23 Dicembre 2017 (A fondo pagina trovate il video dell'intera Conferenza stampa...)
GRUPPO CONSILIARE
“CENTROSINISTRA PIU’ AVANTI INSIEME”
CONSIGLIO COMUNALE DI PORTOGRUARO VE
OSSERVAZIONI
AL PROGRAMMA OPERE PUBBLICHE 2018-2020
Premessa
Il Gruppo Consiliare di “Centrosinistra Più Avanti Insieme” ha preso visione del Programma delle OOPP 2018_2020 ed intende, a riguardo, produrre specifiche osservazioni così come le norme inerenti consentono.
Il presente documento contiene un’introduzione generale di accompagnamento delle specifiche osservazioni che vengono formulate in forma tabellare, in corrispondenza delle opere pubbliche previste interessate, corredate da puntuali note descrittive.
· PERSISTE LA MANCANZA DI VISIONE STRATEGICA
Il Programma delle Opere Pubbliche non contiene di fatto alcuna novità o progetto innovativo. La gran parte dei progetti ripropongono opere od interventi già previsti a partire dal 2015 mentre altri sono il frutto di idee e progettualità che da anni fanno parte di attenzione delle Amministrazioni.
Lo stesso programma è carente di una visione programmatoria che faccia emergere le linee strategiche dell’Amministrazione che intende perseguire attraverso la spesa in c/investimento.
Del resto, come abbiamo avuto modo già di argomentare, manca il collegamento e la consequenzialità nei diversi documenti di programmazione di cui il Comune deve dotarsi.
A proposito evidenziamo come Il DUP – documento programmatorio approvato il 14.11.2017 che dovrebbe descrivere gli obiettivi generali e gli indirizzi della programmazione attuativa dell'Ente e indicare linee e modalità di sviluppo, fa solo richiamo, per le opere pubbliche, alla delibera di adozione dello schema. Nel DUP non vengono evidenziati alcuni grandi interventi che, pur non rientrando nella diretta competenza dell'Ente, rappresentano comunque obiettivi strategici per la Comunità e quindi dovrebbero essere monitorati e verificati nello stato delle relazioni istituzionali, nella progettazione e nella concreta attuazione da parte degli Enti competenti. Ci riferiamo, ad esempio, alla viabilità di accesso alla Città da Viale Pordenone o alla riorganizzazione dei Poli scolastici o alle opere della Città metropolitana, inserite nel bando periferie, quali la riqualificazione stazione RFI di Portogruaro, solo per citarne alcuni.
Una questione, poi, che sembra abbandonata è quella legata al futuro del PIP di Noiari, dell’Interporto e dell’Autoparco, strutture strategiche che sono state oggetto di attenzione e di investimento da parte delle precedenti Amministrazioni che hanno portato al loro completamento funzionale. Ora l’Amministrazione, insieme agli “stakeholders” dovrebbe mettere in campo, insieme agli altri soggetti istituzionali interessati, nuove azioni ed idee progettuali tese ad attualizzarne la valenza strategica per la crescita socio-economica del territorio in un contesto che resta dinamico e che presenta, al tempo stesso, minacce ed opportunità.
Infine notiamo come manchi l’allineamento e la coerenza con altri riferimenti programmatori (es: Ipavo - Ipa). Devono inoltre essere ripresi progetti quali il Progetto integrato dell'antica via fluviale del Lemene, le piste ciclabili Portovecchio – Summaga e le Piste ciclabili di Lugugnana e Via Villanova, piste ciclabili di connessione tra costa ed entroterra, opere che a parere degli scriventi risultano essere importanti per la valorizzazione ambientale e culturale del territorio portogruarese e più in generale del Veneto Orientale.
· UN PIANO OOPP DI DIFFICILE “LETTURA”
Nello schema di programma opere pubbliche, sul quale entro 60 giorni dalla pubblicazione ( 17.12.2017) è possibile fare osservazioni, non si riesce ad individuare il piano delle priorità a cui sottende l'insieme delle opere. L'ordine di priorità ed i criteri che dovrebbero essere tenuti in considerazione – come definiti dalla legge - di fatto non emergono né dall'elenco, né dalla deliberazione che approva il programma opere. Le priorità indicate per l'anno 2018 sono di fatto dei numeri, non supportati da considerazioni tecnica-valutativa; non vengono indicate le modalità di finanziamento. Siamo a conoscenza delle modalità di finanziamento delle opere dopo aver fatto un accesso agli atti, in qualità di Consiglieri Comunali. Nel fornire tale documento, che riteniamo fondamentale per fare delle osservazioni circostanziate al programma opere, l’Amministrazione ha sottolineato come il documento non sia obbligatorio per legge, non sia un documento ufficiale e sia suscettibile di modifiche fino all'approvazione del Bilancio previsione. Il Bilancio è stato approvato dalla Giunta il 04/12/2017 prima della scadenza della presentazione delle osservazioni e quindi senza alcuna intenzione di esaminare seriamente e tener conto delle osservazioni stesse.
Nel Bilancio di previsione il programma opere subisce infatti delle modifiche, senza corrispondere di conseguenza ai termini di pubblicazione che consentono ai consiglieri ed ai cittadini di presentare per tempo delle osservazioni/proposte.
Le stesse schede illustrative di ogni opera, necessarie per conoscere obiettivi, finalità, tempi, modalità degli interventi previsti, che le precedenti Amministrazioni fornivano ai Consiglieri Comunali, non fanno parte del programma opere. Le schede, seppure richieste, non sono state fornite neppure come documento preparatorio. E' evidente che la legge indica i documenti di base, ma non vieta la possibilità di mettere a conoscenza il Consiglio Comunale di tutti gli aspetti che riguardano il programma opere. Sta all'Amministrazione scegliere in che modo vuole coinvolgere consiglieri comunali ed i cittadini. Indubbiamente il programma opere così come presentato è di difficile lettura e interpretazione.
· SI ABBANDONANO GLI INVESTIMENTI INFRASTRUTTURALI
Il programma opere pubbliche 2018 – 2020 nei fatti abbandona le iniziative di carattere infrastrutturale. Non contiene di fatto alcuna novità o progetto innovativo. La gran parte dei progetti sono una riproposizione di progetti già esistenti dal 2015, altri sono il frutto di idee e progettualità che da anni fanno parte dell'attività amministrativa dell'Ente. Il numero totale delle opere su cui l'Amministrazione Comunale intende investire si è sensibilmente ridotto.
Il Piano non prevede alcun intervento nel settore ambiente.
Pur consapevoli che gli impegni annuali devono misurarsi con le reali risorse esistenti, il mantenimento nel programma triennale di opere aventi già dei progetti preliminari, di opere per le quali sono in essere convenzioni o sono stati assunti impegni precisi, di opere approvate con altre deliberazioni o interventi in corso di avvio, risulta importante per poter avere un quadro d'insieme e per far cogliere l’orientamento strategico dell’Amministrazione ai Consiglieri Comunali ed ai cittadini e la continuità amministrativa.
· OPERE PUBBLICHE CHE “VANNO E VENGONO”
Annotiamo invece come alcune opere, su cui l'Amministrazione Comunale si era impegnata pubblicamente, senza alcuna motivazione sono ora di fatto “scomparse” dal programma opere. Altre invece, per le quali i cittadini hanno espresso notevoli critiche e dissensi, vengono riproposte.
E' il caso del tempio crematorio che, seppur bloccato dalla prevista regolamentazione regionale, viene comunque riproposto per il 2020. Viene così prefigurata, senza alcuna base certa, quella che sarà la programmazione e regolamentazione regionale, tenuto conto che con la legge del collegato alla finanziaria 2017 la Regione Veneto ha bloccato l’autorizzazione alla realizzazione di impianti crematori fino al 31/12/2018, prevedendo una deroga al blocco della realizzazione di Tempi crematori solo in caso di progetti già appaltati. Accanto alla norma ostativa della Regione, a parere degli scriventi, non esiste alcuna priorità, non esiste alcuna esigenza primaria. Ciò nonostante l'opera viene caparbiamente e – a questo punto - immotivatamente reinserita.
Amministrare, a nostro parere, significa non tanto insistere su intuizioni estemporanee, ma avere la capacità di ascoltare, raccogliere, adeguare e rendere attuabili idee progettuali che siano rispondenti ad istanze più generali e condivise.
· IL PROJET FINANCING PER LA RISTRUTTURAZIONE E LA GESTIONE DELLA PISCINA COMUNALE
L'unica opera che viene presentata come una “novità”, ma che invece è solo una diversa risposta progettuale e gestionale, è rappresentata “interventi di ristrutturazione e manutenzione straordinaria con revisione degli impianti della piscina comunale”.
Per tale opera è stata indicata dalla Giunta, ben prima dell'inserimento dell'intervento nel programma opere, l'apporto per intero di capitale privato. Gli interventi verranno quindi realizzati in project financing, e la gestione della piscina verrà concessa per 30 anni.
Una tipologia di appalto considerata, in un recente passato, assolutamente negativa dalle forze che compongono l'attuale maggioranza. L'attuazione degli interventi viene prevista nel secondo trimestre del 2018 ed il termine nel 2019.
La stessa Giunta, nella propria delibera, afferma che i costi di intervento dovranno essere ricalibrati, che alcuni aspetti verranno definiti successivamente, che lo studio di fattibilità dovrà essere integrato. Quanto costerà realmente l'opera alla collettività non è ancora chiaro, così come la verifica su eventuali ricadute o effetti negativi sulle tariffe, sulle modalità gestionali, sugli interventi straordinari ed ordinari, ecc., tutte questioni sulle quali era necessario dispiegare una riflessione ed un dibattito per l’esame delle diverse alternative possibili, valutarne i costi ed i benefici, ma soprattutto per evitare criticità nella gestione futura di un impianto sportivo e ricreativo complesso e di largo utilizzo nella comunità e nel comprensorio.
Nonostante le prescrizioni attestate in delibera, nonostante il Consiglio non si sia ancora espresso, la Giunta comunque ha deciso. Questo il coinvolgimento e l'informazione con cui opera la Giunta. Altro che correttezza istituzionale; la maggioranza agisce come se tali realizzazioni debbano ricondursi alla competenza esclusivamente tecnica, e non implichino, invece, valutazione di carattere amministrativo se non di indirizzo politico.
· PIANO OOPP: UN DOCUMENTO PARZIALE, CARENTE SUL PIANO INFORMATIVO E CHE NON FACILITA UNA VISIONE DI INSIEME
Altre opere - già deliberate- non vengono neppure elencate a titolo informativo nel programma triennale. Pensiamo al “Palazzetto” multifunzionale di Pradipozzo, un intervento che non corrisponde ad una priorità collegata al luogo ed alle esigenze espresse nel contesto in cui vengono collocate, dove la preannunciata destinazione alla pratica sportiva del pattinaggio, con trasferimento dall’area urbanisticamente più adeguata, appare non solo una forzatura ed uno spreco di risorse, ma anche una scelta non corrispondente dal punto di vista tecnico alle esigenze sportive previste originariamente che facevano prefigurare un immobile vocato al pattinaggio.
Pensiamo anche alla rotonda di San Giovanni, un'opera discussa, approvata, modificata, che richiede ingenti finanziamenti pubblici, ma che non compare nel programma triennale generale delle opere, neppure in termini riassuntivi separati o in un elenco illustrativo nel corpo della delibera.
L'inserimento può anche non essere obbligatorio, ma un cittadino che vede il programma opere deve essere messo nelle condizioni ottimali di capire e di conoscere. Andrebbe favorita, insomma, quella trasparenza tanto auspicata, ma poco praticata da questa maggioranza.
· LE PRINCIPALI OSSERVAZIONI
Nel programma 2018/2020 non si rinviene alcun intervento da parte della Città Metropolitana in favore del Polo scolastico Portogruarese, nonostante esista un progetto di razionalizzazione, dei Poli scolastici di Portogruaro, con l’identificazione di un polo umanistico e di un Polo scientifico, progetto che pare completamente abbandonato da questa Amministrazione.
Pare che siano oltre 14 i milioni di euro destinata dalla Città Metropolitana agli Istituti scolastici del territorio metropolitano.
Così come non si rinviene alcun intervento sulla viabilità (oltre 5 milioni) di cui beneficeranno ancora una volta i Comuni nel territorio metropolitano.
Il Piano pluriennale non investe nella promozione alle attività produttive. A parte alcuni modesti interventi previsti sul PIP (opere di urbanizzazione e parcheggi) non si nota la dovuta attenzione alle infrastrutture, con particolare riguardo finalizzate alle attività economiche.
A distanza di anni dal completamento del PIP di Noiari e dal consolidamento di altre aree (come quella del EAST Park), sarebbe opportuno e necessario un pensiero strategico sull’area per attualizzare le potenzialità sul piano dei servizi integrati in favore delle imprese.
Indubbiamente le potenzialità di intermodalità garantite dall’interporto possono essere giocate utilmente in termini di attrazione. Così come risulta necessario riprendere una politica atta ad implementare gli insediamenti produttivi ed industriali nelle aree succiate.
Pur non investendo direttamente la competenza realizzativa del Comune, l’Amministrazione deve riassumere un ruolo attivo con gli Enti di competenza in materia di viabilità, con riguardo – in particolare – alle opere complementari e di mitigazione correlate alla realizzazione della terza corsia dell’A4, nel tratto S. Donà di Piave – svincolo di Alvisopoli. La viabilità di accesso alla Città da viale Pordenone e la viabilità complementare che interessa il rione di S.Nicolò, con l’utilizzo delle controstrade della tangenziale per adibirle a piste ciclabili collegate alle rimanenti ciclovie del territorio, pensando ad una continuità di percorsi, risultano essere delle priorità per le quali questa Amministrazione non ha adeguatamente investito in pensiero, in iniziativa istituzionale ed in risorse.
Infine nessuna attenzione dell’Amministrazione sul POLO SPORTIVO di San Nicolò sul quale il Gruppo di “Centrosinistra Più Avanti Insieme” ha inteso riportare l’attenzione dell’Istituzione e nella Comunità per il suo completamento dopo l’incertezza ed i dubbi generati, immotivatamente, su questo tema, dall’Amministrazione. Si completi il Polo Sportivo di S. Nicolò attraverso l’entrata diretta da via S. Martino, l’esproprio dell’area appropriata per la realizzazione delle tribune, la realizzazione delle tribune, la perimetrazione per canalizzare l’eccesso dell’afflusso dell’acqua piovana ed un’adeguata area parcheggi.
Devono inoltre essere ripresi progetti previsti a livello di IPA quali il Progetto integrato dell'antica via fluviale del Lemene, le piste ciclabili Portovecchio – Summaga , di Lugugnana e Via Villanova, le piste ciclabili di connessione tra costa ed entroterra (tratto Portogruaro - Fossalta di P., tratto Portogruaro - Lugugnana, tratto Portogruaro – Summaga) opere che a parere degli scriventi risultano essere importanti per la valorizzazione ambientale e culturale del territorio portogruarese e più in generale del Veneto Orientale.
Prioritariamente, in aggiunta alle previsioni della normativa, per trasparenza e con la finalità di dare unicità di visione, SI CHIEDE che vengano formalmente indicate, anche con elenco a parte, nel nuovo programma opere 2018/2020 tutte le opere in corso, per le quali non sono stati ancora avviati i lavori, quelle inserite per la prima volta o integrate nell'importo con la modifica al programma opere pubbliche 2017/2019, con delibera del C.C. n. 68 del 26.9. 2017 e precedenti.
Di seguito l’ALLEGATO 1 che contiene in forma tabellare le specifiche osservazioni in corrispondenza delle opere pubbliche interessate, corredate da puntuali note esplicative. (clicca qui)
Portogruaro, 15 dicembre 2017
I Consiglieri Comunali del Gruppo Consiliare
“CENTRO SINISTRA PIU' AVANTI INSIEME”
Marco TERENZI
Irina DRIGO
Roberto ZANIN
Vittoria PIZZOLITTO
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