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02/05/2008 - Nel Sindacato

PRIMO MAGGIO - FESTA DEI LAVORATORI

2 Maggio 2008

Patto Cgil, Cisl e Uil su contratti

RAVENNA - E' stato un Primo Maggio all'insegna dell'unità sindacale, della fermezza nella difesa delle tutele sulla sicurezza e dei redditi, ma anche della proposta e dell'apertura al dialogo per avviare anche la riforma della contrattazione, quello festeggiato ieri a Ravenna dai sindacati. I leader di Cgil, Cisl e Uil hanno scelto quella città che, con la tragedia della MecNavi, è stata teatro di uno dei più terribili incidenti sul lavoro dal dopoguerra, per segnalare l'emergenza che le morti bianche continuano a costituire per il Paese.

"Oggi siamo qui a testimoniare la vicinanza a tutti quei lavoratori che ogni mattina rischiano di morire per vivere", ha urlato dal palco il leader della Cisl Raffaele Bonanni, dopo che il segretario della Uil, Luigi Angeletti, aveva già avvertito del pericolo di modifiche della nuova normativa sulla sicurezza: "dal nuovo governo ci aspettiamo che non cambi la legge sulla sicurezza". "Le imprese dicono che le sanzioni sono troppo forti, ma le sanzioni forti ci sono solo in caso di violazioni gravi e in questi casi l'inasprimento delle sanzioni è sacrosanto e doveroso", ha detto anche il leader della Cgil Guglielmo Epifani, che invita invece Confindustria ad espellere, dopo quelle che pagano il 'pizzo', anche quelle imprese che non rispettano la sicurezza. Allo stesso modo Bonanni, Epifani e Angeletti tornano a lanciare l'allarme redditi. "La prima cosa che il governo deve fare è tagliare le tasse sui salari" ha detto dal palco Angeletti. "Al governo chiederemo delle cose precise: innanzi tutto la detassazione dei redditi da lavoro e delle pensioni", ha detto anche Epifani, ricordando che "il Primo Maggio rappresenta una scelta unitaria importante nel momento in cui c'é un'economia che rallenta, redditi e condizioni di lavoro sempre più difficili e un nuovo governo e una nuova Confindustria con cui confrontarci. Chiederemo - ha continuato Bonanni - tagli sul secondo livello in modo tale che si possa restituire ricchezza in modo più equo. Siamo stufi di pagare le tasse anche per conto di altri". Ma la proposta forte con la quale i sindacati si presentano ai lavoratori e con la quale rispondono a quelle "lobbies", a quei "provocatori" che "non perdono occasione per attaccare il sindacato, causa di tutti i mali d'Italia" è quella sulla riforma della contrattazione. Epifani, Bonanni e Angeletti hanno raggiunto un'intesa, "di alto profilo" dice il leader della Cgil.

L'accordo verrà sottoposto dalla prossima settimana al vaglio delle segreterie, poi dei direttivi, per poi essere discusso nelle assemblee dei lavoratori a partire da metà maggio." Con la proposta sui contratti rispondiamo a chi ha accusato il sindacato di essere conservatore", ha detto Angeletti ed anche Bonanni la pensa cosi: è "la risposta a tutti quei provocatori che negano la responsabilità di alcuni per scaricarla sui sindacati". Con questa proposta, insomma, il sindacato fa un passo in avanti nell'assunzione di responsabilità, ma chiede al governo di fare altrettanto. "Se il nuovo governo avrà intenzione, così come l'ha il sindacato, di confrontarsi ognuno con le proprie responsabilità, a quel punto la collaborazione ci potrà essere. Noi dobbiamo sperare che questo avvenga", ha detto Bonanni mentre anche Angeletti si é detto convinto che "il rapporto con il governo non sarà più difficile", ma che questo "dipenderà da quanto saprà dare risposte positive per gli impegni che ha assunto". Non si illude troppo Epifani: "Naturalmente non andiamo in discesa: dopo di che i governi vanno sempre rispettati e giudicati per le cose che fanno", ha detto ricordando che ci sono tanti problemi da risolvere, dalla sicurezza alla precarietà, dai rinnovi dei contratti alla riduzione fiscale per lavoratori e pensionati. "Da questo partiremo e valuteremo".

Fonte: ANSA.it



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