NOTA
Il DUP (Documento Unico di Programmazione 2021-2023 > clicca qui), è stato pubblicato dal Comune di Portogruaro poche ore prima del Consiglio comunale insieme al Verbale di Giunta (clicca qui) e al Programmma triennale dei Lavori pubblici (clicca qui)... G.B.
In Consiglio Comunale del 26.11.2020
INTERVENTO (*) CONSIGLIERA MARIA TERESA RET
Dopo quasi due mesi dalle elezioni
mancano azioni e risorse.
Tra gli arretrati quattro temi
su cui INTERVENIRE
con la massima urgenza:
Violenza di genere
Occupazione femminile
Servizi all’infanzia
Didattica a distanza
Le donne sono le persone che maggiormente sopportano il peso di questa pandemia, di questa situazione: sovraccarico di funzioni di cura, pochi servizi, cura dei figli, dei familiari anziani o non autosufficienti, escalation di violenze, perdita del lavoro.
A tal proposito, vista anche la coincidenza di questo Consiglio Comunale nel mese di novembre, tradizionalmente legato al tema, vista la ricorrenza della giornata mondiale contro la violenza di genere, chiedo cosa intenda fare l’amministrazione, quali misure metterà in campo, quali investimenti nel prossimo bilancio, quali priorità programmatiche, quale tipo di coinvolgimento dell’opposizione e dei corpi intermedi, come si intenderà costruire la commissione po, sicura che la sua azione sarà guidata dal claim della campagna elettorale: prima l’ascolto e parlano i fatti.
Le scelte sono sempre politiche, dipende da quale si decide essere la priorità, per me e per noi sono le persone, onestamente non ho capito quale sia quella di questa amministrazione, dato che a quasi 60 gg dall’insediamento ancora non abbiamo nemmeno il programma di mandato (DUP).
Voglio riportare qui alla vostra attenzione quattro temi, di cui credo sia urgente ricominciare a parlare e che credo debbano riguadagnare la dovuta priorità nell’agenda politica, in termini di azioni e risorse.
VIOLENZA DI GENERE E CASI DI VIOLENZA ASSISTITA nel nostro territorio: ho consultato gli ultimi dati del centro di ascolto e sono numeri che parlano da soli e sui quali non è possibile chiudere gli occhi: il 55% delle donne prese in carico hanno figli minori, il 54% delle situazioni di violenza è agita dal partner, il 33% dallex partner. Chiedo: quali le risorse che l’amministrazione intende destinare al centro di ascolto? quali le attività di sensibilizzazione? Sono ancora previsti percorsi formazione e aggiornamento per operatori? Percorsi formazione per le scuole, quando sarà possibile?
OCCUPAZIONE FEMMINILE: il tasso di occupazione delle donne cala quasi del doppio rispetto agli uomini, secondo l’ultimo rapporto Censis. Circa due settimane fa l’assessore regionale al lavoro con delega alle pari opportunità, Elena Donazzan, ha presentato uno dei bandi “Il Veneto delle donne”, pacchetto a favore dell’occupazione femminile rivisto dopo l’emergenza covid, con particolare attenzione alle fasce di popolazione a più alto rischio di esclusione dal mercato del lavoro: le donne. In merito a questo cosa intende fare l’amministrazione? La questione dell’inserimento e del reinserimento delle donne nel mondo del lavoro non è un’emergenza che si esaurisce a breve: rimarrà per anni e richiede interventi strutturati e partecipati. Gli esempi cui ispirarsi, anche vicini, sono tanti: siamo disponibili a condividerli.
I SERVIZI PER L'INFANZIA E L'ADOLESCENZA:
- il tema dell’asilo nido, che a mio avviso dovrebbe essere gratuito, è un tema molto serio che va discusso in commissione prima che sui giornali. Rispetto alla recente dichiarazione del sindaco sulla stampa chiedo: qual è il progetto, quale rapporto e accordi si intendono prendere con il vicino comune di Concordia Sagittaria, con il quale abbiamo una convenzione in essere? Quale piano finanziario, almeno ipotizzato per il progetto di cui ha parlato il sindaco del nuovo asilo nido? Visto che il sindaco ha già parlato di un possibile spazio, su quali basi anche educative e didattiche si sceglie uno spazio piuttosto che un altro?
DIDATTICA A DISTANZA. Sempre la stessa assessora regionale Donazzan ha sollevato il tema della difficoltà di numerose famiglie venete, 62 mila studenti senza pc a casa. Tema che investe anche il nostro territorio. Numerose famiglie non hanno strumenti e accesso domestico a internet. Cosa può e intende fare l’ente locale per venire incontro a famiglie e scuole del territorio?
Maria Teresa Ret
Consigliera comunale
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