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25/03/2018 - Primo piano e Cronaca

SPACCIO DROGA E AGGRESSIONE: QUALE VERITA' SUI MIGRANTI ?

Tra accuse confuse e smentite, FDI presenta Esposto ai Carabinieri...

25 Marzo 2018


A PORTOGRUARO MIGRANTI - BRIGANTI ?

 

Notizie imprecise e confuse nei media riguardanti lo spaccio di droga…

 

Circolo Fratelli d’Italia  denuncia aggressione..

 

E c’è pure chi si “diverte” a fotografarli

e postarli sui Social, ma si può ?

 

 

Sui giornali locali è apparsa la notizia di un Blitz in grande stile nel centro Migranti a Portogruaro (clicca 1 e 2), con l’arresto di un ospite Nigeriano per spaccio di Cocaina, poi si scopre che nessuno  dei Migranti del CSA (Centro Accoglienza Straordinaria) di Via Leonardo Da Vinci è coinvolto, nessuna traccia di droga, e la piccola dose venduta era di Marijuana, certo un fatto grave, ma non imputabile ai migranti gestiti dalla CSSA  (Cooperativa  Sociale Servizi Associati), che giustamente emette un Comunicato stampa per riportare i fatti su un binario corretto (clicca qui), e sgombrare il campo dagli equivoci…

Poi abbiamo il Circolo locale di Fratelli d’Italia che denuncia una aggressione di un loro militante, ma non è chiaro il contesto, il motivo del contendere sarebbe dovuto a delle  FOTO, a detta di FDI alla vetrina della loro Sede (clicca 1 e 2), a detta dei Migranti a loro, e non è chiara nemmeno la nazionalità, “sembra nigeriana”, viene detto nel Comunicato stampa di denuncia (clicca qui) a cui è seguito un Esposto ai Carabinieri, ha fatto sapere il  Coordinatore FDI Michele Lipani.

Ora, che la droga sia un problema sociale, non c’è dubbio, ma che sia da addebitare ai Migranti portogruaresi è tutto da dimostrare, che ci sia un problema di accoglienza  e integrazione, lo sappiamo tutti, come sappiamo che ci sono episodi di intolleranza che vanno ben oltre il lecito, come la “moda” di fotografarli senza autorizzazione e postarli sui Social,  dove i commenti più teneri sono “SCIMMIE” (clicca qui), pertanto non mi stupisce che si possano generare situazioni poco piacevoli e di attrito tra le parti… se poi ci mettiamo di mezzo la politica e una ideologia  poco inclusiva, il gioco è fatto.

Concludo con un invito a tutti di restare sui fatti certi e provati, senza generare pericolosi equivoci che poi generano situazioni incontrollabili e non favoriscono quella condizione di conoscenza che è strumento indispensabile  per una corretta integrazione e allontanamento di “venti razzisti”,  mai del tutto scomparsi,  presto avremo un nuovo Governo (forse), la questione Migranti è nel Programma della Coalizione del Centrodestra che ha vinto, attendiamo  fiduciosi una soluzione, non una “epurazione”.

 

 

PS.

E pensare che proprio ieri si è tenuto in Municipio un importante Convegno sull'Immigrazione nel Portogruarese (clicca qui), di cui vi parlerò e documenterò più avanti...

 

 

G.B.


CSSA

Cooperativa Sociale Servzi Associati

 

COMUNICATO STAMPA

 

Nel merito di quanto esposto in alcuni articoli di stampa pubblicati ieri la cui lettura porta ad una interpretazione totalmente fuorviante dei fatti relativi all’arresto e rilascio di un cittadino nigeriano per spaccio di cocaina e ad una successiva perquisizione avvenuta nel CAS di via Leonardo da Vinci, si precisa quanto segue:

1- Tra i richiedenti protezione internazionale ospiti della struttura di Via Leonardo da Vinci a Portogruaro non vi è alcun cittadino nigeriano, di qualsiasi età, le cui iniziali del nome sono A.A.

2- Così è anche per gli ospiti delle altre strutture di accoglienza straordinaria presenti nel territorio.

3- Nessun richiedente è mai stato arrestato per motivi collegati allo spaccio di stupefacenti o per altri motivi.

4- La perquisizione in via Leonardo da Vinci è stata disposta dal PM a seguito di altri fatti relativi alla vendita e acquisto di piccole dosi di marijuana da parte di cittadini stranieri, non africani, e giovani italiani che avrebbero citato genericamente i nomi di due richiedenti protezione internazionale da molti mesi non più in regime di assistenza e nemmeno presenti nel territorio.

5- I richiedenti protezione internazionale presenti negli alloggi di via Leonardo da Vinci al momento della perquisizione, svolta senza alcun preavviso, hanno collaborato positivamente con le forze dell’ordine. I controlli sono stati molto minuziosi e, come risulta nel verbale rilasciato dai Carabinieri, non è stato trovato assolutamente nulla di riconducibile allo spaccio di stupefacenti.

6- Gli operatori dei Centri di Assistenza Straordinaria di Portogruaro sono in costante rapporto con le forze di Polizia locali per garantire il massimo rispetto della legalità e contrastare qualsiasi tentativo di coinvolgimento dei richiedenti protezione internazionale ospitati in attività illegali, compreso il consumo e lo spaccio di stupefacenti, una piaga sociale diffusa soprattutto tra i giovani senza distinzione di nazionalità e provenienza.

 

Spinea, 23.03.2018

 

                                                                    Il Direttore Generale

                                                                       Demis Loretelli

 


Fratelli d'Italia

Circolo di Portogruaro

  

COMUNICATO STAMPA

Dobbiamo purtroppo registrare l’ennesimo atto violento commesso da extracomunitari. Ieri sera, verso le 18, due personaggi - sembra di nazionalità nigeriana - davanti la sede elettorale di Fratelli d’Italia in via Manin a Portogruaro hanno aggredito il portogruarese Giancarlo Amone mentre ne fotografava la vetrina dopo averla riallestita. L'intento era quello di sottrargli lo smartphone che a loro parere era stato usato per fotografarli.

Di fronte alla minaccia di chiamare i Carabinieri, gli aggressori prima hanno risposto sfidando Amone, poi, a chiamata effettuata, hanno optato per una rapida fuga lanciando accuse e minacce. Prima di dileguarsi uno dei due ha effettuato una telefonata in lingua straniera nominando la parola ‘marijuana’ come ha riferito la moglie di Amone che ha assistito alla scena.

Il Circolo di Fratelli d’Italia esprime piena solidarietà e vicinanza al proprio iscritto per l'accaduto.

Denunciamo con forza la dissennata politica delle “porte aperte” perpetrata dai governi che dal 2011 ad oggi aprono falle sempre maggiori nelle già dissestate finanze dello stato. Anni di non governo dell’immigrazione da parte degli esecutivi di sinistra che hanno concordato con l’Europa che il nostro valore aggiunto come nazione non è più il “Made in Italy”, i prodotti agroalimentari, le industrie, la nostra storia, l’arte, ma è l’ ‘accoglienza indiscriminata dei clandestini’ senza un progetto di inserimento o di visione strategica.

Così il nostro Bel Paese si ritrova con centinaia di migliaia di persone che, nella maggioranza dei casi, non hanno nulla da fare e diventano così manovalanza a buon mercato per il crimine. Il tutto con buona pace e, soprattutto, bilanci stratosferici di varie cooperative, alcune poi indagate anche per truffa e qualcun’altra che dichiara fallimento senza aver fornito i servizi dopo aver intascato i denari che lo Stato cieco elargisce (ndr).

E tutto questo mentre ci sono famiglie di Italiani che faticano a condurre una vita dignitosa, lavoratori in mezzo ad una strada, politiche di natalità inesistenti, assistenza ai bisognosi ridotta al lumicino e tagli a Sanità e ai servizi alla popolazione.

Questa situazione ormai è insostenibile! I cittadini sono stufi di subire tutto ciò! Gli Italiani sono da sempre campioni di solidarietà e altruismo, lo hanno dimostrato nella loro Storia, ma così non va.

Il problema non sono i Sindaci che si vedono costretti dalle leggi ora vigenti ad accettare passivamente tutto questo. La prima mossa dovrà essere quella di cambiare l’attuale normativa sull’immigrazione in Parlamento ripristinando il reato di immigrazione clandestina senza alcuna possibilità di ricorso da parte di chi è giudicato, in tempi brevi, non accoglibile.

Chiediamo che l’Italia si comporti come gli altri Paesi Europei, accettando solo chi ha il diritto di essere accolto, respingendo chi non ne ha diritto e rimpatrando chi, pur ricevendo accoglienza, cibo e denaro, è riconosciuto colpevole di reati.

Nulla da eccepire di contro verso chi è regolare in Italia, lavora, è inserito nel nostro contesto socio economico, seppur con le difficoltà comprensibili che ciò comporta, paga le tasse e contribuisce ai servizi resi alla popolazione.

 

Portogruaro, 23 marzo 2018

 

                                                                              Il Presidente

                                                                            Michele Lipani

 


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