ANNONE VENETO
NUOVO PARCHEGGIO ROSA
CON DICITURE VECCHIE ?
Dopo aver letto sul Gazzettino di venerdì scorso (clicca qui) l’articolo riguardante lo stallo riservato alle donne in stato di gravidanza realizzato ad Annone Veneto, mi sono detto ecco l’occasione giusta per vedere come deve essere la cartellonistica verticale e orizzontale a norma di legge per essere in linea con le ultime modiche inserite nel Codice della Strada e pubblicate il 10 settembre u.s. nella Gazzetta Ufficiale (clicca qui), in quanto a Portogruaro c’erano ancora i cartelli vecchi “di cortesia” con le diciture che invitavano ad un gesto di civiltà, ma senza obbligo… (clicca qui)
Ci sono andato ieri in quel di Annone, e nel parcheggio dietro il Municipio, con mia grande sorpresa ho visto che anche lì la cartellonistica verticale non era quella aggiornata, infatti sopra c’era scritto:
“invitiamo a lasciare la disponibilità dello spazio alle donne in gravidanza o con bambini piccoli”, specificando sotto “questa indicazione non costituisce prescrizione ai sensi del Codice della Strada ma è un invito a compiere un atto di civiltà”. (clicca qui)
Ma come, lo stallo è nuovo di zecca, appena fatto e riporta delle indicazioni sbagliate, qualcosa non mi torna, e allora ho chiamato Andrea De Carlo, consigliere comunale di minoranza, vicesindaco nel mandato scorso e candidato sindaco nell’ultima tornata che ha visto Victor Luvison vincitore sull’onda travolgente della Lega di Zaia, il quale mi ha subito gentilmente risposto, mandandomi dei documenti al riguardo.
Il primo era la Delibera di Giunta (clicca qui) del 15.07.2021 dove veniva approvato lo stallo per le donne in gravidanza, il secondo l’Ordinanza della Polizia Locale (clicca qui) del 15.09 2021 che informava i cittadini facendo riferimento al DdG precedente, e qui i conti non mi tornano, in quanto osservando le date si capisce che la decisione della Giunta era stata presa prima del DL ministeriale con le modifiche al Codice della Strada, mentre l’Ordinanza è stata fatta dopo, a Decreto Legge già pubblicato nella Gazzetta Ufficiale (*), e il consigliere De Carlo ritiene sia stata una svista che farà presente…
PS.
Per dare a Cesare quello che è di Cesare, seguirà articolo con il Comunicato stampa di Mirco Cusan che con il suo Comitato Pro Pediatria ha “spinto” gli onorevoli locali ( in primis Arianna Spessotto) ad attivarsi, ottenendo alla fine una esaltante vittoria.
Ultima osservazione, ho notato che quando il parcheggio rosa è inserito tra il posto dei disabili e gli altri stalli, di fatto se occupati, una volta parcheggiato, non si può più scendere o salire dalla macchina!! Questo è un "problemino" non da poco di cui bisogna tenere conto, perchè va a vanificare l'agevolazione alle mamme in gravidanza o con bambini piccoli.
G.B.
DECRETO-LEGGE 10 settembre 2021, n. 121. (clicca qui)
Disposizioni urgenti in materia di investimenti e sicurezza delle infrastrutture, dei trasporti e della circolazione stradale, per la funzionalità del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, del Consiglio superiore dei lavori pubblici e dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali.
Estratto dalla Gazzetta Ufficiale - dopo l’articolo 188, è inserito il seguente: «Art. 188 -bis (Sosta dei veicoli al servizio delle donne in stato di gravidanza o di genitori con un bambino di età non superiore a due anni).
1. Per la sosta dei veicoli al servizio delle donne in stato di gravidanza o di genitori con un bambino di età non superiore a due anni gli enti proprietari della strada possono allestire spazi per la sosta, mediante la segnaletica necessaria, per consentire ed agevolare la mobilità di tali soggetti secondo le modalità stabilite nel regolamento.
2. Per usufruire delle strutture di cui al comma 1, le donne in stato di gravidanza o i genitori con un bambino di età non superiore a due anni sono autorizzati dal comune di residenza, nei casi e con le modalità, relativi al rilascio del permesso rosa, stabiliti dal regolamento.
3. Chiunque usufruisce delle strutture di cui al comma 1, senza avere l’autorizzazione prescritta dal comma 2 o ne faccia uso improprio, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 87 a euro 344.
4. Chiunque, pur avendone diritto, usa delle strutture di cui al comma 1 non osservando le condizioni ed i limiti indicati nell’autorizzazione prescritta dal comma 2, è soggetto alla sanzione amministrative
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