IL PRESIDENTE CONFCOMMERCIO MANRICO PEDRINA
AUSPICA UN RITORNO DEL TRIBUNALE NEL VENETO ORIENTALE !
MA SI E' SCORDATO DELLE BATTAGLIE FATTE A SUO TEMPO,
UN RISULTATO FORTEMENTE VOLUTO DA TUTTI... VERSO PORDENONE.
IN PRIMIS COMUNE DI PORTOGRUARO
E CAMERA DEGLI AVVOCATI !!
E NESSUNO DICE NIENTE...
Premesso che qui nessuno vuole offendere o sminuire l’importante figura del Presidente di ASCOM / Confcommercio di Portogruaro-Bibione-Caorle, una delle più importanti Associazioni di Categoria del territorio, ma quando si fanno delle dichiarazioni tramite Comunicato stampa (clicca qui) e queste contengono dei messaggi che si prestano ad interpretazioni sbagliate e fuorvianti, non si può far finta di niente, e l’argomento fa affrontato a viso aperto, senza timore alcuno, come in questo caso di un auspicato ritorno del Tribunale nel Veneto Orientale, il che vorrebbe dire a San Dona! (clicca qui)
Io non so se questa è una posizione personale del presidente Manrico Pedrina o di ASCOM, di certo so che non è prevista nessuna modifica di riforma della geografia giudiziaria che contempli Portogruaro, e affermare che “Paradossalmente Portogruaro rappresenta un caso più unico che raro, in quanto storicamente e geograficamente parte della regione veneto, ma ora sottoposto alla giurisdizione del tribunale di Pordenone e della corte di appello di Trieste”, dandogli una veste fortemente negativa, vuol dire non conoscere la storia e le battaglie che il Comune di Portogruaro con sindaco Antonio Bertoncello e la Camera Avvocati Portogruaro a presidenza Alvise Cecchinato, hanno a suo tempo fatto mettendo in atto tutte quelle azioni politico/amministrative necessarie per cercare in un primo tempo di mantenere la Sede distaccata del Tribunale di Venezia a Portogruaro, sfumata la quale, in seconda battuta, ottenere di andare a far parte dei territori di competenza del Tribunale di Pordenone, cosa non facile e nemmeno scontata, che tanti sforzi ha richiesto e che alla fine è stata salutata come un grande vittoria delle Istituzioni locali in sinergia con le varie Associazioni, come “dai monti al mare” (Movimento per la provincia Pordenone Portogruaro) che con Gianluca Falcomer, attuale sindaco di Cinto Caomaggiore, scrisse una lunga e articolata Lettera aperta a Cecchinato sul “Tavolo Giustizia” (clicca qui), e in fase d’opera di aggregazione al Tribunale di Pordenone ebbe modo di dichiarare: “Tale soluzione rappresenta un sicuro vantaggio per l'utenza portogruarese che si ritroverebbe un tribunale ordinario con piene competenze nelle vicinanze rispetto ad una sezione del tribunale di Venezia limitata non solo nelle risorse, ma soprattutto nella competenze, obbligando utenti professionali e cittadini a recarsi nella città lagunare… che lascerebbe in una situazione di disagio e di svantaggio i portogruaresi rispetto alla soluzione pordenonese: semplice e pratica.” ! (clicca qui)
Anche l’allora presidente Cecchinato salutò con soddisfazione il passaggio del Tribunale a Pordenone (clicca qui), soluzione difesa di forza a Venezia scontrandosi contro chi non ne voleva sapere di questa “innovazione”, rifacendosi ad una ideologia veneta conservativa, e qui mi riallaccio ancora a Falcomer che disse: “Una cosa è certa: Roma sembra molto meno miope dei rappresentati locali. In questo caso. Appare ovvio per il Ministero della Giustizia che la vicinanza geografica del Portogruarese con Pordenone rappresenta un dato di fatto su cui basare l'ordinamento amministrativo della Repubblica, diversamente dai rappresentanti locali legati a logiche di spartizione e di sopravvivenza della loro posizione politica in netto contrasto con le esigenze della popolazione”.
Mi sembra ovvio che alla luce di quanto sopra, le dichiarazioni del presidente Pedrina non tengano per niente conto degli eventi passati, e di conseguenza nemmeno in considerazione il risultato allora ottenuto e di riflesso neppure coloro che si sono adoperati in questo, credo che Pedrina sia stato molto frettoloso e abbia preso un forte abbaglio, o come si dice un granchio, ci potrei fare pure dell’ironia visto che su Facebook ha postato dopo la scritta CONFCOMMERCIO INFORMA (?!) una faccina sorridente che fa l’occhiolino (clicca qui), ma evito, vista la serietà dell’argomento, e mi meraviglio che nessuno di coloro sopra nominati sia intervenuto sull’argomento, vuoi per convenienza, vuoi per amicizia, vuoi per “quieto vivere” o altro ancora, poco importa, il tipo di condizionamento passa in secondo piano, la cosa grave è avere lasciato passare nei media locali (*) un messaggio che possiamo considerare sbagliato e disinformativo, così si disorienta e illude il cittadino, il Comune di Portogruaro e la Camera Avvocati Portogruaro dovrebbero intervenire e chiarire la loro posizione sull’argomento, visto anche i risultati e buoni rapporti collaborativi con il Tribunale di Pordenone con cui recentemente si è firmato un Accordo per l’istituzione e gestione sperimentale telematica dello Sportello per l’Amministrazione di sostegno (clicca qui), adesso che la macchina è oliata e funziona si vuole forse rottamarla? Che senso ha…
PS.
Sotto trovate i link di tutti gli Articoli in archivio che raccontano e testimoniano l’applicazione delle Legge Severino sulla nuova geografia giudiziaria che ha soppresso 220 Sedi distaccate di Tribunale, tra cui Portogruaro, una sorta di utile cronostoria per sapere come è stata vissuta e affrontata nel portogruarese, una visione e lettura che consiglio…
Se qualcuno volesse replicare a quanto sopra esposto e documentato, sono a completa disposizione…
G.B.
CONFCOMMERCIO
Portogruaro-Bibione-Caorle
COMUNICATO STAMPA del 18.06.2019
Apprendiamo dalla stampa degli ultimi giorni di un possibile ritorno di un Tribunale nel Veneto Orientale - dichiara Il Presidente di Confcommercio Portogruaro-Bibione-Caorle Manrico Pedrina. Il nostro territorio è orfano di una giustizia di prossimità, vicina anche fisicamente a cittadini ed imprese.
Paradossalmente Portogruaro rappresenta un caso più unico che raro, in quanto storicamente e geograficamente parte della regione veneto, ma ora sottoposto alla giurisdizione del tribunale di Pordenone e della corte di appello di Trieste.
Quest’area, dal peso specifico non indifferente, ha un ricco tessuto socio-connettivo fatto di imprese del mondo commercio, turismo, servizi e di un bacino demografico importante contornato da due importanti località balneari che generano milioni di presenze ogni anno: Caorle e Bibione.
Lasciarlo sguarnito crea sicuramente un grosso impasse; l’auspicio è che i nostri rappresentanti proseguano su questa strada e perseguano questo obiettivo per garantire prossimità all’intero territorio, quindi vicinanza delle Istituzioni e di conseguenza maggior celerità nei tempi giudiziari.
Non ne facciamo una questione campanilistica, ma tutto il Veneto Orientale necessiterebbe di questo presidio.
Fonte: Confcommercio Portogruaro-Bibione-Caorle
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