CAMERA DI COMMERCIO
IL DIRITTO ANNUALE... (Iscrizione Registro Imprese)
Va pagato se non disdettato, non basta averlo fatto all'Agenzia Entrate!
E il cittadino si sente
vessato e beffato pagando
un servizio dismesso dal 2017
Ho deciso, mettendoci la faccia, di raccontarvi le mie disavventure con il Fisco /Agenzia Entrate Riscossione in veste di cittadino che si sente vessato e beffato da una normativa che ritiene ingiusta e penalizzante verso il contribuente che deve pagare un Servizio, in questo caso si tratta del Diritto annuale alla Camera di Commercio di Venezia Rovigo, di cui ho mandato disdetta per cessata attività (Teleportogruaro Veneto Orientale) all’Agenzia Entrate ancora il giorno 4 gennaio 2017 tramite commercialista per via telematica, ma mi ritrovo a dovere pagare lo stesso anche per gli anni 2018 (già fatto) - 2019 (arrivato avviso - clicca qui) - 2020 - 2021- 2022- 2023, e per un povero pensionato alla fine sono tanti soldi, circa 462 euro che arrivano con cartelle esattoriali a cadenza annuale.
Ho provato a sentire il portogruarese Massimo Zanon, presidente della Camera di Commercio Ve-Ro, ma purtroppo senza esito positivo, mi ha detto che non ci può fare niente, si è detto solidale con me e che non ritiene giusto questo pagamento, ma questa è la legge e va applicata, naturalmente prima di Zanon mi sono interfacciato con gli Uffici camerali spiegando il caso e mandando il documento di disdetta dell’Agenzia Entrate, ma niente da fare, dicono si deve pagare, poi entro il 2023 mi hanno fatto sapere che verrò cancellato d’ufficio dal loro Registro Imprese (*), mi chiedo perché non sia stato fatto nel 2017/ 2018, siamo nell’era digitale, il mio commercialista all’epoca mi aveva detto che era tutto a posto, e io ero tranquillo, ma siamo in Italia e le brutte sorprese non mancano mai.
Chiudo dicendo che, a leggere nel sito camerale, pare sia facoltà della Camera di Commercio continuare a chiedere il pagamento delle annualità “dovute”, non ho capito bene con quali parametri o valutazioni venga fatto, ma si può fare… in ogni caso io mi sento, come si dice, cornuto e mazziato, Totò diceva: “ E IO PAGO” !!!!!!!
P.S.
La prossima volta vi racconterò di un rimborso iva di 9.340 euro da restituire all’Agenzia della Entrate perché non ho più le fatture (anno 2011), ma ho la tracciabilità degli assegni nominativi del loro pagamento, che non sono stati presi in considerazione come prova, ma il Fisco è un nemico a prescindere del cittadino? Viene da pensare di sì.
G.B.
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