(Sotto anche video/pdf con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella)
27 gennaio 2023, Giornata della Memoria:
Incontro con Lello Dell’Ariccia, testimone della Shoah, promosso dalle associazioni Noi Migranti, ANPI, Anteas, Accogliere, Centro Mori e Università della Terza Età.
I genitori di Lello Dell’Ariccia erano stati tra i pochi che avevano dato credito alle voci che davano per imminente una retata degli ebrei di Roma da parte delle truppe naziste che avevano occupato la città dopo l’8 settembre. Si erano infatti rifugiati nelle campagne circostanti la città.
Il 16 ottobre 1943 – il giorno del rastrellamento - la mamma Adele decide però di andare con i figli a trovare i parenti a Roma: la nonna, il cognato e la nipotina.
“Era una giornata che diluviava- ricorda Lello ad ottanta anni di distanza- e ci è voluto tempo per arrivare in città. Quando stavano entrando nel palazzo dove abitavano i nostri parenti il proprietario del negozio sottostante ci tirò dentro dicendoci che erano appena stati arrestati dai tedeschi e portati via”.
Così Lello e la sua famiglia, per un soffio, evitarono i campi di concentramento. La nonna Eleonora (75 anni), lo zio Amedeo (45) e la cuginetta Ada (7 anni) furono invece arrestati e deportati ad Auschwitz da cui non ritornarono mai più. Così fu anche per un altro zio di Lello, Arnaldo, il papà di Ada, arrestato dai nazisti qualche mese dopo e anche lui non sopravvissuto ad Auschwitz.
Da anni Lello è testimone della Shoah nonché presidente dell'Associazione Progetto Memoria. Intervistato da Alessio Alessandrini racconterà, in un video trasmesso sul canale YouTube di Noi Migranti, la persecuzione degli ebrei romani e la razzia del 16 ottobre diretta dal capo della Gestapo Kappler grazie all’aiuto dei fascisti. Una storia di delatori che vendevano gli ebrei in cambio di una ricompensa (qualcuno si arricchì in questo modo) ma anche di persone comuni e di religiosi che, a rischio della loro vita, li aiutarono a nascondersi.
“Tra i 1.020 deportati in Polonia - ci tiene a dire- c’era anche una non ebrea, una donna probabilmente cattolica, Carolina Milani, che non volle abbandonare l’anziana ebrea che assisteva (oggi si direbbe una badante): fu eliminata il giorno stesso del suo arrivo al campo di concentramento”.
Questa lodevole iniziativa è patrocinata dall’UCEI e dai Comuni di Portogruaro e San Donà di Piave. Migliaia gli studenti delle scuole superiori del Veneto Orientale che seguiranno l’incontro dalle loro aule.
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