IN RICORDO DELL'AMICO FRATERNO
GUIDO PERISSINOTTO
Oggi i funerali di Guido Perissinotto di anni 68, che lascia nel dolore la moglie Enrichetta, i figli Nadia e Gianluca, la sorella Sandra e parenti tutti. Nella chiesa parrocchiale di San Pio X del Teson (Levada/Concordia), si terrà alle ore 15 la cerimonia funebre, dopo la funzione religiosa si proseguirà per la cremazione.
Nella Epigrafe (*) a fianco della foto di Guido, si legge:
“Io vi amerò al di là della vita. L’amore è l’anima e l’anima non muore.”
Parole, quelle sopra, che ben identificano quello che è stato in vita Guido, una delle persone più buone, oneste e leali che io abbia mai conosciuto, con un grandissimo senso della Famiglia e dei suoi valori, un vero esempio di integrità e rettitudine, persona e amico che ho sempre stimato con ammirazione.
Mai avrei pensato di parlare di Guido al passato, come ogni anno, da quando si è sposato nel 1975 con Enrichetta, e io ero il suo Testimone di nozze, a Natale mi manda un Biglietto di Auguri per le festività e l’anno nuovo, inizialmente firmato da loro due, poi con la figlia Nadia (che ho tenuto a battesimo) a cui successivamente si è aggiunto Gianluca, e ancora oggi, a Natale 2020, benchè i figli siano ormai persone adulte, il Biglietto augurale che mi è arrivato (clicca qui) conteneva tutti i loro nomi, a dimostrazione, come vi ho detto in precedenza, di quanto fosse importante per lui la Famiglia, una consuetudine che durava da 45 anni, a cui seguiva un incontro “rievocativo e gastronomico” a casa sua, a cui si aggiungeva un altro “componente”, Roberto Cancian, insomma tre amici che ogni anno, da 45 anni, ripetevano lo stesso rito, diventato tradizione o usanza, ora improvvisamente spezzata da un brutto male incurabile, che in meno di un anno se lo è portato via.
Confesso che è stato un fulmine a ciel sereno, nulla sapevamo io e Roberto fino a metà gennaio, e visto il consueto Biglietto di auguri 2020, già si immaginava la serata a parlare di Covid-19 e della Crisi di Governo in corso, tra un fetta di panettone e un bicchiere di spumante e stuzzichini vari, per chiudere con un buon caffè caldo, Guido però era anche una persona molto riservata, e si era tenuto per se l’esito di un esame di routine fatto a febbraio dello scorso anno, la diagnosi era di quelle impietose, ha affrontato con dignità la malattia, ha fatto dei cicli di chemio, ma non è stato sufficiente, ma nessuno pensava ad un esito così rapido e drammatico, il tradizionale incontro lo avevamo spostato a data da destinarsi, causa virus, non altro, ma purtroppo il destino ha voluto diversamente.
La notizia della morte di Guido l’ho appresa sabato 30 gennaio da mia sorella Giovanna, anche lei di Levada/Teson, il nome non se lo ricordava, ma parlava di un Perissinotto che faceva il pugile, e alloro ho subito capito che era Guido, in gioventù ha fatto il pugile a livello dilettantistico (ai tempi del fossaltese Disarò), pure io sono andato ad incrociare i guantoni con lui in palestra a Teglio Veneto, dove si allenava, aveva due mani che erano due mazze enormi, avrebbe potuto fare il professionista, ma non so perché, ha preferito abbandonare e si è dedicato anima e corpo al lavoro e alla famiglia, ma dalle sue parti la nomea di ex pugile gli è rimasta.
Guido è stato un lavoratore precoce, iniziando come apprendista idraulico, poi fatto il militare, è diventato Guardia giurata, professione non facile che ha svolto fino alla meritata pensione che da alcuni anni si stava godendo, ed è grazie a lui, che una mattina di 31 anni fa mi telefonò a casa per dirmi che alla Record assumevano varie figure di lavoratori, che in un momento difficile della mia vita, senza un lavoro fisso, mi sono presentato e fui assunto, fu un’ancora di salvezza che mi diede stabilità in tutti i sensi, e alla Record/Continente poi Carrefour ci ho passato 20 anni, maturando a mia volta i contributi necessari per la pensione, non so senza quella telefonata come sarebbe stata la mia vita, questo per dire quanto a volte siano importanti gli amici, quelli veri, e Guido lo era, e mi mancherà tantissimo, e grande è il rammarico di non averlo potuto salutare come si deve per un’ultima volta, non c’è stato il tempo. Ciao Guido, rimarrai per sempre nei nostri cuori.
A Enrichetta, Nadia e Gianluca, in questo momento di immenso dolore, le mie più sentite Condoglianze.
G.B.
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