Speciale Comunali 2014 Annone Veneto Cinto Caomaggiore Concordia Sagittaria Fossalta di Portogruaro Gruaro Teglio Veneto

Articoli


16/11/2018 - Ambiente

STORICA SCOPERTA A PADOVA: PFAS INTERFERISCONO CON GLI ORMONI

Queste sostanze chimiche nelle falde acquifere di Vicenza, Padova, Verona...

NOTA Ecco una notizia che ho ricevuto (clicca qui) che interessa tutti, e a suo tempo in Regione Veneto era stata presentata una Mozione (clicca qui) che chiedeva un CENSIMENTO di tutti gli scarichi contenenti i composti perfluorurati (PFAS) nei corpi idrici (è stato fatto?), queste sostanze inquinano l'acqua con effetti disastrosi ora accertati... G.B.

 


 

I PFAS INTERFERISCONO CON GLI ORMONI,

STORICA SCOPERTA A PADOVA

L’importante rivista mondiale di settore, il Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism, pubblica i risultati di una indagine condotta su oltre duecento giovani: scoperto il meccanismo inibitorio dei PFAS sul testosterone.

Gli studiosi, coordinati dal professor Carlo Foresta: “Abbiamo dimostrato che i PFAS si legano al recettore per il testosterone, riducendone di oltre il 40% l’attività”

Scoperto il meccanismo attraverso il quale i Pfas interferiscono con l’attività ormonale.

E’ questo il risultato dello studio condotto dal gruppo di ricerca dell’unità operativa complessa di Andrologia e Medicina della Riproduzione dell’Azienda Ospedale dell’Università di Padova, coordinata dal professor Carlo Foresta in collaborazione con il dottor Andrea Di Nisio del Dipartimento di Medicina dell’Università di Padova. Ad affermare l’autorevolezza di questi risultati è la recente pubblicazione nel “Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism”, importante rivista mondiale di endocrinologia clinica sperimentale, una vera e propria bibbia per i professionisti del settore.

Recenti studi hanno riportato conseguenze sulla salute pubblica a diversi livelli nelle popolazioni esposte a elevate dosi dei PFAS.

L’organismo li scambia per ormoni interferendo con l’azione delle ghiandole endocrine, causando malattie a breve e a lungo termine. Queste sostanze possono alterare l’equilibrio ormonale che è fondamentale per la crescita e lo sviluppo del feto e del bambino: le persone più esposte hanno un maggior rischio di patologie riproduttive (infertilità, abortività, endometriosi ecc), di disturbi comportamentali nell’infanzia e forse anche di diabete e di alcuni tipi di cancro (testicolo, rene, prostata). Molte di queste patologie associate all’inquinamento da PFAS si sviluppano in organi sensibili agli ormoni testicolari, ed in particolare al testosterone.

“Sulla base di questa osservazione – spiega il professor Carlo Foresta - abbiamo dimostrato in sistemi cellulari in vitro che i PFAS si legano al recettore per il testosterone, riducendo di oltre il 40% l’attività indotta da questo ormone. Nel maschio il testosterone è fondamentale per lo sviluppo uro-genitale. Non solo, l’elevata presenza di PFAS all’interno della circolazione fetale in donne in gravidanza residenti in zone inquinate potrebbe determinare anomalie nel corretto sviluppo”.

A questo scopo, i ricercatori hanno valutato lo sviluppo e la funzione testicolare in 212 giovani di età compresa tra 18 e 20 anni esposti all’inquinamento da PFAS.

“Confrontando i risultati con quelli ottenuti in un analogo gruppo di controllo di giovani non esposti a questo inquinamento -  continua Foresta - è emerso che negli esposti la distanza ano-genitale, determinata dalla stimolazione del testosterone in fase fetale, era significativamente inferiore ai controlli. Questi risultati suggeriscono un’interferenza in fase embrionale sullo sviluppo del sistema riproduttivo e i PFAS, così come altri interferenti endocrini non considerati in questo studio, possono essere coinvolti. Nei soggetti esposti, anche il volume testicolare risulta essere ridotto, così come la lunghezza dell’asta del pene. Infine, abbiamo osservato una concomitante riduzione del potenziale di fertilità, sebbene entro i limiti di normalità, che potrebbe essere un fattore di rischio di infertilità”.

 

(Ufficio stampa Velvet Media / press@velvetmedia.it)


PFAS, LA SCHEDA I composti perfluorurati (PFAS) sono sostanze chimiche di sintesi che vengono utilizzate per rendere resistenti ai grassi e all’acqua tessuti, carta, rivestimenti per contenitori di alimenti, ma anche per la produzione di pellicole fotografiche, schiume antincendio, detergenti per la casa; possono essere presenti in pitture e vernici, farmaci e presidi medici. I PFAS sono ritenuti contaminanti emergenti dell’ecosistema data la loro elevata resistenza termica e chimica, che ne impedisce qualsiasi forma di eliminazione favorendone l’accumulo negli organismi. In alcune regioni del mondo (Mid-Ohio valley negli USA, Dordrecht in Olanda, e Shandong in Cina) ed in particolare in alcune zone della Regione Veneto è stato rilevato un importante inquinamento da PFAS nel territorio, soprattutto nelle falde acquifere delle Province di Vicenza, Padova e Verona.

 

 


 


CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO

DECIMA LEGISLATURA

 

MOZIONE N. 152

 

LA GIUNTA REGIONALE INTERVENGA AFFINCHÉ SIANO IDENTIFICATI

TUTTI GLI SCARICHI NEI CORPI IDRICI CONTENENTI PFAS

 

presentata il 10 giugno 2016 dai Consiglieri Guarda, Azzalin, Baldin, Bartelle, Bassi, Berti, Brusco, Conte, Dalla Libera, Ferrari, Fracasso, Moretti, Negro, Pigozzo, Ruzzante, Salemi, Scarabel, Sinigaglia, Zottis e Zanoni

 

Il Consiglio Regionale del Veneto

 

PREMESSO che l’inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) di una parte del territorio veneto riguarda sia le acque di falda che le acque superficiali;

 

TENUTO CONTO CHE:

- il 21 marzo 2016 la Regione del Veneto, a seguito delle indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), ha chiesto al mondo agricolo di provvedere: all’analisi delle acque dei pozzi privati usati per l’irrigazione e l’abbeveramento degli animali; all’adeguamento dei pozzi in caso di contaminazione superiore ai previsti livelli di performance, a pena della loro chiusura;

- il 6 aprile 2016 l’ISS ha inviato una nota alla Regione del Veneto in merito all’applicazione dei limiti di performance anche agli scarichi nei corpi idrici, che riporta quanto segue: “(...) l’obiettivo per le sostanze perfluoroalchiliche dovrà essere quello della virtuale assenza in tutte le emissioni e scarichi nei corpi idrici. Nella consapevolezza dei limiti tecnologici esistenti, si raccomanda pertanto di adottare le migliori tecnologie, idonee a mantenere i valori più bassi possibili in scarico per le sostanze in oggetto, rispettando, in via provvisoria, i seguenti valori limite di performance tecnologico (...)”;

- l’11 maggio 2016 il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha inviato una nota alla Regione del Veneto, confermando l’applicazione dei limiti di performance per gli scarichi di acque reflue;

tutto ciò premesso,

impegna la Giunta regionale a censire tutti gli scarichi nei corpi idrici contenenti sostanze perfluoroalchiliche al fine di contenere le concentrazioni di PFAS entro i succitati limiti di performance

 

 



 
PFAS_INTERFERISCONO_CON_GLI_ORMONI_SCOPERTA_A_PADOVA_.pdf

PFAS_INTERFERISCONO_CON_GLI_ORMONI_SCOPERTA_A_PADOVA_.pdf (72 KB)

MOZIONE_REGIONALE_INDIVIDUAZIONE_PFAS_NEGLI_SCARICHI_IDRICI_.pdf

MOZIONE_REGIONALE_INDIVIDUAZIONE_PFAS_NEGLI_SCARICHI_IDRICI_.pdf (95 KB)


successivoprecedente

© 2024 Gianfranco Battiston
Portogruaro

Realizzato da equo.biz