31-10-2007
Questi sono giorni in cui si va per i cimiteri, triste pellegrinaggio a trovare chi ci ha lasciato, ma il cui ricordo è ancora vivo. Ormai da alcuni anni vado io a mettere i fiori e pulire le lapidi dei miei familiari, prima lo faceva mia madre, ma ora con il passare degli anni e gli acciacchi dell'età, ha dovuto rinunciare.
Mi sorprende sempre vedere tutta quella gente intenta a pulire e mettere fiori, mi chiedo se lo fanno per stare meglio loro, per fare bella figura con i parenti o davvero perchè pensano faccia piacere al defunto. Strane domande le mie, come strana è l'atmosfera che si respira in un cimitero, molte le fotografie di persone che riconosco sulle lapidi, alcune mi sorprendono, non sapevo che erano morte.
Già, la morte, molti hanno paura solo a nominarla, ma è una cosa naturale, tutti uguali, almeno in questo, senza distinzione di ceto, non ci sono raccomandazioni o denaro che tenga. Però vedo che fino all'ultimo, chi rimane le distinzioni le fa, ci sono tombe sontuose e tombe misere e ci sono parole davanti ai nomi che faccio fatica a comprenderne il senso, dottore, avvocato, architetto, generale...ma a chi importa più dove sono. Non certo a loro, è soltanto debolezza terrena.
Quando vado in cimitero da solo, non guardo solo i miei cari, ma faccio una vera e propria esplorazione, do un saluto a tutti quelli che ho conosciuto, anche solo di vista, e i ricordi affiorano, belli e meno belli, ti domandi che senso ha darsi tanto da fare per poi finire qui, magari dimenticati e quello per cui hai lottato è lontano, molto lontano, la vita continua e tu non ci sei più.
Gianfranco Battiston
01 Novembre 2008
Sotto trovate il cartoncino distribuito dalla Associazione San Vincenzo De' Paoli
di Portogruaro, all'ingresso del Cimitero , contenente la Preghiera dei Vincenziani,
che vi invito a leggere. G.B.
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