NOTA - Pubblico senza qui commentare questo intervento politico... da dire che il violento episodio è avvenuto sabato scorso verso le ore 17,30. G.B.
Circolo PD di Portogruaro
COMUNICATO STAMPA
PESTAGGIO IN STAZIONE:
Un fatto grave nel silenzio dell’Amministrazione...
Il pestaggio avvenuto alla stazione di Portogruaro è un fatto grave che non può lasciare indifferente nessun cittadino e soprattutto nessuna istituzione o forza politica.
La sicurezza è qualcosa di ben più complesso del posizionamento di telecamere e delle sanzioni, ha a che vedere con tanti aspetti della vita quotidiana troppo spesso non considerati: l’educazione, le condizioni di vita, l’abbandono scolastico, l’annichilimento sociale, e anche il decoro urbano e così via. Aspetti che non si affrontano dopo che un fatto si consuma ma che vanno prevenuti con politiche che agiscono ad altri livelli, soprattutto, come in questo caso quando riguardano dei ragazzi.
Eravamo davanti alla Polfer, chiusa nel tardo pomeriggio, a cinquecento metri dalle sedi della Polizia e della Guardia di Finanza. Le persone che frequentano la stazione erano presenti, essendo orario di punta, sicuramente non si può pensare che si possa intervenire come liberi cittadini.
Quindi sono tante le domande che dobbiamo porci da cittadini: quali sono i presidi che ci sono? I tavoli di coordinamento delle forze dell’ordine ci sono? Questi ragazzi pare fossero non di Portogruaro, ma allora perché non ci si attiva per ripristinare un presidio della Polfer che da anni ormai è stata ridimensionata a Portogruaro? Ci sono programmi legati all’abbandono scolastico? Come si interviene in situazioni di povertà familiare e disagio familiare che portano spesso i ragazzi per le strade a passare il tempo con passatempi dannosi, come alcol o droghe?
Dove sono Sindaco e amministrazione?
“Queste sono responsabilità che vanno ben oltre alle strette di mano o alle medaglie da affiggersi - afferma il Segretario del PD e Capogruppo di Per un’Altra Portogruaro, Silvia Arreghini - perché ci sono nuove telecamere in città, se poi non si agisce anche nel versante del presidio, della prevenzione e dell’educazione.
La politica di destra spesso si riempie la bocca della parola sicurezza, ma la società in cui viviamo richiede una sicurezza che non punisce esclusivamente a fatti compiuti ma che investe risorse e tempo nell’individuazione di azioni reali di prevenzione per combattere il disagio sociale.
Quindi caro Sindaco, assessore alla sicurezza e alle politiche sociali, il silenzio di fronte a fatti gravi non è la soluzione, quali sono le azioni che ora attiverai: chiamerai le forze dell’ordine e la prefettura per attivare i tavoli sulla sicurezza? Ti attiverai con il governo e la regione per ripristinare la Polfer e chiedere adeguate presenze di personale per le forze dell’ordine? Avvierai analisi e studi sulle condizioni di disagio sociale presente nel Comune attivando politiche di sostegno alle famiglie e politiche educative e di integrazione sociale con le scuole e gli enti di settore?
L’ultimo bilancio investe 1000 euro all’anno nelle politiche giovanili, non ha strumenti di contrasto alla povertà sociale, nessun aggiustamento dell’ISEE a sostegno delle famiglie: cambierai queste scelte?
Vogliamo sentire da coloro che si considerano paladini della sicurezza e responsabili del governo della Città, punto di riferimento del territorio, le soluzioni.
Sicuramente oggi ci svegliamo in una Portogruaro magari più illuminata dagli echi delle feste natalizie, ma sicuramente come ha detto qualche portogruarese “allo sbando”.”
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