Comune di
Fossalta di Portogruaro
COMUNICATO STAMPA
LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA IDRAULICA
DEL CAPOLUOGO
Sono in fase avanzata i lavori di “Mitigazione del rischio idraulico e aumento della resilienza dei centri urbani – Intervento di messa in sicurezza della Roggia Lugugnana: riprese di sponda e ripristino della sezione idraulica”.
L’intervento, che è stato avviato da via Andreosso con la ripresa delle frane spondali, il ripristino della sezione idraulica, le palificate in legno, è in corso di esecuzione anche a valle del ponte di via Manin fino alla derivazione del canale La Vecchia; con l’estate queste opere saranno completate, comprese le due nuove passerelle in legno e il rivestimento delle sponde con massicciata di pietrame.
Dopo l’estate si procederà invece a realizzare analoghi lavori nell’area più centrale (dall’Oratorio a via Nievo).
Le operazioni di pulizia dalla vegetazione sono state eseguite in tutto il tratto, mentre quelle di espurgo e pulizia del fondo si eseguono parallelamente agli interventi di difesa spondale.
Complessivamente i lavori interesseranno quasi 4 chilometri di canale.
Quotidianamente raccogliamo il favore dei cittadini, a conferma che è stato pienamente compreso e apprezzato il valore di questa iniziativa.
Inoltre, l'accettazione dell'indennità di esproprio da parte dei proprietari di 4 delle 5 proprietà che sono interessate da un arretramento della recinzione (comunque su area sottoposta a vincolo idraulico ai sensi del R.D. n. 368 del 1904 e L.R. 12/2009, nonché dell’art. 4 del Regolamento di Polizia Idraulica del Consorzio di Bonifica Veneto Orientale) - ad eccezione di una proprietà, che corrisponde ad un fronte sul canale di pochi metri - dimostra come sia indiscussa ed evidente utilità dell’opera pubblica.
Si tratta infatti di un’opera di portata senza precedenti nella storia di Fossalta, dove non è mai stato realizzato – e a dire il vero neanche mai progettato - un intervento di difesa idraulica di questo tipo e di questo importo (circa 2.400.000,00 euro); intervento che, oltre a porre in sicurezza già dal prossimo autunno il territorio interessato, piano piano sta restituendo al nostro capoluogo una roggia e dei percorsi arginali di grandissima valenza ambientale. Già si intravede dai due ponti di via Manin e via Andreosso l'enorme potenzialità di questa parte di territorio, che prima non si poteva ammirare a causa della fittissima vegetazione che cresceva anche nel suo alveo, ma anch eper l’interramento del fondo e le tante frane.
L’obiettivo è quello di mettere in sicurezza le numerose abitazioni poste in prossimità del canale, eseguire un’accurata manutenzione del corso d’acqua per risolvere i problemi di riduzione della capacità di deflusso del canale, ma anche, appunto, la valorizzazione del tratto della roggia che attraversa il centro storico.
Insieme a questo appalto sono iniziati anche a i lavori relativi al secondo stralcio dell’opera, finanziato grazie ad un contributo della Regione Veneto per 625.000,00 euro, che comprende analoghi lavori estesi verso sud (fino a via Trento) e ovest (su via Barbuio e boschi di San Carlo), già anche questi ben avviati da parte dell’Impresa Adriacos di Latisana.
E tutto ciò nonostante sia stato instaurato un giudizio avanti al TAR del Veneto da parte di un consigliere di minoranza, all’inizio del luglio 2024, non appena si è insediata l’attuale Amministrazione.
Con il ricorso il consigliere ha impugnato la deliberazione del Consiglio comunale del 4 giugno 2024, di approvazione dell’accordo tra il Consorzio di Bonifica Veneto Orientale e il Comune di Fossalta dei Portogruaro per la realizzazione dell’intervento.
Ma oltre al Comune e al Consorzio di Bonifica sono stati chiamati a giudizio la Città Metropolitana di Venezia, la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio, la Soprintendenza Speciale del PNRR, il Ministero della Cultura, il Ministero dell’Interno, il Dipartimento per gli Affari Interni Territoriali – Direzione centrale della Finanza Locale, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e, infine, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Con l’azione giudiziaria è stata chiesta al TAR Veneto la sospensione degli atti impugnati e la decadenza dell’Accordo con il Consorzio.
Sia il Tribunale Amministrativo di Venezia, in primo grado, che il Consiglio di Stato, in secondo grado, hanno respinto il ricorso, confermando che non sussistono i presupposti per sospendere la procedura, e affermando, al contrario, che è prevalente l’interesse pubblico sottostante alla sollecita ed immediata realizzazione dell’opera pubblica in questione, diretta – scrivono i Giudici del TAR e del Consiglio di Stato - all’eliminazione di un rilevante pericolo per la cittadinanza (“va senz’altro accordata prevalenza all’interesse pubblico legato alla realizzazione di opere dirette alla salvaguardia della pubblica incolumità”).
Il Comune quindi ha evitato di perdere il contributo statale di quasi 2.400.000,00 euro, rispettando invece la data del 21 ottobre fissata dal decreto di assegnazione delle risorse PNRR (ora ministeriali) per l’aggiudicazione definitiva dell’appalto all’impresa Cicuttin di Latisana.
Il TAR Veneto ha già fissato per il prosieguo del giudizio l’udienza del 22 ottobre 2025.
Purtroppo, oltre a ciò, il 21 gennaio scorso, lo stesso consigliere di minoranza ha incardinato un ulteriore ricorso “per motivi aggiunti”, chiedendo al Comune di Fossalta un risarcimento danni, che quantifica in euro 10.000,00.
Questa ulteriore pretesa processuale ha costretto l'Amministrazione comunale a deliberare, nel Consiglio comunale del 14 marzo, risorse da destinare alla tutela legale per difendere - ancora - il Comune di Fossalta dal consigliere comunale.
L’Amministrazione si è vista di nuovo costretta a sacrificare soldi dei cittadini e distogliere attenzione e risorse dagli obiettivi di governo, oltre che impegnare in questi mesi gli uffici comunali su questioni di nessun interesse per la popolazione di Fossalta.
Proprio in Consiglio comunale il gruppo di maggioranza ha proposto al ricorrente di rinunciare all’azione legale contro il Comune e utilizzare le risorse destinate alle spese legali per un progetto in ambito sociale da condividere fra gruppi di minoranza e di maggioranza ma, purtroppo, la proposta non è stata accolta. Un’occasione mancata per addivenire ad una soluzione di buon senso ed evitare ulteriori sprechi di denaro pubblico.
L’Amministrazione in ogni caso continuerà a lavorare per il futuro di Fossalta, attuando questo piano straordinario di investimenti per opere di difesa idraulica con l’obiettivo di difendere il nostro territorio dal rischio idrogeologico e garantire sicurezza di tutti, prevenendo gli allagamenti e danni a lungo termine.
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