ha conoscenza, ma ha lasciato che si votasse in Consiglio sulla sua conferma su basi sbagliate, ecco, queste sono le cose dove davvero si può discutere un "allontanamento"... e lasciamo che ai rifiuti riciclabili e non, ci pensi l'ASVO, a ognuno il suo mestiere, l'importante è fare la raccolta differenziata...
G.B.
Alla Sig.ra Sindaca Maria Teresa Senatore
Al Sig. Prefetto di Venezia
Al Procuratore della Repubblica di Pordenone
Alla Consigliera per la Pari Opportunità della
Città Metropolitana di Venezia
Al Ministro degli Interni
Al Ministro per le Pari Opportunità
Al Comando Carabinieri di Portogruaro
e p.c. agli Assessori Comunali
e p.c. ai Consiglieri Comunali.
Oggetto: esposto nei confronti del sottoscritto in data 20 giugno 2017.
Riscontro di avere ricevuto in data odierna il Suo esposto riguardante un mio commento, in data 18/19 giugno u.s. sul profilo Facebook del Sig. Sandro Supino.
Desidero innanzitutto chiarire che il suddetto commento non attiene e non voleva attenersi in alcun modo alla Sua sfera “personale”. Se le mie parole, per la loro formulazione, possono essere state diversamente interpretate, mi spiace sinceramente e mi scuso.
Il mio commento va però contestualizzato a quanto rappresentato su Facebook e va collegato alle considerazioni espresse dall’autore del post, inerenti le problematiche riguardanti il decoro dei luoghi ed il rispetto per l’ambiente, in particolare alle scelte dell’Amministrazione relativamente alla viabilità del Centro Storico.
Il mio è stato un commento troppo immediato e non sufficientemente spiegato, ma sicuramente non rivolto alla sua persona. La scelta di parole – che potevano essere fraintese - con cui mi sono espresso si riferiva esclusivamente all'attività politica amministrativa: volevo metter in risalto come da un lato, giustamente, si richiamano ad una maggiore attenzione i cittadini rispetto alla cura del decoro, ma, dall’altro, altrettanta attenzione non si è posta nelle scelte legate alle modifiche della viabilità nel Centro Storico, che hanno aumentato i livelli di inquinamento. La scelta – politica – da Lei portata avanti sulla viabilità, risulta in tal senso “non riciclabile”, non modificabile, che non può essere riutilizzata. Il mio era, pertanto, un giudizio politico, una critica politica unicamente collegata ad una attività che, per l’ambiente e il decoro del Centro Storico e dei suoi beni architettonici, a mio modesto parere, risulta dannosa.
Questo è il vero senso di ciò che in maniera non riflessiva ho scritto su Facebook nel “post” oggetto dell’esposto. Ripeto non volevo in alcun modo dare un giudizio sulla Sua persona, né tantomeno essere in qualsiasi modo offensivo.
Certamente la sinteticità del post e la non esplicitazione delle motivazioni, che stavano alla base del mio giudizio politico espresso, possono aver determinato l’equivoco sul senso reale del commento e di questo nuovamente mi scuso.
Le porgo distinti saluti.
Portogruaro 20 giugno 2017 Roberto Zanin
Città di Portogruaro
Città Metropolitana di Venezia
Al Sig. Zanin Roberto
Via Fornace 74
Pradipozzo di Portogruaro
Al Signor Prefetto di Venezia
Al Procuratore della Repubblica di
Pordenone
Alla Consigliera per la Pari Opportunità
della Città Metropolitana di Venezia
Al Ministro degli Interni
Al Ministro per le pari Opportunità
Al Comando Carabinieri di Portogruaro
Loro Sedi
e, p.c. Ai Sigg. Assessori Comunali
Ai Consiglieri Comunali
Sede
Egregio signor Roberto Zanin,
leggo la Sua nota in oggetto nella quale intende chiarire la Sua posizione e dare una spiegazione al Suo commento, sostenendo che io avrei frainteso le Sue parole, riferite non alla mia persona ma "esclusivamente all'attività politica amministrativa" e in particolare alle scelte sulla viabilità.
Mi spiace constatare che non ci capiamo: se le Sue parole erano rivolte a me come Sindaco e alla mia Amministrazione, la questione, secondo me, diviene anche più grave, in quanto l'offesa, - rifiuto non riciclabile - a questo punto, non è rivolta solo alla mia persona e alla carica che rivesto ma anche a tutta l'Amministrazione e la cosa non mi pare di poco conto.
lo ritengo, invece, che le Sue parole siano state offensive in sé e non in quanto io le ho intese come tali e inoltre non sono affatto convinta che la Sua frase non fosse rivolta alla sottoscritta come persona.
Proprio perché ho contestualizzato il Suo commento nell' ambito di quanto rappresentato sul post di Facebook, considero fuor d'opera quanto Ella ha scritto perché la manifestazione del dissenso rispetto alle scelte che l'Amministrazione ha fatto sulla viabilità mal si collega al tema del Suo commento; il fatto, poi, che secondo lei, "altrettanta attenzione non si è posta nelle scelte legate alle modifiche della viabilità nel Centro Storico" e che tali scelte "hanno aumentato i livelli di inquinamento ", mi pare solo una Sua opinione, non supportata da dati oggettivi.
Mi consenta di dire che le parole hanno un peso, per cui è bene essere sempre molto attenti a quello che si scrive e a quello che si dice perché non bisogna dimenticare che l'essenza della comunicazione non sta solo in ciò che il nostro interlocutore recepisce, ma anche - e soprattutto – nelle parole che si scelgono per rappresentare il nostro pensiero, non potendo, poi, ragionevolmente ritenere la reazione ad esse sia sempre frutto dell'altrui fraintendimento.
Quanto alla critica politica, che Ella invoca a Sua discolpa, attribuendo la mia reazione a mio fraintendimento e non all'oggettiva offensività del Suo commento, va detto che essa è esempio ed esercizio di democrazia e in tal senso è utile a tutti, ma per essere veramente tale, non ha bisogno di scadere nell'offesa, ma ha bisogno di argomenti costruttivi e io, nelle parole del Suo commento, non leggo alcun contributo in tal senso.
Prendo, infine, atto Ella si scusa per l'offesa arrecata e, dal momento che mi ritengo una persona comprensiva, accetto le scuse anche se sommessamente mi permetto di invitarLa a una maggior riflessione sul senso e sul conseguente uso delle parole.
Distinti saluti.
Il Sindaco
Maria Teresa Senatore
|