CON LA CRISI DI GOVERNO...
RENZI, L'EX ROTTAMATORE
HA ROTTAMATO SE STESSO !
DA IRRESPONSABILE
QUESTO COMPORTAMENTO
SBAGLIATO SEGUIRLO...
FUORI TEMPO E DAL TEMPO
ITALIA VIVA = ITALIA MORTA
Di solito non commento la Politica nazionale, se non in rari casi, e questo è uno di quelli, in quanto ci tocca particolarmente da vicino tutti e si può dire in tempo reale, la Crisi di Governo voluta e provocata da Matteo Renzi, che vede a Portogruaro una sua deputata e grande sostenitrice nella figura di Sara Moretto che ben conosciamo per essere stata anche Consigliere comunale e militante nel Circolo locale del Partito Democratico. La stessa oggi ha pubblicato su facebook (clicca qui) la sua visione e opinione su quanto sta avvenendo a Roma in questo momento, mentre l’Italia si trova ancora in piena Emergenza sanitaria a causa dell’epidemia da Covid-19 con tutti i suoi lutti e in grande difficoltà economica e di sopravvivenza di intere Categorie di imprese e lavoratori, costretti all’inattività, con ripercussioni gravi nelle Famiglie e l’affacciarsi di nuovi poveri come mai si era visto prima, ebbene, a fronte di tutto ciò, la Moretto crede che Italia Viva, o meglio Renzi, sia criticato solo per una questione di “tempi sbagliati” !
Questo comprensibile tentativo dell’onorevole Moretto di giustificare e farci comprendere le motivazioni delle loro scelte politiche, mi ha fatto intervenire nel suo profilo con un post telegrafico ma chiaro su come la penso io e non solo io: “Io invece non comprendo, e sono tra coloro che giudicano irresponsabile e personalistica questa decisione di avviare una Crisi di Governo... sui tempi sbagliati, siete poi ripetitivi, in quanto siete nati come Gruppo Italia Viva con TEMPI SBAGLIATI, aspettando che il PD fosse al Governo e fossero nominati 2 ministri "renziani" per fare la scissione...”
Non sto qui ora a farvi la storia politica di Renzi, ma dopo aver portato il PD a consensi mai ottenuti prima, ha perso il senso della misura, e nel proporre/imporre un Referendum (04.12.2016) per modificare parte della Costituzione italiana, aveva detto che si sarebbe fatto da parte se avesse perso, abbandonando la politica, ma così non è stato, si è solo dimesso, poi rieletto nuovamente a Segretario del Partito democratico, ha aspettato che il PD tornasse al Governo grazie al “suicidio politico” di Matteo Salvini, e che venissero nominati ministri due “renziani”, per annunciare la sua scissione dal partito e la nascita di “Italia Viva” con un tempismo perfetto, insomma si è fatto gli “affari suoi”, tanto che il premier Conte rimase sorpreso dai tempi scelti (clicca qui), da qui la mia etichetta provocatoria di “traditore” alla bruto o giuda, fate voi.
Ecco non vado oltre, ho solo voluto esprimere a caldo il mio pensiero di cittadino, analisi più profonde e accurate le lascio fare ai professionisti e agli esperti di politica, ribadendo che secondo me Renzi ha sbagliato, e qualche problemino di identità personale non gli manchi, si crede un superman, ma i suoi risultati e il suo operato dicono che non lo è affatto, di super ha solo il suo ego, anche qualcuno dei suoi se ne sta accorgendo, e qualche pezzo pare stia già perdendo (clicca 1 e 2), di certo, e ne sono convintissimo, l’ex rottamatore, questa volta ha rottamato se stesso! Amen.
PS.
Sorvolo sulla condanna per Fatture false inflitta ai genitori di Renzi, ma per giustificarli dire che in realtà hanno voluto colpire lui, mi pare sia una offesa alle Istituzioni e agli uomini delle Forze dell’Ordine…
G.B.
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15.01.2021 - Post di Sara Moretto, deputata portogruarese di Italia Viva
"Vivo queste ore con consapevolezza e senso di responsabilità verso le sfide che il Paese deve affrontare: il superamento dell’emergenza sanitaria, in primis attraverso un serio piano vaccinale, e la ripresa economica e sociale verso il rilancio di un’Italia alla quale si presenta il conto delle mancate riforme di settori strategici.
È stato un anno difficile vissuto in un Parlamento esautorato delle proprie funzioni. Come ho più volte dichiarato in Aula, la necessità di decisioni rapide ha giustificato l’adozione di un metodo legislativo inedito, basato su Dpcm e decreti in extremis analizzati sistematicamente in un solo ramo del Parlamento. Ho lavorato sodo pur in queste condizioni, seriamente e in maniera costruttiva.
Dopo ripetuti decreti fatti per introdurre sussidi e misure emergenziali, ora si tratta di mettere in campo la visione per i prossimi 10 anni. Il governo e il Parlamento devono scegliere con chiarezza come trasformare l’opportunità di fondi europei quali il #RecoveryFund e il #Mes in investimenti duraturi ed efficaci.
Non può essere un ennesimo percorso democratico azzoppato a farlo, serve un cambio di passo. E serve proprio ora, in un momento certamente delicato ma altrettanto decisivo.
Spiego così, a chi critica la tempistica di questa #crisi di governo, che la gravità del momento non deve indurre immobilismo ma al contrario coraggio e accelerazione.
Respingo, anche personalmente, generalizzate accuse di irresponsabilità e mancanza di serietà. Non leggo contestazioni nel merito, ma nei tempi. Quale sarebbe il tempo giusto per una discussione democratica, franca e trasparente sulle decisioni da assumere per il rilancio del Paese? A pandemia finita, vaccinazioni in corso e licenziamenti fatti?
Io non ci sto.
Noi abbiamo chiesto questo confronto, poi lo abbiamo preteso. Senza ricevere alcuna risposta.
L’azione governativa va rilanciata ora. Con responsabilità, coraggio e visione. Va fatto attraverso il dialogo politico e gli strumenti offerti dalla Costituzione. Se il primo diventa difficile perché prende il sopravvento un modus operandi che comprime tempi e relazioni, il secondo non può essere letto come lesa maestà.
Non è il momento di una superficiale contrapposizione tra buoni e cattivi, la responsabilità non si certifica con il tenere tutto com’è.
Questi sono giorni che credo debbano essere usati da tutti per riflessioni e autentico confronto. Non ci sono veti o strade chiuse, soprattutto quelle del cambio di passo verso un futuro di investimenti, crescita e innovazione.
Questa pandemia, come tutte le emergenze, ci pone davanti ad un bivio: la comoda mediocrità o uno scatto in avanti verso il futuro. Io scelgo la seconda via."
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