Gruppo consiliare
“Civici e Democratici”
Comunicato Stampa del 31.01.2021
Un Bilancio rivolto al passato,
senza novità, concretezza e progettualità
Venerdì 29 gennaio sono stati portati all’attenzione del consiglio il Documento Unico di Programmazione e il Bilancio pluriennale. Il Gruppo Civici e Democratici non ha approvato il documento perché non viene tracciata alcuna novità e definito alcun progetto innovativo per la città e il suo futuro. Il gruppo ha fatto diverse proposte e richiesto numerose informazioni alla maggioranza, ma molti restano i punti interrogativi.
“Il Bilancio che ci è stato presentato non guarda ai grandi temi del territorio e al ruolo di Portogruaro nel Veneto Orientale. Non c’è riferimento alla possibilità ed opportunità che vengono offerte dal Recovery Plan.
Non ci sono progetti chiari e definiti nei tempi e nelle modalità di attuazione. La stessa maggioranza ritiene questo bilancio un documento da rifare e completare.
Da sempre nel corso dei primi mesi di mandato, un’Amministrazione, insieme alla sua maggioranza pone le basi ed avvia le prime realizzazioni per avviare il suo progetto politico-amministrativo. A Portogruaro così non è stato. 100 giorni sono trascorsi senza alcuna novità. Nessun progetto di intervento sui grandi temi della città e del nostro territorio: viabilità, ambiente, salvaguardia idraulica, completamento opere.
Il Bilancio poteva essere un’occasione importante che la maggioranza ha sprecato per riproporre slogan elettorali.
Durante il consiglio più volte è stata ribadita l’unità della maggioranza, ma i documenti presentati sono tutti rivolti al passato. Le promesse di cambiamento del Sindaco Favero non si sono ancora viste. L’unità quindi pare solo formale, ritrovata dopo la rottura avvenuta a dicembre solo perché non si affrontano i problemi e non si fanno scelte.
Questo blocco, però, penalizza la città, i cittadini le imprese.
Purtroppo anche questa volta, ancora una volta come in passato, sul Bilancio, sulle opere, sui progetti per la città non c’è stato nessun coinvolgimento dei cittadini e dei soggetti che vivono nella comunità.
PRESSIONE FISCALE: IMU e TARI
Un’Amministrazione, specie in questo momento storico, avrebbe dovuto fare di più per rendere più eque le tariffe e alleggerire la pressione fiscale in rapporto alle attuali esigenze. Come gruppo abbiamo proposto di utilizzare il recupero dell’evasione fiscale per ridurre l’aliquota IRPEF per tutti i cittadini, e la chiusura ella convezione del GAS per avere una riduzione sulle tariffe del 10% per tutte le famiglie. Purtroppo registriamo, invece, che le entrate per abitante in riferimento ai tributi sono passate da 590,49 € a 633 € per quanto riguarda i tributi, mentre per quanto riguarda le entrate extra tributarie sono passate da 114,44 € a 121,11 €.
IRPEF, IMU e canoni rimangono invariati, ma le contribuzioni per abitanti sono aumentate.
Sono mancate ancora una volta misure di fiscalità di vantaggio (su addizionale IRPEF e IMU in particolare) in favore di famiglie ed imprese commerciali, in particolare del centro storico. La TARI è invece aumentata del 6%. Su questo abbiamo sollecitato l’Amministrazione a riverificare l’incidenza della tassa sui cittadini.
OPERE PUBBLICHE
Il piano delle opere pubbliche è un elenco di interventi estemporanei, scollegati e senza investimenti importanti. Nel programma 2021-2023 delle 29 opere pubbliche solo 4 sono da realizzare nel 2021 e, peraltro, con un livello di progettazione iniziale. In termini di numeri l’intero piano triennale ha investimenti per poco più di 29 milioni di euro, ai quali se si escludono i 21 milioni finanziati da privati per l’Interporto, ha un valore per i tre anni di circa 8 milioni di euro: poche risorse in relazione alle numerose questioni da risolvere e opere strutturali da realizzare. È evidente la carenza di progettazioni, l’assenza di una coerenza e di una fattibilità. Abbiamo chiesto progetti seri per la valorizzazione ambientale, per esempio per la riqualificazione degli spazi nel centro (es. palazzo Fasolo, villa comunale, asilo nido) e nelle frazioni (es. Ex palestrina Lison, Delegazione Lugugnana, ex scuola Mazzolada), interventi urgenti per la viabilità. Abbiamo chiesto un impegno forte al sindaco nei rapporti con gli enti sovraordinati per la realizzazione di opere importanti legate alla salvaguardia idraulica (es. Canale di gronda Lison-Loncon) e per la sistemazione degli incroci pericolosi di Lison e Pradipozzo, quest'ultimo fondamentale anche per il collegamento con la nuova struttura sportiva che è in corso d’opera nella frazione. Un’attenzione particolare l’abbiamo riservata all’ex Perfosfati, importante struttura da mettere a disposizione per lo sviluppo di Portogruaro, su cui vanno ancora reperiti grandi investimenti per completare l’opera di bonifica e rendere agibile la struttura.
SERVIZI SOCIO SANITARI
Sul versante dei servizi sociali sono state poste all’attenzione del Consiglio e del Sindaco alcune priorità che richiedono interventi adeguati. La prima è legata alla necessità di ridefinizione e di completamento della rete dei servizi territoriali, che consta dell’assistenza domiciliare (Adi) ed intermedia (Ospedale di comunità, RSA ed Hospice). Dovranno essere potenziate le aggregazioni funzionali di medici di base quali forme indispensabili di assistenza primaria. A riguardo il Gruppo ha sollecitato il Sindaco affinché venga riconfermato il ruolo per il Comune di Portogruaro quale centro servizi alla persona di riferimento per il mandamento all’interno della Conferenza dei Sindaci. La seconda priorità consiste nell’urgenza di azioni di contrasto al divario ed alla povertà educativa che interessano i minori, in particolare di famiglie economicamente fragili, specie in tempo di Covid-19. Inoltre, abbiamo richiesto risposte urgenti ed adeguate per l’emergenza abitativa che coglie alcune famiglie in condizione di fragilità momentanea derivante dalla perdita del reddito o le vittime di violenza familiare e di genere. Per questo riteniamo sbagliata e contraddittoria la vendita di immobili comunali che potrebbero essere, invece, destinati a questa emergenza. Infine abbiamo posto la necessità del riassetto al potenziamento della pianta organica del settore sociale, chiamato a svolgere anche compiti dell’Ambito Sociale del Veneto Orientale.
CULTURA E PARI OPPORTUNITÀ
Per quanto riguarda cultura e pari opportunità è evidente ancora di più la discrepanza fra obiettivi strategici proposti dall’amministrazione e le risorse messe a disposizione.
In ambito culturale assistiamo a un dimezzamento nel triennio delle risorse, anche per attività già bene avviate come quelle della biblioteca per la realizzazione di iniziative per bambini e culturali in genere. In linea generale, constatiamo uno stallo dell’attività culturali degli spazi cittadini, pensiamo alla galleria “Ai molini” ma non solo. Certo seppure giustificato per effetto del Covid, riteniamo tuttavia opportuno che questo periodo sia utile per pianificare e programmare l’attività culturale per il futuro. Su questi temi chiediamo il coinvolgimento dei soggetti competenti del settore. Per quanto riguarda l’università siamo favorevoli all’apertura di nuovi corsi di laurea, purché siano rispondenti a requisiti che caratterizzano il nostro territorio e che siano ricercati con le università e gli enti gestori del settore.
Per quanto riguarda le pari opportunità abbiamo proposto di realizzare una “città amica delle famiglie” con obiettivi chiari e risorse precise, al momento molto esigue in bilancio. Per questo riteniamo prioritaria la realizzazione di un asilo nido cittadino, pubblico e gratuito. Abbiamo segnalato, inoltre, bandi, sia ministeriali che regionali, per favorire le politiche a sostegno delle famiglie, dei bambini e dell’occupazione femminile, che potrebbero esser opportunità per il territorio importanti.
POLITICHE GIOVANILI E SPORT
Il tema delle politiche giovanili, ora più che mai, si dovrebbe contraddistinguere per una programmazione e progettualità innovativa, per far fronte in maniera oggettiva ed efficace agli effetti che la pandemia sta avendo sul mondo giovanile che è stato privato di fatto di relazioni fisiche, di amicizie, di scuola, di sport e di feste. È urgente e necessario organizzare un sistema di servizi e di spazi utili per loro. Nel DUP non ci sono, invece, proposte operative nel breve - medio e lungo termine e le risorse stanziate sono pari a zero.
Il tessuto sportivo vive una situazione di difficoltà rilevante, che non si risolve con piccoli e irrilevanti contributi a pioggia alle associazioni sportive. Abbiamo proposto di attivare un tavolo di discussione permanente per avviare un percorso di “bilancio partecipato”, sfruttando al meglio le risorse disponibili. Per quanto riguarda l’impiantistica: riteniamo incomprensibile il taglio del secondo stralcio di lavori sulla piscina, che l’avrebbero resa competitiva rispetto agli altri centri del territorio; abbiamo forti dubbi sull’utilizzo a breve del polo funzionale di Pradipozzo, visto che richiede per il suo completamento un ulteriore finanziamento di almeno 1 milione di euro per la realizzazione delle tribune, dell’impianto di riscaldamento/condizionamento e dei parcheggi. Abbiamo chiesto che entro il 2021 si realizzi l’accesso al polo sportivo di San Nicolò da via San Martino e che soprattutto la struttura possa essere completata per essere utilizzata, dopo cinque anni di inadempienze. Abbiamo proposto all’amministrazione di valutare anche un progetto per una “cittadella dello sport” nell’area della piscina, utile anche al Rugby e ad altre realtà sportive.”
Il Gruppo consiliare
"Civici e Democratici"
Stefano Santandrea
Antonio Bertoncello
Irina Drigo
Maria Terresa Ret
Marco Terenzi
Andrea Vindigni
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