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26/08/2014 - Comune e Territorio

OSPEDALE DI JESOLO A 5 STELLE ! BUSINESS PUBBLICO-PRIVATO...

Si pensa al turismo sanitario, ossia come fare soldi sulla pelle della gente !

26 Agosto 2014


 

"SULLA PELLE DELLE GENTE"...

SANITA': Se non tornano i conti

l'ammalato più non conta !

Se qualcuno pensa ancora che la priorità sia la salute dell'ammalato, beh, si sbaglia di grosso, perchè a leggere le dichiarazioni del Direttore generale dell'ULSS 10 Carlo Bramezza, viene da pensare ben altro...

Bramezza è un ottimo manager, il cui compito primario è di far quadrare i conti senza perdere di vista la salute e la cura delle persone, e se per la prima parte gli va dato un bel 10, per la seconda gli va dato un bel paio di potenti binocoli !!

Certo non è colpa sua, lui "lavora" sulle linee guida che ha ricevuto da chi lo ha messo in quel posto, però non vorrei che finesse che noi (pazienti) ce lo prendiamo in quel posto!

Non crediate sia tanto una battuta, perchè quando sento parlare di turismo sanitario, alias business, come forma da acquisire e potenziare, migliorando e cambiando il presente, che aimè, pensa ancora come priorità alla salute invece che ai soldi, mi si accappona la pelle...

Ci sono tre ESSE ritenute fondamentali nella vita: Salute, Soldi e Sesso, le prime due abbiamo visto come sono qui trattate, adesso ci aspettiamo la terza (non Laterza il primario del pronto soccorso!), anche se qualche sedicente inchiesta ha rivelato che l'ospedale è uno dei tre luoghi di lavoro dove si fa più sesso, ora però non vorrei che fosse anche a pagamento...

 

PS.

Forse ho mischiato un po' il sacro con il profano, ma ho seguito l'onda "schizofrenica" degli articoli ospedalieri, dove si è detto di tutto e di più, "riesumando" anche l'Ospedale di San Stino, quello che si era detto finirebbe sotto acqua in caso di forti piogge, e allora tornando seri, il "Gruppo per il Cambiamento" di Portogruaro ha preso le distanze da questa ventilata possibilità... (clicca qui)

Scontro sull'Ospedale di Jesolo, le critiche di Daniele Stival (clicca qui) e  le dichiarazioni del sindaco di Portogruaro Antonio Bertoncello (clicca qui) ...

Portogruaro, l'ULSS 10 ha messo in vendita l'edificio del Vecchio Ospedale di Via Spiga, dove verrà realizzata una Casa di Riposo da 90 posti letto gestita da Privati... (clicca qui)

Ospedale di Jesolo, Bramezza ritiri subito il Piano... (clicca qui) 

 

G.B.

 


 

L’Asl: «Ospedale a 5 stelle»
Ma in Comune non sapevano

 

SANITÀ

Il Direttore generale difende il progetto

per la gestione pubblico-privata di Jesolo

GESTIONE MISTA


Per il rilancio dell’ospedale di Jesolo

l’Asl 10  punta ad una gestione pubblico-privata

 

di Giuseppe Babbo

«L'ospedale di Jesolo diventerà una struttura a 5 stelle: la gestione pubblico-privata contribuirà al suo rilancio».

Parole del direttore generale dell'Asl 10, Carlo Bramezza, che risponde così alle critiche sollevate alla recente delibera con la quale l'Azienda sanitaria ha proposto alla Regione un nuovo modello di gestione per la struttura di via Levantina. Anche se in Comune nessuno ne sapeva niente.

L’Asl punta a costituire una Società mista di capitali a controllo pubblico, sul modello dell'ospedale riabilitativo di Motta di Livenza, per gestire quello di Jesolo, e tra i soci ci potrà essere pure l’Amministrazione comunale jesolana e le associazioni di categoria.

Un'ipotesi che di fatto ha fatto tornare la città indietro di una decina di anni, quando si discuteva di affidare la gestione dell'ospedale di Jesolo alla casa di cura "Rizzola" di San Donà.

«Questo tipo di gestione sarà un valore aggiunto per la nostra azienda - sottolinea Bramezza -. L'ospedale di Jesolo sarà un polo attrattivo per gli utenti di altre Asl e, in termini di business, favorirà il turismo sanitario e transfrontaliero». Una nuova forma di gestione che dovrebbe migliorare le performance dell'ospedale: «Ridurrà i costi - è convinto il direttore dell'Asl 10 - promuovendo un servizio completo per la salute e il benessere degli utenti, sia in regime di Servizio sanitario nazionale che a pagamento».

La delibera, dicono all’Asl, è stata inviata alla Regione per la necessaria approvazione e anche al Comune di Jesolo.

Tuttavia il sindaco Valerio Zoggia e il vicesindaco Roberto Rugolotto dicono di non essere a conoscenza di questo progetto. «Abbiamo appreso la notizia dai giornali - spiegano - per questo abbiamo chiesto alla stessa Asl di essere aggiornati con tutte le informazioni, anche perché questa ipotesi non è mai stata affrontata nei vari incontri».

Dai banchi di opposizione i consiglieri Daniele Bison e Ilenia Buscato hanno chiesto al sindaco di convocare in Consiglio comunale specifico «invitando anche il direttore dell'azienda sanitaria per chiarire ogni dubbio legato a questa vicenda».

Intanto l'assessore regionale Daniele Stival, ha scritto al collega Luca Coletto per chiedere l'immediata sospensione della delibera dell'Asl 10:

«Nella programmazione della giunta e del Consiglio regionale non c'è nessun atto di indirizzo per la trasformazione dell'ospedale di Jesolo da pubblico a pubblico-privato - sottolinea Stival -.

La delibera proposta dall'Azienda sanitaria va considerata illegittima».

 

(Fonte: Gazzettino di Venezia)

 

 


 

  Ai Privati il 49 %

dell'Ospedale di Jesolo

Una Società pubblico-privata per la futura gestione dell'ospedale di Jesolo. È quanto viene prospettato dall'Asl 10 con tanto di delibera che dovrà essere presentata in Regione.

Un modello di sperimentazione gestionale in grado di razionalizzare l'offerta dell'azienda sanitaria, ridurre i costi dei presidi ospedalieri e soprattutto ottenere la riconversione del presidio ospedaliero di Jesolo in ospedale ad alta specializzazione, in rete nazionale per il recupero e la riabilitazione funzionale seguendo quanto previsto dalla schede sanitarie della Regione.

Al socio privato, che verrebbe individuato attraverso un apposito bando nel quale saranno indicati tutti gli obblighi di gestione, spetterebbe il 49 per cento delle quote mentre la maggioranza continuerebbe a rimanere pubblica. In questo modo verrebbero poi attivati tutti quei servizi legati al turismo sanitario, offrendo un polo attrattivo internazionale, in grado di rappresentare un’offerta innovativa nella medicina turistica, con servizi rivolti ai residenti. Ma anche un organico in grado di erogare delle prestazioni mediche legate al sistema sanitario nazionale e in regime di libero professionale.

Tutta una serie di prospettive che però stanno preoccupando dipendenti e sindacati, a partire dalla Fials Venezia.

Critico anche Salvatore Esposito, segretario comunale di Sel:

«I giochi son fatti - dice - si è verificato quanto da anni si era ventilato, ovvero i veri motivi per cui, un po’ alla volta, l'ospedale di Jesolo veniva smembrato dei suoi reparti. Ora il tutto verrà ceduto ad una società privata, forse nemmeno tanto lontana da Jesolo.

Per tre anni il pubblico presterà la faccia al 51% dopo il tutto sarà irrimediabilmente perduto, cedendo ad una società privata la migliore spiaggia ed il più appetibile pezzo litoraneo del territorio jesolano». Giuseppe Babbo

 

(Fonte: Gazzettino di Venezia  - 25.08.2014)

 

 


 

 No al Presidio unico,

 teniamo i due poli"

Il "Gruppo per il Cambiamento di Portogruaro"

prende le distanze dalla tesi di fare l'Ospedale a San Stino 

 

PORTOGRUARO - Mentre tra i sindaci del centrodestra echeggia la tesi della soluzione San Stino di Livenza per l'ospedale unico, la corrente politica del Gruppo per il Cambiamento di Portogruaro prende le distanze e sostiene la tesi del sindaco Antonio Bertoncello e di tutto il Consiglio Comunale di Portogruaro che vorrebbe mantenere i due poli ospedalieri di Portogruaro e San Donà, come da ordine del giorno votato lo scorso mese di luglio.

Il Gruppo per il Cambiamento fa sapere che «da anni sostiene la tesi del potenziamento dei due ospedali, una tesi che si discosta dal pensiero del centro-destra» spiega Sabrina Ros, referente per la Sanità del Gruppo «e che vorrebbe evitare la spesa di 160mila euro per l'ospedale unico, che scontenterebbe tutta la popolazione del territorio».

«Sono illazioni quelle generate sul futuro della sanità portogruarese in questi ultimi mesi - continua Sabrina Ros - eravamo rimasti all'aut aut della Regione che imponeva la soluzione dell'enigma circa l'ubicazione del nuovo ospedale unico, pena l'applicazione delle schede regionali. Ma ci chiediamo: può partire da una sorta di ricatto una scelta così delicata da determinare il futuro di migliaia di utenti sanitari?»

Dubbi anche sul lavoro dei tecnici periti: «Non sarebbe meglio, oltre ad avere una prolissa relazione ricca di formule matematiche e algoritmi, prendere in considerazione anche l'aspetto sanitario?»

«Noi del Gruppo per il Cambiamento non vogliamo scivolare in uno sterile campanilismo e affermare per partito preso la candidatura di Portogruaro ad ospitare il nuovo presidio ospedaliero; affermiamo però la necessità di mantenere la sede e migliorare i servizi mancanti.

C'è la necessità di risposte concrete nell'hic et nunc, e non tra 5 o 7 anni, quando l'ospedale unico sarà, forse, realizzato» conclude. (f.spa.)

(Fonte: Gazzettino di Venezia - 25.08.2014)

 



 
ASL_10_JESOLO_OSPEDALE_5_STELLE_GESTIONE_PUBBLICO_PRIVATO_.pdf

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ULSS_10_AI_PRIVATI_QUOTA_49_PER_CENTO_OSPEDALE_DI_JESOLO_.pdf

ULSS_10_AI_PRIVATI_QUOTA_49_PER_CENTO_OSPEDALE_DI_JESOLO_.pdf (161 KB)

SCONTRO_SU_OSPEDALE_DI_JESOLO_SARA_STRUTTURA_A_5_STELLE_.pdf

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PORTOGRUARO_DICHIARAZIONI_SINDACO_SU_OSPEDALE_DI_JESOLO_.pdf

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PORTOGRUARO_CASA_RIPOSO_DI_VIA_SPIGA_GESTIONE_AI_PRIVATI_.pdf

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OSPEDALE_DI_JESOLO_BRAMEZZA_RITIRI_SUBITO_PIANO_PRESENTATO_.pdf

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