23 Novembre 2016 (Altre Foto di Via Camucina, alle fine niente accordo... clicca qui)
Portogruaro: VIA CAMUCINA
SI VA ALLO SCONTRO !
La Sindaco prima ci "prova"
(telefonando) e poi si impone.
Dribblato (male) l'avvocato, ma non certo il Privato...
Dirigente firma l'Ordinanza,
che triste "tira e molla".
E tanti, i punti "oscuri"...
E alla fine tanto tuonò che piovve ! Ma è venuta giù un’acqua poco naturale, di quelle acide, di quelle che fanno danni, quando si poteva benissimo avere /ottenere un bel sole…
Al di là delle metafore, ieri la sindaco Maria Teresa Senatore, benché la famiglia Favero – Samà sia ora rappresentata dagli avvocati Liut e Giraldo (*), i quali hanno mandato una Diffida al Comune (clicca qui) dopo la loro "intrusione” nella loro proprietà privata, pertanto sarebbe stato più corretto contattare lo Studio legale Liut & Partners, che telefonare alla signora Assunta Samà per fare un ultimo tentativo in extremis per strappare un “via libera” allo spostamento del paracarro, ma la signora Samà, benché molto provata per questa triste e amara storia, non è una sprovveduta, e ha ribadito alla Senatore quello che aveva detto all’arch. Damiano Scapin, responsabile dell’Area tecnica, venerdì 18 novembre scorso, ossia, nessun problema a spostare di 5 centimetri il Pilastro /paracarro, basta che si faccia un aggiornamento all’accordo in essere con il Comune, che mi sembra una proposta sensata che nulla comporta di danno all’Amministrazione comunale, ma la Sindaca quel Documento firmato dall’allora assessore Antonio Bertoncello, non lo vuole proprio riconoscere nella sua legalità, fatto ben capire questo alla signora Assunta, la Senatore l’ha avvisata che si sarebbe proceduto con una Ordinanza, e così poi è stato…
La Senatore però al telefono non ha voluto rispondere e chiarire alla signora Samà chi l’avesse veramente avvisata dell’incidente del disabile in carrozzina, e l’esatta dinamica dei fatti, che in prima istanza aveva riportato suo marito (della sindaco) come testimone e portatore della notizia, informandola di quanto accaduto, versione poi resa diversa in Consiglio comunale e successive comunicazioni, perché è lampante, non possono essere vere entrambe le versioni, quindi va stabilito chi dice la verità, stessa cosa vale per gli operai mandati per l’ispezione o sopralluogo, come detto dal Sindaco, ma che gli stessi in loco alla signora Samà hanno detto che avevano l’ordine di rimuovere il Pilastro/ paracarro centrale perchè “intrigava” !
E veniamo alla Ordinanza (clicca qui) fatta recapitare alla famiglia Favero Samà, dove adesso salta fuori che addirittura dovranno forse pagare le spese dell’intervento del Comune per lo spostamento del paracarro (?!), siamo all’assurdo, e si richiama la risposta della Prefettura (clicca qui), che oltre ad essere un semplice invito a trovare un accordo, è pure un imbarazzante copia e incolla di quanto letto dal Sindaco Senatore in Consiglio Comunale (clicca qui), meglio era se il Capo del Gabinetto Natalino Manno, non avesse scritto niente, piuttosto che fare da “postino” alla Sindaco di Portogruaro, ed in ogni caso il suo era un parere solo consultivo e non attuativo, giusto per essere precisi.
Lascio perdere poi quel Giornalista che ha scritto che il Prefetto ha mandato una Diffida alla Famiglia Favero – Samà, cosa assolutamente non vera, e che la Sindaco Senatore in questa vicenda ha le spalle ben coperte dalla Prefettura, cioè il Governo, lascio perdere perché so che stanno valutando queste affermazioni da un punto di vista giuridico legale, pertanto è materia degli avvocati difensori valutarne “il peso e il danno” per poi tutelare chi ha dato loro mandato…
Fa specie che si nomini nella Diffida nuovamente l’Ulss 10, anche qui un parere solo informativo e non vincolante, mentre stranamente nessun accenno al Documento / Accordo del 1999 che stabiliva le condizioni di uso tra le parti di qual tratto di Via Camucina di proprietà privata (clicca qui), lo ripeto un’altra volta, proprietà privata !
A Scapin è scappato di firmare, passatemi il gioco di parole, solo ora questa Ordinanza, un tristemente ridicolo “tira e molla”, che comunque sancisce che prima si sono “introdotti” senza i dovuti permessi in casa altrui, piazzando per due volte un Cantiere con la gente che pericolosamente passava loro accanto, solo adesso, in questa Ordinanza si specifica che la strada verrà chiusa durante i lavori, e allora come la mettiamo ? Quella Ditta esterna poteva trovarsi là e fare quello ha fatto? E poteva il Dirigente del Comune Scapin dare per ben due volte il via di inizio lavori agli Operai presenti, anche se non andati a buon fine ?
Ecco, per quanto riguarda questa tardiva Ordinanza, che la Sindaco non ha voluto firmare di persona, ma che ha “comunicato” (clicca qui) di prendere atto che solo venerdì 18 novembre (?!) ha saputo che è una proprietà privata (?!), non serve aggiungere altro, ce n’è abbastanza da rimanere più che perplessi e allibiti, i punti “oscuri” da chiarire sono molti, lo si faccia quanto prima…
PS.
Attenzione, perchè questa Ordinanza DIFFIDA “chiunque dall’impedire, rallentare o in qualsiasi modo ostacolare i lavori di spostamento e riposizionamento del paracarro in questione”.
Io comunque sarò sul posto a filmare, non posso perdermi questa grande opera di “ingegneria edilizia” di questa Amministrazione comunale che resterà negli annali e nella storia di Portogruaro…
E con questo intervento il PEBA è a posto, vero ? Più nessun ostacolo per i Disabili in Centro Storico, finalmente una lezione di sensibilità e civiltà, ne avevamo davvero bisogno, grazie Sindaco !
G.B.
Città di Portogruaro
Città Metropolitana di Venezia
Prot. n. 0046327
ORDINANZA N. 96
Oggetto:
VIA CAMUCINA - ELIMINAZIONE BARRIERE ARCIDTETTONICHE DEL TRATTO PEDONALE
IL RESPONSABILE. DELL' AREA TECNICA
Premesso che con DGC n. 467 del 22.12.1999 è stato approvato il progetto di riqualificazione viaria di Via Camucina, area privata di pubblico transito pedonale, situata nel Centro Storico della Città, nel tratto ricompreso tra via degli Spalti e via Spiga, con pavimentazione in trachite e acciottolato e posa di alcuni paracarri al fine di non consentire l'accesso ai veicoli, lavori eseguiti in accordo con la proprietà;
Vista la regolamentazione della circolazione vigente nel tratto in interesse, che vieta la circolazione a tutti i veicoli a motore con eccezione di quelli dei frontisti, giusta Ordinanza n. 159/1995;
Precisato che il tratto di strada in interesse, costeggiante il "Rio Camucina" è di proprietà privata asservita a pubblico passaggio per i pedoni, compresi quelli con ridotte capacità motorie;
Accertato che la distanza tra i tre paracarri posizionati sul perimetro dei mappali373 e 374 Gel Foglio 27, a individuazione della proprietà privata, non è conforme a quanto previsto dalla normativa vigente per consentire il transito pedonale ed, in. particolare, 'il transito dei portatori di handicap, essendo anzichè di 90 cm l'uno dall'altro (ex . art. 8.2 del DM 236/89, richiamato dal DPR 503/1996), rispettivamente 84 cm e 67 cm, con grave pregiudizio e forte limitazione per l'utenza debole, costretta a muoversi con l'ausilio di attrezzature di supporto;
Visto il parere del Direttore del Servizio Igiene e Sanità Pubblica, qui giunto' il 13.10.2016 con protocollo n. 0040074, con il quale si esorta l'Ente comunale a "rimuovere le inibizioni al transito per soggetti svantaggiati, provvedendo a compiere ciò che i privati non hanno fino ad ora compiuto volontariamente ed a loro spese";
Richiamata la nota della Prefettura di Venezia acquisita in data 11.11.2016 con protocollo n. 0044691, con il quale si invitano i proprietari dell'area in interesse, a prestare la massima collaborazione al Comune di Portogruaro, al fine di dare attuazione alle disposizioni dell'ULSS l0, spostando della misura necessaria almeno uno dei tre paracarri o procedendo alla rimozione;
Ritenuto necessario provvedere a garantire il diritto al transito, su area privata ad uso pubblico, a soggetti portatori di svantaggio nella locomozione che utilizzano attrezzature di supporto, mediante lo spostamento del paracarro posto in prossimità del "Rio Camucina" e riposizionandolo in conformità alla normativa, alla distanza di almeno 90 cm. dall'altro;
Visti il DPR · 503/96, il DM 236(89, l'allegato Balla DGR 1428/2011, e il D.Leg.vo 30.04.92, n. 285 e relativo Regolamento di Esecuzione approvato con D.P.R. 16.12.1992, n. 495 e successive modificazioni ed integrazioni;
Visto l'art. 107 del D. Lgs. N. 267/2000;
ORDINA
Al Responsabile dell'Ufficio Manutenzioni di eseguire sulla Viabilità pedonale denominata "via Camucina", nel tratto di proprietà privata ad uso pubblico, lo spostamento del paracarro nord (limitrofo al Rio Camucina) eseguendo l'operazione a regola d'arte, portandolo alla distanza di 90 cm dal paracarro contiguo, come da normativa citata, costituendo esecuzione di opera pubblica, per adeguamento alla normativa in materia di eliminazione di barriere architettoniche, impregiudicata la restante proprietà privata ;
COMUNICA
Che i lavori di spostamento del paracarro verranno realizzati a partire dal giorno lunedì 28.11.2016 dalle ore 8,00 e fino al termine dell'intervento;
DA' MANDATO
• Al Comando di Polizia Locale di interdire l'accesso a chiunque, con esclusione. dei frontisti, per tutto il periodo di esecuzione dei lavori, al fine di garantire la sicurezza del cantiere;
• All'Ufficio Messi di notificare la presente Ordinanza ai signori Samà Assunta e Favero Luigi, proprietari. del fondo di cui ai mappali 373 e 374 del Foglio.27 sui quali sono posizionati i paracarri e sui quali esiste l'uso di pubblico passaggio;
AVVERTE
Che l'Ente comunale si avvarrà del diritto di rivalsa per le spese sostenute nei confronti di coloro sui quali incombesse l'onere di esecuzione;
DIFFIDA
Chiunque dall’impedire, rallentare o in qualsiasi modo ostacolare i lavori di spostamento e riposizionamento del paracarro in questione.
Per quanto prescritto dalla presente Ordinanza è fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e farla osservare.
La presente Ordinanza sarà resa nota al pubblico mediante pubblicazione all'Albo Pretorio on-line ai sensi dell’art. 32, comma 1, del D.LgIs 196/2003.
Contro la presente è ammesso ricorso entro 60 gg. al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (art. 37 co. 3 D.Leg.vo 285/92) con le modalità previste dall'art. 74 del D.P.R. 495/1992; sempre entro 60 giorni è esperibile altresì ricorso giurisdizionale al T.A.R.) nonché, entro I20. giorni ricorso straordinario al Capo dello Stato.
Portogruaro, li 22.11.2016
Il Responsabile dell’Area tecnica
Arch. Damiano Scapin
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