CONCORDIA SAGITTARIA
45^ Fiera di Santo Stefano
I giovani cercano il dialogo,
Fiera e Pro Loco visualizzano
e non rispondono.
PREMESSA,
ho ricevuto da alcuni singoli cittadini (Agnese Lena e Andrea Vivan) che non fanno riferimento a nessuna associazione o partito politico, un Comunicato stampa (clicca qui) dove informano che in occasione dell’imminente e tradizionale Fiera di Santo Stefano di Concordia Sagittaria, giunta quest’anno alla sua 45^ edizione (clicca qui), hanno mandato agli organizzatori una lettera con delle proposte di minor impatto ambientale e migliorativo nello svolgimento della stessa, eliminando le stoviglie monouso per tornare a quelle lavabili, e inserendo nei menù dei chioschi anche delle proposte a base vegetale.
Purtroppo non hanno avuto risposta, e allora eccomi qui a dar loro voce, hanno lanciato anche una Petizione on line (idea di Agnese - clicca qui) che ha raccolto 124 adesioni, ho chiesto però loro se tornare alle stoviglie lavabili che richiedono l’uso di detersivi fosse davvero un vantaggio sotto tutti i punti di vista, ecco la risposta:
“Per quanto riguarda l'aspetto igienico, non vi sono evidenze che il monouso sia più sicuro del lavabile, inoltre le aziende che offrono il servizio di noleggio, consegna e lavaggio delle stoviglie sono in grado di garantire le condizioni d'igiene necessarie. Certamente va considerato l'impatto del lavaggio, tuttavia i life cycle assessment che hanno confrontato l'impronta ambientale su tutto il ciclo di vita di diversi tipi di stoviglie monouso e lavabili hanno dimostrato che le seconde sono più sostenibili. Ma soprattutto, per ridurre il nostro impatto ambientale è fondamentale perseguire un modello di economia circolare, che preveda non solo di rimettere in circolo gli scarti in qualità di materie prime seconde, ma soprattutto di far durare il più possibile quello che produciamo. Per questo motivo, il monouso non è sostenibile e dovrebbe essere limitato ai settori in cui è imprescindibile.”
Sotto il testo del loro COMUNICATO STAMPA
Con il ricordo ancora vivido del nubifragio abbattutosi la scorsa estate sul Veneto orientale, e di fronte agli effetti sempre più evidenti dei cambiamenti climatici con cui l'Italia sta già facendo i conti, iniziano a emergere fra i cittadini interrogativi su come enti e associazioni del territorio si stiano attivando per contrastare e adattarsi agli effetti di un clima che cambia.
A Concordia Sagittaria, in particolare, con l'inizio dell'estate e l'avvicinarsi della Fiera di Santo Stefano – dal 2022 riconosciuta a livello nazionale –, alcuni cittadini si sono mobilitati per chiedere alla Pro Loco e all'Associazione Fiera di Santo Stefano di implementare misure di tutela dell'ambiente nel contesto della manifestazione.
In particolare, i cittadini chiedono il passaggio dalle stoviglie monouso a quelle lavabili e l'inclusione nei menù dei chioschi anche di proposte a base vegetale.
Lo scopo principale è quello di ridurre l'impatto ambientale della manifestazione rispettivamente attraverso un taglio nella produzione di rifiuti e il consumo di meno alimenti di derivazione animale, i quali sono riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale come significativamente più impattanti rispetto ai cibi vegetali.
Il secondo punto, può rappresentare inoltre una risorsa strategica per l'attrattività della Fiera agli occhi di potenziali visitatori, infatti l'ampliamento dei menù con l'aggiunta di alimenti a base vegetale promuoverebbe l'inclusione di coloro che - per scelta etica, religiosa o salutare - non consumano prodotti animali.
Alla fine di giugno 2024 è stata lanciata una raccolta firme (clicca qui) a sostegno delle richieste, sottoscritta da oltre 120 persone, fra cui molti giovani e anche cittadini di comuni limitrofi.
Il 17 luglio, la lettera è stata consegnata alla Pro Loco e all'Associazione Fiera di Santo Stefano, corredata dalle firme raccolte fino a quel momento, con l'auspicio di poter instaurare un dialogo con chi ha organizzato la Fiera fino ad oggi, e consentire a questa manifestazione di evolversi e affrontare le sfide dell'attualità, anche grazie allo sguardo sul futuro dei giovani.
Dieci giorni più tardi, e a meno di una settimana dall'inizio della Fiera, ancora nessuna risposta.
Constatiamo con amarezza che chi promuove una manifestazione dedicata all'agricoltura, e che dunque dovrebbe riconoscere il vantaggio nel tutelare l'ambiente, non dimostra interesse nel dialogare con chi propone soluzioni e si mette a disposizione per collaborare al miglioramento dell'evento in termini di sostenibilità ambientale.
Sulla pubblicazione dedicata alla Fiera, recapitata nelle case dei concordiesi e consultabile anche sul sito della manifestazione, si legge tuttavia che l'edizione di quest'anno, intitolata Le nostre radici, il tuo futuro, vuole “cogliere intrecci, storie relazioni, economie e valori che ci aiuteranno a capire come gestire il nostro presente e guardare al futuro per garantire alle nuove generazioni una loro storia”.
Sorge spontanea la riflessione su come, per raggiungere questo obiettivo, sarebbe un buon inizio prestare ascolto e instaurare un dialogo proprio con quelle generazioni a cui si vuole garantire un futuro.
La Fiera avrà inizio ormai a giorni, e molto probabilmente non vedremo i cambiamenti che abbiamo chiesto; tuttavia, non lasceremo che le nostre richieste cadano nel vuoto.
Continueremo a fare pressione su chi organizza questo tipo di eventi perché la tutela ambientale diventi una priorità e rimaniamo a disposizione qualora la Pro Loco e l'Associazione Fiera di Santo Stefano siano interessati a creare un dialogo intergenerazionale sul tema.
Crediamo che la spinta dei cittadini sia un fondamentale catalizzatore del cambiamento, quindi invitiamo chiunque voglia supportare la nostra iniziativa a firmare la Petizione on line (clicca qui) oppure inviando una mail a lena.agnese@gmail.com.
Agnese Lena - Andrea Vivan
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